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Katz: «Dopo il rilascio degli ostaggi distruggeremo i tunnel di Hamas»

Lo ha dichiarato stamani il ministro della Difesa, aggiungendo che l'operazione sarà condotta nell'ambito di un «meccanismo internazionale» guidato dagli Stati Uniti, sponsor del cessate il fuoco di Gaza in vigore da tre giorni – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Katz: «Dopo il rilascio degli ostaggi distruggeremo i tunnel di Hamas»
Red. Online
12.10.2025 07:39
21:16
21:16
«Gli ostaggi saranno rilasciati alle 8 di mattina»

Alle famiglie degli ostaggi è stato detto che i prigionieri di Hamas saranno rilasciati intorno alle 8 di lunedì mattina. Lo riferiscono i media israeliani, ma non ci sono conferme ufficiali.

20:54
20:54
Noto influencer ucciso durante gli scontri armati tra Hamas e le milizie a Gaza City

Media a Gaza riferiscono che Saleh al-Jafarawi, un noto influencer della Striscia, è stato ucciso durante gli scontri armati tra Hamas e le milizie a Gaza City. I filmati che circolano online mostrano il suo corpo. Lo scrive Times of Israel. Secondo le fonti, al-Jafarawi è stato ucciso dalle milizie mentre copriva l'episodio.

Al-Jafarawi è salito alla ribalta durante la guerra per via dei video da lui girati diventati virali, con centinaia di migliaia di follower sui social media. Ha attirato l'attenzione per la prima volta con un video registrato il 7 ottobre 2023, in cui elogiava i lanci di missili di Hamas. Durante la guerra si era anche filmato mentre reagiva terrorizzato e in lacrime ai raid aerei israeliani. È stato tuttavia anche accusato sui social media di aver intascato milioni di dollari raccolti come donazioni per i residenti di Gaza.

19:38
19:38
Netanyahu: «Domani inizia un percorso di ricostruzione»

«Domani i figli torneranno alla loro terra. È un evento storico che mescola dolore per la liberazione dai carnefici e gioia per il ritorno degli ostaggi. È un evento storico che molti non credevano sarebbe accaduto. Ma i nostri combattenti hanno creduto. Molti nel popolo hanno creduto. E io ho creduto. Questa è una serata emozionante. Domani inizia un nuovo cammino, un percorso di ricostruzione, di guarigione e, spero, di unione dei cuori». Lo ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu in un messaggio registrato per i media.

«So che ci sono molte divisioni tra di noi», ha proseguito il 75enne. «Ma in questo giorno, e spero anche nel periodo che ci attende, abbiamo tutte le ragioni per metterle da parte. Perché con forze comuni abbiamo ottenuto vittorie enormi. Vittorie che hanno stupito il mondo intero. Ovunque abbiamo combattuto, abbiamo vinto. Ma la campagna non è finita: ci sono ancora grandi sfide di sicurezza davanti a noi perché alcuni dei nostri nemici cercano di riorganizzarsi per attaccarci di nuovo. Insieme continueremo a rafforzare il nostro paese, insieme continueremo a vincere, e con l'aiuto di Dio, insieme assicureremo l'eternità di Israele».

19:35
19:35
Vertice per la pace, la Svizzera non sarà presente

La Confederazione non sarà presente al Summit per la pace in Egitto, che vedrà riuniti domani a Sharm El-Sheikh oltre 20 capi di stato europei, oltre a leader arabi, sotto la guida del presidente americano Donald Trump e del suo omologo egiziano Abdel Fattah al Sisi.

«La Svizzera non figura tra gli stati partecipanti al vertice», ha indicato a Keystone-Ats una portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

18:15
18:15
Rilasciati tutti gli attivisti fermati da Israele

Tutti i partecipanti della 'Flotilla thousands madleens' e della missione 'Conscience' della 'Freedom flotilla coalition' - fermati quattro giorni fa dalle autorità israeliane - sono stati rilasciati. Nessun partecipante rimane attualmente sotto custodia israeliana. Lo riferisce il team legale internazionale di Adalah, che assiste gli attivisti.

