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Centinaia di missili e droni sulla capitale ucraina, incendi e crolli di strutture in tutta la città - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:12
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Zelensky: «Presto riceveremo nuovi sistemi di difesa aerea»
«L'Ucraina riceverà presto nuovi sistemi di difesa aerea e aerei da combattimento dai suoi alleati, in particolare dalla Francia. Le decisioni relative sono già in fase di preparazione: si tratterà di un accordo storico». Lo ha riferito RBC-Ucraina, citando il discorso serale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Il leader ucraino ha poi ricordato che questa settimana gli Stati nordici e baltici hanno concordato di stanziare 500 milioni di dollari per il programma Purl, che fornirà all'Ucraina armi americane. Ciò contribuirà in modo significativo a scoraggiare gli attacchi russi.
«Stiamo anche preparando - ha assicurato - la consegna di altri potenti sistemi di difesa aerea: stiamo preparando un solido accordo con la Francia e lo finalizzeremo presto. Sono fiducioso che il nostro sia un accordo storico».
20:22
20:22
Mosca sfida Trump su Gaza
La Russia sfida gli Stati Uniti sul futuro di Gaza, presentando una propria risoluzione al Consiglio di sicurezza dell'Onu che di fatto azzoppa il piano di pace di Donald Trump. La bozza di Mosca circolata al Palazzo di Vetro mina infatti alcuni dei punti cardine di quella che la Casa Bianca ha distribuito una decina di giorni fa, e che ha nel frattempo limato per andare incontro alle perplessità di alcuni Paesi nella speranza di farla approvare in tempi brevi.
La missione statunitense all'Onu ha avvertito che «i tentativi di seminare discordia ora avranno conseguenze gravi per i palestinesi». E ha insistito, insieme a diversi Paesi arabi, per un'adozione «rapida» della risoluzione americana. Secondo fonti diplomatiche, Washington punterebbe a un voto in Consiglio di Sicurezza già lunedì, ma non è chiaro se questo sia fattibile o se comporti il rischio di un veto da parte di Russia e Cina.
Mosca e Pechino hanno infatti chiesto modifiche sostanziali al testo americano. A cominciare dalla rimozione totale del 'Board of Peace', l'organismo per la governance transitoria della Striscia che lo stesso Trump dovrebbe presiedere. La bozza russa non lo cita nemmeno, così come non menziona la smilitarizzazione di Gaza e si oppone «a qualsiasi tentativo di cambiamento demografico o territoriale di Gaza, compresa qualsiasi azione che riduca l'area della Striscia», in riferimento alla presenza dell'Idf sul lato orientale della Linea Gialla che divide l'enclave palestinese. La controproposta, che Mosca definisce «ispirata alla bozza degli Usa con l'obiettivo di sviluppare un approccio equilibrato per raggiungere una cessazione sostenibile delle ostilità», prende poi di mira il perno del piano Trump, ossia la Forza internazionale di stabilizzazione: la Russia vuole affidare al Segretario generale delle Nazioni Unite il compito di valutare le «opzioni per il dispiegamento della Forza» di pace, sottraendo così l'iniziativa agli americani. Infine, il testo russo ribadisce «l'impegno nei confronti della visione di una soluzione a due Stati» e «sottolinea l'importanza dell'unità della Striscia e della Cisgiordania sotto l'Autorità nazionale palestinese».
Una risoluzione Onu che garantisca un mandato chiaro alla Forza di stabilizzazione era stata chiesta tra gli altri dall'Indonesia, uno dei Paesi musulmani su cui Trump conta per dispiegare truppe straniere a Gaza con il compito di controllare le frontiere e disarmare «i gruppi armati non statali», facendo ricorso a «tutte le misure necessarie», compreso quindi l'uso della forza. Il ministro della Difesa, Sjafrie Sjamsoeddin, ha fatto sapere che Giacarta ha già addestrato fino a 20'000 soldati per dispiegarli a Gaza, ma solo per svolgere compiti che «riguarderanno la sanità e l'edilizia». Per il resto, ha precisato, «siamo in attesa di ulteriori decisioni sull'azione di pace». L'Unione europea sta invece valutando la formazione di 3000 poliziotti palestinesi e di rafforzare le missioni civili europee già attive nell'area per il monitoraggio delle frontiere e il sostegno alle riforme di polizia e giustizia dell'Anp.
