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La data di oggi coincide con la Festa dell'indipendenza ucraina – Stoltenberg: «L'UE pagherà un prezzo per il sostegno a Kiev» – Bombardati nella notte due distretti nella regione di Zaporizhzhia – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:37
23:37
Attacco alla stazione: il bilancio delle vittime sale a 22
È salito a 22 morti il bilancio dell'attacco russo alla stazione ferroviaria nel villaggio di Chaplyne, nella regione centrale ucraina di Dnipropetrovsk. Lo riportano i dati ufficiali.
22:10
22:10
Madrid: «Pronti per l'invio di mezzi corazzati e missili»
La Spagna ha preparato un nuovo carico di armi da inviare all'Ucraina comprendente veicoli corazzati TOA APC M-113, munizioni e una «batteria di missili per difesa anti-aerea»: lo si apprende da un comunicato del ministero della Difesa, citato da Efe e altri media iberici.
Secondo la nota, il materiale, comprendente anche altri elementi come uniformi e combustibile, è già pronto. «Questo è un impegno costante che si è sviluppato dall'inizio di questa guerra» con la Russia, afferma il ministero spagnolo.
Come sottolineato dalla stampa iberica, proprio in mattinata l'ambasciatore ucraino a Madrid, aveva sostenuto di non potersi dire «soddisfatto» dal sostegno militare spagnolo verso il suo Paese.
22:08
22:08
«Dobbiamo costringere Mosca a rispettare i valori universali»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo virtualmente alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha invitato il mondo a costringere la Russia a riconoscere che l'inviolabilità dei confini e la pace sono valori incondizionati per tutti i popoli. Lo riporta l'Ukrainska Pravda.
«In Europa, Asia, Africa, America Latina ci sono già tracce di criminali di guerra russi - ha affermato -. Dobbiamo unirci tutti e agire nel modo più deciso possibile affinché non ci siano più tracce di razzi russi, di città bruciate dall'artiglieria russa e che il sentimento di giustizia torni di nuovo nelle relazioni internazionali. Dobbiamo tutti costringere la Russia a riconoscere che l'inviolabilità dei confini e la pace sono valori incondizionati per tutti i popoli».
Zelensky ha poi aggiunto che la Russia dovrebbe rilasciare il territorio occupato dell'Ucraina in modo che si elimini la minaccia di un disastro radioattivo e di una crisi alimentare.
Il leader ucraino ha infine sottolineato che Mosca dovrebbe essere «ritenuta responsabile del crimine di aggressione contro l'Ucraina» e che una risoluzione corrispondente sarà sottoposta all'esame della 77.esima sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
21:58
21:58
Kuleba posta su Twitter le foto del raid russo alla stazione ferroviaria
«La Russia terroristica continua a uccidere civili ucraini. Almeno 15 morti in un attacco missilistico russo contro una stazione ferroviaria di Chaplyne, nella regione di Dnipropetrovsk». Lo ha scritto su Twitter il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba postando le foto del raid russo.
«Come ha sottolineato il presidente Zelensky al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la Russia terrorista deve essere fermata ora, prima che uccida più persone in Ucraina e altrove», ha aggiunto.
21:28
21:28
«Saremo con Kiev fino alla fine»
«Siamo per qui per sostenere l'Ucraina e saremo con l'Ucraina fino alla fine. È molto importante essere qui stasera per mostrare il nostro sostegno a questo Paese e per il governo e il popolo in Ucraina».
Lo ha detto la vice ambasciatrice USA ad interim, Christina Tomlinson, a margine della «marcia per la libertà» organizzata a Roma per l'anniversario dell'indipendenza dell'Ucraina.
Le accuse del presidente russo Vladimir Putin all'Occidente di essere stato aggressivo nei confronti della Russia «non sono vere, e siamo qui per mostrare la verità», ha aggiunto Tomlinson, sottolineando che «sei mesi fa abbiamo visto una invasione da parte di Putin ingiustificata».