«Le ultime persone rilasciate - riferisce il team - sono state Huwaida Arraf e Zohar Regev, entrambi cittadini con doppia nazionalità israeliana, inizialmente trattenuti con accuse di natura penale, poi decadute. Nel corso della settimana, il team legale Adalah ha rappresentato davanti alle autorità israeliane i 145 partecipanti delle due flottille detenuti, oltre ai membri della precedente Global Sumud Flotilla, che contava 462 persone. Durante l'assistenza legale, Adalah ha raccolto numerose testimonianze sui maltrattamenti subiti da parte delle forze israeliane, sia durante l'intercettazione che durante la detenzione».

Secondo le parole del team in un comunicato «le testimonianze riferiscono di aggressioni fisiche e verbali, di persone costrette a restare per ore sotto il sole, della confisca di beni personali, di condizioni di prigionia estremamente dure nel carcere di Ketziot, tra cui mancanza di cibo e acqua potabile, sequestro e negazione all'utilizzo dei medicinali salvavita, negazione dell'accesso agli avvocati e udienze svolte senza preavviso o adeguata rappresentanza legale».

16:51
16:51
Hamas: «Completati i preparativi per il rilascio degli ostaggi vivi»

Hamas ha «completato i preparativi» per il rilascio degli ostaggi vivi: lo affermano fonti vicine ai negoziati ribadendo che il movimento continua a chiedere il rilascio dei leader palestinesi in cambio degli ostaggi.

15:17
15:17
L'ANP non invitata a Sharm perché non è nel piano Trump

L'Autorità nazionale palestinese (ANP) non è stata invitata al summit su Gaza in programma domani a Sharm el-Sheikh. Lo riferisce l'edizione online del quotidiano Haaretz, rilanciando quanto riportato dall'emittente tv del Qatar Al-Araby Al-Jadeed sul proprio sito, citando una fonte di alto livello.

A condizione di restare anonima, la fonte ha dichiarato che «l'Egitto non ha invitato l'Anp alla conferenza di Sharm el-Sheikh a causa dell'assenza dell'ANP dal piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la Striscia di Gaza».

La leadership palestinese, sostiene la stessa fonte, ha contattato il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, che ha diramato gli inviti ai leader partecipanti al summit, chiedendogli di ricevere privatamente il presidente dell'ANP Mahmoud Abbas, «per riaffermare che la leadership palestinese rimane l'unico rappresentante legittimo dei palestinesi». Ma a questa richiesta, spiega la fonte, al-Sisi non ha dato risposta.

15:16
15:16
Dall'Egitto previsti 400 camion di aiuti

Per la prima volta da marzo, con la riapertura per fini umanitari i valichi di Karm Abu Salem e Al-Auja, l'Egitto ha fatto partire i primi 90 di 400 convogli diretti a Gaza, con cui saranno trasportate 9mila tonnellate fra cibo, forniture mediche, carburante e generi di conforto, in quella che i media locali definiscono la più grande spedizione egiziana di aiuti.

I primi camion, riferisce Ahram online citando Al-Qahera News e Palestinian News Network, sono partiti alle prime luci dell'alba, alla vigilia della cerimonia per la firma dell'accordo di pace, in programma a Sharm el-Sheikh.

Gli aiuti, spiegano le stesse fonti, saranno inviati a cadenza giornaliera, nell'ambito di un nuovo accordo di attraversamento dei valichi che coinvolge cinque punti di frontiera tra Egitto e Giordania, ideato per accelerare le consegne sotto la supervisione internazionale.

15:10
15:10
Israele: «Il rilascio degli ostaggi nelle prime ore di domani»

Un portavoce del governo israeliano ha dichiarato che il rilascio degli ostaggi inizierà nelle prime ore di domani. Si prevede che tutti i 20 ostaggi viventi vengano rilasciati contemporaneamente, ha aggiunto. Lo riporta Haaretz.

