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Netanyahu: «Non accettiamo prediche morali da Erdogan»

Il premier israeliano ha rispedito al mittente le accuse rivoltegli dal presidente turco che, dopo essersi schierato con Hamas, lo ha paragonato a «Hitler, Mussolini e Stalin» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Netanyahu: «Non accettiamo prediche morali da Erdogan»
Red. Online
09.03.2024 07:47
21:55
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Lazzarini dell'UNRWA è ottimista: altri Paesi riprenderanno i finanziamenti

Il capo dell'UNRWA, Philippe Lazzarini, si è detto «cautamente ottimista» sul fatto che altri paesi riprenderanno i finanziamenti all'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi «nelle prossime settimane», dopo che Canada e Svezia hanno rivisto la loro posizione.

«Penso che alcuni paesi del Golfo aumenteranno effettivamente i loro contributi all'Agenzia», ha aggiunto Lazzarini in un'intervista alla televisione romanda RTS.

Da parte sua il governo israeliano ha accusato Canada e Svezia di aver commesso un «grave errore» ripristinando gli aiuti all'UNRWA, che lo Stato ebraico accusa di impiegare «più di 450 terroristi» a Gaza.

«La decisione del Canada e della Svezia di riprendere i finanziamenti all'Unrwa (...) è un grave errore», ha scritto Lior Haiat, portavoce del ministero degli affari esteri israeliano, su X, accusando questi due paesi «di continuare a ignorare il coinvolgimento dei dipendenti dell'UNRWA in attività terroristiche».

«La ripresa dei finanziamenti non cambierà il fatto che questa organizzazione è parte del problema e non sarà parte della soluzione nella Striscia di Gaza», ha aggiunto.

19:37
19:37
Il Qatar minaccia di espellere i capi Hamas senza un'intesa

Doha minaccia di espellere i leader di Hamas dal Qatar se non riuscirà a convincerli ad accettare un accordo sugli ostaggi israeliani. Lo riferisce il «Wall Street Journal» che cita un funzionario di Hamas e uno egiziano. Il Qatar ospita l'ufficio politico di Hamas, compreso il suo leader Ismail Haniyeh.

Tuttavia, Husam Badran, un alto funzionario del gruppo terroristico, nega tale affermazione e sostiene che senza un accordo la violenza aumenterà durante il mese sacro musulmano del Ramadan. «Non abbiamo detto che i negoziati sono stati interrotti. Siamo la parte più propensa a fermare questa guerra», afferma al Wsj.

Badran sostiene che le condizioni poste per un accordo sugli ostaggi includono un cessate il fuoco permanente, il ritorno degli sfollati nel nord della Striscia di Gaza, l'aumento degli aiuti umanitari e il ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia. Mentre Israele vuole una tregua più limitata e ha promesso che continuerà l'offensiva per eliminare il gruppo terroristico e liberare tutti gli ostaggi.

Badran, scrive il Wsj, incolpa il primo ministro Benjamin Netanyahu per la mancanza di una svolta nei colloqui, sostenendo che «si rifiuta di affrontare qualsiasi cosa sul tavolo». «Netanyahu è la cosa più pericolosa per la stabilità di questa regione. È lui l'incendiario», ha detto.

19:12
19:12
Netanyahu: «Non accettiamo prediche morali da Erdogan»

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha rispedito al mittente le accuse rivoltegli dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan che, dopo essersi schierato con Hamas, lo ha paragonato a «Hitler, Mussolini e Stalin».

«Israele, che aderisce alle leggi di guerra, non accetta - ha scritto Netanyahu su X - prediche morali da un uomo che sostiene gli assassini e gli stupratori della organizzazione terroristica Hamas. Che nega l'olocausto armeno, massacra i curdi nel suo stesso paese e mette in galera gli oppositori del regime e i giornalisti».

18:55
18:55
Nuovo lancio di aiuti umanitari sulla Striscia

Il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha effettuato un nuovo lancio di aiuti su Gaza destinati ai civili colpiti dal conflitto in corso.

«I C-130 statunitensi - si legge su X - hanno sganciato oltre 41'400 pasti e 23'000 bottiglie d'acqua nella zona settentrionale di Gaza, un'area di grande necessità, consentendo l'accesso dei civili agli aiuti», scrive il Centcom.

