Stati Uniti

Lo shutdown ritarda (anche) la consegna di armi

Oltre 5 miliardi di dollari di armi americane destinate ai Paesi della NATO per l'Ucraina sono stati bloccati – Il processo «normalmente semplice» è fermo per mancanza di personale
© KEYSTONE (EPA/Press service of the 65th Mechanized Brigade)
Red. Online
09.11.2025 17:43

Oltre 5 miliardi di dollari di armi americane destinate ai Paesi della NATO per l'Ucraina sono stati bloccati a causa dello shutdown negli Stati Uniti. Lo rivela una stima del dipartimento di Stato. Axios, che l'ha visionata, cita un alto funzionario secondo il quale il congelamento delle attività federali «sta effettivamente danneggiando sia i nostri alleati e partner che l'industria statunitense, che non riescono a fornire molte di queste capacità critiche all'estero».

La chiusura governativa di 40 giorni ha paralizzato diverse agenzie federali, tra cui l'ufficio del Dipartimento di Stato che gestisce i contratti di esportazione. Di conseguenza, le consegne di sistemi di combattimento Aegis e Himars e missili Himars a Danimarca, Croazia e Polonia sono state interrotte o ritardate. La destinazione finale delle esportazioni non è chiara, ma le armi vendute agli alleati NATO vengono spesso trasferite all'Ucraina.

Come ricorda Axios, le transazioni in sospeso a causa dello shutdown includono sia la vendita di armi direttamente dagli USA agli alleati NATO, sia la concessione di licenze per l'esportazione di armi ad aziende private americane del settore della Difesa. Il processo – descritto come «normalmente semplice» – è bloccato dalla mancanza di personale.

Dal dipartimento di Stato, il portavoce Tommy Pigot ha puntato il dito contro i Democratici che, con lo scontro al Congresso per il bilancio, «stanno bloccando le vendite di armi critiche, anche ai nostri alleati della NATO, il che danneggia la base industriale statunitense e mette a rischio la nostra sicurezza e quella dei nostri partner».

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