Il caso

La Royal Mail britannica si è infilata in un vicolo cieco, anzi ceco

L'attuale proprietario del servizio postale britannico, privatizzato nel 2013, ha accettato un'offerta d'acquisto formulata dal miliardario Daniel Kretinsky
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Red. Online
29.05.2024 12:01

E così, la Royal Mail passerà in mani straniere. Scherzando, verrebbe da dire che una delle istituzioni più antiche (e iconiche) del Regno Unito si è infilata in un vicolo cieco. Anzi, ceco. Già, perché International Distribution Services – l'attuale proprietario del servizio postale britannico, perennemente in perdita – ha accettato un'offerta di acquisto da 3,57 miliardi di sterline formulata dal miliardario Daniel Kretinsky. Miliardario, appunto, ceco, nel senso di Repubblica Ceca. Kretinsky, a capo di EP Group, nello specifico ha offerto di acquistare la Royal Mail per 3,70 sterline ad azione.

L'accordo, leggiamo, pone fine (almeno teoricamente) a una lungo, lunghissimo periodo carico di polemiche e tormenti. Fondata addirittura nel 1516, la Royal Mail – riassumendo al massimo – venne privatizzata nel 2013. Nel corso di quest'ultimo decennio ha subito un forte calo della domanda per i suoi servizi. Nello scorso anno fiscale, conclusosi il 31 marzo, la perdita è stata di 348 milioni di sterline. Un risultato leggermente migliore rispetto all'anno precedente, quando il rosso si era assestato su 419 milioni. Ma comunque negativo.  

Certo, la mossa di Kretinsky cade Inn un momento storico particolarmente delicato per il Paese, quantomeno a livello politico: il Regno Unito, infatti, si sta preparando alle elezioni generali del prossimo 4 giugno. Elezioni annunciate, a sorpresa ma nemmeno troppo, da Rishi Sunak in vista della scadenza del suo mandato. L'acquisizione della Royal Mail, evidentemente, sarà soggetta a una revisione. E a incaricarsene, beh, potrebbe essere l'eventuale nuovo governo a guida laburista. Almeno stando ai sondaggi, secondo cui il Partito Laburista vincerà le sue prime elezioni dal 2005 ponendo così fine al lungo regno del Partito Conservatore. Laburisti che, riferisce fra gli altri la CNN, hanno già messo le mani sul dossier. Anche perché l'accordo avrà riverberi e conseguenze importanti su temi cari alla sinistra: il lavoro, da un lato, e la garanzia di un servizio pubblico di qualità dall'altro. 

In una lettera inviata a Kretinsky all'inizio del mese, il Segretario di Stato «ombra» del Partito Laburista per le imprese, Jonathan Reynolds, ha esortato l'EP Grop a fornire «garanzie di ferro» sul mantenimento delle operazioni nel Regno Unito. E di garantire piena collaborazione con le forze sindacali. «La Royal Mail è quanto di più britannico possa esistere e i laburisti prenderanno le misure necessarie per salvaguardare la sua innegabile identità e il suo posto nella vita pubblica» si legge nella missiva, che Reynolds ha pubblicato su X.

Cittadino ceco, Kretinsky non piove certo dal cielo: ha costruito le sue fortune grazie a un vasto impero di società energetiche europee e profilandosi, in seguito, anche come proprietario di squadre di calcio. Secondo il Bloomberg Billionaires Index, ha un patrimonio stimato di 7,7 miliardi di dollari e possiede una quota del 27% del West Ham United Football Club. Una delle formazioni per cui, si mormora, simpatizzava la regina Elisabetta II. 

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