Il punto

Ma Israele ha sottovalutato Hamas?

Molti esperti all’indomani dell’attacco dei militanti palestinesi si interrogano: «Si è trattato di un chiaro fallimento a livello di intelligence»
©2023 Anadolu Agency
Red. Online
08.10.2023 12:30

Il risveglio, in Israele, è complicato. Dopo l’attacco dei militanti di Hamas, violento e profondo, le domande si moltiplicano. Una, in particolare: come è potuto succedere? Già, proprio così. Possibile che un Paese all’avanguardia in termini di intelligence e difesa sia stato colto di sorpresa? La memoria, inevitabilmente, è andata a ripescare le incursioni delle forze armate siriane ed egiziane del 1973. La guerra del Kippur, già. 

«Quanto successo somiglia molto ai fatti del 1973» ha riconosciuto il generale Giora Eiland, un tempo a capo del Consiglii nazionale di sicurezza israeliano, a Reuters. «Da quanto abbiamo potuto vedere, Israele è stato colto di sorpresa da un attacco molto ben coordinato». 

È probabile, anche se ora, volendo citare un portavoce dell’esercito israeliano, è tempo di combattere mentre le analisi verranno fatte più in avanti, che Israele abbia sottovalutato Hamas. Pur ritenendolo, da quando prese il potere a Gaza nel 2007, il suo peggior nemico. È vero che nel 2021, dopo una guerra lampo di dieci giorni, lo Stato Ebraico aveva inflitto gravi, gravissimi danni alla struttura del gruppo militante palestinese. E, chissà, forse da allora un attacco di questa portata non era più stato ritenuto possibile. Non solo, come riferisce Reuters, Israele da un paio d’anni aveva adottato la politica del bastone e della carota con l’exclave. Mantenendo con forza il blocco – anche grazie alla minaccia di raid aerei – ma, allo stesso tempo, offrendo incentivi economici e permessi di lavoro affinché gli abitanti di Gaza potessero lavorare in Israele o in Cisgiordania. 

Tornando all’apparato di sicurezza israeliano, la polemica come detto in queste ore sta occupando molto spazio sui media locali e internazionali. «Questo attacco è stato un chiaro fallimento di intelligence» ha spiegato a Reuters Jonathan Panikoff, l’ex vice responsabile dell'intelligence statunitense per il Medio Oriente, attivo ora presso il think tank del Consiglio Atlantico. «È stato un fallimento a livello di sicurezza, un fallimento che mette in dubbio l’approccio israeliano di questi anni nei confronti di Gaza». 

Per gli israeliani, in particolare, è stato scioccante vedere i propri concittadini morti. Non a caso, il Jerusalem Post ha parlato di un evento, quello di sabato, paragonabile all’Undici Settembre americano. «Hamas ha pianificato questo attacco per molto tempo» ha detto l'ex consigliere per la sicurezza nazionale israeliana Eyal Hulata. «Ovviamente, si è trattato di un attacco molto coordinato. Purtroppo, Hamas è riuscito a sorprenderci tatticamente e a causare danni devastanti». 

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