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Mosca risponde: «Le dichiarazioni di Trump su Putin? Un sovraccarico emotivo»

È quanto ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che la Russia è «molto grata» al presidente statunitense per il suo continuo impegno nei colloqui di pace – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Mosca risponde: «Le dichiarazioni di Trump su Putin? Un sovraccarico emotivo»
Red. Online
27.05.2025 06:42
22:02
22:02
Medvedev a Trump: «L'unica cosa brutta è la terza guerra mondiale»

«Riguardo alle parole di Trump su Putin che 'gioca col fuoco' e sulle 'cose davvero brutte' che stanno accadendo in Russia. Io conosco solo una cosa davvero brutta: la Terza guerra mondiale. Spero che Trump comprenda questo!». Lo ha scritto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev su X, replicando alle dichiarazioni del presidente USA.

21:17
21:17
Zelensky: «Risponderemo in modo speculare alle minacce russe»

«Stiamo preparando nel prossimo futuro nuovi accordi con i nostri partner in Europa per investimenti nella produzione ucraina. Naturalmente non possiamo parlare pubblicamente dei piani esistenti o delle nostre capacità, ma la prospettiva è chiara: rispondere in modo speculare a tutte le minacce e alle sfide russe». Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale.

Zelensky ha citato «innanzitutto la produzione di veicoli senza pilota e a lungo raggio: tutto ciò che ci consente di controllare la situazione al fronte, proteggere la vita dei nostri soldati e operare su una distanza considerevole».

«In Russia, devono sentire chiaramente le conseguenze di ciò che stanno facendo contro l'Ucraina - ha concluso il presidente -. E così sarà. Gli elementi chiave sono i droni d'attacco, gli intercettori, i missili da crociera e la balistica ucraina. Dobbiamo produrre tutto».

16:48
16:48
«Gli USA non possono non conoscere l'impiego dei missili europei»

Gli USA non possono non conoscere le modalità di utilizzo dei missili a lunga gittata forniti dai Paesi europei a Kiev per colpire il territorio russo. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass, sottolineando che in questi vettori vi sono «componenti di fabbricazione americana».

Il commento del portavoce del presidente Vladimir Putin segue l'annuncio fatto ieri dal cancelliere Friedrich Merz secondo il quale anche la Germania, oltre ad altri Paesi europei, ha deciso di togliere ogni limitazione alla gittata dei missili forniti a Kiev. Una mossa che, se confermata, equivale ad una «grave escalation», ha detto Peskov, citato da Interfax.

«Il fatto è - ha commentato il portavoce - che qualsiasi arma europea contiene componenti di fabbricazione americana. Secondo le regole della cooperazione tecnico-militare, qualsiasi Paese deve dare il permesso di utilizzare un missile francese in cui sia inserito un microcircuito americano», ha spiegato il rappresentante del Cremlino. E alla domanda se quindi Washington non possa non conoscere le modalità di utilizzo delle armi europee, il portavoce ha risposto: «Beh, in generale sì, certo».

Peskov ha precisato che non è ancora chiaro se l'affermazione sulla revoca di queste restrizioni sia vera o meno. Ma se fosse confermata, ha aggiunto, «contraddice gravemente, probabilmente, quei tentativi di raggiungere una soluzione pacifica che sono attualmente in corso».

16:13
16:13
Mosca chiede un incontro al Consiglio di sicurezza dell'Onu sull'Ucraina

La Russia ha chiesto un incontro del Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla guerra in Ucraina: lo afferma il vice rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Dmitri Polyansky, ripreso dalla Tass.

Polyansky ha detto di «attendersi che la presidenza greca» del Consiglio di sicurezza dell'Onu «fissi l'incontro per le 10 del mattino, ora di New York, del 30 maggio».

Il rappresentante di Mosca ha affermato che gli alleati europei di Kiev «hanno chiesto che si tenga un incontro sulla situazione umanitaria in Ucraina alle 15 ora di New York del 29 maggio» e che Mosca ha deciso di «rispondere allo stesso modo» chiedendo un incontro su quelle che Polyansky, seguendo la narrazione del Cremlino, definisce «minacce alla pace e alla sicurezza globali in seguito alle azioni di diversi paesi europei» che, a suo dire, avrebbero «ostacolato gli sforzi per risolvere la crisi ucraina».