«I lanci umanitari contribuiscono agli sforzi in corso degli Stati Uniti e dei governi dei paesi partner per alleviare le sofferenze umane e fanno parte di uno sforzo prolungato: continueremo a pianificare le successive consegne aeree», aggiunge.

18:31
18:31
«Hamas non vuole accordo ma incendiare Ramadan»

Hamas «sta rafforzando la sua posizione secondo cui non è interessata all'accordo e si sforza di infiammare la regione durante Ramadan a spese dei residenti palestinesi della Striscia». Lo ha detto, a nome del Mossad, l'ufficio del premier Benyamin Netanyahu confermando l'incontro avuto dal capo degli 007 israeliani David Barnea con il direttore della Cia William Burns «nell'ambito dell'incessante sforzo di promuovere un altro accordo per il ritorno degli ostaggi».

Nella nota dell'ufficio del premier si è aggiunto che «i contatti e la collaborazione con i mediatori continuano costantemente nel tentativo di ridurre i divari».

17:29
17:29
Hamas rivela altri 4 nomi di ostaggi uccisi dai raid

I miliziani palestinesi di Hamas hanno rivelato su Telegram i restanti quattro nomi dei sette ostaggi israeliani di cui aveva annunciato l'uccisione a Gaza la scorsa settimana.

«In precedenza avevamo annunciato l'uccisione di 7 prigionieri sionisti a seguito delle barbare incursioni sioniste nella Striscia di Gaza e abbiamo rivelato i nomi di tre di loro. Dopo aver esaminato e verificato l'identità dei restanti quattro morti, ci è stato confermato che sono stati uccisi: Itzik Elgarat, Alex Danzig, Eliyahu Margalit, Ronen Engel», si legge nel messaggio di Hamas. Al momento non ci sono conferme da parte di Israele.

I quattro ostaggi morti a Gaza erano tutti originari del kibbutz Nir Oz. Itzik Elgarat aveva 69 anni. Alex Danzig, 75 anni, era storico dell'Olocausto, collaboratore dello Yad Vashem e fratello di una sopravvissuta alla Shoah. Di Eliyahu Margalit, 75 anni, soprannominato «Churchill», e di Ronen Engel, 54 anni, Israele aveva già dichiarato la morte il primo dicembre. Già da allora si riteneva che i loro corpi fossero tenuti da Hamas a Gaza.

I quattro si aggiungono ai tre nomi già diffusi da Hamas la scorsa settimana: Haim Gershon Perri, Yoram Itach Metzger e Amiram Israel Cooper.

17:03
17:03
Almeno 10 morti in un raid su una casa a Nuseirat

Almeno 10 civili palestinesi sono stati uccisi, compresi bambini, oggi in un attacco aereo israeliano contro una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa citando fonti secondo cui sono decine i feriti nel raid che ha preso di mira una casa appartenente alla famiglia Naweri.

16:40
16:40
«Raid aereo sul campo profughi di Nuseirat, almeno 10 morti»

Almeno 10 civili palestinesi sono stati uccisi, compresi bambini, oggi in un attacco aereo israeliano contro una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa citando fonti secondo cui sono decine i feriti nel raid che ha preso di mira una casa appartenente alla famiglia Naweri.

15:25
15:25
Oltre 260 camion di aiuti attendono ai valichi di Rafah e Kerem Abu Salem

Oltre 260 camion di aiuti per la popolazione di Gaza sono in attesa di essere ispezionati da Israele e consegnati dai valichi di Rafah e Kerem Abu Salem.

Il presidente della Mezzaluna rossa egiziana Khaled Zayed ha fatto sapere che da questa mattina sono 242 i camion entrati a Gaza dai valichi di Rafah e Kerem Salem.

Da Rafah sono passati 67 camion con aiuti vari, cibo, farina e altri generi alimentari, tende e coperte, e 7 cisterne di benzina e diesel, alcuni inviati dagli Emirati arabi uniti.

Da Kerem Abu Salem sono invece entrati a Gaza 175 camion di aiuti alimentari, medicinali e vari altri materiali.

15:12
15:12
«Israele ha distrutto il settore della pesca lasciando i palestinesi a patire la fame»

Il settore della pesca, essenziale per l'economia di Gaza, è distrutto al 75%. Lo riferisce il relatore speciale sul diritto al cibo delle Nazioni Unite Michael Fakhri, secondo cui quasi tre quarti del settore è stato colpito dagli attacchi israeliani dopo il 7 ottobre ed Israele ha bandito tutti i pescatori dal mare.

