Il caso

Le «mummie aliene» di Jaime Maussan hanno fatto arrabbiare il Perù

Le autorità peruviane e, nello specifico, la ministra della Cultura Leslie Urteaga hanno denunciato il sedicente ricercatore e ufologo
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Red. Online
19.09.2023 16:45

Era inevitabile. La storia, mettiamo pure pagliacciata, delle «mummie aliene» presentate al Congresso messicano durante un'audizione dedicata ad alieni, UFO e fenomeni non identificati – ne avevamo parlato qui, ma anche qui – ha preso una piega politica. Riavvolgiamo il nastro: il sedicente ricercatore e ufologo Jaime Maussan, la scorsa settimana, aveva presentato dei corpi che, a suo dire, erano mummie di «esseri non umani». La comunità scientifica, eufemismo, ha accolto con molto scetticismo le rivelazioni di Maussan, anche in virtù del suo passato pieno zeppo di disinformazione e fake news. Ora, l'ufologo deve affrontare anche la dura, durissima reazione delle autorità peruviane.

D'accordo, vi starete chiedendo, ma perché proprio il Perù? È presto detto: Maussan ha spiegato di aver trovato le mummie nel 2017. E di averle trovate a Nazca, nel centro-sud del Perù, sede di misteriosi siti archeologici. Affermazioni, queste, che hanno scatenato l'ira della ministra della Cultura peruviana, Leslie Urteaga, messasi subito al lavoro per capire come le due mummie – sulla cui autenticità ci sono pesanti contestazioni e dubbi, come detto – siano state prelevate dal Paese. Di qui la presentazione di una denuncia penale nei confronti di Maussan. Il quale, in tutta risposta, ha detto: «Non sono preoccupato. Non ho fatto assolutamente nulla di illegale». Detto ciò, sempre Maussan non ha ancora chiarito come sia entrato in possesso delle due mummie. Lo farà, ha promesso, al momento opportuno. L'arte del girare attorno alle cose, mettiamola così... Reuters, al riguardo, ha scritto che l'ufologo si sarebbe fatto prestare le mummie apposta per l'audizione al Congresso da un altro cittadino messicano. Secondo Maussan, forte anche di un'analisi della datazione al carbonio condotta dall’Università Nazionale Autonoma del Messico, istituto che però si è prontamente dissociato dalle conclusioni cui è giunto Maussan, i due cadaveri avrebbero oltre mille anni.

Eppure, è altamente improbabile come hanno scritto molti media, fra cui Wired, che i piccoli corpi presentati davanti al Congresso messicano siano, in realtà, i resti di due alieni. Figure del tutto simili a quelle presentate come «mummie tridattili umanoidi di Nazca», in passato, erano già salite alla ribalta internazionale. Rivelandosi, però, opere di abile contraffazione. Opere composte da resti di ossa umane e animali, ricoperte – citiamo – da «fibre vegetali e adesivi sintetici per simulare una sorta di pelle». La comunità scientifica, finora, ha sempre respinto la possibile origine aliena di questi corpi. Quantomeno, a questo giro José de Jesús Zalce Benitez, direttore dell'Istituto di Ricerca sulle Scienze della Salute della Segreteria della Marina, ha dichiarato che in base ai test condotti i corpi presentati da Maussan non risultavano essere né manipolati né assemblati. Tuttavia, da qui ad affermare con certezza che si tratta di mummie extraterrestri ce ne passa. Secondo il Perù, molto più prosaicamente, si tratterebbe di mummie mutilate risalenti alla civiltà preispanica.

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