Israele si aspetta che tutti i 20 ostaggi ancora in vita vengano consegnati alla Croce Rossa. Saranno poi trasferiti oltre confine in Israele e portati alla base militare di Re'im.

Il Forum delle famiglie degli ostaggi rende noto che, a partire dalla mezzanotte, Piazza degli Ostaggi sarà aperta al pubblico e trasmetterà in diretta il rilascio dei rapiti. «Proiezioni continue del loro ritorno saranno mostrate in piazza per il pubblico che desidera essere presente in questi momenti storici e profondamente commoventi».

Non tutti gli ostaggi deceduti saranno invece restituiti entro le 72 ore previste dall'accordo di cessate il fuoco, ha affermato Gal Hirsch, coordinatore israeliano per la gestione degli ostaggi, in un messaggio inviato alle famiglie ieri sera, riporta la Cnn.

«Si prevede che i resti degli ostaggi deceduti saranno trasferiti», ha detto Hirsch, riconoscendo allo stesso tempo che non tutti i corpi verranno riconsegnati subito. Israele collaborerà con la task force internazionale per localizzare «tutti i nostri amati ostaggi uccisi». Su questo fronte, ha avvertito, «pretendiamo, ci aspettiamo e agiamo per garantire uno sforzo del 100% da parte di Hamas, con il supporto della task force internazionale, per portare a termine questa missione e restituire tutti gli ostaggi deceduti per una degna sepoltura in Israele».

14:27
14:27
Vance: «Siamo sul punto di riportare a casa gli ostaggi»

«Siamo sul punto di riportare a casa gli ostaggi israeliani. Non possiamo ancora fornire una tempistica esatta del rilascio». Lo afferma il vicepresidente americano JD Vance in un'intervista a NBC, sottolineando che gli ostaggi potrebbero essere rilasciati da un momento all'altro.

14:27
14:27
Cisgiordania: raid dell'IDF in diverse abitazioni di prigionieri

All'alba di oggi, scrive l'agenzia Wafa, i militari dell'IDF «hanno fatto irruzione in diverse abitazioni di prigionieri in attesa di rilascio nel governatorato di Nablus, perquisendole e saccheggiandone gli oggetti» e ammonendo le famiglie a non celebrare la prossima liberazione. Nel complesso sarebbero state prese di mira otto abitazioni di altrettanti detenuti.

12:58
12:58
Gli ostaggi forse verranno rilasciati già oggi

Il movimento islamista palestinese Hamas ha confermato a Israele che 20 ostaggi sono vivi e afferma che potrebbero essere rilasciati già oggi, riporta il quotidiano newyorkese The Wall Street Journal (Wsj), citando fonti vicine alla questione.

Secondo il Wsj, il messaggio è stato inviato tramite mediatori arabi. Un funzionario israeliano ha dichiarato al giornale che Israele è pronto a ricevere gli ostaggi questa sera, anche se il rilascio è considerato più probabile domani.

Intanto, dal canto suo, l'ufficio del premier israeliano rende noto che il primo ministro Benyamin Netanyahu ha appena parlato con il coordinatore per gli ostaggi, Gal Hirsch, e ha dichiarato: «Israele è pronta e preparata ad accogliere immediatamente tutti i nostri ostaggi».

11:50
11:50
Hamas: «Non governeremo la Striscia nel dopoguerra»

Una fonte del movimento islamista Hamas vicina alla squadra negoziale del gruppo ha dichiarato che Hamas non parteciperà al governo di Gaza nel dopoguerra, pochi giorni dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e il movimento.

«Per Hamas, il governo della Striscia di Gaza è una questione chiusa. Hamas non parteciperà in alcun modo alla fase di transizione, il che significa che ha rinunciato al controllo della Striscia, ma rimane una parte fondamentale del tessuto palestinese», ha detto la fonte, chiedendo l'anonimato.

