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Secondo la Tass, l'Ucraina avrebbe provato a reclutare piloti russi, offrendo loro 3 milioni di dollari, per attaccare un base NATO in in Romania - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:53
20:53
I russi a Pokrovsk attraverso la nebbia
Le moto, i pick-up e le auto aperte cariche di soldati e armi passano incolonnati su una strada dilaniata dalle bombe, fendendo la fitta nebbia grigia che avvolge ciò che resta di Pokrovsk.
Dopo settimane di battaglia, i russi approfittano delle avverse condizioni meteo e penetrano in profondità nella città, dove per stessa ammissione degli ucraini si trovano attualmente oltre 300 militari di Mosca, impegnati nella battaglia più cruciale del fronte orientale: in ballo, ci sono le sorti del Donetsk e dell'intero Donbass.
E non va meglio a sud, dove le forze ucraine di difesa hanno annunciato di essere state costrette a ritirarsi dalle posizioni vicine a cinque insediamenti nella regione di Zaporizhzhia, a causa dell'intensificarsi delle azioni di assalto russe, della maggiore esposizione al fuoco e per salvaguardare la vita del personale.
«La situazione rimane difficile», ha riconosciuto Volodymyr Zelensky che ha visitato Kherson in occasione del terzo anniversario della sua liberazione. La riconquista della città meridionale diede al popolo ucraino una fiducia che oggi, tre anni dopo, vacilla. Il presidente ucraino prova a spronare i suoi affermando che i soldati continuano «a distruggere gli occupanti», mentre «la situazione a Kupyansk è un po' più facile, le nostre forze hanno ottenuto risultati».
Ma le immagini dei soldati russi che penetrano indisturbati a Pokrovsk valgono più di mille dichiarazioni. Secondo gli stessi militari ucraini, Mosca sta concentrando circa 150.000 soldati nell'operazione per conquistare la città. Gli analisti militari di entrambi gli schieramenti riconoscono che la Russia ha eseguito una manovra a tenaglia attorno alla città ed è prossima a chiuderla, sebbene Kiev abbia finora negato un accerchiamento.
La caduta della città darebbe alle forze di Mosca lo spazio per dirigersi a nord verso Kramatorsk e Sloviansk, le due più grandi città ancora controllate dall'Ucraina nella regione di Donetsk. Aprendo così la strada alla conquista dell'intero Donbass, che resta l'obiettivo primario di Vladimir Putin, convinto di poter ottenere sul terreno quello che non riesce a ricevere attraverso i negoziati.
Lo stallo della via diplomatica si è infatti tradotto nelle ultime settimane in un'escalation dell'offensiva russa in Ucraina, al fronte così come in profondità nel Paese: i servizi d'intelligence russi (Fsb) hanno rivendicato nell'ultima giornata di aver preso di mira con missili ipersonici Kinzhal un centro di spionaggio elettronico vicino a Kiev e su una base aerea che ospita jet F-16.
Una «rappresaglia», hanno affermato i russi, per una presunta «provocazione» ucraina: Mosca infatti afferma di aver sventato un'operazione militare di Kiev che progettava di dirottare un Mig-31 russo per effettuare un falso attacco alla base aerea più grande della Nato. «Per dirottare il velivolo - sostengono i servizi di Mosca - l'Ucraina era pronta a reclutare piloti russi offrendo loro 3 milioni di dollari».
Le accuse non sono verificabili in modo indipendente, mentre la guerra della propaganda viaggia in parallelo con quella sul terreno, e a pagare il costo maggiore sono i civili, costretti all'ennesimo inverno di guerra. In mattinata, migliaia di persone nelle regioni di Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk e Odessa sono rimasti senza elettricità a seguito dei raid.
Di fronte a questo quadro, Zelensky continua a invocare il costante sostegno degli alleati, a partire dagli Stati Uniti sui quali intanto è esplosa l'ennesima polemica in seno all'Onu: stando a quanto riportato dal Kyiv Post, l'amministrazione Trump sta spingendo per eliminare dal testo della risoluzione annuale dell'Assemblea i riferimenti a «integrità territoriale» dell'Ucraina e il termine «aggressione», causando la reazione di Kiev. In risposta, diplomatici di diversi paesi europei stanno facendo pressioni su Washington affinché cambino rotta prima del voto sulla risoluzione, atteso per dicembre.
