Guerra in Ucraina

MANPADS: la contraerea portatile che fa tremare i piloti russi

I sistemi missilistici antiaereo a corto raggio stanno mietendo vittime fra i velivoli russi – Perché? Cerchiamo di scoprirlo analizzando i britannici STARStreak
Giacomo Butti
12.04.2022 15:03

Droni, anti-tank, lanciamissili. Per sostenere lo sforzo bellico di Kiev, impegnata nel difendere i propri territori dall'invasione russa, in Ucraina il mondo sta inviando un po' di tutto. Strumenti più o meno efficaci, ma tutti utili nel combattere l'esercito dello zar. Ed è proprio per la sua efficacia che un'arma sta facendo parlare di sé, grazie alla sua incredibile capacità di tenere puliti i cieli ucraini: stiamo parlando dei sistemi missilistici antiaereo MANPADS e in particolare del britannico STARStreak. Ma perché funzionano così bene? Cerchiamo di capirlo insieme.

Dal laser al «beam-riding»

I MANPADS (acronimo di MAN-Portable Air-Defense Systems) sono sistemi missilistici antiaereo a corto raggio trasportabili in spalla dai soldati. A questa categoria appartengono ad esempio il famoso Stinger statunitense o i sovietici Strela e Igla. Non sono certo una novità: sviluppati già all'inizio degli anni '50, hanno impensierito non poco, negli ultimi 70 anni, i piloti costretti a volare a bassa quota. I missili lanciati da un MANPADS hanno un raggio d'azione di circa sette chilometri. Molti di questi strumenti utilizzano una guida a infrarossi per colpire il bersaglio: puntano su una fonte di calore dell'aereo (tipicamente lo scarico del motore) per esplodere nelle vicinanze e massimizzare i danni al velivolo.

Nell'ultimo mese il governo britannico ha fornito al governo ucraino alcuni dei propri MANPADS: gli STARStreak. Prodotti a Belfast sin dagli anni '80 ma mai realmente testati sul campo di battaglia, questi missili utilizzano un sistema di guida diverso: il cosiddetto «beam-riding», o LOSBR. Come funziona? Il missile rileva le emissioni di un laser da parte del lanciatore e cerca di seguirne la traccia. In questo modo gli STARStreak possono ingaggiare velivoli provenienti da tutte le angolazioni e richiedono solo al soldato che lo sta utilizzando di seguire il bersaglio utilizzando un joystick con il quale puntare il laser. Ciò rende il missile immune alle possibili contromisure del pilota: come l'utilizzo di esche o le manovre di evasione.

Che funzionino, è palese. A differenza dello Stinger, che lancia una singola testata, STARStreak rilascia contemporaneamente tre dardi di durissimo tungsteno, ciascuno del peso di 900 grammi. Questi si spargono e volano in formazione, tutti seguendo la guida laser, aumentando la possibilità di colpire il bersaglio. I dardi possono perforare la corazza di un elicottero ed esplodere dopo la penetrazione, causando molti più danni di un'esplosione in superficie.

Un esempio dell'efficacia degli STARStreak è stato diffuso negli scorsi giorni su Twitter, quando uno di questi MANDPADS manovrato da un soldato ucraino ha abbattuto un elicottero russo.

Allora perché volare a bassa quota?

Ma la loro funzionalità non è limitata all'abbattere gli elicotteri. A tremare quando si parla di MANPADS sono infatti anche i piloti di aerei. Benché, come già sottolineato, questi strumenti siano dotati di un corto raggio d'azione, stanno mietendo vittime anche fra i jet del Cremlino. Perché? Semplice, gli aerei russi sono costretti ad effettuare voli a bassa quota.

Un S-300, adatto alla difesa antiaerea a lungo raggio. © Shutterstock
Un S-300, adatto alla difesa antiaerea a lungo raggio. © Shutterstock

Sembra infatti che sin dall'inizio della guerra la Russia abbia avuto qualche difficoltà a neutralizzare i lanciatori di missili terra-aria S-300 di cui è dotata l'Ucraina. Difesa contraerea a lungo raggio, gli S-300 possono ingaggiare fino a 36 bersagli contemporaneamente su una distanza, a seconda dei proiettili utilizzati, che può variare più comunemente fra i 40 e i 150 chilometri, pur arrivando a toccare i 400. Di fronte a un'arma così temibile, gli strateghi russi hanno deciso di imporre voli a bassa quota per evitare di essere rilevati dai radar. Una mossa che ha reso però gli aerei una più facile preda dei sistemi MANPADS.

Difficile dire con certezza quanti aerei ed elicotteri russi siano stati abbattuti da questo sistema di contraerea a corto raggio dall'inizio della guerra. Secondo dati diffusi dal ministero della Difesa ucraino, a metà marzo almeno 86 aerei e 108 elicotteri erano stati abbattuti nel corso dei combattimenti. È ragionevole pensare che, con il recente invio di nuovi Stinger da parte degli Stati Uniti e quello dei britannici STARStreak, le perdite per i russi si stiano facendo sempre più pesanti. 

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