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Così il presidente russo: «Fin dall'inizio, abbiamo detto che le truppe del regime di Kiev dovevano ritirarsi da questi territori. Allora non ci sarebbero state operazioni militari» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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19:17
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Putin: «Kiev risolva il conflitto pacificamente, o lo faremo con la forza»
«Se Kiev non vuole risolvere il conflitto in modo pacifico, la Russia porterà a termine l'operazione militare speciale con la forza»: lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass.
«Le autorità di Kiev hanno preferito lanciare ostilità su larga scala. Una guerra. Iniziare una guerra. Stiamo cercando di porvi fine», ha aggiunto il 73enne. «Fin dall'inizio, abbiamo detto che le truppe del regime di Kiev dovevano ritirarsi da questi territori. Allora non ci sarebbero state operazioni militari. Non ce ne sarebbero state se ci avessero ascoltato allora».
«Vediamo che anche in Occidente sono emerse persone intelligenti che raccomandano alle autorità di Kiev di accettare condizioni dignitose per porre fine al conflitto e stanno creando buone condizioni fondamentali per garantire la sicurezza a lungo termine dell'Ucraina», ha affermato Putin durante una visita a uno dei posti di comando della forza congiunta.
18:29
18:29
Oltre un milione di case senza elettricità a Kiev e aree vicine
Oltre un milione di case sono rimaste senza elettricità nella capitale ucraina, Kiev, e nelle aree circostanti dopo i nuovi massicci raid aerei russi. Lo ha riferito la compagnia energetica Dtek
«Il primo raid ha lasciato senza elettricità oltre 700.000 clienti questa mattina, e altri 400.000 sono rimasti senza elettricità nella regione circostante la capitale», ha precisato Dtek su Telegram, aggiungendo che sta lavorando per ripristinare l'energia.
18:21
18:21
Zelensky è arrivato in Canada, colloquio con il premier Carney
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Halifax, in Canada, dove è in programma un incontro con il primo ministro, Mark Carney. Lo ha reso noto il portavoce della presidenza ucraina.
Dopo il colloquio, il presidente ucraino avrà una videochiamata con i leader europei riuniti nel cosiddetto formato di Berlino, alla quale prenderà parte anche il premier canadese.
La tappa in Canada precede il viaggio di domani a Mar-a-Lago, in Florida, per il faccia a faccia con Donald Trump.
16:48
16:48
Zelensky: la ricostruzione richiederà circa 700-800 miliardi di dollari
«Stiamo lavorando con gli Stati Uniti sulla tabella di marcia per la prosperità dell'Ucraina. La nostra visione, insieme agli Stati Uniti, si estende fino al 2040, comprendendo gli elementi chiave di un accordo sugli investimenti e sulla prosperità futura». Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
«Gli aspetti e le direzioni principali sono i nostri obiettivi nazionali, l'aspettativa di vita, il ritorno dei rifugiati, il prodotto interno lordo pro capite, i nuovi posti di lavoro, le garanzie di sicurezza e, infine, l'accesso ai mercati e l'adesione all'Unione Europea. Abbiamo obiettivi e strategie per la stabilità macroeconomica. Stimiamo che la ricostruzione richiederà circa 700-800 miliardi di dollari».
«Ciò che è importante è avere una visione condivisa con gli Stati Uniti, che istituiranno diversi fondi. Ci saranno un Fondo per la costruzione dell'Ucraina, una piattaforma di investimenti sovrani dell'Ucraina, un Fondo per lo sviluppo dell'Ucraina e un Fondo per la crescita e le opportunità dell'Ucraina. Intendiamo continuare a sviluppare il Fondo di investimento per la ricostruzione tra Stati Uniti e Ucraina. I gruppi negoziali stanno anche discutendo questioni relative al Fondo per il capitale umano e al sostegno ai rimpatri», ha spiegato.
15:39
15:39
Da Zelensky a Netanyahu, Mar-a-Lago è la casa di Trump «per la pace»
Donald Trump riceve Volodymyr Zelensky e Benjamin Netanyahu a Mar-a-Lago, la Casa Bianca d'inverno centro del mondo nei prossimi giorni.
Gli incontri mostrano la volontà del presidente di portare avanti la sua agenda di pace e compiere un ulteriore passo in avanti nella conquista dell'ambito premio Nobel, che gli è sfuggito quest'anno ma per il quale nutre speranze per il 2026.
Zelensky sarà ricevuto per la prima volta a Mar-a-Lago domenica. Un incontro - riportano i media americani - che indica che sono stati compiuti progressi verso la pace. Trump nelle scorse settimane aveva infatti ripetuto più volte che non aveva senso incontrare Zelensky se la pace non fosse stata vicina. Ora l'incontro è in calendario e la speranza, considerata anche l'imprevedibilità di Trump, è che ci possa essere una svolta.