21:25
21:25
«Angela Merkel potrebbe mediare con Putin»
A Kiev non hanno perso le speranze: a un certo punto Angela Merkel potrebbe anche mediare con il presidente russo Vladimir Putin sulla guerra. Ne è convinto ad esempio l'ambasciatore ucraino Andrij Melnyk, che ne ha parlato allo Spiegel, in una delle ultime interviste nel ruolo. «Penso che Frau Merkel, ad un certo punto della guerra, non adesso, potrebbe, se solo volesse, giocare un certo ruolo nella mediazione», ha affermato secondo un'anticipazione del magazine.
L'impressione del diplomatico è che Vladimir Putin continui a rispettare l'ex cancelliera tedesca. «Per questo motivo, Merkel potrebbe dare un contributo, nel momento in cui Putin cercasse una strategia di uscita». «Spero che Frau Merkel la veda allo stesso modo. Sarebbe un peccato se si ritirasse completamente dalla politica. Anche lei ha ancora oggi una enorme responsabilità per il nostro paese», l'aggiunta di un diplomatico molto scomodo a Berlino. La cancelliera avrebbe insomma l'opportunità «di correggere il suo fatale errore nella politica con la Russia ed entrare nella storia». Melnyk non ripone alcuna fiducia, invece, in un eventuale intervento dell'ex cancelliere socialdemocratico: «Schroeder ha avuto la sua chance, ma l'ha sprecata».
Noto per gli energici attacchi al cancelliere e al presidente della Repubblica, in Germania, l'ambasciatore ha risposto anche a una domanda su quale dovrà essere lo stile del suo successore: «Forse i tedeschi vorrebbero avere un po' di tregua dopo di me», ha concesso. Ma secondo Melnyk chi ricoprirà il suo incarico in futuro non potrà permettersi toni morbidi, o di parlare a bassa voce: «Alla fine non avrà altra scelta se non quella di rappresentare i nostri interessi con voce forte e chiara». La resistenza in buona parte della politica tedesca «è ancora molto grande», secondo il diplomatico, «e noi saremo davanti a nuove sfide». Melnyk lascia Berlino il 14 ottobre, per diventare viceministro degli Esteri a Kiev.
21:23
21:23
Mosca all'ONU: «Il regime di Kiev ha guidato l'Ucraina al disastro»
Durante la riunione del Consiglio di Sicurezza ONU sui sei mesi dall'inizio della guerra in Ucraina, l'ambasciatore di Mosca al Palazzo di Vetro, Vassily Nebenzia, ha denunciato il «mantra sull'aggressione russa».
«Nessuno sostiene che oggi le cose non siano difficili per gli ucraini - ha continuato -. Ma la responsabilità di ciò ricade sul regime di Kiev che ha costantemente guidato il Paese al disastro, scegliendo la strada della russofobia e della glorificazione dei criminali nazisti».
21:21
21:21
«La Russia verso un referendum farsa nel Donbass»
Joe Biden sentirà in giornata il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo afferma il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, sottolineando che la Russia sta pianificando un «referendum farsa» nel Donetsk e nel Lugansk, i territori occupati del Donbass, e potrebbe annunciarlo in settimana.
L'ambasciatrice americana all'ONU Linda Thomas-Greenfield, da parte sua, ha sottolineato in Consiglio di Sicurezza che «non importa quanti altri referendum fasulli o autorità illegittime la Russia cerchi di insediare: noi continueremo a difendere la Carta delle Nazioni Unite e la sovranità, l'integrità territoriale e l'indipendenza dell'Ucraina».
20:38
20:38
«Raid sulla stazione ferroviaria a Dnipro, 15 morti»
(Aggiornata alle 21.26) Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso noto che almeno 15 persone sono morte e altre 50 sono rimaste ferite in un attacco missilistico russo alla stazione ferroviaria di Chaplyne nella regione di Dnipropetrovsk. Lo riporta l'Ukrainska Pravda.
Zelensky nel suo discorso in collegamento video al Consiglio di sicurezza dell'ONU ha affermato che il bilancio dei morti del raid russo potrebbe salire.
«Quattro carrozze erano in fiamme quando ha ricevuto la notizia», ha detto, aggiungendo che «i servizi di emergenza sono sul posto, ma che il numero delle vittime potrebbe aumentare dalle attuali 15». Lo riporta la Bbc.