15:06
15:06
«Trump è ancora interessato ai colloqui Mosca-Kiev»

Il presidente americano Donald Trump «è interessato alla prosecuzione dei colloqui tra Russia e Ucraina», «è stata un'iniziativa sua e del presidente (russo Vladimir) Putin». Lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov in una conferenza stampa, ripresa dalla Tass, con il collega turco Hakan Fidan.

«Il presidente Trump ha già dichiarato che questa non è la sua guerra», ha aggiunto. «I più isterici nelle loro posizioni russofobe vogliono costringere gli USA e l'attuale amministrazione» a cambiare idea e «adottare la posizione di guerra di Joe Biden».

15:06
15:06
Esercitazione russa con 3 mila soldati nel Baltico

Oltre 20 navi, 25 aerei e circa 3.000 militari si stanno esercitando nel Mar Baltico: lo ha dichiarato il servizio stampa della Flotta russa del Baltico in un comunicato, ripreso da Interfax.

«L'esercitazione coinvolge oltre 20 navi da guerra, imbarcazioni e navi da rifornimento, tra cui una fregata, corvette, navi e imbarcazioni missilistiche, corvette da guerra antisommergibile, dragamine e navi da rifornimento. All'esercitazione partecipano circa 3.000 soldati, circa 25 aerei ed elicotteri e fino a 70 pezzi di equipaggiamento militare e speciale», si legge nel comunicato.

13:24
13:24
La CEDU condanna la Russia per aver impedito la candidatura di persone legate a Navalny

La Corte europea dei diritti umani (CEDU) ha condannato la Russia per aver impedito la candidatura alle elezioni municipali di dieci persone che avevano collaborato con delle organizzazioni legate all'oppositore Alexei Navalny, morto in prigione nel febbraio del 2024.

I giudici della CEDU hanno stabilito che le autorità russe hanno violato il loro diritto al rispetto della vita privata, alla libertà d'espressione e di associazione, e concluso che Mosca dovrà versare a ciascuno 10'000 euro per danni morali.

I fatti risalgono al luglio del 2021, quando la Russia era ancora uno Stato membro del Consiglio d'Europa. Tutti i ricorrenti volevano presentarsi come candidati indipendenti alle elezioni comunali di Berdsk, città nella regione di Novosibirsk.

Ma dopo aver consegnato tutti i documenti necessari si sono visti rifiutare la registrazione come candidati dalle commissioni elettorali per il loro presunto coinvolgimento con delle organizzazioni che nel frattempo, dopo l'arresto di Navalny nel gennaio 2021, erano state dichiarate «estremiste» perché a lui associate.

Nella sentenza di condanna la CEDU evidenzia che la squalifica come candidati è stata basata su un «coinvolgimento in attività estremiste», che tuttavia non è stato provato, visto che tutti i loro comportamenti non sono stati violenti, e che sono stati messi in atto in un periodo precedente alla decisione di dichiarare «estremiste» le organizzazioni con cui collaboravano.

I giudici indicano che le norme su cui si è basato il rifiuto delle candidature «sono vaghe, hanno un effetto scoraggiante sulla partecipazione politica e non sono necessarie in una società democratica».

13:04
13:04
«La Turchia è disponibile per nuovi colloqui tra Mosca e Kiev a Istanbul»

La Turchia è disponibile ad ospitare a Istanbul nuovi colloqui tra la Russia e l'Ucraina, dopo che delegazioni dei due paesi si sono incontrate nella città sul Bosforo il 16 maggio per i primi negoziati diretti tra le due parti in circa tre anni.

«Abbiamo detto che potranno essere ospitati a Istanbul nuovi incontri», ha affermato il ministro degli esteri turco Hakan Fidan a proposito di un incontro avuto ieri con il presidente russo Vladimir Putin, durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo russo Serghei Lavrov a Mosca trasmessa dalla tv di Stato turca TRT.

