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Secondo funzionari ucraini, Mosca sarebbe pronta a scollegare l'impianto nucleare di Zaporizhzhia dalla rete elettrica ucraina, rischiando un guasto «catastrofico» ai suoi sistemi di raffreddamento — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:47
20:47
Gli esperti scrivono a Biden: «Urge intervento su Zaporizhzhia»
Con una lettera privata bipartisan, decine di ex alti dirigenti governativi ed esperti di non proliferazione nucleare hanno sollecitato il presidente americano Joe Biden ad intraprendere un'azione urgente per fare del deterioramento della centrale atomica ucraina di Zaporizhzhia una priorità della sua amministrazione e chiedere un'ispezione immediata da parte dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) prima che la sua occupazione militare da parte di Mosca causi un disastro radioattivo transnazionale.
L'intervento dei firmatari, che hanno servito sotto amministrazioni democratiche e repubblicane, mostra il livello di allarme a Washington per Zaporizhzhia, la prima centrale nucleare della storia ad essere invasa da una forza militare.
19:53
19:53
La centrale di Zaporizhzhia ricollegata alla rete
La linea elettrica per la centrale nucleare di Zaporizhzhia nel sud dell'Ucraina è stata ripristinata. Lo ha reso noto l'Ucraina che lo ha comunicato all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).
"L'Ucraina ha detto all'Aiea che la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, ha perso almeno due volte la connessione alla linea elettrica nella giornata di oggi, ma adesso la connessione alla rete elettrica è di nuovo attiva".
Ore prima l'operatore nucleare ucraino, Energoatom, aveva annunciato che la centrale, in mano ai russi, era stata disconnessa dalla rete nazionale ucraina per la prima volta in quasi 40 anni di attività.
18:39
18:39
«Le sanzioni contro Mosca non funzionano come previsto»
Nonostante l'impegno dell'Occidente nell'imporre interventi economici drastici contro la Russia di Vladimir Putin per l'invasione dell'Ucraina, «sino ad ora la guerra delle sanzioni non sta andando come previsto». È il giudizio del settimanale britannico «Economist», che dedica la sua copertina proprio allo sforzo di Stati Uniti, Gran Bretagna e Unione europea nel fermare la macchina da guerra del Cremlino puntando, oltre che sugli aiuti militari a Kiev, sulle contromisure commerciali e finanziarie.
Il grande problema, si legge sul settimanale, è che «il colpo da knockout non si è concretizzato». Emerge infatti che «il Pil russo si ridurrà del 6% nel 2022, come calcola l'Fmi (Fondo monetario internazionale, ndr), molto meno del calo del 15% che molti si aspettavano a marzo, o del crollo in Venezuela».
E ancora: «la vendita di energia genererà quest'anno un surplus di 265 miliardi di dollari, il secondo più grande al mondo dopo la Cina».
Secondo l'«Economist», inoltre, dopo una fase di crisi «il sistema finanziario russo si è stabilizzato e il paese sta trovando nuovi fornitori per alcune importazioni, inclusa la Cina. Nel frattempo, in Europa, una crisi energetica potrebbe innescare una recessione».
L'arma delle sanzioni ha quindi molti difetti e quello principale è rappresentato dalla sproporzione fra le azioni intraprese e le conseguenze su «autocrazie brave ad assorbire il colpo iniziale di un embargo perché possono controllare le loro risorse».
18:07
18:07
Da inizio guerra morti 376 bambini, feriti altri 733
Dal 24 febbraio, giorno di inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, ad oggi, un totale di 376 bambini sono stati uccisi e più di 733 feriti. Lo riporta l'agenzia Ukrinform, precisando inoltre che 53 bambini, rapiti dai russi, sono stati fatti rientrare in Ucraina. A renderlo noto è stato oggi la vice premier Iryna Vereshchuk.
"Siamo riusciti a riprenderci 53 bambini - ha precisato -. Ora parliamo anche di cause legali. Mi sono data il compito di registrare tali casi, scoprire dove sono avvenute le cosiddette 'adozioni' e faremo causa".
Vereshchuk ha poi annunciato che la Russia sarà ritenuta "responsabile" di ciò, in quanto si tratta di "un crimine contro il nostro Stato e contro i nostri figli".