20:26
20:26
«Raid russo nel Dnipropetrovsk, morto un bambino di 11 anni»
Un bambino di 11 anni è morto nel distretto di Sinelniky nell'oblast di Dnipropetrovsk a seguito di un attacco missilistico russo. Lo ha reso noto Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell'ufficio presidenziale dell'Ucraina. Lo riporta l'Ukrainska Pravda.
20:23
20:23
La missione AIEA? «Prima è, meglio è»
Riguardo la missione dell'AIEA nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, l'ambasciatore russo all'ONU, Vassily Nebenzia, ha detto che «siamo pronti a dare assicurazioni per quello di cui siamo responsabili. Possiamo garantire la sicurezza per la nostra parte, non possiamo dare garanzie per l'Ucraina». Rispetto a quando potrebbe avvenire la missione, parlando con i giornalisti a margine del Consiglio di Sicurezza ONU, ha risposto: «prima è meglio è. Speriamo alla fine di agosto primi di settembre, ma dipende dai risultati dei negoziati».
Nebenzia ha anche mostrato una mina che dice è stata impiantata nei territori occupati da Kiev.
19:57
19:57
54 Paesi membri ONU chiedono lo stop delle ostilità
«Oggi riaffermiamo la nostra solidarietà con il popolo ucraino, condanniamo con la massima fermezza gli attacchi missilistici delle forze armate russe, rimaniamo impegnati per la sovranità, l'indipendenza, l'unità e l'integrità territoriale dell'Ucraina e ribadiamo la richiesta di un'immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia e del suo ritiro incondizionato». È quanto affermano in una dichiarazione congiunta 54 Paesi membri delle Nazioni Unite e l'UE, letta dall'ambasciatore ucraino al Palazzo di Vetro, in occasione dei 6 mesi dall'inizio della guerra.
«Oggi sono sei mesi dall'inizio dell'invasione non provocata e illegale dell'Ucraina da parte della Russia - continuano -. Ricordiamo le clamorose conclusioni dell'Assemblea Generale secondo cui l'aggressione di Mosca è una violazione della Carta ONU. Nessuna acquisizione territoriale risultante dalla minaccia o dall'uso della forza sarà riconosciuta come lecita. Chiediamo alla Russia di porre fine alla sua totale violazione degli obblighi ai sensi del diritto internazionale, compresa la Carta ONU».
19:53
19:53
«L'Occidente non attacchi la Crimea»
«La Russia ha preso la decisione di iniziare preventivamente l'operazione militare speciale in Ucraina, perché non poteva accettare che la NATO venisse 'ospitata' in quel Paese». Lo ha detto l'ex presidente russo e attuale numero due del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev, citato dall'agenzia Tass.
«Non possiamo accettare che l'Alleanza Nord Atlantica venga ospitata nel territorio ucraino, e lasciare che alcuni dei loro 'pazzi padroni', attuali o futuri, prendano la decisione di attaccare il nostro territorio, ad esempio la Crimea», ha aggiunto Medvedev. «Questo è il motivo per cui la Russia ha deciso di effettuare un'operazione preventiva», ha precisato.
19:28
19:28
«La Russia deve cessare il ricatto nucleare»
«La Russia ha portato il mondo sull'orlo di una catastrofe nucleare. I bombardamenti russi su Zaporizhzhia mettono l'Europa sotto la minaccia delle radiazioni, questo è un fatto. Mosca deve porre fine immediatamente al ricatto nucleare». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky partecipando in videoconferenza alla riunione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU per i sei mesi dall'inizio della guerra.
«Il futuro del mondo è deciso sul territorio dell'Ucraina. La Russia deve essere resa responsabile per i suoi crimini», ha aggiunto.
Il presidente dell'Ucraina Zelensky ha poi precisato nel suo intervento al Consiglio di Sicurezza ONU che «la Russia deve semplicemente ritirarsi dall'impianto» di Zaporizhzhia. Oltre a sottolineare che l'AIEA dovrebbe assumere il controllo permanente della centrale nucleare il prima possibile.
19:23
19:23
«Sei mesi di guerra brutale e atrocità da parte della Russia»
«Oggi sono sei mesi di una guerra premeditata, ingiustificabile e brutale della Russia contro l'Ucraina. Sei mesi di uccisioni con migliaia di morti, sei mesi di orribili atrocità come a Bucha e Irpin». Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'ONU, Linda Thomas Greenfield, al Consiglio di Sicurezza.
