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Netanyahu: «Prenderemo Gaza anche se Hamas ha accettato l'accordo per la tregua»

La prima fase dell'occupazione di Gaza City è iniziata – Il Guardian: «L'83% delle persone uccise a Gaza risultano essere civili», l'IDF smentisce: mancano di «competenze militari di base» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Netanyahu: «Prenderemo Gaza anche se Hamas ha accettato l'accordo per la tregua»
Red. Online
21.08.2025 06:17
18:59
18:59
«L'83% delle persone uccise a Gaza risultano essere civili»

In base ai dati dell'esercito israeliano l'83% delle persone uccise a Gaza risultano essere civili.

È quanto emerge da una inchiesta giornalistica condotta dal quotidiano britannico Guardian in collaborazione coi siti di news dello Stato ebraico +972 Magazine e Local Call, secondo cui a maggio l'Idf aveva elencato in un database 8.900 combattenti di Hamas e della Jihad Islamica Palestinese come morti o «probabilmente morti» dall'inizio del conflitto.

A quel tempo, in tutto 53.000 palestinesi erano stati uccisi dagli attacchi israeliani, stando alle autorità sanitarie di Gaza.

«Se si prende in considerazione una città o una battaglia in particolare in un altro conflitto, si possono trovare percentuali simili, ma molto raramente nel complesso», ha sottolineato Therése Pettersson dell'Uppsala Conflict Data Program (Ucdp), che monitora le vittime civili nelle guerre in tutto il mondo.

Nei conflitti globali seguiti dall'Ucdp a partire dal 1989, i civili hanno costituito una percentuale maggiore di morti rispetto ai combattenti solo a Srebenica (anche se non nella guerra in Bosnia nel suo complesso), nel genocidio ruandese e durante l'assedio russo di Mariupol nel 2022, ha affermato Pettersson. Un portavoce dell'esercito israeliano ha inviato una dichiarazione al Guardian in cui si afferma che «i dati presentati nell'articolo sono errati», senza però specificare quali. Ha aggiunto che i numeri «non riflettono i dati disponibili nei sistemi dell'Idf», anche in quel caso senza dare dettagli in merito.

In passato i rappresentanti politici e i generali dello Stato ebraico avevano stimato in vari modi il numero dei guerriglieri di Hamas uccisi, arrivando a parlare di 20.000, ma senza mai indicare dati precisi, oltre a sostenere talvolta che il rapporto tra civili e combattenti morti fosse di 1 a 1.

Idf smentisce

L'Idf ha negato quanto affermato nell'inchiesta pubblicata dal Guardian, affermando che gli autori dell'articolo mancano di «competenze militari di base».

«I numeri nell'articolo non sono corretti e non riflettono i dati presenti nei sistemi Idf», ha affermato. «Durante la guerra vengono condotte continue valutazioni di intelligence sul numero di terroristi eliminati nella Striscia, basate su vari metodi e su ricerche incrociate provenienti da diverse fonti», prosegue la risposta.

16:28
16:28
Netanyahu: «Prenderemo Gaza anche se Hamas ha accettato l'accordo per la tregua»

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che, anche se Hamas ha accettato l'accordo per la tregua, Israele prenderà comunque il controllo di Gaza.

«Lo faremo comunque. Non c'è mai stato dubbio che non lasceremo Hamas lì», ha detto Netanyahu intervistato da Sky News Australia. «Ma questa guerra potrebbe finire oggi, se Hamas depone le armi e libera i restanti 50 ostaggi».

Il premier ha quindi sostenuto che il suo obiettivo non è «occupare Gaza, è liberarla dalla tirannia di Hamas» e «penso che siamo vicini a riuscirci». Questo «dovrà significare la conquista delle ultime roccaforti di Hamas».

Ventuno Paesi, tra cui Gran Bretagna, Francia, Australia, Canada e anche l'Italia, hanno intanto firmato una dichiarazione congiunta che definisce «inaccettabile e una violazione del diritto internazionale» l'approvazione da parte di Israele del progetto di insediamento E1 in Cisgiordania.

«Condanniamo questa decisione e ne chiediamo l'immediata revoca con la massima fermezza», si legge nella dichiarazione in merito ai piani per la cosiddetta area E1 vicino a Gerusalemme.

14:15
14:15
«L'emigrazione "volontaria" da Gaza è pulizia etnica»

«L'obiettivo ultimo di Israele è spostare i palestinesi dalla Striscia. Netanyahu e i suoi ministri lo hanno detto, e a marzo il Gabinetto di sicurezza ha approvato un piano ad hoc. La chiamano emigrazione volontaria, in realtà è pulizia etnica. È già in corso, ma il quadro strategico per Israele cambia solo se riesce a spingerli fuori». Lo afferma lo scrittore ebreo americano Nathan Thrall, premio Pulitzer 2024, che da anni risiede a Gerusalemme, intervistato da La Repubblica.

