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La Russia starebbe lanciando attacchi dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:19
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«Russia al G20 come un piromane tra i pompieri»
La partecipazione della Russia alla riunione dei ministri delle finanze del G20 in Indonesia è stata «assurda», paragonabile «a invitare un piromane in una riunione di pompieri»: lo ha detto la ministra delle finanze canadese Chrystia Freeland, che ha radici ucraine.
«Noi ci siamo opposti fermamente e chiaramente alla presenza di dirigenti russi», ha spiegato in una conferenza stampa, ricordando «l'invasione illegale» russa dell'Ucraina. «I tecnocrati russi dell'economia che lavorano per finanziare la macchina da guerra di Putin sono personalmente complici dei crimini di guerra della Russia, come i suoi generali», ha accusato.
17:33
17:33
Le crisi politiche in Occidente non fermino invio armi
«La tradizionale lotta politica interna nei Paesi occidentali non deve intaccare l'unità nelle questioni fondamentali della lotta tra il bene e il male. In particolare, sulla fornitura di armi all'Ucraina». Lo scrive su Twitter Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Non possiamo permettere al Cremlino di usare la concorrenza politica come arma per minare le democrazie», aggiunge Podolyak.
14:13
14:13
Erdogan incontrerà Putin
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si recherà lunedì sera in visita ufficiale a Teheran dove sarà accolto dall'omologo iraniano Ebrahim Raisi. Lo rende noto Irna secondo cui dopo un primo incontro tra i presidenti riguardo alle relazioni bilaterali tra Iran e Turchia è in programma una conferenza stampa congiunta.
Il presidente turco si fermerà a Teheran anche martedì quando è in programma un vertice trilaterale sulla situazione in Siria a cui, oltre a Raisi, parteciperà anche il presidente russo Vladimir Putin, come aveva già fatto sapere il Cremlino.
13:02
13:02
Attacco missilistico su Odessa
Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa un attacco missilistico sulla città ucraina di Odessa (sudovest) con un bombardiere strategico Tu-95 dai cieli di i Stavropol, nella Russia sudoccidentale: lo riporta Unian.
Un missile da crociera, ha reso noto il servizio stampa della Direzione del Servizio statale di emergenza della regione, ha colpito un magazzino della città provocando un «incendio su un'area di 1.000 metri quadrati». Le fiamme sono state domate questa mattina e non si segnalano feriti o vittime.
L'attacco odierno segue quello di ieri sera sulla regione di Odessa, dove i russi hanno lanciato tre missili, uno dei quali è stato intercettato dalle forze ucraine. Neanche in questo caso si segnalano feriti o vittime.
11:42
11:42
Pesanti bombardamenti su Nikopol
Due persone sono rimaste uccise oggi a Nikopol in seguito a pesanti bombardamenti delle forze russe sulla città dell'Ucraina meridionale: lo hanno reso noto i servizi di emergenza e il governatore regionale. Lo riporta il Guardian. Secondo il governatore regionale di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznichenko, la Russia ha lanciato 53 razzi Grad contro la città.
11:09
11:09
Sirene anti-aeree a Kiev
Le sirene anti-aeree hanno suonato questa mattina nella capitale ucraina Kiev, mentre Mosca intensifica i suoi attacchi a lungo raggio contro le città del Paese che finora hanno ucciso almeno 34 persone. Lo riporta il Guardian.
Dopo i bombardamenti su Vinnytsia che hanno provocato almeno 23 morti giovedì, ricorda il giornale, otto persone sono rimaste uccise in una serie di attacchi nella regione di Donetsk e ieri sera altre tre persone sono morte in un attacco a Dnipro.
10:52
10:52
«Più di 38 mila soldati russi uccisi in Ucraina»
Circa 38.140 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che si registrano anche 220 caccia, 188 elicotteri e 687 droni abbattuti. Lo riporta Ukrinform.
Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.677 carri armati russi, 846 sistemi di artiglieria, 3.874 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 15 navi e 162 missili da crociera.
10:35
10:35
Attacco missilistico su Chuhuiv
Tre persone sono morte e altre tre sono rimaste ferite la notte scorsa in seguito a un attacco missilistico delle forze russe contro la città di Chuhuiv, nella regione ucraina di Kharkiv (nordest): lo ha reso noto su Facebook il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleh Synehubov. Lo riporta la Tass.
Le vittime, ha spiegato Synehubov, sono due uomini di 60 e 68 anni e una donna di 70 anni. I bombardamenti hanno distrutto un condominio e danneggiato una scuola e un negozio di materiali edili. I soccorritori continuano a scavare tra le macerie in cerca di eventuali sopravvissuti.
10:31
10:31
Mosca rafforza le difese nel Donbass
Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha ordinato di rafforzare le misure difensive contro i bombardamenti dell'esercito ucraino sulle città del Donbass. Lo riporta la Tass.
In particolare, Shoigu ha ordinato di potenziare i raggruppamenti militari Yug (Sud) e Center del Paese per impedire all'esercito ucraino di sferrare massicci attacchi missilistici sulle città del Donbass e di altre regioni, ha fatto sapere il ministero della Difesa russo in un comunicato.
Il ministero ha inoltre reso noto che Shoigu ha anche visitato i raggruppamenti militari Yug e Center impegnati nel Donbass.
10:29
10:29
«Le forze ucraine rallentano i russi nella regione di Donetsk»
Le forze ucraine hanno bloccato il tentativo delle truppe russe di prendere il pieno controllo della strada principale tra le città di Lysychansk e Bakhmut, nella regione di Donetsk dell'Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale Sergiy Gaidai, secondo quanto riporta Unian.