10:09
10:09
Katz: «Dopo il rilascio degli ostaggi distruggeremo i tunnel di Hamas»

Israele annuncia che distruggerà ciò che resta della rete di tunnel del movimento islamista Hamas sotto Gaza, operando una volta che gli ostaggi israeliani saranno stati liberati. Lo ha dichiarato stamani il ministro della difesa, Israel Katz, aggiungendo che l'operazione sarà condotta nell'ambito di un «meccanismo internazionale» guidato dagli Stati Uniti, sponsor del cessate il fuoco di Gaza in vigore da tre giorni.

«La grande sfida per Israele dopo la fase di rilascio degli ostaggi sarà la distruzione di tutti i tunnel terroristici di Hamas a Gaza», ha dichiarato Katz in una nota, ricordando come la rete di cunicoli abbia permesso di nascondere combattenti, armi e ostaggi e di colpire a sorpresa le truppe israeliane. «Ho ordinato all'esercito di prepararsi a svolgere questa missione», ha aggiunto Katz.

08:47
08:47
Il rilascio degli ostaggi israeliani inizierà domani mattina

Il rilascio dei 48 ostaggi detenuti dai militanti palestinesi a Gaza inizierà domani mattina, ha detto un funzionario del movimento islamista Hamas in un'intervista all'agenzia di stampa France-Presse (Afp). "In base all'accordo firmato, lo scambio di prigionieri inizierà lunedì mattina come concordato e non ci sono nuovi sviluppi al riguardo", ha dichiarato l'alto funzionario di Hamas, Osama Hamdan.

Intanto in queste ore bulldozer e scavatrici hanno iniziato a rimuovere le macerie a Gaza City, mentre continua il ritorno dei civili palestinesi alla città distrutta da due anni di bombardamenti, scrive la rete televisiva satellitare qatariota Al Jazeera, che mostra le macchine in azione in un video.

L'emittente, citando proprie fonti giornalistiche sul posto, indica anche che camion di aiuti umanitari sono entrati questa mattina nella Striscia di Gaza attraverso i valichi di Karem Shalom (Karem Abu Salem nella trascrizione dall'arabo) e Nitzana e sono in fila per l'ispezione.

07:40
07:40
Il punto alle 7.30

Ieri, nella zona di Qalaouiyah, nel sud del Libano, l'IDF ha colpito ed eliminato un terrorista dell'organizzazione terroristica Hezbollah che aveva preso parte ai tentativi di ricostruire le infrastrutture militari di Hezbollah nel sud del Libano. Lo rendono noto su Telegram le forze armate israeliane.

Inoltre, l'IDF ha colpito un veicolo da ingegneria utilizzato per ricostruire le infrastrutture militari di Hezbollah nella zona di Blida, nel sud del Libano.

«L'organizzazione terroristica Hezbollah continua i suoi sforzi per ricostruire le infrastrutture terroristiche in tutto il Libano, sfruttando cinicamente la popolazione libanese come scudo umano - si legge - Le attività terroristiche e i tentativi di ricostruire le infrastrutture militari costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano».

07:40
07:40
Tre diplomatici del Qatar morti in un incidente stradale a Sharm el Sheik

Tre diplomatici del Qatar sono morti e due sono rimasti feriti in un incidente stradale avvenuto stamani nei pressi della città egiziana di Sharm el-Sheikh, dove si stanno svolgendo i negoziati per la pace a Gaza nei quali il Qatar è parte attiva, secondo quanto riportato dall'ambasciata di Doha al Cairo.

L'emittente statale egiziana Al-Qahera News, ha riferito che 5 qatarioti e un autista egiziano erano a bordo del veicolo del quale l'autista ha perso il controllo e che si è schiantato. L'ambasciata del Qatar al Cairo ha espresso «profondo dolore e cordoglio» per la morte dei tre diplomatici. «I deceduti e i feriti saranno trasferiti a Doha oggi su un aereo del Qatar», ha dichiarato in un comunicato. «I due feriti stanno attualmente ricevendo le cure mediche necessarie presso l'ospedale internazionale di Sharm El Sheikh».