Il caso

Manca manodopera? La Russia pensa a favorire il lavoro minorile

La mobilitazione parziale e la fuga all'estero di molti uomini hanno generato una carenza di personale: ma il partito Russia Unita ha pronta la soluzione
© EPA/ZURAB KURTSIKIDZE
Red. Online
10.11.2022 17:00

La Russia è in difficoltà. Sul campo di battaglia in Ucraina, innanzitutto, tant’è vero che ha cominciato a ritirarsi da Kherson. Ma anche entro i confini nazionali, con un’economia soffocata dalle sanzioni occidentali e confrontata con l’impatto dei 300 mila riservisti mobilitati per la guerra. La politica, dunque, cerca modi per correre ai ripari? Come? Semplice: allentando le restrizioni al lavoro minorile, nello specifico rimuovendo le regole che, negli anni, avevano reso difficile per gli adolescenti trovare lavoro.

Russia Unita, citando la necessità di aumentare l’offerta di lavoro complice la «pressione delle sanzioni esercitata dai Paesi ostili», il partito al potere – Russia Unita – ha proposto emendamenti legali per, appunto, facilitare l’ottenimento di lavori part-time da parte di adolescenti dai 14 anni in su. «Il reddito di un adolescente – si legge nella proposta – sarebbe un ulteriore sostegno finanziario per le famiglie e aiuterebbe a instillare un senso di responsabilità».

Lavorare, per gli adolescenti, non è un problema in molti Paesi del mondo, Europa compresa. In Russia, tuttavia, le regole attualmente in vigore sono piuttosto stringenti. Di fatto, non è un’opzione popolare per molti ragazzi e studenti. Il disegno di legge, beh, eliminerebbe ogni vincolo. E diventerebbe realtà nel marzo 2023.

Gli esperti di economia, d’altronde, avevano avvertito che la mobilitazione parziale annunciata da Vladimir Putin a settembre, il conseguente esodo – provocato dal panico – e la partenza di moltissimi uomini al fronte avrebbero aggravato la carenza di lavoratori. Fra chi si è arruolato, chi si è nascosto e chi è scappato, avevamo scritto, diverse città russe si sono praticamente svuotate a livello di popolazione maschile.

Non a caso, il tasso di disoccupazione (3,9%) è vicino ai minimi storici. Gli economisti, a tal proposito, hanno lanciato il monito: avanti così e la crescita, in futuro, sarà compromessa.

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