I soldati ucraini hanno respinto i russi con fuoco pesante, costringendoli a indietreggiare, ha commentato Gaidai ricordando che «i russi mirano a prendere il controllo di questa strada strategicamente importante da più di due mesi», ma la controllano ancora solo in parte.
09:51
09:51
«I russi minacciano di usare la pena di morte se non collabori»
Un soldato ferito del battaglione Azov, unità della Guardia nazionale ucraina, tornato dalla prigionia russa, ha raccontato che le forze russe hanno minacciato di usare la pena di morte nei confronti dei soldati ucraini che si rifiutavano di collaborare. Lo riporta il Guardian.
«Le forze russe ti ricattano dicendo che se non testimoni, se non collabori, ci sarà la pena di morte e che saremo processati in quanto organizzazione terroristica nazista», ha raccontato il soldato Denys Piskun.
Varie decine di soldati difensori dell'acciaieria Azovstal a Mariupol hanno partecipato a uno scambio di prigionieri ucraino-russi a giugno.
Il reggimento Azov, nato come gruppo di volontari nel 2014 per combattere i separatisti filo-russi nella regione del Donbass, è stato accusato di nutrire convinzioni neonaziste e sulla supremazia bianca.
09:13
09:13
«Delegazione russa in Iran per l'acquisto di droni d'attacco»
Una delegazione russa ha visitato un aeroporto nell'Iran centrale almeno due volte negli ultimi 30 giorni per esaminare droni dotati di armi: lo ha reso noto il consigliere per la sicurezza nazionale USA, Jake Sullivan. A conferma delle missioni di Mosca in Iran ci sono inoltre immagini satellitari ottenute in esclusiva dalla CNN.
L'Iran, scrive oggi l'emittente americana, ha iniziato a mostrare i droni Shahed-191 e Shahed-129 alla Russia nell'aeroporto di Kashan a sud di Teheran a giugno. Entrambi questi tipi di droni sono in grado di trasportare missili a guida di precisione.
«Abbiamo informazioni secondo cui il governo iraniano si sta preparando a fornire alla Russia diverse centinaia di UAV (Unmanned Aerial Vehicles, ovvero velivoli senza pilota, ndr), inclusi UAV capaci di trasportare armi», ha affermato Sullivan in un comunicato inviato alla CNN.
«Riteniamo che una delegazione ufficiale russa abbia visto di recente UAV iraniani in grado di attaccare», ha aggiunto Sullivan. «Stiamo pubblicando queste immagini riprese a giugno che mostrano gli UAV iraniani che la delegazione del governo russo ha visto quel giorno. Ciò indica il continuo interesse russo nell'acquisizione di UAV iraniani in grado di attaccare».
Secondo Sullivan, per quanto risulta a Washington, la visita di giugno «è stata la prima di una delegazione russa in questo aeroporto per una simile dimostrazione». Una delegazione russa ha visitato nuovamente l'aeroporto per una presentazione simile il 5 luglio scorso, hanno dichiarato i funzionari statunitensi.
08:47
08:47
Banche accusate di crimi di guerra: «Aiutano Putin»
Il governo ucraino ha chiesto ai vertici delle banche americane ed europee di tagliare i rapporti con la Russia, fermando i finanziamenti per gli scambi di petrolio russi ma anche la vendita di azioni di società statali e big del gas quali Gazprom e Rosneft. In una lettera inviata ai numeri uno di JPMorgan, Hsbc, Citigroup e Credit Agricole, Kiev afferma che continuando a offrire credito alle aziende che spediscono il petrolio russo «prolungano» la guerra.
Più dure le parole di Oleg Ustenko, consigliere economico di Volodymyr Zelensky, che in un'intervista al Financial Times accusa le banche di «crimini di guerra». «Li stanno commettendo perché stanno aiutando il regime di Putin», mette in evidenza Ustenko.
08:34
08:34
«Bombe sulle aree residenziali della regione di Sumy»
Una persona è morta e altre tre sono rimaste ferite a causa di bombardamenti delle forze russe su aree residenziali della regione di Sumy, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto il governatore della regione, Dmytro Zhyvytsky, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.
08:03
08:03
IL PUNTO ALLE 6.00
La Russia utilizza la più grande centrale nucleare d'Europa - quella di Zaporizhzhia, nell'Ucraina sudorientale - come base per lo stoccaggio di armi, tra cui «sistemi missilistici», e per bombardare le aree circostanti del Paese.
Lo ha detto ieri sera il responsabile dell'agenzia nucleare ucraina.
Situata sul fiume Dnipro, la centrale è sotto il controllo russo fin dalle prime settimane dell'invasione, sebbene sia ancora gestita da personale ucraino. La situazione nell'impianto di Zaporizhzhia è «estremamente tesa», fino a 500 soldati russi controllano l'impianto, ha detto il presidente di Energoatom, Pedro Kotin.
«Gli occupanti portano lì i loro equipaggiamenti, compresi i sistemi missilistici, da cui già bombardano l'altra sponda del fiume Dnipro e il territorio di Nikopol», ha aggiunto Kotin in un'intervista televisiva.
I russi «controllano fisicamente il perimetro (della centrale). Gli equipaggiamenti degli occupanti ed i loro camion con armi ed esplosivi rimangono nell'area della centrale nucleare di Zaporizhzhia», ha precisato, sottolineando che «la pressione sugli occupanti affinché lascino la centrale è insufficiente».