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I media della Striscia di Gaza riferiscono che carri armati israeliani sono entrati in via Al-Jalaa, nel cuore di Gaza City – Contemporaneamente, sono stati segnalati attacchi con droni ed elicotteri Apache – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:47
23:47
Famiglie degli ostaggi in marcia verso la casa di Netanyahu a Gerusalemme
Le famiglie degli ostaggi si stanno dirigendo verso la residenza del premier israeliano Benyamin Netanyahu in Gaza Street a Gerusalemme, in un corteo che ha preso il via mentre su susseguono notizie di pesanti attacchi su Gaza City e l'ingresso dei tank dell'Idf nella città. Lo riferisce Ynet.
23:36
23:36
Famiglie degli ostaggi: «Potrebbe essere la loro ultima notte»
L'Hostages Families Forum di Israele lancia «un disperato appello» per proteggere i propri cari, accusando il primo ministro Benyamin Netanyahu di averli sacrificati. È quanto si legge sul Times of Israel.
«La 710° notte a Gaza - afferma il gruppo - potrebbe essere l'ultima notte nella vita degli ostaggi che sopravvivono a malapena, e l'ultima notte in cui sarà possibile localizzare e restituire gli ostaggi uccisi per una degna sepoltura».
Il Forum sostiene, scrive ancora la testata israeliana, che un numero significativo dei 22 ostaggi considerati vivi da Israele siano detenuti a Gaza City. «Il primo ministro sta consapevolmente scegliendo di sacrificarli sull'altare di considerazioni politiche», aggiunge il gruppo, accusandolo di aver ignorato i consigli del Capo di stato maggiore delle IDF, che avrebbe messo in guardia contro l'operazione.
23:17
23:17
«L'IDF sta attaccando con forza Gaza City»
Una fonte della sicurezza israeliana ha affermato, parlando con la tv pubblica Kan, che «l'IDF sta attaccando la città di Gaza con forza».
23:02
23:02
L'IDF sta usando bombe robot a Gaza City
Secondo fonti palestinesi, gli attacchi dell'esercito israeliano stanno avvenendo in tre quartieri di Gaza city: Sheikh Radwan, Al-Karama e la costa, e Tel Al-Hawa dove le truppe stanno usando bombe robot. Nel mentre, come si riesce a capire dai video postati sui social da Gaza, si sente il fuoco di artiglieria, i bombardamenti aerei e il volo di elicotteri. Gaza city è sotto un fuoco intensivo. Gli abitanti riferiscono che sono stati costretti a evacuare verso est e sud: la strada è invasa di mezzi.
22:57
22:57
Trump: «Hamas rilasci gli ostaggi, usarli come scudo è un'atrocità»
Hamas «rilasci tutti gli ostaggi ora». Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth. «Ho appena letto delle notizie sul fatto che Hamas ha sposato gli ostaggi in superficie per usarli come scudi umani contro l'offensiva di terra di Israele. Spero che i leader di Hamas sappiano a cosa vanno incontro se fanno una cosa del genere. Questa è un'atrocità umana, di cui pochi hanno mai visto l'uguale», aggiunge Trump.
22:52
22:52
Potenti attacchi su Gaza City: 37 raid in 20 minuti
L'esercito israeliano sta attaccando Gaza City in questi minuti con aerei da guerra, artiglieria e droni, i raid stanno provocando enormi esplosioni che si possono sentire da lunga distanza. I media della Striscia segnalano 37 attacchi in 20 minuti e una fuga di massa dalla zona nord-occidentale della città di Gaza. Nei video postati sui social il cielo dell'enclave appare arancione. Il rumore di intense esplosioni si sente anche nel centro di Israele.
22:37
22:37
Israele entra a Gaza City
I media della Striscia di Gaza riferiscono che carri armati israeliani sono entrati in via Al-Jalaa, nel cuore di Gaza City. Contemporaneamente, sono stati segnalati attacchi con droni ed elicotteri Apache.
20:48
20:48
Netanyahu informò Trump prima dell'attacco a Doha
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu informò il presidente Donald Trump martedì mattina scorso che Israele aveva pianificato di attaccare i leader di Hamas in Qatar poco prima dell'attacco: lo hanno riferito ad Axios tre funzionari israeliani a conoscenza diretta della vicenda.
