Mondo
La diretta

Netanyahu ordina «raid immediati» sulla Striscia di Gaza

Israele accusa il movimento islamista palestinese Hamas di aver violato il cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti – Aerei da combattimento israeliani hanno attaccato la parte occidentale di Rafah – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Netanyahu ordina «raid immediati» sulla Striscia di Gaza
Red. Online
28.10.2025 07:09
23:25
23:25
«Almeno 18 vittime palestinesi negli attacchi israeliani»

Fonti mediche a Gaza riferiscono ad Al Jazeera che almeno 18 palestinesi sono stati uccisi e circa altri 50 feriti in attacchi aerei israeliani nell'enclave devastata dalla guerra.

Gli aerei israeliani hanno lanciato una serie di attacchi da nord a sud dopo che Israele ha accusato Hamas di aver violato il cessate il fuoco nei territori palestinesi, l'ultimo banco di prova di un fragile accordo mediato all'inizio di questo mese dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

23:11
23:11
Hamas: «Recuperati i corpi di due ostaggi, ecco i nomi»

L'ala militare del gruppo terroristico Hamas annuncia di essere riuscita a «recuperare» oggi i corpi di due ostaggi nella Striscia di Gaza, sebbene non affermi di volerli consegnare a Israele stasera. Lo scrive il Times of Israel.

In precedenza, Hamas aveva dichiarato di aver trovato il corpo di un ostaggio in un tunnel nel sud di Gaza e di volerlo consegnare a Israele alle 20. Hamas ha poi affermato di aver rinviato la consegna a causa delle «violazioni» del cessate il fuoco da parte di Israele.

Secondo quanto riporta Al-Jazeera, che cita un comunicato su Telegram, i corpi dei prigionieri israeliani morti recuperati dalle Brigate Qassam sarebbero Amiram Cooper e Sahar Baruch. Ci sono ancora 13 corpi di ostaggi a Gaza.

22:26
22:26
«Gli attacchi dell'IDF a Gaza sono una grave violazione del cessate il fuoco»

Il ministero degli Esteri turco afferma che i recenti attacchi israeliani a Gaza «costituiscono una chiara violazione del cessate il fuoco». Lo scrive Al-Jazeera.

La dichiarazione esprime «profonda preoccupazione per le segnalazioni di vittime civili». «Sottolineiamo ancora una volta che il pieno rispetto del cessate il fuoco è vitale per preservare la speranza di una pace duratura e stabilire la sicurezza regionale», ha affermato. «Ribadiamo il nostro appello a Israele affinché aderisca al cessate il fuoco e si astenga da azioni che minino la pace e la stabilità».

19:29
19:29
Ondata di attacchi israeliani su Gaza City

I media palestinesi hanno riferito di un'ondata di attacchi aerei israeliani a Gaza City. Non ci sono commenti immediati da parte dell'esercito dello Stato ebraico (Idf), come riporta il quotidiano in linea The Times of Israel.

Almeno tre attacchi aerei sono stati sferrati da Israele contro Gaza City, secondo la difesa civile di Gaza, mentre fonti locali riprese dai media internazionali riferiscono che gli attacchi hanno preso di mira un'area vicino al più grande ospedale ancora in funzione nel nord di Gaza.

I raid arrivano dopo che le autorità israeliane hanno promesso di rispondere a un attacco contro le proprie truppe nel sud di Gaza oggi e alla mancata restituzione da parte del movimento islamista palestinese Hamas dei corpi degli ostaggi israeliani ancora detenuti nella Striscia.

Dal canto suo, il ministro della difesa israeliano Israel Katz afferma che Hamas pagherà «a caro prezzo» l'attacco ai soldati dell'Idf avvenuto oggi a Rafah, nel sud di Gaza, e le violazioni dell'accordo in base al quale avrebbe dovuto restituire i corpi degli ostaggi.

«L'attacco ai soldati dell'Idf a Gaza da parte dell'organizzazione terroristica Hamas supera una palese linea rossa, a cui l'Idf risponderà con grande forza», afferma Katz in una dichiarazione. «Hamas pagherà più e più volte l'aver attaccato i soldati e aver violato l'accordo di restituzione degli ostaggi caduti».