«Siamo sempre pronti a tenere questi negoziati, crediamo che sia per noi un dovere, per la nostra regione e per la pace a livello globale. Il nostro presidente (Recep Tayyip Erdogan) ha lanciato un chiaro appello per la pace alla nostra regione. Porre fine a questo problema è quello che desideriamo», ha aggiunto Fidan, rispondendo a un giornalista che chiedeva se la Turchia fosse disponibile a ospitare nuovi negoziati tra Mosca e Kiev a Istanbul.

Fidan, in questi giorni a Mosca, andrà a Kiev nei prossimi giorni per colloqui sugli esiti del primo incontro tra ucraini e russi a Istanbul, riporta la Reuters sul proprio sito.

Da parte sua Lavrov, riferisce la Tass, ha dichiarato che «apprezziamo le opportunità che la Turchia ha nuovamente offerto per un'altra fase di negoziati diretti tra le delegazioni russa e ucraina».

Nella conferenza stampa Fidan ha anche affermato che «Turchia e Russia continueranno a lavorare per proteggere l'unità e l'integrità territoriale della Siria».

«I nostri incontri con il signor Lavrov sono stati molto produttivi. Abbiamo legami estremamente importanti con la Russia nei settori del commercio, degli investimenti, dell'energia e del turismo», ha aggiunto il capo della diplomazia di Ankara, come riferisce la TRT.

11:44
11:44
Mosca minaccia nuovi attacchi in risposta alle «provocazioni di Kiev»

Il ministero della difesa russo ha dichiarato che le forze armate continueranno a condurre attacchi massicci e coordinati contro obiettivi in Ucraina, come risposta ad «attacchi terroristici e provocazioni» da parte di Kiev. Lo riportano le agenzie russe. Secondo la nota ufficiale, i raid colpiranno esclusivamente strutture militari e industriali legate alla difesa ucraina.

«Le Forze Armate della Federazione Russa continueranno a condurre attacchi massicci in risposta a qualsiasi attacco terroristico e provocazione da parte del regime di Kiev. Gli attacchi saranno condotti esclusivamente contro strutture militari e imprese del complesso militare-industriale ucraino», ha indicato il ministero della difesa russo.

10:29
10:29
Mosca lavora a un memorandum: «Includerà anche le potenziali date dell'intesa»

La Russia continua a lavorare alla preparazione di un memorandum sull'Ucraina che includerà i principi e le potenziali date dell'accordo. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova in un briefing ripreso dalla Tass.

«La Russia continua a sviluppare una bozza di memorandum relativa al futuro trattato di pace, definendo diversi aspetti, come i principi dell'accordo, i tempi del potenziale accordo di pace e l'eventuale cessate il fuoco per un certo periodo di tempo qualora vengano raggiunti accordi pertinenti», ha affermato.

«Non appena sarà redatto il memorandum, verrà presentato a Kiev. Speriamo che la parte ucraina stia svolgendo un lavoro simile e che condividerà con noi le sue opinioni non appena riceverà il documento dalla Russia», ha aggiunto la Zakharova.

Il consigliere presidenziale ucraino Andriy Yermak ha subito reagito su X affermando che «la Russia continua a prendere tempo, a elaborare 'qualcosa' e a rifiutarsi di cessare il fuoco: una tipica tattica dilatoria volta a evitare la responsabilità delle uccisioni e a cercare di sfuggire a sanzioni più severe. È tempo di porre fine a questa attesa infinita: la Russia dovrà affrontare ulteriori sanzioni».

10:22
10:22
Merz: «Siamo siamo minacciati e dobbiamo difenderci»

«Noi siamo minacciati e ci difendiamo. Non deve esserci alcun dubbio sul fatto che noi ci difenderemo». Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz in conferenza stampa a Helsinki con il primo ministro finlandese Patteri Orpo, rispondendo a una domanda dei giornalisti sugli sviluppi in Ucraina.

«In gioco non c'è va soltanto l'integrità territoriale dell'Ucraina. E se ci fosse solo questa, sarebbe già un ragione sufficiente per aiutare», ha sostenuto il Kanzler. «È quello che dimostra il rapporto del vostro premier, lo dimostrano i rapporti dei capi di Stato e di Governo dell'area del Nord che ho ascoltato ieri», ha riferito.

