Spazio

Lancio Starship: il secondo tentativo giovedì dopo il rinvio tecnico

Lo ha annunciato SpaceX ringraziando per il sostegno e l'incoraggiamento ricevuto da coloro che «condividono la nostra visione di un futuro in cui l'umanità è in esplorazione tra le stelle»
© AP
Red. Online
18.04.2023 10:41

Rinviato ieri, lunedì, a causa di un problema tecnico, il lancio di Starship verrà tentato, nuovamente, giovedì. È quanto ha annunciato SpaceX, la società fondata da Elon Musk alla base dell’intero progetto.

La nuova finestra, leggiamo, si aprirà alle 8.28 ora locale, le 15.28 in Svizzera e durerà poco più di un’ora. Il lancio, come al primo tentativo, verrà programmato presso Starbase a Boca Chica, nel Texas.

Lunedì, ricordiamo, le condizioni meteorologiche erano ideali. I preparativi stavano procedendo secondo i piani ma, come ha twittato Musk, si è verificato un problema con una valvola. Il rinvio è stato ufficialmente formalizzato a una decina di minuti dal decollo previsto.

Che cos'è Starship

La Starship, citiamo Wikipedia, è un veicolo di lancio completamente riutilizzabile, in corso di sviluppo e finanziato da SpaceX. Il veicolo è composto da due stadi, il booster e la navicella, che a novembre 2018 Musk ha rinominato rispettivamente Super Heavy e Starship. L’architettura generale del veicolo comprende sia il lanciatore sia il veicolo.

Circa tre minuti dopo il decollo, venendo al test, il Super Heavy dovrebbe staccarsi per poi cadere nelle acque del Golfo del Messico. L’astronave, a quel punto, dovrà accendere i suoi sei motori e continuare, da sola, l’ascesa fino a un’altitudine di circa 130-150 chilometri. Quindi, dopo aver fatto poco meno di un giro della Terra, dopo un’ora ricadrà nel Pacifico.

Nell’insieme, come ha riferito il Post, il test servirà per verificare l’efficacia del sistema di separazione di Super Heavy da Starship e la capacità dell’astronave di raggiungere l’ambiente spaziale, compiere un volo quasi orbitale e resistere al rientro nell’atmosfera. Il lancio sarà pure importante per la tenuta di Super Heavy, una delle più grandi incognite dell’intero test.

Non a caso, SpaceX ha chiarito che l’esito del volo di prova è incerto. Domenica, Musk aveva avvertito che il test sarebbe stato rimandato qualora fossero emersi dettagli «che ci preoccupano».

Obiettivo: riutilizzo

L’intera operazione, manco a dirlo, è seguita con trasporto e trepidazione dalla NASA. L’agenzia spaziale americana, infatti, ha scelto Starship quale mezzo per ritornare, dopo anni, sulla Luna e, in un futuro più lontano, forse su Marte.

Sempre in futuro, Super Heavy dovrà essere in grado di fare rientro alla torre di lancio e mantenere, così, la promessa di riutilizzo. Quanto alla navicella spaziale, dal canto suo, un domani dovrà «imparare» a tornare sulla Terra utilizzando i retrorazzi. Una manovra, questa, tentata più volte nel 2020 e nel 2021 con scarso successo, invero: diversi prototipi sono scesi troppo velocemente, provocando esplosioni al momento dell’impatto con il suolo, fino a che una navicella è riuscita ad atterrare.

L’idea di arrivare a un sistema di lancio completamente riutilizzabile in ottica Luna (e Marte) rappresenta la più grande sfida di Musk in campo spaziale. Così facendo, ogni volo spaziale potrebbe costare «solo» pochi milioni di dollari.

La Luna, va detto, nelle intenzioni di Musk non sarà solo un affare della NASA. L’obiettivo, infatti, è anche quello di aprire il satellite al turismo spaziale. Diversi imprenditori e miliardari, non a caso, si sono già annunciati.

«Mentre ci avventuriamo in un nuovo territorio, continuiamo ad apprezzare tutto il sostegno e l'incoraggiamento che abbiamo ricevuto da coloro che condividono la nostra visione di un futuro in cui l'umanità è in esplorazione tra le stelle» ha concluso SpaceX nel suo comunicato.

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