14:41
14:41
«Droni ucraini su centrale nucleare in Russia»
Mosca ha accusato oggi l'Ucraina di avere attaccato con 8 droni nella notte tra mercoledì e giovedì la centrale nucleare di Novovoronezh, in Russia, sulla quale sono caduti alcuni detriti dei velivoli intercettati. Lo ha detto Alexei Likhachev, capo di Rosatom, l'agenzia atomica statale russa, secondo il quale sono stati provocati danni a un pannello di distribuzione.
«Tre unità dell'impianto sono state disconnesse dalla rete e hanno abbassato la potenza sotto il 50% per prevenire incidenti», ha riferito Likhachev, citato da Interfax, aggiungendo che l'attività è tornata normale nella mattinata di ieri.
Dal canto suo, il ministro della difesa tedesco Boris Pistorius ha dichiarato che gli attacchi della Russia all'Ucraina «dimostrano il disprezzo dell'umanità» di Vladimir Putin. Pistorius si è espresso alla conferenza finale del summit E5 sulla Difesa, sottolineando che il presidente russo abbia intenzione di rendere impossibile il quarto inverno di guerra agli ucraini.
13:25
13:25
UE: «Tolleranza zero sulla corruzione, Kiev rispetti il principio»
«La lotta alla corruzione è un elemento centrale per l'adesione all'Unione Europea. L'UE mantiene una politica di tolleranza zero nei confronti della corruzione e l'Ucraina, in quanto Paese candidato, deve rispettare questo principio». Lo ha dichiarato un portavoce della Commissione europea durante il briefing quotidiano alla stampa.
«Abbiamo visto che il presidente Zelensky ha già preso provvedimenti, in particolare per quanto riguarda i due ministri e un imprenditore. Questo dimostra che sta prendendo la questione seriamente e ovviamente monitoriamo attentamente la situazione» ha aggiunto poi Paula Pinho, portavoce dell'esecutivo UE. «Il fatto che queste indagini siano in corso dimostra che le entità responsabili della lotta alla corruzione stanno facendo il loro lavoro».
12:07
12:07
«Abbattuti 419 missili e droni russi, ma 23 punti colpiti»
Si precisano i contorni del massiccio attacco russo sul territorio ucraino della scorsa notte. L'aviazione militare russa ha attaccato l'Ucraina con 19 missili e 430 droni di vario tipo e la difesa aerea è riuscita ad abbattere 419 del totale, non riuscendo però a impedire che 23 delle testate lanciate abbiano colpito in 13 località. Lo scrive il comando dell'aeronautica militare ucraina, citato dall'Ukrainska Pravda.
Del totale, 405 droni russi erano di tipo Shahed o Gerber più alcune «esche», 2 missili balistici Kh-47M2 Kinzhal, 6 missili balistici Iskander-M/Kn-23 e 6 missili da crociera Iskander-K/Kalibr.
Dal canto loro, le autorità russe affermano che un raid di droni sul porto di Novorossiysk «ha danneggiato» un deposito di petrolio, una nave e alcuni edifici residenziali e ferito quattro persone: lo riportano le agenzie di stampa russe, precisando che secondo l'amministrazione regionale nel deposito di petrolio è scoppiato un incendio che è poi stato domato. La Reuters scrive sul suo sito web che, stando a «due fonti industriali», il porto russo sul Mar Nero avrebbe interrotto le esportazioni di petrolio dopo l'attacco.
«I rottami dei droni hanno danneggiato almeno quattro condomini e due abitazioni private. Un uomo è rimasto ferito ed è stato ricoverato in ospedale. Anche il territorio adiacente in diverse località è stato danneggiato. I frammenti del drone hanno colpito il deposito di petrolio del complesso Sheskharis, un terminal container, edifici sulla costa e un vascello civile nel porto», sostiene il governatore della regione di Krasnodar, Veniamin Kondratyev, ripreso da Interfax.
