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Lo afferma l'ambasciata americana a Kiev, sottolineando che i bombardamenti russi nel Paese continuano a rappresentare una minaccia per civili e infrastrutture – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:22
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La Russia all'ONU: «Ecco le prove degli attacchi ucraini a Zaporizhzhia»
La missione russa all'ONU ha detto di aver fatto circolare tra i membri del Consiglio di Sicurezza una lettera riguardante la presentazione da parte del ministero della Difesa di Mosca di quelli che definisce attacchi condotti dall'esercito ucraino contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Nonché le prove fotografiche delle conseguenze di questi raid.
20:36
20:36
Esplosioni udite a Sebastopoli
Esplosioni vengono segnalate a Sebastopoli, la città che ospita una flotta russa nella Crimea occupata. Lo riferisce Ukinform online, aggiungendo che altre fonti affermano che secondo i russi si stratta di esplosioni dovute alla risposta del loro sistema di difesa aerea a un attacco.
20:01
20:01
In Spagna 138.000 rifugiati ucraini da inizio invasione
Dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina, la Spagna ha concesso almeno 138'370 permessi di soggiorno temporanei a rifugiati di guerra provenienti da quel Paese: è quanto indicato oggi dal Ministero dell'Interno spagnolo, a sei mesi dall'inizio della guerra di Mosca contro Kiev.
Il 64,9% delle persone che hanno chiesto protezione in Spagna è composto da donne, il 35,5% da minorenni, precisa il ministero spagnolo.
19:57
19:57
Quasi un milione di rifugiati ucraini in Germania
«Dal 24 febbraio 2022, inizio della guerra di aggressione russa, 967'546 rifugiati sono giunti in Germania dall'Ucraina, almeno temporaneamente». Lo comunica oggi il ministero dell'Interno tedesco. Di questi, circa il 36% sono bambini o adolescenti. Tra gli adulti, circa il 74% sono donne. Circa l'8% dei rifugiati è costituito da anziani con più di 64 anni.
La ministra tedesca dell'Interno, Nancy Faeser, ha detto di essere «molto orgogliosa dell'umanità e della disponibilità» del suo Paese di fronte al «più grande movimento di rifugiati (in Europa) dalla Seconda guerra mondiale».
Faeser ha ringraziato il governo, i Land e i comuni che hanno aiutato i rifugiati, ricordando i programmi tedeschi per l'inserimento professionale degli adulti e quello scolastico per i bambini. Il 97% dei rifugiati in arrivo dall'Ucraina sono di nazionalità ucraina.
19:56
19:56
Gli Stati Uniti verso nuovo pacchetto di aiuti militari da 3 miliardi
Gli Stati Uniti si apprestano ad annunciare un ulteriore pacchetto di aiuti militari all'Ucraina da 3 miliardi di dollari. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando l'Associated Press.
16:24
16:24
«Mosca restituisca la Crimea all'Ucraina»
«La restituzione della Crimea all'Ucraina, di cui è una parte inseparabile, è essenzialmente un requisito del diritto internazionale». Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta l'agenzia di stampa Anadolu, sottolineando l'importanza per la sicurezza regionale e globale della «protezione dell'integrità territoriale, della sovranità e dell'unità politica dell'Ucraina».
16:23
16:23
«La Gran Bretagna non riconoscerà mai l'annessione della Crimea»
Il Regno Unito «non riconoscerà mai l'annessione della Crimea o di qualsiasi altro territorio ucraino da parte della Russia». Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson intervenendo in collegamento al summit della Piattaforma di Crimea. Il primo ministro uscente ha aggiunto che la penisola è stata trasformata in un «accampamento militare» e lo stesso accadrebbe ad altre parti dell'Ucraina sotto il controllo di Mosca.
Il dimissionario Johnson, destinato a rimanere a Downing Street ancora fino all'inizio di settembre quando sarà scelto il suo successore fra la favorita ministra degli Esteri Liz Truss e l'ex cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak, ha garantito il completo sostegno «militare, umanitario, economico e diplomatico» di Londra sino a quando la Russia di Vladimir Putin non porrà fine a questa «orribile guerra» e «ritirerà le sue forze dall'intera Ucraina».
15:37
15:37
Molti civili lasciano Kiev per paura di attacchi russi
Molti civili stanno lasciando Kiev nel timore di un attacco russo domani, giorno dell'Indipendenza dell'Ucraina: lo ha riferito il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy, Alex Rodnyansky, parlando a Bbc Radio4.
Rodnyansky ha spiegato che c'è «una certa preoccupazione» che un attacco possa colpire i centri decisionali della capitale. «C'è il rischio che la Russia decida di colpire per compensare la propria incapacità di avere successo sul campo di battaglia e tutti i fallimenti che hanno accumulato negli ultimi sei mesi», ha osservato.
Il ministero della Difesa ucraino ha consigliato agli ucraini di fare particolare attenzione nel giorno dell'indipendenza, citando la minaccia di attacchi missilistici e «provocazioni» dalla Russia.