La Casa Bianca ha affermato di essere stata avvisata solo dopo che i missili erano già in volo, il che non avrebbe dato a Trump alcuna possibilità di opporsi all'attacco. Funzionari israeliani hanno invece dichiarato ad Axios che la Casa Bianca lo sapeva prima, anche se i tempi per fermarlo il raid sarebbero stati stretti.
Martedì sera, alla domanda se fosse stato informato in anticipo da Israele, Trump ha affermato di no. Ha espresso pubblicamente disapprovazione per l'attacco, poiché il Qatar è un alleato chiave degli Stati Uniti. «Come ha dichiarato il presidente Trump, le forze armate statunitensi lo hanno informato dell'attacco israeliano ai leader di Hamas a Doha, e lui ha immediatamente incaricato il suo inviato speciale Steve Witkoff di informare il Qatar», ha ribadito la portavoce Karoline Leavitt ad Axios.
La versione dei fatti fornita la scorsa settimana da funzionari statunitensi è che l'esercito americano avvistò i jet israeliani in volo e ha chiesto a Israele spiegazioni, che però sono arrivate solo quando i missili balistici erano già in aria diretti verso il complesso di Hamas a Doha. La Casa Bianca ha dichiarato che Witkoff si è precipitato ad avvertire i qatarioti, ma a quel punto i missili avevano già colpito. Testate giornalistiche, tra cui Axios, hanno riportato che Trump non era stato consultato.
20:14
20:14
USA e Israele impegnati in un piano per trasferire i leader di Hamas in Tunisia
Stati Uniti e Israele sono impegnati in discussioni riservate, con il coinvolgimento indiretto di diversi Paesi terzi tra cui l'Iran, su un potenziale piano per trasferire i principali leader di Hamas da Gaza alla Tunisia. È quanto rilancia l'analista di sicurezza Matthias Inbar di i24News, canale televisivo israeliano.
La proposta consentirebbe ad alcune delle figure più intransigenti di Hamas di lasciare volontariamente l'enclave, una misura che ricorda il precedente degli anni '80, quando Yasser Arafat e l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp) furono esiliati.
L'ipotesi di ricollocare i funzionari di Hamas in Tunisia suscita comunque perplessità, ricorda lo stesso media israeliano: sebbene Tunisi sostenga da tempo la causa palestinese, sia l'opinione pubblica che alcuni settori della classe politica sono molto meno solidali con Hamas, sollevando preoccupazioni circa l'opportunità di ospitare i membri più radicali del gruppo.
15:21
15:21
A rischio gli accordi di Abramo con Israele
I leader arabo-islamici presenti al summit di Doha affermano che le pratiche di Israele «minacciano tutto ciò che è stato realizzato sulla via della normalizzazione dei rapporti con Israele, compresi gli accordi esistenti e futuri».
È quanto si legge su una bozza del documento finale del vertice arabo-islamico di Doha fatta circolare ai media, in riferimento agli Accordi di Abramo, che lo Stato ebraico ha sottoscritto con alcuni Paesi arabi e che vorrebbe estendere ad altri partner della regione.
«Il proseguimento delle pratiche aggressive di Israele, in particolare i crimini di genocidio, la pulizia etnica, l'assedio che provoca carestia, così come le attività di colonizzazione ed espansione, minano le prospettive di pace e coesistenza pacifica nella regione». È uno dei messaggi chiave contenuti nella bozza del documento finale del vertice arabo-islamico di Doha fatto circolare ai media.
15:08
15:08
«Bisogna punire Israele per tutti i crimini che ha commesso»
«La comunità internazionale deve cessare di applicare due pesi e due misure e deve punire Israele per tutti i crimini che ha commesso»: lo ha detto il premier del Qatar, Muhammad Al Thani, aprendo il summit arabo-islamico a Doha.
13:21
13:21
Marco Rubio: «Hamas deve essere eliminato e gli ostaggi liberati immediatamente»
Hamas deve essere «eliminato» e gli ostaggi liberati «immediatamente». Lo ha detto il segretario di Stato Usa Marco Rubio dopo un incontro a Gerusalemme con Benyamin Netanyahu e diversi ministri israeliani.