«Sei mesi dopo, l'obiettivo di Mosca è più chiaro che mai: smantellare l'Ucraina come entità geopolitica e cancellarla dalla mappa del mondo», ha aggiunto, ribadendo che «la comunità internazionale non riconoscerà mai i tentativi della Russia di cambiare i confini dell'Ucraina con la forza». E «ogni bomba russa che cade rafforza solo la nostra determinazione a sostenere la tua sovranità e indipendenza», ha concluso.
19:21
19:21
Caso Dugina: Mosca non crede a Kiev
Il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev ha affermato di non credere alle dichiarazioni di Kiev quando nega ogni coinvolgimento nell'uccisione della giornalista Daria Dugina. «È da molto tempo che non c'è fiducia nelle parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky», ha detto oggi Patrushev ai giornalisti, rispondendo a una domanda pertinente.
«Tuttavia, la risposta gongolante dei funzionari ucraini e dei loro protettori occidentali a questo vile omicidio ha confermato ancora una volta la vera natura delle autorità di Kiev che non nascondono la loro soddisfazione per il crimine che hanno commesso», ha detto ancora Patrushev, come riferisce l'agenzia Interfax.
19:18
19:18
Johnson riceve la massima onorificenza per gli stranieri
Il premier britannico Boris Johnson nel corso della sua visita a sorpresa a Kiev ha annunciato un nuovo pacchetto di forniture militari all'Ucraina da 54 milioni di sterline (circa 62,50 milioni di franchi), che include droni di ultima generazione (fra cui i minuscoli Black Hornet) e sistemi per il lancio di missili.
«Quello che succede in Ucraina è importante per tutti noi, ecco perché sono qui oggi, per trasmettere il messaggio che il Regno Unito è con voi e lo sarà per i giorni e i mesi a venire», ha sottolineato il primo ministro dimissionario, garantendo quindi che chi verrà dopo di lui, in base all'esito della corsa alla leadership conservatrice tra la ministra degli Esteri Liz Truss e l'ex cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak, continuerà a sostenere Kiev.
Nella sua ultima visita nel Paese prima di lasciare all'inizio di settembre Downing Street, Johnson ha ricevuto l'Ordine della Libertà, la più alta onorificenza nazionale per i cittadini stranieri, in virtù del sostegno mostrato durante l'invasione russa.
18:58
18:58
Kiev a Berlino: «Dateci più armi per fare il nostro lavoro»
«Vi ringraziamo per i panzer Gepard e, presto, per il sistema di difesa aerea Iris o per il radar Cobra», ma «sappiamo che avete tanti carri armati Leopard. E che anche i nostri partner comuni in diversi paesi hanno carri armati Leopard. Potreste dare loro il permesso di consegnarli a noi. Per questo chiediamo ai tedeschi: dateci gli strumenti e noi faremo il lavoro.» Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, Oleksij Reznikov, in un'intervista con la tv pubblica tedesca Ard.
Reznikov ha così invitato Berlino non solo a inviare più armi, ma anche ad autorizzare velocemente che altri paesi mandino armamenti di produzione tedesca in Ucraina.
«Vorremmo avere più armi vere, come il lanciarazzi Mars II. Ne abbiamo tre, sono molto buoni e fanno un ottimo lavoro, ma se ne avessimo dodici sarebbe ancora meglio», ha aggiunto il ministro ucraino. Commentando le proprie stesse richieste, Reznikov ha sottolineato anche che «quando c'è una guerra nel proprio Paese, non si ha mai abbastanza. Credo che questo sia assolutamente comprensibile e rientri nella natura delle cose».
18:20
18:20
«L'Ucraina merita il nostro aiuto per la Crimea»
«Mentre l'equilibrio sul campo sembra spostarsi, gli ucraini sono sempre più determinati a recuperare pienamente il loro territorio nazionale, come ha detto ieri il presidente Zelensky al Forum sulla Crimea. E dobbiamo essere chiari: l'Ucraina merita il nostro continuo sostegno per fare proprio questo. Oggi è importante ricordare che l'aggressione russa contro l'Ucraina non è iniziata il 24 febbraio, ma risale all'annessione illegale della penisola di Crimea». Lo ha scritto l'alto rappresentante della politica estera UE Josep Borrell nel suo blog.
