Sotto la lente

Ma quali sono le tratte aeree con più turbolenze?

Grazie ai dati raccolti da Turbli.com osserviamo quali sono le rotte in cui, lo scorso anno, il fenomeno si è registrato in maniera più forte
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Federica Serrao
23.05.2024 18:30

Incontrare turbolenze durante un viaggio aereo, ne abbiamo parlato qui, è quasi la normalità. Tuttavia, quanto accaduto negli scorsi giorni sul volo SQ 321 della Singapore Airlines riaccende qualche preoccupazione. E anche qualche domanda. Pur sapendo che volare, nonostante le turbolenze, rimane e rimarrà la soluzione più sicura per spostarsi, esistono, effettivamente, delle tratte più soggette a fenomeni di questo tipo. Ci sono, per meglio dire, delle rotte aeree dove si verificano più turbolenze. E a svelarci questi dati è turbli.com. Un vero e proprio database storico, costruito con il supporto dei dati del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) e dell'Ufficio meteorologico del Regno Unito. 

Su Turbli, insomma, si trova di tutto. Dalle informazioni, in tempo reale, sulle zone più soggette a turbolenze nei cieli di tutto il mondo, fino ai dati annuali che mostrano quali sono state, nel corso degli ultimi 365 giorni, le tratte più «turbolente». In ogni angolo del globo e in ognuno dei cinque continenti. E i risultati, spesso, posso essere sorprendenti. 

Da Santa Cruz fino a Ginevra

Partendo dalla classifica generale, scopriamo infatti che i voli più turbolenti di tutti, lo scorso anno, sono stati quelli che collegano Santiago, in Cile, a Santa Cruz, in Bolivia, lungo una distanza di 1.905 chilometri. Al secondo posto, invece, troviamo la tratta da Almaty a Bishkek, due città kazake distanti solamente 210 chilometri l'una dall'altra. Terza posizione per l'itinerario da Lanzhou e Chengdu, in Cina.

Al quarto posto, invece, troviamo la tratta tra l'aeroporto di Centrair e quello di Sendai, in Giappone. Ma è a seguire che i dati di Turbli riservano qualche sorpresa per chi si trova alle nostre latitudini. In quinta posizione come tratta più turbolenta, lo scorso anno ci è finito il collegamento tra Milano Malpensa e Ginevra. Collegamento che, è doveroso ricordarlo, può avvenire solo tramite jet privati, dal momento che non esistono voli di linea tra le due città. 

Tuttavia, le sorprese non sono finite. Già, perché al decimo posto della classifica fa capolino anche la tratta tra Milano Malpensa e Zurigo. Tratta su cui, in questo caso, viaggiano moltissimi passeggeri, spesso per effettuare scali verso altre destinazioni. 

Zurigo, Zurigo e ancora Zurigo

Ma non finisce qui. Osservando la classifica delle rotte europee più turbolente, infatti, emergono altri dati interessanti. Come risulta anche dalla classifica generale, tra le più turbolente del Vecchio Continente ci sono, rispettivamente al primo e secondo posto, le tratte tra Milano Malpensa e Ginevra e tra Milano Malpensa e Zurigo. In terza posizione fa capolino invece quella tra Ginevra e Zurigo, mentre a seguire troviamo quella tra Marsiglia e Zurigo. 

In quinta posizione, troviamo la tratta tra l'aeroporto sloveno di Zgornji Brnik, quello di Lubiana per intenderci, e, di nuovo, Zurigo. Al sesto posto, invece, la rotta aerea tra Nizza e Basilea, e ancora quella tra Nizza e Zurigo in settima posizione. 

Per concludere, c'è posto per un'altra «tratta elvetica» anche in nona posizione, con il collegamento tra Basilea e Venezia. 

Volare resta sicuro

Dopo aver visto questi dati è però opportuno ribadire, una volta in più, che volare, nonostante le turbolenze, resta un'attività sicura. E lo resterà, anche in futuro, nonostante i cambiamenti climatici possano rendere i voli più turbolenti di quanto non lo siano stati fino ad ora.

Un motivo in più per credere alla sicurezza degli aerei ci arriva, ancora una volta, dai dati di Turbli. Sul sito, infatti, le classifiche vengono stilate esprimendo la turbolenza in velocità di dissipazione vorticosa (edr). Per dirla in maniera più semplice, assegnando un valore a ogni turbolenza: da 0 a 20 quando è considerata «leggera», da 20 a 40 se «moderata», da 40 a 80 se «severa», fino a un livello estremo, da 80 a 100 punti (qui maggiori dettagli). 

Nel primo caso, di fronte a turbolenze leggere le condizioni di volo sono considerate regolari. Salendo nella scala, in caso di turbolenze «moderate» passeggeri ed equipaggio potrebbero lamentare qualche difficoltà negli spostamenti o nell'offrire servizi di ristorazione. Con turbolenze più severe potrebbero verificarsi forti tensioni contro le cinture di sicurezza nei casi più contenuti, fino a raggiungere cambiamenti violenti e improvvisi di altitudine in quelli più gravi. Nel caso si verificasse una turbolenza estrema, l'aereo risulterebbe praticamente impossibile da controllare. Ma si tratta di una situazione più unica che rara, per non dire quasi impossibile. 

Guardando le classifiche – in particolare quella generale – un dato infatti salta subito all'occhio: in tutti i casi, anche nei «peggiori», il valore medio delle turbolenze non supera mai i 17 punti. Per i due percorsi più turbolenti del 2023 (Santiago-Santa Cruz e Almaty-Bishkek) si sono infatti registrati livelli medi di 17.568 e 17.457 edr. Valori che si posizionano nella fascia di «turbolenze leggere». Per dirla in altre parole, insomma, anche i voli più turbolenti del mondo non possono – e non devono – essere considerati pericolosi. 

Gli ultimi dati

Scegliere di volare su Zurigo, quindi, resta sicuro tanto quanto scegliere un altro aeroporto in Europa, nonostante la città sulla Limmat appaia più volte all'interno della classifica europea dei voli più turbolenti. È bene ricordarlo non solo perché i livelli di turbolenze per questa tratta risultano lievi, ma anche perché i dati raccolti da Turbli ci mostrano che la situazione, spesso, può modificarsi. 

I dati relativi ai Paesi più turbolenti del mese di aprile del 2024 ci dicono infatti qualcosa di diverso rispetto a quanto abbiamo osservato nel 2023. Al primo posto, il mese scorso, l'area su cui sono state registrate le turbolenze più forti è stata la Polinesia Francese, con un punteggio medio di 15.5 edr. Dunque, sempre episodi «lievi». Al secondo posto ci sono le Fiji, al terzo il Pakistan. Paesi che, come osservato in precedenza, non rientravano tra le rotte più turbolente dello scorso anno. 

In questa classifica, infatti, non troviamo né il Cile né la Bolivia, e nemmeno la Svizzera o l'Italia. Una conferma che sì, alcune tratte possono essere più turbolente di altre. Ma un volo con turbolenze è – purtroppo o per fortuna – quasi la normalità. Scegliere di volare, dunque, rimarrà, sempre una soluzione sicura. Ciononostante, come ci ricorda l'incidente di Singapore Airlines, è sempre meglio tenere allacciate le cinture di sicurezza. Anche se i casi di turbolenze forti sono l'eccezione, e non la regola. 

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