18:28
18:28
«Raid israeliani su Rafah»

L'emittente televisiva Al-Aqsa, affiliata al movimento islamista palestinese Hamas, ha riferito che aerei da combatimento israeliani hanno attaccato la parte occidentale della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riporta il sito di informazioni israeliano Ynet.

17:35
17:35
Netanyahu ordina «raid immediati» sulla Striscia di Gaza

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dato l'ordine di effettuare raid immediati sulla Striscia di Gaza. Lo ha annunciato l'ufficio del primo ministro israeliano.

«A seguito di consultazioni sulla sicurezza, il primo ministro Netanyahu ha ordinato all'esercito di effettuare immediatamente potenti attacchi nella Striscia di Gaza».

Israele accusa il movimento islamista palestinese Hamas di aver violato il cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti.

In precedenza si erano verificati scontri a fuoco a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, fra militanti di Hamas e soldati dell'esercito israeliano (Idf).

Secondo il quotidiano israeliano di orientamento di sinistra Haaretz, i militanti di Hamas hanno aperto il fuoco contro le forze dell'Idf con cecchini e missili anticarro e i militari israeliani hanno risposto con fuoco di artiglieria.

La scorsa settimana, due soldati dell'Idf sono stati uccisi a Rafah in un attacco che l'esercito ha attribuito ad Hamas, ma il gruppo ha negato ogni responsabilità.

Intanto, dopo l'ordine di Netanyahu, Hamas ha rinviato la consegna del corpo di uno degli ostaggi, che era prevista in serata, dopo quelle che ha definito «violazioni» israeliane del cessate il fuoco.

«Rinvieremo la consegna prevista per oggi a causa delle violazioni dell'occupazione», hanno indicato le Brigate Ezzedine Al-Qassam, il braccio armato di Hamas, in una nota, aggiungendo che qualsiasi «escalation israeliana ostacolerà la ricerca e il recupero dei corpi».

17:13
17:13
Scontri armati a Rafah tra Hamas e l'esercito israeliano

Scontri a fuoco si sono verificati oggi a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, fra militanti del movimento islamista palestinese Hamas e soldati dell'esercito israeliano (IDF).

Secondo il quotidiano israeliano di orientamento di sinistra Haaretz, i militanti di Hamas hanno aperto il fuoco contro le forze dell'Idf con cecchini e missili anticarro e i militari israeliani hanno risposto con fuoco di artiglieria.

Il primo ministro dello Stato ebraico Benyamin Netanyahu ha convocato una consultazione sulla sicurezza per esaminare i dettagli dell'episodio e le possibili risposte.

La scorsa settimana, due soldati dell'Idf sono stati uccisi a Rafah in un attacco che l'esercito ha attribuito ad Hamas, ma il gruppo ha negato ogni responsabilità.

15:37
15:37
«La riunione sulla risposta da dare ad Hamas è finita senza decisioni»

La riunione di emergenza convocata dal premier dello Stato ebraico Benyamin Netanyahu sulla risposta da dare al movimento islamista palestinese Hamas per la violazione dell'accordo sugli ostaggi israeliani «si è conclusa senza alcuna decisione in questa fase». Lo ha detto un alto funzionario israeliano al sito statunitense di notizie politiche Axios.

L'esercito dello Stato ebraico (Idf) «ha presentato un pacchetto di possibili risposte, tra cui la ripresa degli attacchi a Gaza. Netanyahu ha concluso l'incontro osservando che sarebbe stato necessario un coordinamento con gli Stati Uniti per determinare quali misure adottare», ha aggiunto la fonte.

15:32
15:32
Hamas: «Oggi consegneremo il corpo di un altro ostaggio»

Il movimento islamista palestinese Hamas ha annunciato che oggi, alle 19.00 ora svizzera, consegnerà il corpo di un altro ostaggio israeliano.

Le Brigate Ezzedine al-Qassam, il braccio armato di Hamas, «consegneranno il corpo di un prigioniero israeliano recentemente trovato in uno dei tunnel della Striscia di Gaza alle 20.00 ora di Gaza», ha indicato il gruppo sul suo canale Telegram.