Rubio, in conferenza stampa congiunta con il premier israeliano, ha affermato che il presidente Trump «resta impegnato a raggiungere questi obiettivi: che ogni singolo ostaggio deve tornare a casa immediatamente e che Hamas deve essere eliminato come gruppo armato».
Il segretario di Stato ha poi promesso che Washington fornirà «un sostegno incrollabile» a Israele per raggiungere i suoi obiettivi a Gaza. «Il popolo di Gaza merita un futuro migliore, ma quel futuro migliore non può iniziare finché Hamas non sarà eliminato. La barbarie di Hamas è senza precedenti», ha detto.
La decisione di Israele di agire contro Hamas in Qatar è stata una «decisione del tutto indipendente», ha dal canto suo ribadito Netanyahu. «Ci assumiamo la piena responsabilità», ha sottolineato, come già aveva fatto il giorno dell'attacco, martedì scorso.
Netanyahu ha affermato che c'è una «immensa ipocrisia» nelle critiche a Israele per l'attacco in Qatar contro Hamas, citando la risoluzione delle Nazioni Unite approvata dopo l'11 settembre, secondo cui nessun Paese può ospitare terroristi. «Non si ha questa sovranità quando si fornisce una base ai terroristi», ha dichiarato.
Il premier ha poi mandato un messaggio direttamente ai terroristi: «Potete nascondervi, potete scappare, ma vi prenderemo». «I grattacieli abbattuti a Gaza sono roccaforti di Hamas. Il mondo dovrebbe stabilire le proprie priorità e stabilire i fatti giusti» su Gaza, ha aggiunto.
11:07
11:07
Ben Gvir sogna un insediamento ebraico a Gaza
«Il mio piano è - una volta conclusa la vittoria nella città di Gaza - costruire lì un quartiere lussuoso per i poliziotti, con vista sul mare. Sarà uno dei posti più belli del Medio Oriente. L'insediamento porta sicurezza, ed è arrivato il momento di un insediamento ebraico a Gaza».
Lo ha detto il ministro messianico di ultradestra Itamar Ben Gvir durante la cerimonia per il Capodanno ebraico (dal 21 settembre) della polizia. Ben Gvir è ministro della Sicurezza.
10:55
10:55
25 i morti a Gaza, 16 a Gaza City
Dall'alba, almeno 25 persone sono state uccise nei raid israeliani in tutta la Striscia di Gaza. Almeno 16 vittime si registrano nella sola Gaza City. Lo scrive Al Jazeera.
Sempre secondo l'emittente, almeno tre bambini sono rimasti uccisi dopo che una tenda che ospitava famiglie sfollate, a ovest di Gaza City, è stata colpita dai raid aerei israeliani.
09:57
09:57
Madrid, 2 arresti e 22 agenti contusi in proteste pro Palestina
Due persone sono state arrestate e 22 agenti sono rimasti contusi negli scontri durante le preteste pro Palestina ieri a Madrid, che hanno provocato l'interruzione della tappa finale della Vuelta de España, secondo quanto ha confermato oggi il delegato del governo nella Comunità di Madrid, il prefetto Francisco Martin.
«È stata un'espressione importante di migliaia e migliaia di persone che sono scese in strada a manifestare in maniera pacifica», ha dichiarato Marin in un'intervista alla Radio Nacional de Espana (Rne). «Non dobbiamo permettere che nessuno mascheri come violenza quella che è stata una manifestazione in maggioranza pacifica», ha ribadito il prefetto.
In relazione alle critiche mosse dal sindaco e dalla presidente della Comunità di Madrid alle proteste e all'operativo delle forze dell'ordine messo in campo (che ha mobilitato oltre 1.500 agenti di polizia e Guardia Civil), Martin ha sottolineato che le manifestazioni sono state «un'espressione di massa impossibile da contenere e reprimere», alla quale hanno partecipato oltre 100.000 persone.
«Per quanto si ponga l'attenzione su incidenti puntuali, che condanniamo, non si può mascherare come violenza quella che è stata una straordinaria manifestazione pacifica che ha inviato un messaggio di dignità contro la barbarie e il genocidio di Gaza», ha sottolineato il delegato del governo a Madrid. «A qualcuno piace che il popolo resti in silenzio», ha concluso.
