La proposta di Trump: «Garanzie di sicurezza per l'Ucraina come nella NATO, ma senza adesione»

I dettagli di quanto si sono detti Putin e Trump nelle scorse ore in Alaska, al momento, rimangono per lo più «top secret». Il presidente americano, infatti, ha riferito del suo incontro con il leader del Cremlino solo a poche persone. Tra queste, ovviamente, il presidente ucraino, ma anche diversi leader europei e della NATO.
Al momento, ciò che è noto è che l'incontro si è concluso senza un accordo di pace. Trump - nella sua telefonata con il presidente ucraino e i leader della NATO - ha anche sottolineato che il presidente russo «non vuole un cessate il fuoco», ma preferisce «un accordo globale per porre fine alla guerra in Ucraina».
«L'incontro con Putin è andato molto bene così come la telefonata a tarda notte con il presidente ucraino Zelensky e diversi leader europei, tra cui il segretario generale della NATO. Tutti hanno deciso che il modo migliore per porre fine all'orribile guerra tra Russia e Ucraina è quello di giungere direttamente a un accordo di pace, che porrebbe fine alla guerra, e non a un semplice cessate il fuoco, che spesso non regge», ha scritto Trump su Truth. «Il Presidente Zelensky verrà a Washington, nello Studio Ovale, lunedì pomeriggio. Se tutto andrà per il meglio, fisseremo un incontro con il Presidente Putin. Potenzialmente, milioni di vite saranno salvate», ha aggiunto.
A tal proposito, come dichiarato a Reuters da Oleksandr Merezhko, presidente della commissione per gli affari esteri del parlamento ucraino, proponendo di abbandonare l'accordo di cessate il fuoco a favore di un accordo di pace, Trump «sta prendendo le mosse di Vladimir Putin» .«Purtroppo, Trump ha preso le mosse di Putin, e questa era la richiesta di Putin», ha dichiarato Merezhko. «Secondo Putin, un accordo di pace comporta diverse cose pericolose: la mancata adesione dell'Ucraina alla NATO, le sue assurde richieste di denazificazione e smilitarizzazione, la lingua russa e la Chiesa russa», ha dichiarato.
Ed è proprio la «questione NATO» a far discutere. Nel loro briefing, Trump e i leader europei hanno discusso delle «garanzie di sicurezza» per l'Ucraina, che non fa parte della NATO. Secondo quanto riferito a Reuters da una fonte vicina alla questione, le garanzie sarebbe equivalenti all'articolo 5, secondo il quale se un alleato della NATO è vittima di un attacco armato, tutti gli altri membri dell'Alleanza lo considereranno come «un attacco armato contro tutti i membri».
A tal proposito, in una dichiarazione congiunta pubblicata nelle scorse ore, il Consiglio europeo ha affermato che «non dovrebbero essere imposte limitazioni alle forze armate ucraine o alla loro cooperazione con paesi terzi». In altre parole, «la Russia non può avere diritto di veto sul percorso dell'Ucraina verso l'UE e la NATO».
Trump, però, sembra aver pensato a tutto. Come riferito poco fa da fonti diplomatiche, gli Stati Uniti hanno infatti proposto all'Ucraina «garanzie di sicurezza» simili a quelle della NATO ma senza l'adesione all'Alleanza atlantica. «Come una delle misure di sicurezza per l'Ucraina, la parte americana ha proposto una garanzia simile a un articolo 5 ma senza adesione alla NATO, presumibilmente concordata con Putin», ha affermato la fonte.
Una proposta, quella relativa alle garanzie di sicurezza, che la premier italiana Giorgia Meloni ha descritto come l'area in cui si sono verificati gli «sviluppi più interessanti» durante il vertice tra Trump e Putin in Alaska. Meloni ha anche dichiarato che Trump avrebbe seguito l'idea italiana di garanzie di sicurezza «ispirata all'articolo 5 della NATO». «Il Presidente Trump ha oggi ripreso l'idea italiana di garanzie di sicurezza che si ispirino all'articolo 5 della NATO. Il punto di partenza della proposta è la definizione di una clausola di sicurezza collettiva che permetta all'Ucraina di beneficiare del sostegno di tutti i suoi partner, USA compresi, pronti ad attivarsi nel caso sia attaccata di nuovo», ha dichiarato la premier. Il che porta a pensare che lunedì, quando Zelensky raggiungerà Trump a Washington, quello delle garanzie di sicurezza sarà, verosimilmente, uno dei primi temi affrontati durante l'incontro.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un post su X ha affermato che «solide garanzie di sicurezza per l'Ucraina e l'Europa sono essenziali» in qualsiasi accordo di pace per porre fine alla guerra in Ucraina. «L'UE sta lavorando a stretto contatto con Zelenskyy e gli Stati Uniti per raggiungere una pace giusta e duratura. Sono essenziali solide garanzie di sicurezza che proteggano gli interessi vitali dell'Ucraina e dell'Europa», ha scritto la presidente della Commissione europea.
Zelensky, dal canto suo, ha dichiarato che sia l'Europa che gli Stati Uniti dovrebbero fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina. «La sicurezza deve essere garantita in modo affidabile e a lungo termine, con il coinvolgimento sia dell'Europa che degli Stati Uniti», ha scritto il presidente ucraino su X.