Sarebbe il sedicesimo corpo restituito rispetto ai 28 richiesti da Israele nell'ambito nell'accordo di cessate il fuoco, perché i resti consegnati ieri, fatti passare per la sedicesima salma, appartengono al corpo di una persona che era stata riportata nel paese per la sepoltura alla fine del 2023.

12:11
12:11
Hamas restituisce le spoglie dell’ostaggio israeliano Ofir Tzarfati

L'ufficio del primo ministro israeliano ha annunciato che ieri Hamas ha restituito i resti dell'ostaggio caduto Ofir Tzarfati.

Tzarfati, 27 anni, era stato rapito al Nova Festival il 7 ottobre del 2023 ed era morto in prigionia. Le forze di difesa israeliane avevano recuperato i suoi resti nel dicembre 2023.

«Si tratta di una chiara violazione dell'accordo da parte dell'organizzazione terroristica Hamas. Il primo ministro Netanyahu terrà un incontro sulla sicurezza con i leader dell'apparato di difesa per discutere le misure adottate da Israele in merito a queste violazioni», si legge nella dichiarazione.

11:09
11:09
Ben Gvir a Netanyahu: «Basta esitare, distruggiamo Hamas»

Dopo la violazione nella restituzione del corpo di un ostaggio ieri sera il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir chiede ritorsioni contro Hamas.

«Il fatto che Hamas continui a giocare e non trasferisca immediatamente i corpi di tutti i nostri soldati caduti è di per sé la prova che l'organizzazione terroristica è ancora in piedi. È ora di spezzare quelle gambe una volta per tutte», ha detto citato da Yenet.

«Non dobbiamo 'esigere un prezzo da Hamas' per le violazioni, ma piuttosto impossessarci della sua stessa esistenza e distruggerla completamente. Signor Primo Ministro, basta con le esitazioni: dia l'ordine».

Anche il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha fatto appello al premier Benyamin Netanyahu a cui ha chiesto di convocare il gabinetto di sicurezza: «Non possiamo permettere ad Hamas di deridere i cittadini israeliani e di giocare crudelmente e cinicamente con le emozioni delle famiglie degli ostaggi caduti», ha scritto.

09:53
09:53
Netanyahu convocherà una riunione urgente in risposta alle violazioni commesse da Hamas sugli ostaggi

Il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu convocherà una riunione urgente in risposta alle violazioni commesse da Hamas nella restituzione dei resti degli ostaggi.

Lo scrive Ynet, versione online del quotidiano israeliano Yediot Ahronoth. Israele starebbe valutando diverse possibili risposte a queste violazioni, tra cui l'estensione della linea gialla sotto il controllo dell'Idf.

08:42
08:42
«Il corpo consegnato ieri non è di un nuovo ostaggio»

Il feretro consegnato ieri da Hamas alle autorità israeliane conterrebbe ulteriori resti di un ostaggio il cui corpo era già stato restituito: è quanto pubblica il Times of Israel citando fonti governative israeliane. La salma non apparterrebbe quindi a nessuno dei 13 ostaggi deceduti che si trovano ancora nella Striscia di Gaza.

07:13
07:13
Uccisi tre «terroristi palestinesi» in Cisgiordania

La polizia israeliana afferma che agenti dell'unità speciale Yamam hanno ucciso tre terroristi palestinesi durante un raid nel villaggio di Kafr Qud, nel nord della Cisgiordania vicino a Jenin. Lo riportano i media locali.

La polizia dello Stato ebraico spiega che gli agenti hanno operato sulla base di informazioni fornite dallo Shin Bet e con il supporto delle Forze di difesa israeliane (Idf), per sventare una cellula terroristica che stava pianificando un attacco: i cecchini della Yamam hanno aperto il fuoco e ucciso i tre che erano emersi da una grotta nel villaggio; poco dopo l'aeronautica militare dello Stato ebraico ha effettuato un attacco aereo nella zona, prendendo di mira la grotta stessa.

07:10
07:10
Il punto alle 7

Israele revoca lo stato d'emergenza anche al sud, nelle aree vicino alla Striscia di Gaza, di fatto abolendo «il regime speciale sul fronte interno» in tutto il paese per la prima volta dall'attacco da parte del movimento islamista palestinese Hamas del 7 ottobre di due anni fa. Mentre sul fronte nord, al confine con il Libano, dove la tregua raggiunta un anno fa con l'organizzazione paramilitare islamista sciita e antisionista Hezbollah è stata più volte violata, è tornata la tensione con le truppe della Forza di interposizione in Libano delle Nazioni Unite (Unifil).

