Guerra

La minaccia della Russia: «Risponderemo all'attacco ucraino come e quando lo riterremo opportuno»

Mosca promette di reagire all'operazione Spiderweb che, nel fine settimana, ha colpito quattro aeroporti militari russi – Per gli analisti «è improbabile» che si ricorra all'uso di armi nucleari
©Gavriil Grigorov
Red. Online
05.06.2025 19:30

«La Russia risponderà all'audace operazione dei droni dell'Ucraina come e quando riterrà opportuno». Queste le parole, o per meglio dire le minacce, del Cremlino. Mosca ha confermato di volersi vendicare dell'attacco a sorpresa dell'Ucraina (operazione Spiderweb) che domenica ha colpito quattro aeroporti militari russi. Secondo le indiscrezioni,  già negli scorsi giorni Putin aveva dichiarato a Donald Trump che Mosca era «obbligata a reagire». E così sarà. Ma non è dato sapere come e quando la Russia attaccherà. 

Ciò che è certo, è che l'Ucraina si sta preparando a una rappresaglia. Con la speranza di non farsi cogliere impreparata. Oggi, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, rispondendo ad alcune domande ha sottolineato che l'attacco avverrà «come e quando i militari russi lo riterranno opportuno». Potrebbe essere questioni di giorni, insomma, ma anche di settimane. Al momento, l'ambasciata statunitense in Ucraina ha lanciato un allarme per il rischio persistente di «attacchi aerei significativi» e ha consigliato ai cittadini di prestare attenzione. 

Come detto, ieri, nel corso di una telefonata «non annunciata», Putin e Trump avevano già discusso della possibilità di rispondere all'attacco ucraino. Il presidente russo, rivolgendosi all'omologo americano, aveva sottolineato «con fermezza» che Mosca avrebbe risposto. Putin, visibilmente arrabbiato, parlando con Trump ha anche accusato Kiev di organizzare «attacchi terroristici». Qualche ora dopo, la Russia ha lanciato una serie di missili e droni in tutta l'Ucraina nel corso della notte. Negli attacchi sono morte almeno cinque persone, tra cui anche un bambino di un anno. A Kherson, nel frattempo, è stato trovato un buco di grandi dimensioni in un edificio amministrativo. 

Ciononostante, questo potrebbe essere solo l'inizio. I funzionari russi hanno a più riprese lasciato intendere che Mosca non ha ancora risposto all'attacco con droni ucraino. Per citare nuovamente le parole di Peskov, questo avverrà presto, «al momento opportuno».

Qualcuno, tuttavia, teme che i russi possano cercare vendetta ricorrendo al nucleare. Per gli analisti, però, l'impiego di armi di questo tipo sul campo di battaglia, in questa fase della guerra, viene giudicata «improbabile». Dopotutto, un attacco nucleare verrebbe fermamente condannato da diversi Paesi e persino dalla Cina, uno degli alleati più influenti della Russia. Gli esperti, piuttosto, credono che Mosca possa lanciare un'ondata di attacchi di missili balistici o utilizzare il suo missile sperimentale Oreshnik, utilizzato almeno una volta l'anno scorso. 

Non è tutto. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha anche aggiunto che Putin «sostiene l'opinione del ministro degli Esteri Sergey Lavrov» secondo il quale è «necessario proseguire i contatti a livello operativo tra Russia e Ucraina». Ciononostante, Peskov accusa però il governo di Kiev di «aver acquisito tutte le caratteristiche di un regime terroristico», sulla scia di quanto dichiarato, già nelle scorse ore, dal presidente russo. Un aspetto che secondo il portavoce del Cremlino «non potrà essere ignorata in futuro». 

Nelle scorse ore, il Cremlino, prendendo atto dell'assicurazione data ieri da Trump a Putin, che ha dichiarato di non essere stato informato in anticipo degli attacchi e attentati ucraini del fine settimana, ha anche chiesto una «forte condanna» alla comunità internazionale.