15:29
15:29
«Se aumentano gli attacchi russi la risposta dell'Ucraina sarà potente»
Se la Russia aumenterà il numero di attacchi missilistici il 23 e il 24 agosto, la risposta dell'Ucraina sarà potente. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un incontro congiunto con il presidente della Polonia Andrzej Duda con i media a Kiev, riporta Ukrinform.
«Cosa farà l'Ucraina se Mosca attaccherà Kiev? Lo stesso di adesso. Per me, come per il Presidente, sono sicuro, come per ogni ucraino, Kiev, Chernihiv, il Donbass sono tutti uguali. Tutti i nostri ucraini vivono lì. A Kharkiv, Zaporizhzhia. La risposta sarà la stessa in queste città. Se ci attaccano riceveranno una risposta, una risposta potente», ha detto Zelensky, quando gli è stato chiesto se fosse a conoscenza dell'intenzione della Russia di aumentare il numero di attacchi alla capitale in questi giorni.
15:26
15:26
«Bombardamento di artigliera ucraino su Donetsk»
È di «tre civili uccisi» il bilancio di un bombardamento di artiglieria ucraino sulla città di Donetsk. Colpito anche il palazzo dell'amministrazione filorussa, ha riferito il capo dell'autoproclamata Repubblica Denis Pushilin all'agenzia Tass. I colpi di artiglieria hanno danneggiato «anche un hotel, il Tsentral, che alloggia numerosi giornalisti».
15:21
15:21
«Praga vuole un ruolo di primo piano per la ricostruzione»
La Repubblica ceca intende svolgere un ruolo di primo piano nella ricostruzione dell'Ucraina in fase postbellica. Lo ha affermato il ministro dell'Industria e del Commercio ceco, Jozef Sikela, in occasione dell'incontro annuale dei diplomatici.
Secondo il ministro, per il progetto di ricostruzione sarà fondamentale garantire un finanziamento a livello europeo. L'Ucraina ha preparato una tabella di marcia con l'elenco delle riparazioni necessarie alle infrastrutture distrutte, ha spiegato Sikela aggiungendo che il suo dicastero ha concepito un sistema per aiutare l'Ucraina a procurarsi ciò di cui ha bisogno dalle aziende ceche.
In occasione del 54esimo anniversario dell'invasione sovietica della Cecoslovacchia, il 21 agosto 1968, i cechi hanno inoltre donato 24,2 milioni di corone (circa 939 mila franchi) per l'acquisto di armi e altri aiuti all'Ucraina.
14:47
14:47
«Attacchi alle strutture sanitarie senza precedenti»
In sei mesi di conflitto in Ucraina, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha osservato «un numero senza precedenti» di attacchi contro l'assistenza e le strutture sanitarie. «Al 23 agosto, l'OMS ha verificato oltre 460 attacchi che hanno causato circa 100 morti e oltre 100 feriti», ha detto oggi a Ginevra Jarno Habicht, rappresentante e capo dell'ufficio nazionale dell'Oms in Ucraina in un collegamento video da Dnipro.
Tali attacchi «non sono solo una violazione del diritto umanitario internazionale, ma privano le persone delle cure di cui hanno bisogno», ha aggiunto.
Gli attacchi - precisa il sito dell'OMS - includono quelli che colpiscono le strutture sanitarie (387), i trasporti (69), il personale, i pazienti, le forniture ed i depositi.
Ad oggi, l'Oms ha consegnato oltre 1.300 tonnellate di forniture mediche salvavita in Ucraina in stretto coordinamento con il ministero della salute, i partner e le autorità locali, ha precisato Jarno Habicht.
13:45
13:45
«La Russia deve restituire la Crimea, è dell'Ucraina»
«La Crimea è ucraina e tornerà a far parte dell'Ucraina, come Rotterdam è parte dell'Olanda o Nizza è parte della Francia. C'è chi pensava che la Crimea stesse diventando russa. Ma non si può tornare al 'business as usual' quando si parla della Russia. Dopo i crimini di Bucha e la distruzione dell'Ucraina, la Russia non solo deve arretrare ai confini del 24 febbraio ma deve riconoscere il diritto dell'Ucraina di tornare ai confini internazionalmente riconosciuti». Lo ha detto il presidente polacco Andrei Duda alla conferenza sulla Crimea.
13:36
13:36
«La vittoria passa dalla riconquista della Crimea»
«È necessario che la Crimea sia liberata perché si arrivi davvero alla vittoria, perché il diritto internazionale sia ristabilito: tutto è iniziato in Crimea e deve finire in Crimea». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aprendo il secondo summit della Piattaforma di Crimea.
All'evento prendono parte molti leader occidentali, tra cui il presidente polacco Andrei Duda e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. «Cari cittadini della Crimea e in Crimea: so che la Crimea sta aspettando di rientrare in Ucraina e lo faremo».
13:24
13:24
«L'Ucraina, a differenza della Russia, non è in guerra coi civili»
«Il sostegno alla guerra sta calando in Russia e il Cremlino ha bisogno di una mobilitazione sociale. Per questo l'Fsb (i servizi russi, ndr) sta pianificando una serie di atti terroristici nelle città russe, con tante vittime civili. Dugina è stata solo la prima. L'Ucraina, a differenza della Russia, non è in guerra con i civili». Lo ha detto Oleksii Danilov, Segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina, citato dal giornale Ukrainska Pravda.