17:03
17:03
Zelensky: «La situazione a Pokrovsk e Zaporizhzhia è difficile»
«Rapporto del Comandante in Capo Oleksandr Syrskyi. Il fronte: la nostra attenzione principale in questo momento è rivolta alla direzione di Pokrovsk e alla regione di Zaporizhzhia, dove i russi stanno aumentando il numero e l'entità degli attacchi. La situazione lì rimane difficile, in parte a causa delle condizioni meteorologiche che favoriscono gli attacchi. Ma continuiamo a distruggere l'occupante e ringrazio ogni nostra unità, ogni combattente impegnato nella difesa delle posizioni ucraine». Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
«La situazione a Kupyansk è un po' più facile: le nostre forze hanno ottenuto risultati lì, e questo è stato il modello nelle ultime settimane», ha aggiunto.
«Abbiamo anche discusso con il Comandante in Capo i preparativi per i nostri attacchi in profondità: direzioni specifiche e risultati che ci aspettiamo. Le sanzioni ucraine a lungo raggio devono entrare in vigore ogni giorno e noi lo stiamo facendo», ha detto.
17:00
17:00
Caso Nord Stream, Kuznietsov interrompe lo sciopero della fame
Serhii Kuznetsov, l'ex militare ucraino di 49 anni accusato del sabotaggio ai gasdotti Nord Stream nel 2022, arrestato su mandato europeo emesso dalla Germania lo scorso agosto in provincia di Rimini, ha interrotto lo sciopero della fame iniziato il 31 ottobre per denunciare le condizioni di detenzione e la violazione dei suoi diritti fondamentali. Lo fa sapere il suo legale, avvocato Nicola Canestrini.
Kuznetsov è in custodia cautelare in attesa che la Cassazione, dietro ricorso della difesa, si pronunci sulla decisione della Corte d'Appello di Bologna di consegnarlo alla Germania. Nei giorni scorsi il Commissario per i Diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets, ha inviato una lettera al ministero della Giustizia italiano Carlo Nordio per chiedere garanzie adeguate per Kuznetsov.
Nel corso della protesta Kuznetsov ha perso circa 9 chili. La decisione di sospendere il digiuno è stata presa dopo che le autorità italiane hanno fornito assicurazioni circa il pieno rispetto dei suoi diritti, in particolare per quanto riguarda un'alimentazione adeguata alle sue necessità.
«Diamo atto all'amministrazione penitenziaria di aver cercato di affrontare in modo costruttivo le criticità rappresentate. Ma l'attenzione deve rimanere alta: il rispetto dei diritti di tutti i detenuti è un dovere permanente dello Stato di diritto», ha detto Canestrini.
In un messaggio scritto dal carcere, Kuznetsov ha ringraziato tutti coloro che lo hanno sostenuto e gli hanno dimostrato solidarietà e affetto in questi giorni difficili.
15:38
15:38
Kiev si ritira da 5 insediamenti nella regione di Zaporizhzhia
Le forze ucraine di difesa del sud annunciano di essersi ritirate dalle posizioni vicine a 5 insediamenti nella regione di Zaporizhzhia a causa dell'intensificarsi delle azioni di assalto russe. Lo riportano i media ucraini.
«A Zaporizhzhia, sono in corso intensi combattimenti da diversi giorni consecutivi. Negli ultimi giorni, sono stati registrati fino a un centinaio di scontri». Le forze ucraine si sono ritirate dalle posizioni vicine a Novouspenivske, Novye, Okhotnyche, Uspenivka, Novomykolaivka.
08:27
08:27
Il punto alle 8
La Direzione generale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino e dei suoi supervisori britannici volevano dirottare un Mig-31 russo, equipaggiato con un missile ipersonico Kinzhal, e destinarlo all'estero. Lo ha annunciato oggi l'ufficio stampa di Mosca, citato dalla Tass
«Per il dirottamento, l'intelligence ucraina - continua la nota - ha provato a reclutare piloti russi, offrendo loro 3 milioni di dollari. I servizi speciali programmavano di inviare il jet nell'area dove sorge la base aerea più grande della Nato, a Costanza, in Romania, dove sarebbe stato poi abbattuto dalla difesa aerea. Le misure messe in atto hanno sventato i piani dell'intelligence ucraina e britannica di portare avanti una provocazione su larga scala».