18:17
18:17
Johnson: «Nuovi aiuti militari da 66 mln di dollari»
Boris Johnson, durante la visita a sorpresa a Kiev, ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti da 66 milioni di dollari, affermando che l'Ucraina «può vincere e vincerà» la guerra contro la Russia.
Nel nuovo pacchetto, riferisce Downing Street, ci sono tra le altre cose «munizioni» e «200 droni con tecnologia d'avanguardia che consentiranno all'Ucraina di tracciare e prendere di mira meglio le forze di invasione russe». Ed anche «850 micro-droni specificamente progettati per l'uso in città e villaggi per rilevare le forze nemiche in avvicinamento».
Il governo britannico ha definito i nuovi aiuti «un passo avanti rispetto alle attuali capacità ucraine di sorveglianza a lungo raggio e difensive».
18:15
18:15
«Dobbiamo essere pronti a pagare un prezzo per aiutare l'Ucraina»
«Oggi, nel giorno dell'indipendenza ucraina e a sei mesi dall'inizio dell'attacco russo, il miglior messaggio che possiamo dare come UE è che continueremo a stare al fianco dell'Ucraina. Non possiamo ridurre i nostri impegni o diminuire la nostra determinazione, anche quando il prezzo sale. In gioco c'è il futuro di una democrazia alleata e i principi più ampi della sicurezza europea e globale. Dobbiamo essere pronti a pagare questo prezzo: il prezzo per la nostra libertà comune e la nostra sicurezza comune». Lo ha scritto l'alto rappresentante della politica estera UE Josep Borrell nel suo blog.
18:13
18:13
«Sei mesi di guerra sono un triste e tragico traguardo»
I sei mesi di guerra in Ucraina sono un «triste e tragico traguardo». Lo ha detto il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres al Consiglio di Sicurezza. «Oggi segna un traguardo triste e tragico, i sei mesi da quando la Russia ha invaso l'Ucraina il 24 febbraio», ha ribadito ai Quindici, denunciando le conseguenze di questa «guerra assurda che vanno ben oltre l'Ucraina».
18:11
18:11
Guterres: «In Ucraina nuove potenziali aree di escalation»
«Nonostante i progressi sul fronte umanitario, i combattimenti in Ucraina non mostrano segni di fine, con nuove potenziali aree di pericolosa escalation».
Lo ha detto il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres al Consiglio di Sicurezza, citando la centrale nucleare di Zaporizhzhia: «Qualsiasi ulteriore escalation potrebbe portare all'autodistruzione. La sicurezza dell'impianto deve essere garantita e l'impianto deve essere ristabilito come infrastruttura puramente civile». «Il popolo ucraino ha bisogno di pace e ha bisogno di pace ora», ha aggiunto.
Guterres ha poi aggiunto che «qualsiasi azione che possa mettere in pericolo l'integrità fisica, la sicurezza o la protezione della centrale nucleare di Zaporizhzhia è semplicemente inaccettabile». In stretto contatto con l'AIEA, il segretario delle Nazioni Unite ha valutato che in Ucraina «abbiamo la capacità logistica e di sicurezza per supportare qualsiasi missione dell'AIEA presso la centrale nucleare da Kiev, a condizione che Russia e Ucraina siano d'accordo».
Inoltre Guterres ha ricordato che sono in corso i lavori per inviare la missione conoscitiva a Olenivka per esaminare l'incidente del 29 luglio: «Questa missione deve poter svolgere liberamente il suo lavoro, raccogliere e analizzare informazioni necessarie, per trovare i fatti. È imperativo che la missione abbia un accesso sicuro, protetto e illimitato a tutti luoghi e persone rilevanti e a tutte le prove pertinenti senza alcuna limitazione, impedimento o interferenza».
18:08
18:08
Zelensky invitato al Consiglio di Sicurezza ONU, Mosca si oppone
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato invitato a partecipare in videoconferenza alla riunione del Consiglio di Sicurezza ONU in occasione dei 6 mesi di guerra, ma la Russia si è opposta e ha chiesto un voto procedurale per bloccare il suo intervento.
