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Netanyahu: «Le modifiche che Hamas vuole apportare alla proposta del Qatar non sono accettabili per Israele»

L'Ufficio del primo ministro israeliano ha preso posizione rispetto alla proposta di un cessate il fuoco a Gaza mediata dal Qatar – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Netanyahu: «Le modifiche che Hamas vuole apportare alla proposta del Qatar non sono accettabili per Israele»
Red. Online
06.07.2025 07:09
14:03
14:03
Netanyahu parte per gli USA, team negoziale in volo verso Doha

Il primo ministro Benjamin Netanyahu partirà alle 17.00 ora locale (un'ora in meno in Svizzera) per la visita ufficiale a Washington dove incontrerà il presidente Donald Trump domani alle 18.30 (le 2.30 in Svizzera). L'orario non è ancora stato confermato ufficialmente.

Il governo ha confermato che il ministro della Difesa Israel Katz fungerà da vice del premier durante la sua assenza nella riunione del gabinetto ristretto, mentre il ministro della Giustizia Yariv Levin fungerà da suo vice durante la riunione di governo.

La delegazione negoziale israeliana intanto è partita per Doha, dove si terranno i colloqui indiretti con Hamas (mediati da Qatar, USA e Egitto) per raggiungere l'obiettivo di un cessate il fuoco di due mesi a Gaza durante i quali si tratterà l'accordo per la fine della guerra.

12:45
12:45
Herzog a Netanyahu: «Firma l'accordo anche se ha un costo»

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha incontrato il presidente israeliano Isaac Herzog prima del suo volo per Washington, dove lunedì il premier incontrerà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Secondo un comunicato dell'ufficio di Herzog, il presidente sottolinea l'urgenza di raggiungere una svolta nei colloqui per un accordo sulla liberazione degli ostaggi e un cessate il fuoco. «Sostengo pienamente questi sforzi, anche quando comportano decisioni difficili, complesse e dolorose... Il costo non è semplice, ma sono fiducioso che il governo e le forze di sicurezza saranno all'altezza della sfida», ha detto Herzog.

11:25
11:25
Riapre l'ambasciata svizzera a Teheran

L'ambasciata svizzera a Teheran ha riaperto domenica dopo essere stata temporaneamente chiusa il 20 giugno a causa della situazione di instabilità del Paese. L'ambasciata riprenderà gradualmente le sue attività.

L'ambasciatrice Nadine Olivieri Lozano è tornata a Teheran sabato via terra, passando per l'Azerbaigian, accompagnata da una piccola squadra, ha annunciato domenica il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) in un comunicato.

La decisione di riaprire l'ambasciata è stata presa dopo un'analisi approfondita dei rischi e d'intesa con l'Iran e gli Stati Uniti, di cui la Svizzera rappresenta gli interessi in quanto potenza protettrice.

La situazione attuale consente una graduale ripresa delle attività dell'ambasciata a Teheran. I servizi consolari però, compreso il rilascio di visti, non possono ancora essere forniti.

In tutte le rappresentanze svizzere all'estero sono in vigore disposizioni di sicurezza e di crisi. Il DFAE afferma che tali disposizioni vengono regolarmente verificate e adattate.

«È fondamentale che tutte le parti riprendano immediatamente la strada della diplomazia. A tal fine la Svizzera offre i suoi buoni uffici e mette a disposizione Ginevra come sede negoziale.», sottolinea il comunicato stampa. Con la riapertura dell'ambasciata a Teheran, la Svizzera può tornare a rappresentare direttamente gli interessi americani in Iran come potenza protettrice.

10:36
10:36
17 persone uccise dai raid israeliani nella Striscia

Secondo fonti dell'agenzia di stampa dell'Anp Wafa, almeno 17 palestinesi sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti stamattina, quando gli aerei israeliani hanno lanciato una serie di attacchi aerei sulla Striscia di Gaza. L'attacco più mortale si è verificato nel quartiere di Sheikh Radwan, a nord di Gaza city.