La decisione di revocare lo stato d'emergenza è stata presa dal ministro della difesa, Israel Katz, in base alle raccomandazioni dell'esercito seguite al cessate il fuoco in vigore dal 10 ottobre. Una mossa che intende portare il paese verso la normalità, in particolare per le comunità situate fino a 80 chilometri dal confine con la Striscia. La tregua sembra reggere a fatica, con l'esercito israeliano (Idf) che continua a compiere «raid mirati» a Gaza: secondo fonti mediche palestinesi, citate dall'agenzia di stampa ufficiale dell'Autorità nazionale palestinese Wafa, sono 93 i morti dall'inizio del cessate il fuoco, 337 i feriti e 472 i corpi recuperati.

Ma l'accordo siglato sulla base del piano del presidente statunitense Donald Trump prevede anche la restituzione di tutti gli ostaggi israeliani ancora in mano ad Hamas: 20 quelli tornati vivi nello Stato ebraico, mentre va a rilento il rientro delle salme degli uccisi. Hamas ha annunciato questa sera la consegna del sedicesimo corpo su 28, ribadendo che i ritardi sono dovuti alla difficoltà di recuperare i resti sotto le macerie di Gaza, che sta cercando con l'aiuto della Croce Rossa e un gruppo di esperti egiziani.

Israele è tuttavia convinto che la fazione islamica sappia dove si trovino. Le squadre di ricerca hanno avuto l'autorizzazione di oltrepassare la Linea gialla, oltre la quale si sono ritirate le forze dell'Idf, per «individuare il luogo in cui si trovano i nostri ostaggi, sotto la stretta supervisione dell'esercito israeliano», ha riferito la portavoce del governo Shosh Bedrosian.

Le famiglie degli ostaggi hanno messo in guardia dal procedere con la fase 2 del piano di Trump «finché Hamas non avrà adempiuto a tutti i suoi obblighi e restituito tutti gli ostaggi a Israele». Un funzionario del governo del premier israeliano Benyamin Netanyahu ha tuttavia dichiarato al quotidiano in linea The Times of Israel che la ricostruzione sul lato israeliano della Linea gialla non dovrà attendere la fase 2: quella parte della Striscia «è libera e possiamo iniziare a costruire», ha spiegato, riecheggiando un'idea già ipotizzata dagli Stati Uniti.

Nel sud del Libano intanto due persone sono state uccise in un raid israeliano: «Erano due terroristi di Hezbollah», ha poi spiegato l'esercito. Ma la tensione torna a salire anche con i caschi blu dell'Unifil. L'Idf ha accusato la missione Onu di aver abbattuto per la prima volta domenica un suo drone in missione di ricognizione «di routine» nella zona di Kfar Kila.

«Un'indagine iniziale suggerisce che le forze dell'Unifil di stanza nelle vicinanze abbiano deliberatamente sparato contro il drone e lo abbiano abbattuto. L'attività del drone non rappresentava una minaccia per le forze dell'Unifil», ha aggiunto il portavoce militare, Nadav Shoshani, sulla rete sociale X.

Secondo la ricostruzione delle forze di mantenimento della pace, invece, il drone israeliano «aveva sorvolato in modo aggressivo una pattuglia dell'Unifil. Le forze dell'Onu hanno applicato le necessarie contromisure difensive per neutralizzarlo». Dopo di che, ha spiegato ancora l'Unifil, un altro drone si è avvicinato alla pattuglia e «ha sparato una granata». E poco dopo, «un carro armato israeliano ha sparato contro i caschi blu. Fortunatamente, non ci sono stati feriti o danni».

«Dobbiamo evitare che gli incidenti si trasformino in casi gravi, ma la sicurezza dei nostri militari è fuori discussione», ha detto il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani. Anche la Francia ha condannato «il fuoco israeliano contro un distaccamento dell'Unifil», ricordando che ''la protezione dei Caschi blu, la sicurezza del personale, dei beni e delle strutture delle Nazioni Unite vanno garantite«.