06:32
06:32
Auguri al Papa dalla parrocchia di Gaza
Dopo la messa domenicale di questa sera, un piccolo coro di ragazze della parrocchia di Gaza ha registrato un video in cui cantano «happy birthday» per Papa Leone. A postare il video del coro Santa Cecilia di Gaza, sui social, è il parroco padre Gabriel Romanelli.
06:31
06:31
«I palestinesi hanno diritto a uno Stato»
Il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty ha incontrato il suo omologo turco Hakan Fidan a margine della riunione ministeriale preparatoria per il vertice arabo-islamico straordinario di Doha. Ne dà notizia il governo egiziano, precisando che nel colloquio è stato espresso l'impegno a consolidare la cooperazione in ambito economico e politico, consolidando il partenariato tra i due Paesi.
A livello regionale, i due ministri hanno espresso la loro solidarietà al Qatar «di fronte alla recente aggressione israeliana che ne ha colpito la sovranità». Hanno inoltre sottolineato «la necessità di porre fine immediatamente alla guerra israeliana nella Striscia di Gaza e hanno respinto le politiche di blocco, carestia e sfollamento, affermando al contempo la necessità di pieno accesso agli aiuti umanitari e di sostegno ai legittimi diritti del popolo palestinese, primo tra tutti la creazione di uno Stato indipendente, sulla falsariga di quello del 4 giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale».
06:28
06:28
Il punto alle 06:00
L’esercito israeliano (Idf) ha confermato di aver colpito oggi quattro grattacieli a Gaza City, tra cui una torre utilizzata da Hamas, dopo ripetuti avvisi di evacuazione. In parallelo, il portavoce Avichay Adraee ha diffuso un nuovo allarme urgente ai civili per lasciare il porto di Gaza e il quartiere Rimal, invitando la popolazione a spostarsi verso l’area umanitaria di Al-Mawasi, a Khan Younis.
Secondo fonti militari, Israele ha schierato centinaia di carri armati, mezzi corazzati e bulldozer lungo il confine settentrionale della Striscia, in vista dell’operazione “Carri di Gedeone 2”, destinata a conquistare Gaza City con mesi di combattimenti. Intanto, fonti israeliane accusano alti funzionari civili di Hamas di aver tentato di fuggire dalla Striscia insieme alle famiglie, mentre ordinavano ai cittadini di restare.
Sul fronte diplomatico, il premier Netanyahu ha convocato una riunione di governo sulla sorte degli ostaggi, dopo che l’intelligence ha individuato aree dove potrebbero essere detenuti. A Gerusalemme, Netanyahu ha accolto il segretario di Stato americano Marco Rubio al Muro del Pianto, sottolineando la solidità dell’alleanza con Washington.
A Doha, invece, i Paesi arabi e musulmani hanno condannato l’attacco israeliano all’emirato, chiedendo sanzioni internazionali. L’Egitto ha persino inviato aerei da combattimento per garantire la sicurezza del vertice. L’Iran, la Turchia e l’Iraq hanno confermato la partecipazione dei rispettivi leader.
Intanto il bilancio umanitario si aggrava: fonti palestinesi parlano di 32 morti solo oggi nella Striscia, con intensi bombardamenti su Gaza City, Rafah e Khan Younis.
06:28
06:28
«Qatar grande alleato Usa, Bibi stia attento»
«Un messaggio per Bibi? Devono stare molto, molto attenti. Devono fare qualcosa contro Hamas. Ma il Qatar è stato un grande alleato degli Stati Uniti. Molti non lo sanno»: lo ha detto Donald Trump parlando con i reporter.
«L'ho detto all'emiro, che ritengo sia una persona meravigliosa, davvero. Ho detto che a loro servono migliori relazioni pubbliche, perché non si capiscono bene le relazioni pubbliche. Voglio dire, la gente ne parla così male, e non dovrebbe. Il Qatar è stato un grande alleato, quindi Israele e tutti gli altri, dobbiamo stare attenti. Quando attacchiamo le persone, dobbiamo stare attenti», ha aggiunto.