08:21
08:21
In Cisgiordania i bulldozer di Israele spianano i campi profughi

Nella città di Tulkarem, in Cisgiordania, il paesaggio è stato trasformato dopo che i bulldozer dell'esercito israeliano hanno sgomberato i suoi due campi profughi in quella che l'esercito ha definito una «caccia ai militanti palestinesi».

L'esercito ha concesso a migliaia di sfollati solo poche ore per recuperare i propri effetti personali dalle loro case prima di demolire gli edifici creando ampi spazi di transito tra le macerie.

Ora i residenti temono che gli sgomberi cancelleranno non solo gli edifici, ma anche il loro stesso status di rifugiati da terre abitate da generazioni dei loro antenati in quello che oggi è Israele. Il «diritto al ritorno» a quelle terre, rivendicato dai rifugiati palestinesi fin dalla creazione di Israele nel 1948, rimane una delle questioni più spinose del conflitto israelo-palestinese.

L'esercito ha dichiarato che questa settimana avrebbe demolito altri 104 edifici nel campo di Tulkarem, nell'ultima fase di un'operazione lanciata a gennaio durante la tregua nella guerra di Gaza, definendola un intenso giro di vite nelle roccaforti dei gruppi armati palestinesi che combattono contro Israele.

«Siamo tornati al campo e abbiamo trovato la nostra casa demolita. Nessuno ci ha informato, nessuno ci ha detto nulla», ha detto Abd al-Rahman Ajaj, 62 anni, che sperava di recuperare i suoi averi mercoledì.

08:10
08:10
5 basi dell'IDF colpite da missili iraniani durante la guerra

Cinque basi delle Forze di difesa israeliane sono state colpite da missili lanciati dall'Iran durante la guerra dei 12 giorni: lo riporta il British Telegraph, basandosi su dati satellitari analizzati dall'Università dell'Oregon e ottenuti dal quotidiano.

Tra le basi, secondo la mappa pubblicata sul sito web del Telegraph, figurano Camp Zipporit vicino a Nazareth, Camp Glilot e la base di Tel Nof. Il quotidiano ha inoltre affermato che le Idf si sono rifiutate di commentare i dati delle intercettazioni o i danni alle basi, ma hanno dichiarato al quotidiano che «tutte le unità interessate hanno mantenuto la continuità operativa durante l'operazione.

07:09
07:09
Il punto alle 7

Le sirene sono state attivate nell'area del Mar Morto a causa del lancio di un missile dallo Yemen, ha dichiarato l'IDF sabato sera. L'IDF ha aggiunto che il missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato.

L'Ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netaynahu ha dichiarato sabato sera che «le modifiche che Hamas vuole apportare alla proposta del Qatar ci sono state consegnate ieri sera e non sono accettabili per Israele».

La portavoce del Dipartimento di Stato americano Tammy Bruce ha risposto all'attacco di sabato contro gli operatori umanitari americani a Gaza: «Questo atto di violenza contro le persone che stanno portando soccorso ai gazesi mette a nudo la depravazione di Hamas».

La Guida Suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha partecipato sabato a una cerimonia di lutto alla vigilia di Ashoura, nella sua prima apparizione pubblica dall'inizio della guerra tra Iran e Israele.

Le sirene dei razzi hanno suonato nel poligono di Nir Am, vicino al confine con Gaza. L'IDF ha poi riferito che si trattava di un falso allarme.

Migliaia di manifestanti stanno manifestando in tutto il Paese per il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza, tra l'imminente viaggio del primo ministro Benjamin Netanyahu a Washington e la risposta di Hamas, venerdì sera, alla recente proposta di un cessate il fuoco e di un accordo sugli ostaggi.

Una delegazione israeliana dovrebbe partire per la capitale del Qatar, Doha, per discutere la proposta di un accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi.