Terrorismo

Nella sua cella l'attentatore di Parigi sentiva «la voce dei jihadisti del Bataclan»

È quanto dichiarò Armand Rajabpour-Miyandoab nel luglio 2019, mentre scontava la pena in carcere per il progettato attentato alla Défense
©YOAN VALAT
Ats
04.12.2023 15:14

Nel luglio 2019, mentre scontava la pena in carcere per il progettato attentato alla Défense (Parigi), Armand Rajabpour-Miyandoab - che sabato sera ha ucciso un turista tedesco alla Tour Eiffel - dichiarò di udire, nella sua cella, «la voce dei jihadisti del Bataclan».

Secondo informazioni di Bfm Tv, Rajabpour-Miyandoab fu sorpreso da un secondino mentre pronunciava strane frasi e su quest'incidente fu stilato un verbale. «C'è qualcosa di brutto che mi passa per la testa - disse chiamando l'agente in soccorso -, sento la voce di tutte le persone arrestate per terrorismo. Sento anche la voce dei jhadisti del Bataclan che mi chiedono di passare all'azione. Sono perso, non so più chi sono».

Secondo i documenti, consultati dai giornalisti di Bfm Tv, Rajabpour-Miyandoab aggiunse: «Ho voglia di sgozzare i miei genitori quando esco. La data della mia liberazione è vicina, non so bene quello che mi succede. Finirò per mettermi in azione».

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