Tredici dei Quindici membri del CdS hanno però votato in favore dell'intervento, solo la Russia si è schierata contro, e la Cina (presidente di turno) si è astenuta. «È un doppio standard, abbiamo già fatto eccezioni ma non si può fare ancora», ha detto prima del voto l'ambasciatore russo all'ONU Vassily Nebenzia sottolineando che se Zelensky vuole partecipare deve essere nella sala del Consiglio di persona come da procedura.
16:28
16:28
«In Russia 16.500 fermi per le proteste anti guerra»
Quasi 16.500 persone sono state fermate in Russia per aver protestato contro l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe dall'inizio della guerra, sei mesi fa: lo riferisce l'ONG Ovd-Info, ripresa dal Moscow Times. Secondo l'organizzazione per la difesa dei diritti umani, la maggior parte dei fermi si è registrata nel primo mese del conflitto, prima che fosse approvata una legge «bavaglio» che vieta di fatto di criticare la guerra in Ucraina prevedendo fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull'esercito che dovessero essere ritenute «false» dalle autorità.
Almeno 224 persone - riferisce l'ONG - affrontano procedimenti penali per aver criticato l'aggressione militare contro l'Ucraina o aver usato termini come «guerra» o «invasione» invece della definizione «operazione militare speciale» imposta dal governo. Oltre 3.800 persone sono invece state accusate di infrazioni che prevedono multe.
16:25
16:25
Ancora sirene di allarme antiaereo a Kiev
Suonano le sirene di allarme antiaereo a Kiev: lo riferiscono testimoni nella capitale ucraina. Si tratta del quinto allarme da questa mattina.
16:21
16:21
AIEA: «Missione imminente a Zaporizhzhia»
«Importanti discussioni tecniche oggi a Istanbul riguardo all'imminente missione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica alla centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina».
Lo ha scritto su Twitter il Direttore generale dell'agenzia atomica dell'ONU Rafael Mariano Grossi pubblicando un foto in cui si trova a colloquio con Alexei Likhachev, il direttore generale dell'agenzia statale russa per l'energia atomica Rosatom.
15:53
15:53
Boris Johnson in visita a sorpresa a Kiev
Il premier britannico Boris Johnson è in visita a sorpresa a Kiev per la giornata dell'indipendenza dell'Ucraina.
«Questa è la terza volta che Boris Johnson viene in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa. Non tutti i Paesi sono così fortunati ad avere un amico del genere», ha commentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo aver ricevuto Johnson.
15:47
15:47
Erdogan: «L'Europa avrà problemi energetici ma noi siamo tranquilli»
«Nell'energia, noi ci stiamo preparando tranquillamente per un inverno in cui l'Europa avrà i crampi allo stomaco». Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, secondo quanto riporta Trt.
«Non importa in quale campo il nostro Paese viene paragonato con l'Europa o con il mondo, il nostro lato della bilancia pesa molto», ha aggiunto il presidente turco sostenendo che, rispetto ai Paesi europei, la Turchia vanta una serie di «successi» nel campo del turismo, dell'agricoltura, dell'economia, dei trasporti, dell'industria e del commercio con l'estero.
15:20
15:20
Riunione Consiglio sicurezza Onu sui 6 mesi di guerra in Ucraina
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunisce nuovamente sull'Ucraina stamattina alle 10.00, le 16.00 svizzere, un incontro chiesto dagli occidentali a cui partecipa anche il segretario generale Antonio Guterres per fare il punto della situazione nei 6 mesi dall'inizio del conflitto. Ieri, invece, c'è stato un incontro sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia con un ennesimo scambio di accuse tra Russia e Usa.
L'ambasciatore di Mosca all'Onu, Vassily Nebenzia, ha descritto una serie di attacchi all'impianto che secondo lui sono stati effettuati dalle forze ucraine, osservando che alcuni avevano coinvolto armi di fabbricazione americana, affermazioni che Kiev ha definito ridicole.
