Mondo
La diretta

Il Cremlino: un incontro tra Putin e Zelensky è «possibile», ma solo dopo «accordi» tra le due parti

La prosecuzione dei colloqui solo dopo lo scambio di prigionieri annunciato a Istanbul – Nove morti in un attacco a un minibus in Ucraina – Trump avvisa Putin: «Imporrò sanzioni se non raggiungeremo un accordo» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Il Cremlino: un incontro tra Putin e Zelensky è «possibile», ma solo dopo «accordi» tra le due parti
Red. Online
17.05.2025 08:25
16:00
16:00
Cinque regioni e neutralità, le richieste di Mosca a Istanbul

Ritiro delle truppe di Kiev, riconoscimento internazionale delle regioni occupate, neutralità dell'Ucraina: sono queste alcune delle richieste presentate dai negoziatori russi agli ucraini durante l'incontro di venerdì a Istanbul. A scriverlo è Reuters online, citando un alto funzionario di Kiev a conoscenza dei colloqui. Richieste che vanno oltre i termini della bozza di accordo di pace proposta dagli Stati Uniti il mese scorso, dopo consultazioni con Mosca. Secondo il funzionario ucraino, la Russia ha proposto le seguenti condizioni per un accordo di pace:

* Il ritiro delle truppe ucraine dalle regioni di Donetsk, Zaporizhzhia, Kherson e Lugansk, come condizione preliminare per il raggiungimento di un cessate il fuoco. Le oblast sono in gran parte o parzialmente controllate dalle forze russe, ma le truppe ucraine stanno ancora combattendo per mantenere il controllo sulle parti contese. Non c'era alcuna richiesta di questo tipo nella bozza di accordo preparata dagli Stati Uniti.

* Riconoscimento internazionale della penisola di Crimea - annessa nel 2014 - e di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhia come regioni russe. La bozza statunitense prevedeva solo il riconoscimento de jure della Crimea e il riconoscimento de facto delle parti controllate dalla Russia delle altre regioni.

* L'Ucraina come Stato neutrale, senza possedere armi di distruzione di massa e senza truppe degli alleati di Kiev sul suolo ucraino. Anche questa richiesta era assente dalla proposta statunitense.

* Tutte le parti in conflitto rinunciano alle loro richieste di risarcimento per i danni di guerra. La proposta statunitense prevedeva che l'Ucraina ricevesse un risarcimento.

Secondo il funzionario ucraino, i negoziatori russi hanno trasmesso tali richieste verbalmente, e non hanno condiviso alcun documento contenente i loro termini. L'Ucraina ha già affermato che le richieste avanzate dalla Russia a Istanbul sono «inaccettabili» e volte a far fallire i colloqui.

13:28
13:28
Zelensky domani a Roma per la cerimonia di insediamento del Papa

Ci sarà anche il leader ucraino Volodymyr Zelensky domani a San Pietro per la cerimonia d'insediamento di Papa Leone XIV. Attese nella Capitale per l'evento duecento delegazioni estere. Tra le autorità previste il vicepresidente americano JD Vance.

11:57
11:57
Mosca: nuovi colloqui solo dopo lo scambio di prigionieri

La prosecuzione dei colloqui con l'Ucraina sarà possibile solo una volta completato lo scambio di prigionieri annunciato dalle due parti ieri a Istanbul. Lo ha affermato il Cremlino.

«Ciò che resta da fare è quanto concordato ieri dalle delegazioni. Si tratta, ovviamente, principalmente di scambiare 1000 prigionieri per 1000», ha insistito il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov.

11:56
11:56
Mosca: «Conquistato il villaggio di Alexandropol nel Donetsk»

Le truppe russe hanno catturato l'insediamento ucraino di Alexandropol, nel Donetsk. Lo ha rivendicato il ministero della difesa di Mosca.

«L'insediamento di Alexandropol nella Repubblica Popolare di Donetsk è stato liberato grazie alle azioni decisive del Centro del Gruppo Tattico», ha dichiarato il ministero in un comunicato citato dalla Tass.

11:55
11:55
Il Cremlino: un incontro tra Putin e Zelensky è «possibile», ma solo dopo «accordi» tra le due parti

Un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è «possibile» a condizione che Mosca e Kiev raggiungano prima «accordi» tra le due parti. Lo ha dichiarato il Cremlino, all'indomani dei primi colloqui di pace diretti tra i due paesi dal 2022.

«Un incontro del genere, frutto del lavoro di entrambe le parti e della conclusione di accordi, è possibile. Ma solo a seguito di accordi tra le due parti», ha dichiarato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov.

10:08
10:08
Trump avvisa Putin: «Imporrò sanzioni se non raggiungeremo un accordo»

Il presidente americano Donald Trump ha affermato di credere ancora che il suo omologo russo Vladimir Putin sia pronto a raggiungere un accordo per porre fine alla guerra in Ucraina, ma è tornato a minacciare sanzioni contro Mosca se non accetterà un'intesa.

«Imporrò sanzioni se non raggiungeremo un accordo», ha detto il 78.enne in dichiarazioni a Fox News. «Sarebbe devastante per la Russia, perché sta attraversando un periodo difficile con l'economia, i prezzi del petrolio sono bassi».

«Ho un ottimo rapporto con Putin e penso che troveremo un accordo: dobbiamo incontrarci», ha proseguito l'imprenditore. «Credo che Putin sia stanco di tutta questa faccenda, non sta andando bene».

09:58
09:58
Putin annuncia il primo vertice russo-arabo il 15 ottobre

Il presidente russo Vladimir Putin ha invitato tutti i leader dei paesi della Lega Araba al primo vertice russo-arabo, previsto per il 15 ottobre: lo riporta la Tass.

«Intendiamo continuare a sviluppare un dialogo costruttivo a tutto tondo con la Lega Araba e relazioni amichevoli con tutti i suoi membri», afferma Putin in una dichiarazione pubblicata sul sito web del Cremlino. «A questo proposito, vorrei invitare i leader di tutti gli stati della Lega Araba, nonché il Segretario Generale della Lega Araba, al primo vertice russo-arabo, che prevediamo di tenere il 15 ottobre».

Nel suo messaggio di saluto per il 34esimo vertice della Lega Araba, Putin ha poi affermato che la Russia sostiene gli sforzi dei paesi arabi verso una soluzione diplomatica in Medio Oriente e ha invocato il rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale.

08:25
08:25
Il punto alle 08.00

Un attacco russo contro un minibus che trasportava civili nell'Ucraina settentrionale ha causato nove morti e quattro feriti, hanno riferito sabato le autorità regionali. «Un drone nemico ha colpito un autobus nei pressi di Bilopillia, uccidendo nove persone e ferendone quattro», ha dichiarato l'amministrazione militare della regione di confine di Sumy su Telegram, pubblicando le foto del minibus colpito.

L'attacco è avvenuto alle 6:17 (le 5:17 in Svizzera), mentre il veicolo stava lasciando la città di Bilopillia alla volta di Sumy, ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Grigorov. «Questo non è solo un altro bombardamento, è un cinico crimine di guerra. L'esercito russo ha nuovamente colpito un obiettivo civile, violando tutte le norme del diritto internazionale e dell'umanità», ha commentato un funzionario del Dipartimento di Polizia Nazionale, come riporta Rbc-Ucraina.