17:32
17:32
Appello dell'OMS alla Russia per fermare la guerra
Sono trascorsi «6 mesi dall'invasione dell'Ucraina, con conseguenza e impatto devastanti sulla popolazione ucraina, tuttavia il sistema sanitario non è collassato e l'Oms continua a supportare il ministero della salute ucraino. Ma nessun sistema sanitario può garantire assistenza ottimale alla popolazione sotto lo stress della guerra, per questo continuiamo ad appellarci alla Federazione Russa perché ponga fine a questa guerra». Lo ha affermato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Ghebreyesus, nel corso di una conferenza stampa.
16:04
16:04
«Ripristinato il collegamento di Zaporizhzhia»
La centrale di Zaporizhzhia è stata riconnessa alla rete elettrica dopo un'interruzione dovuta a pesanti bombardamenti ucraini, secondo le autorità municipali di Energodar, dove ha sede l'impianto controllato dai russi.
Nella centrale sono stati attivati i sistemi di sicurezza, aggiunge il servizio stampa della municipalità, citato da Interfax.
La stessa fonte ha denunciato "massicci bombardamenti ucraini dalla notte scorsa" che hanno provocato incendi di vegetazione e quindi un corto circuito che ha lasciato senza elettricità per diverse ore gran parte delle regioni sotto controllo russo nelle province di Zaporizhzhia e Kherson.
14:52
14:52
«A giorni speriamo di procedere con l'ispezione all'impianto di Zaporizhzhia»
Il direttore generale dell'AIEA, Rafael Grossi, in un'intervista esclusiva a France 24, ha espresso la speranza che avvenga a «giorni» la visita dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica alla centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dai russi nell'Ucraina meridionale.
Alla domanda se i colloqui per un accordo con i russi sull'accesso alla struttura siano andati a buon fine, Grossi ha precisato che «siamo molto, molto vicini», avvertendo però che l'operazione è stata «estremamente complessa».
«Dobbiamo andare lì, dobbiamo stabilizzare la situazione, dobbiamo garantire presto una presenza dell'AIEA», ha poi sottolineato.
14:28
14:28
«Con la Russia rafforzeremo gli scambi commerciali»
La Cina continuerà a collaborare con la Russia per il "doppio miglioramento" delle relazioni economiche e commerciali sia in termini di scala sia di qualità. Lo ha assicurato la portavoce del ministero del Commercio Shu Jueting sulle stime di Mosca secondo cui i volumi degli scambi bilaterali toccheranno nel 2022 il nuovo record di 165-170 miliardi di dollari.
Il commercio sino-russo ha mantenuto finora uno slancio di crescita e "continueremo - ha aggiunto Shu - a lavorare per promuovere i normali scambi economici e commerciali tra i due Paesi", malgrado le sanzioni occidentali contro Mosca per l'invasione dell'Ucraina.
14:21
14:21
Delegazioni dei parlamenti baltici e della Finlandia in visita a Kiev
Una delegazione composta dai presidenti dei Comitati esteri dei parlamenti di Lituania, Lettonia, Estonia e Finlandia si è recata a Kiev per un incontro con i rappresentanti del parlamento ucraino (Rada). Lo ha annunciato il ministero degli esteri della Lettonia.
Durante la visita, la delegazione discuterà della necessità di un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia.
Nelle ultime settimane, i Paesi baltici e la Finlandia hanno più volte sottolineato il bisogno di adottare nuove misure, tra cui il divieto di ingresso nell'Unione Europea per i cittadini della Federazione russa.
13:18
13:18
«A Chaplyne abbiamo colpito un treno, uccidendo oltre 200 militari ucriani»
Nella stazione di Chaplyne, in Ucraina, i russi hanno colpito un treno militare, uccidendo più di 200 soldati. È quanto afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato da Interfax, aggiungendo che l'attacco è stato compiuto con un missile Iskander.
13:11
13:11
Aggredito un membro del Consiglio per i diritti umani del Cremlino
Igor Kalyapin, un attivista russo membro del Consiglio per i diritti umani del presidente Vladimir Putin, è stato aggredito da un uomo che ha cercato di ucciderlo strangolandolo e colpendolo alla gola con un pezzo di vetro.