Nebenzia ha detto ai diplomatici occidentali che si trovano in una «realtà parallela» quando hanno accusato Mosca di aver attaccato la centrale che il suo stesso esercito sta proteggendo. Mentre il vice ambasciatore degli Stati Uniti, Richard M. Mills, ha incolpato la Russia di aver spinto il mondo sull'orlo del disastro nucleare: «La Russia ha creato questo rischio e solo la Russia può disinnescarlo».
14:43
14:43
Nuove bombe nella regione di Kharkiv
Le forze russe bombardano da stamattina la regione ucraina di Kharkiv. In particolare, la città di Derhachi e il villaggio di Mala Danylivka sono stati colpiti dal fuoco dell'artiglieria, causando il ferimento di due civili. Secondo Oleksandr Hololobov, capo del villaggio di Mala Danylivka citato dall'agenzia di stampa Ukrinform, i bombardamenti sono stati registrati in diversi punti del villaggio e gli abitanti sono stati feriti nei loro cortili. Danneggiate anche le infrastrutture e le abitazioni private.
Le autorità invitano i residenti a non lasciare i loro rifugi, mentre gli abitanti di Kharkiv sentono i suoni delle esplosioni. Dalla mattina in città sono suonate più volte le sirene dell'allarme aereo.
«Nel Giorno dell'Indipendenza dell'Ucraina, il nemico aumenta il terrore contro la popolazione civile della regione di Kharkiv. Oggi gli occupanti hanno bombardato il villaggio di Mala Danylivka nel distretto di Kharkiv con munizioni a grappolo. Le case private e le infrastrutture sono state danneggiate. Sfortunatamente, due civili sono rimasti feriti. Ora i medici li aiutano. Le informazioni sono in fase di chiarimento», ha scritto su Telegram Oleh Synehubov, capo dell'amministrazione militare regionale di Kharkiv.
14:12
14:12
USA: nuovo pacchetto di aiuti all'Ucraina
Il presidente americano Joe Biden ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti a favore dell'Ucraina che ammonta a quasi 3 miliardi di dollari.
13:09
13:09
Il Regno Unito a giugno non ha importato carburante dalla Russia
Il Regno Unito per la prima volta a giugno non ha importato carburante dalla Russia. Anche le importazioni di merci sono crollate a 33 milioni di sterline a giugno, il livello più basso dal 1997, ha affermato l'Office for National Statics (Ons).
Il governo conservatore, guidato dal premier uscente Boris Johnson, si è impegnato dopo l'inizio della guerra in Ucraina a eliminare gradualmente le importazioni russe di petrolio entro la fine dell'anno e le importazioni di gas il prima possibile.
10:22
10:22
Mosca accusa gli USA di sviluppare armi proibite in Ucraina
Mosca torna ad accusare gli Stati Uniti di sviluppare armi proibite in Ucraina. Secondo il ministro della Difesa, Serghei Shoigu, citato dall'agenzia Interfax, «il Pentagono ha finanziato oltre 30 laboratori ucraini dove sono state sviluppate componenti di armi biologiche».
La Tass scrive che Shoigu ha anche accusato l'Occidente di usare l'Ucraina come «strumento di guerra ibrida» contro la Russia, ribadendo concetti già espressi, come quello secondo cui le armi fornite dall'occidente a Kiev prolungano la guerra e moltiplicano il numero delle vittime, e ha affermato che «l'operazione militare speciale procede secondo i piani».
09:33
09:33
L'Ucraina «si batterà fino alla fine»
L'Ucraina «si batterà fino alla fine» contro l'aggressore russo e «non farà alcuna concessione o compromesso con il nemico»: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un discorso in video per il Giorno dell'Indipendenza dell'Ucraina, che segna anche esattamente sei mesi dall'inizio dell'invasione.
«Non ci importa che esercito abbiate, ci interessa solo della nostra terra. Combatteremo per essa fino alla fine», ha detto Zelensky.
Il leader ucraino ha continuato dicendo: «Abbiamo tenuto duro per sei mesi. È stata dura, ma abbiamo stretto i pugni e stiamo combattendo per il nostro destino. Ogni nuovo giorno è una ragione in più per non arrendersi. Dopo un viaggio così lungo non abbiamo il diritto di non arrivare fino in fondo».