La protezione civile, citando «dati preliminari», afferma che una nave è stata danneggiata e «tre membri dell'equipaggio» sono stati feriti. Il sindaco Andrei Kravchenko, riporta sempre Interfax, ha accusato l'esercito ucraino di aver lanciato «un massiccio attacco di droni su Novorossiysk» e ha dichiarato lo «stato di emergenza» in città.
11:52
11:52
«Mosca chiama 12 mila operai nordcoreani per droni Shahed»
Entro la fine del 2025, la Russia prevede di importare dalla Corea del Nord circa 12'000 operai specialisti nell'assemblaggio dei droni d'attacco Shahed-Geran, per farli lavorare presso aziende nella zona economica speciale russa di Alabuga, in Tatarstan, dove sono prodotti i droni, di brevetto iraniano, che vengono lanciati ogni notte a decine o centinaia sul territorio ucraino. Lo scrive l'Ukrainska Pravda, citando una fonte dell'intelligence della Difesa di Kiev.
«Per discutere i dettagli dell'acquisto di manodopera, a fine ottobre si è tenuto un incontro presso il Ministero degli Esteri russo tra funzionari locali e rappresentanti dell'azienda nordcoreana Jihyang Technology Trade Company, responsabile dell'approvvigionamento e della selezione dei lavoratori nordcoreani», si legge nella rivelazione, secondo la quale la Russia promette di pagare i lavoratori nordcoreani circa 2,5 dollari all'ora con turni di almeno 12 ore.
Un passo che indica un approfondimento della cooperazione strategica tra le due dittature «per proseguire la loro guerra di aggressione contro l'Ucraina», sottolinea la fonte, citata dal giornale online ucraino.
Nel frattempo, almeno due persone sono morte e altre sette sono state ferite in un attacco con un drone russo a un mercato di Chornomorsk, nella regione ucraina meridionale di Odessa, ha annunciato venerdì il governatore regionale. «Alcuni dei feriti sono in gravi condizioni», ha dichiarato il governatore Oleg Kiper su Telegram, denunciando l'attacco «cinico», che ha danneggiato anche una piazza, negozi e auto.
Dal canto suo, il ministero della Difesa russo ha rivendicato la conquista di altri due villaggi in Ucraina: Orestopil, nella regione di Dnipropetrovsk, e Rog, a sud della città di Pokrovsk nella regione di Donetsk.
Nel frattempo, la Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi) è «al fianco del Corriere della Sera per la scelta, giusta e coraggiosa, di non pubblicare l'intervista con Serghiei Lavrov. È intollerabile il tentativo di assoggettare un quotidiano italiano ai criteri della Russia sulla libertà di informazione, Paese in cui i diritti dei giornalisti sono stati cancellati».
La Fnsi - si legge in una nota - «è accanto al Corriere della Sera e alla redazione che hanno saputo dimostrare come l'informazione in Italia non potrà mai diventare propaganda e megafono».
08:52
08:52
I raid russi su Kiev hanno causato la morte di almeno 4 persone
I massicci raid missilistici e di droni russi sull'Ucraina e sulla capitale Kiev, «ben calcolati» da Mosca, hanno causato la morte di almeno quattro persone: lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Zelensky ha esplicitamente accusato Mosca di «un attacco deliberatamente calcolato il cui obiettivo era di causare la massima sofferenza alla popolazione e il massimo danno alle infrastrutture civili».
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che nelle ultime ore i russi hanno lanciato contro l'Ucraina ben 430 droni e 18 missili balistici.
08:32
08:32
Massiccio attacco russo su Kiev, il bilancio sale a un morto e 24 feriti
Ucraina sotto attacco russo stanotte, con Kiev bersagliata da centinaia di missili e droni: il bilancio è salito ad almeno un morto e 24 feriti, con edifici edifici a fuoco e blackout nella capitale. Lo rendono noto i media ucraini, citando le autorità della capitale.