Kalyapin, che è stato ricoverato in ospedale, ha denunciato lui stesso l'episodio, affermando di ritenere che non sia politicamente motivato.
L'aggressione, scrive il Moscow Times, è avvenuta a Nizhny Novgorod, circa 400 chilometri a est di Mosca. Kalyapin ha detto che l'uomo gli è stato presentato come un agente di polizia ad una festa di compleanno. «Stavamo bevendo e tutto era normale - ha aggiunto - e poi l'ho invitato a casa mia. Qui ha cercato di uccidermi». Kalyapin è riuscito a liberarsi e ha chiamato la polizia.
Kalyapin è l'ex capo della Ong Prevenzione della Tortura, carica dalla quale si è dimesso nel febbraio scorso. L'organizzazione, in seguito designata come «agente straniero» dalle autorità, è stata dissolta cinque mesi dopo.
13:07
13:07
I ministri di Francia e Russia discutono la situazione di Zaporizhzhia
I ministri della Difesa di Russia e Francia, Serghiei Shoigu e Sebastian Lecornu, hanno discusso della situazione nella zona di Zaporizhzhia, in Ucraina, dove Mosca e Kiev si accusano a vicenda di attacchi nella zona della centrale nucleare: lo riferisce il ministero della Difesa russo.
Ripreso dall'agenzia Interfax, il ministero dichiara che Shoigu "ha presentato delle valutazioni sulle azioni delle forze armate ucraine che potrebbero interrompere il funzionamento sicuro della centrale". Mosca, riferisce inoltre che "è stata rilevata l'importanza che i funzionari dell'Aiea visitino la centrale nucleare di Zaporizhzhia e la disponibilità a fornire l'assistenza necessaria agli ispettori dell'organizzazione".
12:59
12:59
«473 attacchi a centri sanitari da inizio guerra»
Gli attacchi alle strutture sanitarie in Ucraina «continuano senza sosta». Dall'inizio del conflitto con la Russia ad oggi sono 473 i presidi sanitari colpiti, con almeno 98 morti e 134 feriti. A riferirlo è l'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) in un comunicato stampa.
Per il direttore dell'ufficio regionale dell'OMS per l'Europa, Hans Henri P. Kluge, si tratta di attacchi «irragionevoli». «Non solo sono una violazione del diritto umanitario internazionale - spiega nella nota - ma uccidono e mutilano anche civili e operatori sanitari e ostacolano o impediscono gravemente la fornitura e l'accesso all'assistenza sanitaria a coloro che ne hanno più bisogno».
Dopo sei mesi di conflitto, riferisce l'OMS, il sistema sanitario ucraino è «gravemente colpito ma ancora resiliente» e «si prepara per un inverno impegnativo». «Stiamo già assistendo a gravi sfide e carenze in molte aree» e «i prossimi sei mesi potrebbero mettere alla prova il sistema sanitario ucraino come mai prima d'ora», dichiara Jarno Habicht, rappresentante dell'OMS in Ucraina.
Da Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'OMS, arriva quindi un nuovo appello alla pace: «Nessun sistema può fornire una salute ottimale sotto lo stress della guerra, chiediamo ancora una volta alla Federazione Russa di porre fine a questo conflitto».
Intanto anche l'OMS si prepara ad intensificare gli sforzi nel Paese. In questi mesi sono già stati fatte arrivare in Ucraina oltre 1300 tonnellate di forniture mediche. L'impegno dell'OMS è stato rivolto anche alla formazione di oltre 9000 operatori sanitari su una serie di procedure essenziali, come la chirurgia traumatica, l'assistenza ai feriti, l'esposizione chimica. La salute mentale è un altro obiettivo definito «chiave», con 12.000 consultazioni di salute psicosociale già effettuate.
11:37
11:37
L'India vota contro la Russia all'ONU
L'India ha esplicitamente votato ieri per la prima volta contro la Russia alle Nazioni Unite: lo segnala The Hindu.