Quanto alla Russia, «non cercheremo di arrivare a un'intesa con i terroristi», in quanto «per noi l'Ucraina è l'intera Ucraina: tutte le 25 regioni, senza alcuna concessione o compromesso», ha detto Zelensky.
07:09
07:09
Colpo di mortaio uccide un dipendente di Zaporizhzhia
Un dipendente della centrale nucleare di Zaporizhzhia e il suo autista sono stati uccisi da un colpo di mortaio russo fuori dall'impianto.
Lo afferma il presidente dell'agenzia atomica ucraina Energoatom, Petro Kotin, in un'intervista al Washington Post, spiegando che Vladyslav Mitin è stato ucciso mentre era a bordo di un taxi e stava entrando nell'area della centrale.
Continuano intanto gli attacchi russi contro Zaporizhzhia. Intorno alle 4:00 di questa mattina l'esercito di Mosca ha colpito le infrastrutture della città, ha reso noto il sindaco ad interim, Anatolii Kurtiev, secondo quanto riporta il Kiev Independent. Non si hanno per il momento notizie di feriti o vittime.
06:30
06:30
Il punto alle 06.00
All'alba del 24 febbraio 2022, Vladimir Putin invadeva l'Ucraina. Da allora sono trascorsi esattamente sei mesi. E l'«operazione militare speciale» di pochi giorni per rovesciare il governo di Volodymyr Zelensky a Kiev si è trasformata in una lunga guerra di posizione con decine di migliaia di vittime e la distruzione di intere città. La data di oggi coincide con la Festa dell'indipendenza ucraina, conquistata 31 anni fa in seguito al disfacimento dell'Unione sovietica dopo il crollo, nel 1989, del Muro di Berlino. Ma vere celebrazioni pubbliche non ci saranno, per il rischio di attacchi da parte russa: a Kiev è stato proibito qualsiasi assembramento.
Le forze russe hanno bombardato nella notte due distretti nella regione di Zaporizhzhia, a una sessantina di chilometri dall'omonimo impianto nucleare ucraino: lo ha reso noto su Telegram il presidente dell'amministrazione militare regionale, Oleksandr, secondo quanto riporta Unian. «I razzi degli invasori hanno colpito le infrastrutture nei distretti di Shevchenkovsky e Kommunarsky. Non si hanno informazioni su eventuali vittime», ha scritto Starukh.
«È necessario continuare a fornire assistenza militare all'Ucraina, ma l'inverno si avvicina - sarà dura - e l'Europa pagherà un prezzo per il suo sostegno a Kiev»: lo ha detto ieri il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un'intervista all'emittente televisiva tedesca ZDF. «Stiamo assistendo a un sostegno senza precedenti da parte degli alleati europei della Nato, della Germania, del Canada, degli Stati Uniti e di molti altri Paesi del mondo», ha affermato Stoltenberg sottolineando tuttavia che fornire assistenza militare a Kiev non è facile. «Non dico che sia facile. Richiede un duro lavoro. Mi impegno a lavorare con gli altri leader dell'Alleanza in Europa e in Nord America per garantire un sostegno continuo», ha aggiunto. Il numero uno della Nato ha poi avvertito che «l' inverno sta arrivando e sarà dura. Pagheremo un prezzo per il nostro sostegno all'Ucraina a causa delle sanzioni e, naturalmente, del fatto che la Russia usa l'energia come arma - ha spiegato -. Ma dobbiamo capire che non c'è alternativa al nostro sostegno... Dobbiamo anche essere chiari: il prezzo che pagheremmo se non avessimo sostenuto l'Ucraina e la Russia vincesse sarebbe molto più alto».
Nel suo consueto messaggio serale/notturno, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «Nessun occupante si sente al sicuro sulla nostra terra. Tutti i collaborazionisti sanno di non avere futuro. E tutti noi non lo crediamo soltanto: vediamo che il nostro Stato ha una prospettiva. Sono grato a tutti coloro che difendono i veri valori. Sono grato a tutti coloro che aiutano l'Ucraina. Sono grato a tutti coloro che, dal 24 febbraio, hanno scelto la strada della lotta per ciò che rende la vita reale: per la libertà, per l'indipendenza».
