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Un'unità dell'esercito israeliano ha sparato colpi di avvertimento durante una visita diplomatica in Cisgiordania: presenti ambasciatori europei e da diverse parti del mondo – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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19:53
19:53
Netanyahu: «Israele è pronto per un cessate il fuoco temporaneo»
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato in conferenza stampa a Gerusalemme che gli obiettivi della guerra sono interconnessi e ha affermato che Israele «è pronto per un cessate il fuoco temporaneo, se ce ne sarà l'opportunità». Secondo lui, «ci sono sicuramente altri 20 ostaggi vivi e fino a 38 ostaggi morti.
»Non possiamo accettare una crisi umanitaria a Gaza. Sappiamo che Hamas saccheggia una parte significativa degli aiuti e vende il resto a prezzi gonfiati per finanziare il suo esercito terroristico. Noi li eliminiamo e loro reclutano«, ha detto Netanyahu. »Al termine dell'operazione Carri di Gedeone tutte le aree della Striscia di Gaza saranno sotto il controllo di sicurezza israeliano e Hamas sarà sconfitto«.
17:33
17:33
La Francia convoca l'ambasciatore israeliano dopo i fatti di Jenin
La Francia ha convocato l'ambasciatore israeliano dopo che l'Idf ha sparato in aria «in modo inaccettabile» contro i diplomatici in visita a Jenin in Cisgiordania.
16:39
16:39
«La situazione a Gaza è catastrofica»
«La situazione a Gaza è catastrofica, gli aiuti che Israele ha autorizzato ad entrare a Gaza sono una goccia nell'oceano.» Lo ha detto il commissario Ue Glenn Micallef, parlando a nome della commissione Ue in aula durante la plenaria dell'Eurocamera a Bruxelles.
«Per più di 80 giorni Israele ha bloccato l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza e questo significa 80 giorni senza cibo senza medicine o altri importanti e vitali prodotti. Nulla di tutto ciò è entrato nella striscia di Gaza e stando alle Nazioni Unite ora le scorte alimentari adesso sono esaurite», ha aggiunto.
«Israele è obbligata ai sensi del diritto internazionale a garantire che gli aiuti umanitari raggiungano la popolazione che ne ha bisogno. Il 18 maggio a seguito di forte pressione internazionale il governo israeliano ha annunciato la ripresa di una parte degli aiuti», ha spiegato Micallef.
«È chiaro dal dibattito di ieri nel consiglio Affari Esteri che affrontare la situazione umanitaria a Gaza è adesso la nostra principale priorità. L'Alta rappresentante ha annunciato una revisione dell'articolo 2 del nostro accordo associazione con Israele, adesso è necessario che Israele sblocchi gli aiuti umanitari», ha concluso il commissario.
16:13
16:13
Tajani convoca l'ambasciatore israeliano a Roma
«Ho appena dato disposizione al Segretario generale del Ministero degli Esteri di convocare l'ambasciatore di Israele a Roma per avere chiarimenti ufficiali su quanto accaduto a Jenin». Lo ha reso noto il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X.
15:14
15:14
Kaja Kallas: «Una minaccia inaccettabile»
«Ogni minaccia alla vita dei diplomatici è inaccettabile, chiediamo a Israele di indagare e di assegnare la responsabilità di questo incidente». Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas.
«Israele è firmatario della convenzione di Vienna, che regola la protezione dei diplomatici». «Sono stati sparati colpi di avvertimenti ma sono pur sempre spari», ha sottolineato.
14:51
14:51
Le scuse dell'IDF: «Rammaricati»
L'esercito israeliano si è scusato per l'incidente a Jenin, durante la visita di una delegazione diplomatica, dicendosi «rammaricato» per aver sparato colpi di avvertimento in aria «e aver provocato l'inconveniente». Lo scrive l'Idf in una nota stampa.