Riguardo alle recenti manifestazioni a Tel Aviv, Thrall sottolinea: «Gli israeliani non si stanno ribellando alle uccisioni dei civili a Gaza. C'è una minoranza che manifesta per fermare le sofferenze dei gazawi, ma la maggioranza ha una sola richiesta: il rilascio degli ostaggi. Molti, inclusi opinionisti di centrosinistra e i leader dell'opposizione, dicono al governo 'fate l'accordo, salvate gli ostaggi a qualunque prezzo, poi avrete l'opportunità di distruggere Hamas'. In sostanza, una chiamata all'inganno di Hamas e di chiunque stia negoziando a Doha. Nelle ultime settimane, anche la stanchezza per la guerra ha spinto le masse a protestare».

Lo scrittore commenta: «Ci diciamo spesso che il problema è Netanyahu e la sua coalizione di estremisti, e che senza di loro le cose andrebbero meglio, poi però i sondaggi mostrano che il 79 per cento degli ebrei israeliani non è disturbato dalla fame a Gaza. È sorprendente quanto corta sia la nostra memoria: due anni e mezzo fa avevamo un governo guidato dal centrista Lapid e da Bennet, e le politiche nei confronti dei palestinesi non erano diverse. Hanno costruito persino più insediamenti dei predecessori. La convinzione dei progressisti europei che il problema sia la destra israeliana è una bugia che è conveniente dirsi per non emettere sanzioni e continuare a sostenere il genocidio».

13:42
13:42
Raid IDF su Gaza: 20 palestinesi uccisi dall'alba

Almeno 20 persone sono state uccise negli attacchi dell'Esercito israeliano (IDF) a Gaza dall'alba di oggi: lo riporta Al Jazeera, che cita fonti mediche della Striscia.

Tra le vittime ci sono otto palestinesi che aspettavano gli aiuti, hanno aggiunto le fonti.

13:04
13:04
Israele: «Oltre 250 camion di aiuti entrati ieri nella Striscia»

Oltre 250 camion carichi di aiuti umanitari sono entrati ieri nella Striscia di Gaza attraverso i valichi di Kerem Shalom e Zikim. Lo ha reso noto il Cogat, l'organismo del Ministero della Difesa che coordina le questioni umanitarie nella Striscia, citato dai media locali.

Ieri le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali hanno inoltre raccolto aiuti per circa 390 camion dai valichi di frontiera di Gaza, per poi distribuirli, aggiunge l'ente israeliano. «Il contenuto di centinaia di camion è ancora in attesa di essere ritirato sul lato di Gaza dei valichi di frontiera», afferma il Cogat.

11:01
11:01
Attacchi IDF su Gaza: 6 palestinesi uccisi dall'alba

Almeno sei palestinesi sono stati uccisi negli attacchi dell'esercito israeliano (Idf) nella Striscia di Gaza dall'alba di oggi: lo riportano i Servizi di emergenza della Striscia e fonti mediche citate da Al Jazeera.

Il servizio di emergenza e ambulanza di Gaza riferisce che un palestinese è stato ucciso e almeno altri 15 sono rimasti feriti un attacco israeliano vicino ad un centro di assistenza a nord di Rafah, nel sud del territorio.

Inoltre, fonti mediche dell'ospedale Nasser affermano che almeno cinque palestinesi sono stati uccisi in un attacco dell'Idf con droni a nord-ovest della città di Khan Younis, sempre nel sud di Gaza.

07:38
07:38
«L'occupazione di Gaza City un palese disprezzo di Israele per gli sforzi di mediazione»

Il piano per conquistare Gaza City dimostra il «palese disprezzo» di Israele per gli sforzi di mediazione volti a un cessate il fuoco, ha affermato Hamas in una dichiarazione.

«L'annuncio odierno da parte dell'esercito di occupazione terroristica dell'inizio di un'operazione contro Gaza City dimostra un palese disprezzo per gli sforzi compiuti dai mediatori», ha scritto il gruppo.

«Mentre Hamas ha annunciato l'ok all'ultima proposta presentata dai mediatori, Israele insiste nel continuare la sua guerra» e, non rispondendo a questa proposta, Netanyahu «dimostra di essere il vero ostacolo a qualsiasi accordo».

06:17
06:17
Il punto alle 6

Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (IDF), il generale di brigata Effie Defrin, conferma che l'esercito di Tel Aviv ha dato il via alla prima fase dell'invasione terrestre di Gaza City. «Abbiamo avviato le operazioni preliminari e le prime fasi dell'attacco: le nostre forze controllano già la periferia» della città, ha dichiarato Defrin in un comunicato ufficiale citato dai media internazionali.

L'IDF ha anche dichiarato di aver colpito diversi obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale. Secondo l'esercito, citato dal Times of Israel, tra gli obiettivi c'erano depositi di armi e un lanciarazzi.