«Le forze israeliane hanno decimato il porto di Gaza, distruggendo ogni peschereccio e ogni capanna», ha detto Fakhri, sottolineando che a Rafah, ad esempio, rimangono solo due barche su 40 e che a Khan Younis, Israele ha distrutto circa 75 pescherecci artigianali. .

«Distruggere la vita e i mezzi di sostentamento dei pescatori palestinesi equivale a minare il diritto al cibo di tutti gli abitanti di Gaza e a farli precipitare nella fame e nell'inedia», ha deplorato l'esperto delle Nazioni Unite, ricordando che Israele sta strangolando l'enclave palestinese da 17 anni.

Secondo il relatore speciale, Israele non solo rifiuta e limita la consegna di aiuti umanitari a Gaza ma «sta distruggendo il sistema alimentare di Gaza». Per Fakhri si tratta di una campagna per ridurre alla fame il popolo palestinese di Gaza ed «uno dei modi per raggiungere questo obiettivo è prendere di mira i pescatori su piccola scala».

Affinché il popolo palestinese possa esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione e vivere in dignità, il relatore speciale chiede il rispetto dei diritti umani dei piccoli pescatori di Gaza, anche garantendo loro un accesso sicuro e pieno alle loro acque territoriali.

14:51
14:51
La Germania accoglie 103 feriti arrivati in Egitto

Per la prima volta dall'inizio del conflitto a Gaza, la Germania ha accolto 103 feriti giunti in Egitto attraverso il valico di Rafah per trasportarli nel Paese in aereo dall'aeroporto di Al Arish. Lo riferiscono fonti della Mezzaluna Rossa e del posto di frontiera di Rafah.

Dal valico sono transitati oggi altri 40 feriti che saranno curati in Egitto, con 33 accompagnatori, 300 persone con permesso di soggiorno all'estero ed egiziani bloccati. Una cinquantina di persone sono invece entrate a Gaza.

13:54
13:54
Nave francese distrugge 4 droni «per legittima difesa»

Una fregata multitask francese che pattugliava questa mattina il Golfo di Aden, nel quadro dell'operazione europea Aspides, ha intercettato quattro droni da combattimento che avanzavano nella sua direzione in volo tattico. La nave francese ha distrutto i droni per legittima difesa, con la collaborazione di alcuni caccia francesi. Lo rende noto un comunicato del ministero delle Forze armate.

L'azione, «difensiva» - precisa il comunicato - «ha direttamente contribuito alla protezione del mercantile True Confidence, che batte bandiera delle Barbados, colpito il 6 marzo scorso durante un'operazione di rimorchio, e di altre navi commerciali in transito nella zona».

«Al fianco degli alleati - conclude il comunicato - i militari francesi contribuiscono alla sicurezza marittima del canale di Suez fino allo stretto di Ormuz, e partecipano alla difesa della libertà di navigazione, obiettivo dell'operazione Eunavfor Aspides, lanciata dall'Unione europea il 19 febbraio».

13:44
13:44
La Svezia torna a finanziare l'UNRWA

La Svezia ha dichiarato di aver ripreso gli aiuti all'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Unrwa con un esborso iniziale di 20 milioni di dollari, dopo aver ricevuto garanzie di controlli supplementari sulle spese e sul personale.

Come molti altri Paesi, la Svezia aveva sospeso gli aiuti all'Unrwa dopo che Israele ha accusato una dozzina di suoi dipendenti di essere coinvolti nell'attacco di Hamas del 7 ottobre. La decisione svedese è arrivata dopo che la Commissione europea all'inizio del mese ha dichiarato che avrebbe sbloccato 50 milioni di euro di finanziamenti.

12:26
12:26
Erdogan: «Sosteniamo fermamente i leader di Hamas»

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato in un discorso a Istanbul che la Turchia «sostiene fermamente» i leader di Hamas.

«Nessuno può indurci a descrivere Hamas come un'organizzazione terroristica. La Turchia è il Paese che parla apertamente di tutto con i leader di Hamas e li sostiene fermamente», ha dichiarato il capo di Stato turco.