«A rischio c'è l'intero spazio in cui viviamo. Ad essere messo in discussione è l'ordine politico di base che ci siamo dati con la Russia dopo il 1990. E se questo è il caso, vuole dire che arrivato il momento in cui dobbiamo difenderci tutti insieme. Perciò sono grato del fatto di essere oggi in un paese che è entrato nella NATO. Perché questo mostra la comune volontà di difenderci contro questa aggressione».

«Noi siamo minacciati e ci difendiamo - ha incalzato -. E non ci sarà alcun dubbio che sotto la mia guida faremo tutto il possibile per difenderci». «Questo è il dovere assolutamente prioritario di ogni governo, anche del mio: tutelare la libertà dei nostri paesi, del nostro territorio, della nostra popolazione - ha concluso Merz -. E questa è oggi la sfida».

Rispondendo a una domanda dei giornalisti il cancelliere tedesco ha affermato che l«la questione della limitazione della gittata delle armi utilizzate ha avuto un ruolo importante qualche mese e qualche anno fa. Per quanto ne so, e come ho riferito ieri, i paesi che hanno imposto limiti di gittata hanno da tempo abbandonato queste restrizioni».

«Ieri a Berlino ho descritto qualcosa che è stato fatto per mesi, ovvero che l'Ucraina ha il diritto di usare le armi che riceve oltre i propri confini contro obiettivi militari in territorio russo - ha aggiunto -. A mio avviso, questo è necessario, perché chi si limita a respingere un attacco sul proprio territorio non può difendersi a sufficienza. Solo chi è in grado di attaccare anche le basi militari situate sul territorio dell'aggressore può difendersi».

Egli ha anche ribadito che se il presidente russo Vladimir Putin non accetta neanche la mediazione del Vaticano vuol dire che «non mostra alcun interesse a una tregua».

Ieri Merz aveva affermato che anche la Germania - come già fatto lo scorso anno da USA, Gran Bretagna e Francia - ha deciso di togliere limitazioni alla gittata degli armamenti che fornirà all'Ucraina. Kiev, quindi, potrà utilizzarle per «difendersi anche attaccando le posizioni militari in Russia», aveva sottolineato il cancelliere.

A questo proposito la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata da Interfax, ha minacciato oggi che se la Germania fornirà all'Ucraina missili a lungo raggio Taurus, essi «bruceranno come fiammiferi», come già avvenuto ai carri armati Leopard, e Berlino «sprofonderà ulteriormente nella fossa in cui si trova da tempo il regime di Kiev che sostiene». «Qualsiasi arma tedesca non cambierà il corso dell'operazione militare speciale», ha aggiunto la Zakharova.

08:29
08:29
«Trump sta valutando di imporre sanzioni contro Mosca questa settimana»

Donald Trump sta valutando l'imposizione di sanzioni contro Mosca questa settimana, frustrato dai continui attacchi dell'esercito russo all'Ucraina e dalla lentezza dei colloqui di pace: lo scrive il «Wall Street Journal», che cita fonti vicine al presidente statunitense.

Le misure probabilmente non colpiranno il settore bancario, ha affermato una fonte, ma sono in discussione altre opzioni per spingere il presidente russo Vladimir Putin a fare concessioni al tavolo dei negoziati: tra queste, un cessate il fuoco di 30 giorni sostenuto dall'Ucraina, che la Russia ha a lungo respinto.

Trump potrebbe anche decidere di non imporre nuove sanzioni, sottolinea il giornale.

06:44
06:44
Mosca: «Abbattuti venti droni ucraini sulla regione russa di Voronezh»

Oltre 20 droni da guerra ucraini sono stati abbattuti stanotte sulla regione russa meridionale di Voronezh, affermano le autorità locali citate dall'agenzia di stampa Tass.

06:42
06:42
Il punto alle 6.00

Il Cremlino ha cercato di sminuire le ultime dichiarazioni di Donald Trump sull'Ucraina - in cui ha detto che Vladimir Putin è «assolutamente impazzito!» - attribuendole a un «sovraccarico emotivo». Come si legge sul Guardian, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato lunedì ai giornalisti a Mosca: «Questo è un momento molto cruciale, che è naturalmente accompagnato da un sovraccarico emotivo da tutte le parti e da reazioni emotive», aggiungendo che Mosca è «molto grata» al presidente statunitense per il suo continuo impegno nei colloqui di pace.