14:46
14:46
«I diplomatici erano in missione ufficiale: dall'IDF un grave atto illecito»
Il ministero degli Esteri palestinesi chiarisce sul suo account X che la delegazione diplomatica internazionale coinvolta nell'incidente a Jenin «stava svolgendo una missione ufficiale per osservare e valutare la situazione umanitaria e documentare le violazioni perpetrate dall'esercito israeliano contro il popolo palestinese».
«Questo atto deliberato e illecito costituisce una palese e grave violazione del diritto internazionale», aggiunge il ministero palestinese, chiedendo protezione internazionale per il popolo e il personale diplomatico che opera in Palestina.
14:41
14:41
Spari a Jenin, l'IDF si giustifica: «La delegazione si era allontanata dal percorso previsto»
Un portavoce dell'IDF ha commentato l'incidente a Jenin che ha coinvolto una delegazione diplomatica affermando che «da una prima indagine risulta che la delegazione si è allontanata dal percorso previsto ed è giunta in un'area in cui non era autorizzata a trovarsi. Una forza dell'IDF operativa sul posto ha effettuato colpi di avvertimento. Non ci sono stati né danni né feriti».
«Saranno immediatamente contattati i rappresentanti dei Paesi coinvolti, e nei prossimi giorni condurrà colloqui personali con i diplomatici per aggiornarli sui risultati preliminari dell'indagine», aggiunge l'IDF.
14:29
14:29
Spari dell'IDF durante una visita di diplomatici a Jenin
Un'unità dell'esercito israeliano (IDF) ha sparato colpi di avvertimento in aria durante una visita diplomatica a Jenin, in Cisgiordania, creando panico fra i diplomatici.
La delegazione era composta da 25 ambasciatori e diplomatici europei, arabi, cinesi, giapponesi, indiani e di altre parti del mondo. L'IDF ha dichiarato che l'episodio è in fase di accertamento.
Il ministero degli esteri dell'Autorità nazionale palestinese (ANP) ha postato alcuni video che mostrano decine di persone, tra cui fotografi, nei pressi di un posto di blocco dell'esercito a Jenin. Si vedono i soldati sparare in aria dall'interno del campo profughi e il gruppo che scappa verso le proprie auto. Non sono stati segnalati feriti.
Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, la delegazione comprendeva diplomatici provenienti da Unione europea, Francia, Regno Unito, Austria, Spagna, Portogallo, Lituania, Polonia, Romania, Bulgaria, Egitto, Giordania, Marocco, Russia, Cina, Brasile, Turchia, Giappone, Messico, Sri Lanka, Canada, India e Cile.
13:41
13:41
«I leader internazionali abbiano coraggio: l'assedio a Gaza deve essere rotto»
Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (ANP) Abu Mazen ha invitato i «leader internazionali ad adottare misure urgenti per rompere l'assedio a Gaza, consentire l'ingresso di aiuti umanitari e medici via terra, mare e aria, rilasciare tutti i detenuti, e garantire il completo ritiro israeliano dalla Striscia, garantendo che lo Stato di Palestina assuma la sua piena responsabilità».
«Dal mio incarico di presidente dello Stato di Palestina, di cui la Striscia di Gaza costituisce parte integrante, invito tutti noi ad avere il coraggio necessario per portare a termine questo compito, che non è secondo a nessun altro in questo momento storico», ha detto Abu Mazen, ringraziando Regno Unito, Francia e Canada nonché i paesi dell'Unione europea e i paesi donatori per la loro presa di posizione contro Israele.
«Esprimiamo la nostra piena disponibilità a collaborare con chiunque voglia intraprendere azioni concrete per porre fine alle sofferenze del nostro popolo, rompere l'assedio, fermare l'aggressione e sostenere il piano arabo-islamico per ricostruire Gaza senza sfollare la nostra popolazione», ha aggiunto il presidente dell'ANP.
13:25
13:25
Hamas: 82 palestinesi uccisi in 24 ore
Almeno 82 palestinesi sono stati uccisi e 262 sono rimasti feriti negli attacchi dell'esercito israeliano a Gaza nelle ultime 24 ore: lo afferma il ministero della sanità della Striscia, gestito da Hamas, in un comunicato pubblicato su Telegram.