11:16
11:16
«Gli Houthi hanno attaccato i cacciatorpedinieri USA con 37 droni»

Gli Houthi yemeniti hanno preso di mira «un certo numero di cacciatorpedinieri statunitensi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden con 37 droni»: lo ha detto oggi il portavoce militare del gruppo sostenuto dall'Iran, Yahya Sarea, al canale tv Al-Masirah di proprietà degli Houthi.

Da parte sua, il Comando Usa per il Medio Oriente (Centcom) ha affermato che nella notte le forze statunitensi e alleate hanno abbattuto 15 droni Houthi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden. Centcom ha definito l'attacco «su larga scala» una minaccia per le navi mercantili, la Marina americana e le navi della coalizione nella regione.

10:58
10:58
«A Gaza morte 30.960 persone»

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 30'960, di cui 82 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono oltre 72'524, secondo la stessa fonte.

10:24
10:24
La strada che divide in due Gaza ha raggiunto la costa del Mediterraneo

Una strada che l'esercito israeliano sta costruendo nella Striscia di Gaza, che divide l'enclave palestinese a metà, ha raggiunto la costa del Mediterraneo: è quando emerge da un'analisi delle immagini satellitari condotta dalla Cnn.

Conosciuta come il «Corridoio Netzarim», la strada fa parte di un piano di sicurezza che permetterà a Israele di controllare il territorio per i mesi e forse per anni a venire, scrive l'emittente Usa sul suo sito citando funzionari israeliani.

Un'immagine satellitare ripresa il 6 marzo rivela che la strada est-ovest, in costruzione da settimane, ora si estende dalla zona di confine tra Gaza e Israele attraverso l'intera Striscia - che è larga circa 6,5 chilometri - dividendo il nord di Gaza (compresa Gaza City) dal sud dell'enclave. Secondo l'analisi della Cnn, circa 2 chilometri comprendono una strada esistente, mentre la parte rimanente è nuova.

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno spiegato alla Cnn che la strada serve per «stabilire (un) punto d'appoggio operativo nell'area» e consentire «il passaggio di forze e attrezzature logistiche». L'Idf ha aggiunto che la strada esisteva prima della guerra ed era in fase di «rinnovamento» a causa dei veicoli blindati che «la danneggiavano», ma «non aveva né un inizio né una fine».

10:06
10:06
Gli USA: «Non abbiamo causato morti con i lanci di aiuti umanitari»

Il Comando statunitense per il Medio Oriente (Centcom) ha smentito le notizie secondo cui la morte di civili palestinesi ieri nella Striscia di Gaza sarebbe stata provocata da lanci di pacchi di aiuti umanitari Usa.

«Siamo a conoscenza di segnalazioni di civili uccisi a seguito di lanci umanitari. Esprimiamo la nostra solidarietà alle famiglie di coloro che sono stati uccisi» si legge in un messaggio di Centcom pubblicato su X. «Contrariamente ad alcuni rapporti, questo non è stato il risultato dei lanci aerei statunitensi».

Ieri la televisione pubblica israeliana Kan aveva riferito da fonti nella Striscia che cinque palestinesi sono rimasti uccisi a causa di lanci difettosi di aiuti umanitari a ovest di Gaza City.

08:24
08:24
Il Canada riattiva i finanziamenti all'UNRWA: «La situazione umanitaria è disastrosa»

Il Canada ha annunciato di aver ripreso il finanziamento dell'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), oltre un mese dopo averlo sospeso insieme ad una quindicina di paesi.

L'Unrwa è al centro delle polemiche da quando, alla fine di gennaio, Israele ha accusato 12 dei suoi dipendenti di essere coinvolti nell'attacco del 7 ottobre compiuto dal movimento palestinese Hamas.

«Annuncio la ripresa dei finanziamenti all'Unrwa da parte del Canada», ha dichiarato il ministro dello Sviluppo internazionale Ahmed Hussen durante una conferenza stampa. Questa decisione è stata presa «a causa della disastrosa situazione umanitaria sul terreno», ha spiegato, sottolineando che il Canada è il «primo paese del G7 a riprendere i finanziamenti».

07:48
07:48
IL PUNTO ALLE 7

Sarà necessario almeno un mese o forse due perché le forze armate USA costruiscano il molo galleggiante e una strada rialzata per fornire aiuti umanitari a Gaza, come ha ordinato Joe Biden: lo ha detto il portavoce del Pentagono Patrick Ryder, secondo cui l'operazione richiederà probabilmente fino a 1.000 militari per essere completata.