Almeno 11 palazzi in tutta la città sono stati colpiti, ha dichiarato il sindaco Vitali Klitschko. I soccorritori hanno evacuato oltre 40 persone dagli edifici. Ieri sera si sono registrate due vittime anche nella regione di Zaporizhzhia.
Dal canto suo, Mosca ha annunciato di aver abbattuto oltre 210 droni di Kiev sul territorio russo. Lo ha riportato l'agenzia di stampa Tass, citando il Ministero della Difesa.
Intanto, Volodymyr Zelensky ha evocato la resa a Pokrovsk, roccaforte ucraina nel Donetsk: «La decisione se ritirare le truppe spetta ai comandanti sul campo», ha detto il presidente. Oggi a Berlino si terré un vertice dei ministri della Difesa tedesco, francese, britannico, italiano e polacco.
06:14
06:14
Oltre 210 droni ucraini abbattuti stanotte in Russia
Mosca afferma che 216 droni ucraini sono stati abbattuti stanotte sul territorio russo. Lo riporta l'agenzia di stampa Tass, citando il Ministero della Difesa. In particolare, 66 velivoli senza pilota sono stati intercettati sulla regione di Krasnodar e 45 su quella di Saratov.
06:13
06:13
Il bilancio del raid russo a Kiev sale a un morto e 15 feriti
E' salito a un morto e 15 feriti il bilancio del massiccio attacco russo di stanotte su Kiev, lo rendono noto i sevizi di emergenza ucraini.
06:11
06:11
Droni ucraini su Novorossijsk, terminal petrolifero in fiamme
Droni ucraini hanno colpito stanotte la città portuale russa di Novorossijsk danneggiando un terminal petrolifero e innescando un vasto incendio, secondo fonti locali citate dai media di Kiev.
L'attacco avrebbe colpito il complesso di Sheskharis, importante terminal per l'esportazione di petrolio della società statale russa Transneft. Secondo quanto riferito, anche un'imbarcazione civile nel porto è stata colpita durante l'attacco e tre membri d'equipaggio sono rimasti feriti.
06:07
06:07
Centinaia di missili e droni russi su Kiev
La Russia ha lanciato stanotte un attacco su larga scala su Kiev, con centinaia di missili e droni: lo riportano i media ucraini.
Diverse esplosioni sono state segnalate nella capitale a partire dalle 00:45 ora locale, secondo testimoni. Il sindaco Vitali Klitschko riferisce che i detriti di un drone hanno colpito un edificio residenziale di cinque piani nel quartiere Dniprovskiy. Un incendio è stato segnalato anche in un palazzo di quello di Podilskyi. Interruzioni di corrente vengono segnalate in diversi quartieri della città.
L'Aeronautica militare ucraina parla di decine di droni che stanno prendendo di mira le regioni centrali, meridionali e orientali del Paese. Decine di missili da crociera e balistici sono stati lanciati verso l'Ucraina, viene aggiunto. Sono stati emessi allarmi antiaerei per l'intero Paese.
06:06
06:06
Il punto alle 06.00
Volodymyr Zelensky ha evocato un possibile ritiro da Pokrovsk, città strategica nel Donetsk sotto avanzata russa. «Decidono i comandanti sul campo», ha detto il presidente, mentre Mosca tenta di aprire un varco verso le principali roccaforti ucraine della regione.
La crisi militare coincide con lo scandalo di corruzione a Energoatom, che coinvolge l’imprenditore Timur Mindich. Bruxelles chiede indagini rapide; Kiev annuncia un audit sugli appalti pubblici e Zelensky impone sanzioni a Mindich e Alexander Tsukerman.
L’UE continua a valutare l’utilizzo dei 140 miliardi di asset russi congelati per sostenere Kiev.
L’Ucraina conferma attacchi con missili Flamingo e Bars contro obiettivi russi. Zelensky avverte che Mosca prepara «una grande guerra» entro il 2029. A Kupyansk restano circa mille civili, secondo fonti filorusse, mentre Mosca rivendica nuovi avanzamenti.
La Fondazione svizzera per lo sminamento avvia un progetto da 7,1 milioni di franchi per riparare e aggiornare i veicoli ucraini destinati alla bonifica nelle zone di conflitto.