Il quotidiano ricostruisce il momento della riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu in cui Delhi si è schierata contro Mosca, quando i membri del Consiglio hanno dovuto approvare la partecipazione virtuale del Presidente Zelensly, voluta dai paesi membri, in occasione del 31esimo anniversario dell'Indipendenza ucraina.
A quel punto, l'ambasciatore russo Vassily A. Nebenzia ha chiesto di votare contro la presenza virtuale di Zelensky, sostenendo che il suo paese avrebbe accettato solo la partecipazione fisica. La votazione si è conclusa con 13 Paesi a favore, tra cui l'India, mentre la Cina si è astenuta.
Il Presidente Zelensky ha quindi potuto indirizzare il suo appello al Consiglio di Sicurezza sottolineando che l'anniversario dell'Indipendenza del suo paese coincideva con i sei mesi dall'inizio della guerra da parte della Russia.
07:05
07:05
Esplosioni nella regione della capitale
Esplosioni sono state udite nella notte nella regione di Kiev: lo ha reso noto il governatore, Oleksiy Kuleba, secondo quanto riporta il Kiev Independent. Le esplosioni, ha aggiunto, provenivano dal distretto di Vyshhorodskyi, alle porte della capitale. I servizi di emergenza sono al lavoro sul posto. Non si hanno per il momento notizie di eventuali feriti o vittime.
06:31
06:31
Il punto alle 6.00
Oggi, giovedì 25 agosto, è il 183. giorno dall'inizio della guerra in Ucraina e gli scontri tra le forze di Kiev e quelle di Mosca proseguono con particolare violenza nel sud e nell'est del Paese. Da mesi la centrale nucleare di Zaporizhzhia è al centro di numerose battaglie fra i due eserciti. Ora, riporta il Guardian, la Russia sarebbe pronta a scollegare il più grande impianto nucleare europeo dalla rete elettrica ucraina, rischiando un guasto catastrofico ai suoi sistemi di raffreddamento, secondo quanto riportato dal Guardian. Petro Kotin, capo della società ucraina per l'energia atomica, ha dichiarato che gli ingegneri russi hanno elaborato un progetto per il distacco della centrale per motivi di pianificazione d'emergenza, nel caso in cui i combattimenti dovessero interrompere le connessioni elettriche rimanenti. Zelensky, dal canto suo, ha affermato nel suo consueto discorso notturno che la Russia ha messo il mondo «sull'orlo di un disastro radioattivo». «È un dato di fatto che l'esercito russo ha reso il territorio della più grande centrale nucleare d'Europa una zona di combattimento... Ora tutta l'Europa e tutte le regioni limitrofe sono sotto la minaccia dell'inquinamento da radiazioni», ha dichiarato. Zelensky ha anche chiesto che l'organo di vigilanza nucleare delle Nazioni Unite prenda «il controllo permanente» della situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Sale almeno a 22 il numero di persone uccise in un attacco missilistico russo avvenuto ieri contro una stazione ferroviaria ucraina, mentre il Paese celebrava un cupo giorno dell'indipendenza e sei mesi dall'inizio dell'invasione di Mosca. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che i razzi hanno colpito un treno in una stazione della città di Chaplyne, circa 145 km a ovest del Donetsk, nell'Ucraina orientale. «Chaplyne è il nostro dolore oggi. In questo momento, ci sono 22 morti, cinque dei quali sono bruciati nel vagone, un adolescente di 11 anni è morto», ha detto aggiungendo che il bilancio delle vittime potrebbe aumentare con il proseguire delle operazioni di soccorso. I feriti sono almeno 50.
Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha nel frattempo visitato l'Ucraina per la terza volta dall'invasione russa, esortando la comunità internazionale a «mantenere la rotta» nel suo sostegno. BoJo ha annunciato ulteriori aiuti del valore di 54 milioni di sterline. Dal punto di vista energetico, la Gran Bretagna sta facendo tutto il possibile per divenire indipendente dalle importazioni russe. I dati dell'Office for National Statistics (ONS), pubblicati sei mesi dopo l'inizio della guerra, hanno rilevato che a giugno le importazioni del Regno Unito dalla Russia sono diminuite del 97% e si sono attestate a soli 33 milioni di sterline dopo l'entrata in vigore delle sanzioni, riporta il Guardian.