12:13
12:13
«Bombe sulle case a Dnipro»
Il sindaco di Dnipro, Borys Filatov, conferma esplosioni in corso nella città, nel sud ucraino, e denuncia che alcuni missili hanno centrato delle case. Lo riferisce il Guardian.
«State al coperto, ci sono missili caduti su alcune case», ha scritto il sindaco.
11:18
11:18
«Esportate 723.000 tonnellate di cereali dallo sblocco»
Da quando sono state sbloccate le esportazioni dall'Ucraina 33 navi sono partite dai porti di Chornomorsk, Odessa e Yuzhny con un carico complessivo di 723'000 tonnellate di grano. Lo ha affermato il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu, stando a quanto riferisce l'agenzia di stampa Anadolu.
Cavusoglu ha definito "storico" l'accordo trovato a Istanbul a fine luglio tra Ankara, Kiev, Mosca e Onu che ha permesso, a partire dall'1 agosto, le esportazioni di cereali e prodotti alimentari simili dai porti ucraini attraverso corridoi sicuri nel Mar Nero.
11:05
11:05
Ripristinata la linea ferroviaria verso la Moldova
Dopo aver effettuato lavori di ripristino sulla linea, Moldova e Ucraina hanno riaperto al traffico merci il tratto ferroviario tra Basarabeasca in Moldova e Berezine in Ucraina. Lo ha annunciato oggi su Twitter il portavoce del ministero degli Affari esteri moldavo, Daniel Voda.
La linea, lunga circa 22 chilometri, era chiusa al traffico da più di vent'anni, hanno ricordato i media locali. Da ora la Moldova «potrà esportare e importare merci attraverso il porto di Ismail», il più grande porto ucraino sul delta del Danubio, mentre l'Ucraina «sfrutterà la linea ferroviaria per esportare merci nel nostro Paese» e da lì anche verso «Stati membri della Ue», ha aggiunto Voda.
10:13
10:13
«L'uccisione di Dugina è opera dei servizi russi, non nostra»
«Non siamo affatto coinvolti nell'esplosione che ha ucciso questa donna: è opera dei servizi segreti russi». Lo ha dichiarato Oleksii Danilov, Segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina citato dal giornale Ukrainska Pravda, a proposito dell'uccisione di Darya Dugina, figlia dell'ideologo di Putin.
«'Fsb (i servizi russi) ha fatto questo e sta dicendo che è stato qualcuno della nostra parte a farlo. Non lavoriamo così. I nostri uomini e donne hanno compiti più importanti», ha aggiunto.
07:39
07:39
«Solo Ungheria e Austria non ci hanno dato le armi»
Solo due Paesi dell'Unione Europea - Ungheria e Austria - non hanno dato armi all'Ucraina dopo l'invasione russa. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un'intervista riportata dal giornale Ukrainska Pravda.
«Con l'eccezione di Ungheria e Austria, in quanto Paese neutrale, la fornitura di armi all'Ucraina non è un tabù per nessun Paese europeo, nonostante un tempo lo fosse. Pertanto, la preoccupazione non è che loro (i Paesi dell'Ue) siano contrari (alla fornitura di armi); la preoccupazione è che quando lo sono, a livello pratico, emergono molte cose, questioni e discussioni diverse», ha affermato. Il ministro degli Affari esteri ha aggiunto che le discussioni politiche dei partner occidentali su quando e quali armi fornire costano all'Ucraina perdite quotidiane sul fronte.
Come ricorda Ukrainska Pravda, a luglio Levente Magyar, viceministro degli Affari esteri dell'Ungheria, ha affermato durante una visita a Leopoli che Budapest è pronta a trasferire attraverso il suo territorio tutti gli aiuti forniti da altri Paesi all'Ucraina, compresi quelli militari. Josep Borrell, l'alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera e di Sicurezza, ha annunciato la proposta di una missione mirata all'addestramento dell'esercito di Kiev in un Paese vicino all'Ucraina. La proposta sarà discussa la prossima settimana, in occasione della riunione informale dei ministri della Difesa dell'Ue a Praga.
06:18
06:18
Il punto alle 06.00
«Il Dipartimento di Stato ha informazioni sul fatto che la Russia potrebbe rafforzare gli attacchi contro le infrastrutture civili e governative ucraine nei prossimi giorni». Lo afferma l'ambasciata americana a Kiev, sottolineando che gli attacchi russi in Ucraina continuano a rappresentare una minaccia per i civili e le infrastrutture civili.
Nel frattempo, il governo del Giappone intende mantenere le sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, ha affermato il segretario del capo di gabinetto giapponese Hirokazu Matsuno dopo una riunione di governo guidata dal primo ministro Fumio Kishida. Lo riporta l'agenzia russa Tass. «Durante l'incontro il premier ha ordinato di continuare la risposta diplomatica alla situazione in Ucraina in stretta collaborazione con gli stati del G7, inclusa la conservazione delle sanzioni», ha affermato Matsuno aggiungendo che sono stati discussi anche ulteriori aiuti all'Ucraina.