Dall'inizio delle ostilità il 7 ottobre 2023 il bilancio complessivo conta 53'655 vittime e 121'950 feriti, aggiunge la nota.
Intanto i media palestinesi riferiscono che l'IDF ha colpito con l'artiglieria l'ospedale al-Awda, nel nord della Striscia. Al momento non vengono riportati dettagli.
13:11
13:11
Gaza: salgono a 52 le vittime dei raid dell'IDF
Fonti mediche della Striscia hanno riferito la morte di 52 persone nei raid aerei israeliani su alcune zone di Gaza iniziati all'alba di oggi. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa; finora non ci sono conferme da altre fonti. Altri media di Gaza riferiscono un bilancio delle vittime diverso, impossibile da verificare.
12:45
12:45
Hamas: «45 vittime nei raid israeliani notturni»
Le autorità della Striscia di Gaza, guidate da Hamas, affermano che gli attacchi israeliani durante la notte e in mattinata hanno ucciso almeno 45 persone, tra cui diverse donne e un neonato di una settimana. Lo riporta il «Times of Israel».
11:39
11:39
Attivisti di destra tentano di fermare i camion con gli aiuti per Gaza
Attivisti delle organizzazioni di destra Tzav 9 e Israeli Reservists-Generation of Victory hanno tentato di impedire ai camion degli aiuti umanitari di raggiungere Gaza, ostruendo la strada che conduce al valico merci di Kerem Shalom, all'estremità meridionale della Striscia. Lo riporta il «Times of Israel».
Tzav 9, che si oppone alla fornitura di aiuti a Gaza finché Hamas continuerà a tenere in ostaggio gli israeliani, diffonde filmati di attivisti che camminano lentamente davanti ai camion per impedirne l'avanzata e di almeno un attivista che viene arrestato.
La polizia afferma che un manifestante è stato arrestato per aver tentato di bloccare la strada e un altro per non aver ascoltato le istruzioni della polizia e aver ostacolato gli agenti nello svolgimento del loro dovere.
09:13
09:13
Raggiunto un accordo fra Emirati Arabi Uniti e Israele per l'invio di aiuti nella Striscia
Gli Emirati Arabi Uniti hanno raggiunto un accordo con Israele per consentire l'invio di «aiuti umanitari urgenti» alla Striscia di Gaza assediata, secondo una dichiarazione diffusa oggi dai media statali emiratini.
Lo sceicco Abdullah bin Zayed, vice primo ministro e ministro degli esteri degli Emirati Arabi Uniti, «ha avuto una telefonata con Gideon Sa'ar, ministro degli esteri di Israele, che ha portato ad un accordo per consentire la consegna di aiuti umanitari urgenti dagli Emirati Arabi Uniti», si legge nella dichiarazione pubblicata dall'agenzia di stampa ufficiale WAM.
06:30
06:30
Il punto alle 6.00
Israele si prepara ad attaccare le centrali nucleari iraniane. Lo riferisce la CNN citando fonti dell'intelligence americana secondo le quali «i raid sono imminenti». Se fosse confermato, l'attacco di Israele contro le centrali nucleari dell'Iran sarebbe una rottura con Donald Trump che sta cercando di raggiungere un accordo con Teheran. Erano settimane che circolavano indiscrezioni sull'irritazione di Benjamin Netanyahu nei confronti dell'amministrazione americana e della sua scelte di negoziare con il regime iraniano.
Continuano, intanto, i raid di Tel Aviv su Gaza. La Protezione Civile della Striscia ha reso noto che 19 persone sono state uccise nel corso di alcuni attacchi lanciati da Israele durante la notte. «Le nostre squadre hanno trasportato 19 morti, la maggior parte dei quali bambini, e decine di feriti dopo i raid aerei effettuati da Israele in diverse zone della Striscia di Gaza la scorsa notte e nelle prime ore di questa mattina», ha detto un portavoce.