Delicato anche l'incontro con Netanyahu, in calendario lunedì. Il presidente preme per l'avvio della seconda fase dell'accordo di pace. La Casa Bianca punta a insediare al più presto un governo tecnocratico palestinese e una forza internazionale di stabilizzazione a Gaza, e potenzialmente convocare il Board of Peace in occasione del World Economic Forum di Davos in gennaio, al quale Trump parteciperà di persona.
Steve Witkoff e Jared Kushner stanno lavorando con l'Egitto, il Qatar e la Turchia per gettare le basi per la seconda fase dell'accordo, che prevede la consegna delle armi da parte di Hamas e il ritiro delle forze israeliane. Netanyahu ha però espresso scetticismo sulle idee di Witkoff e Kushner e - secondo quanto riporta Axios - cercherà di convincere Trump a schierarsi dalla sua parte.
13:44
13:44
Nuova indagine anticorruzione a Kiev, nel mirino alcuni deputati
L'agenzia anticorruzione ucraina (Nabu) ha annunciato una nuova indagine per corruzione in un caso che vedrebbe coinvolti deputati di Kiev.
Funzionari della Nabu hanno provato a entrare nel Parlamento per effettuare delle perquisizioni, ma sono stati bloccati dai servizi di sicurezza.
«Nabu e Sapo, a seguito di un'operazione sotto copertura, hanno smascherato un gruppo criminale organizzato che includeva alcuni attuali membri del parlamento», ha dichiarato la Nabu. «I dipendenti del Dipartimento di Sicurezza dello Stato stanno opponendo resistenza agli agenti della Nabu durante le azioni investigative» in Parlamento, ha aggiunto.
L'agenzia non ha reso noti i nomi dei deputati coinvolti né ulteriori dettagli sull'indagine, che si inserisce in un contesto di forte attenzione internazionale sulla lotta alla corruzione in Ucraina, considerata uno dei dossier centrali nei rapporti con i partner occidentali.
12:39
12:39
Mosca rivendica ancora il controllo di Kupyansk
La città di Kupyansk è sotto il controllo della sesta armata interforze della Guardia del Battlegroup West, secondo quanto riferito dal ministero della Difesa russo. Lo riporta la Tass.
«Stiamo mantenendo saldamente, abbiamo mantenuto e continueremo a mantenere le nostre posizioni nella città», ha dichiarato in un video un comandante di compagnia, nome in codice Uranus, mentre un altro comandante, nome in codice Colossus, ha riferito che non ci sono forze ucraine nei pressi dello stabilimento di produzione di latte di Kupyansk e un terzo, nome in codice Granit, ha confermato che il suo personale sta eseguendo con successo i compiti assegnati.
L'importante città della regione di Kharkiv è da mesi al centro delle rivendicazioni sia di Mosca che di Kiev, entrambe dicono di averla sotto controllo. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si era fatto riprendere circa due settimane fa in città, il suo omologo russo Vladimir Putin lo aveva definito «attore» dicendo che il posto nel quale si trovava era a un chilometro dall'insediamento.
10:30
10:30
Zelensky: «I raid russi dimostrano che Mosca non vuole la pace»
«I rappresentanti russi partecipano a lunghi colloqui, ma in realtà sono i Kinzhal e gli 'shahed' a parlare per loro. Questo è il vero atteggiamento di Putin e della sua cerchia ristretta. Non vogliono porre fine alla guerra e cercano di sfruttare ogni occasione per causare all'Ucraina sofferenze ancora maggiori». Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commentando i raid russi di queste ore.
«Dalla notte scorsa sono stati lanciati quasi 500 droni - un gran numero di 'shahed' - e 40 missili, compresi i Kinzhal. L'obiettivo principale è Kiev: impianti energetici e infrastrutture civili», ha aggiunto Zelensky.
«Negli ultimi giorni sono state sollevate molte domande: dov'è la risposta della Russia alle proposte avanzate dagli Stati Uniti e dalla comunità internazionale per porre fine alla guerra?», si domanda provocatoriamente il presidente ucraino rispondendo che la risposta russa sono i raid sull'Ucraina.
E questo significa, spiega Zelensky, che «la pressione è ancora insufficiente». «Se la Russia trasformerà anche il periodo di Natale e Capodanno in un momento di case distrutte e appartamenti bruciati, di centrali elettriche in rovina, allora a questa attività malata si potrà rispondere solo con misure davvero forti», ha tuonato il presidente ucraino segnalando che gli Stati Uniti e l'Europa «hanno questa capacità, la chiave è usarla». A questo proposito il presidente ucraino incontrerà oggi in videochiamata Trump, von der Leyen e altri leader europei, mentre domani sarà in visita nella residenza del presidente statunitense a Mar-a-Lago.
Zelensky ha poi rinnovato la richiesta a «sostenere la difesa dell'Ucraina» perché «le forniture per la difesa aerea devono essere sufficienti e tempestive, soprattutto ora che ne abbiamo più bisogno».
«Non ridurremo i nostri sforzi diplomatici», ha concluso, «ma la diplomazia non funzionerà senza sicurezza».
09:10
09:10
Morto al fronte Kapustin, capo russo della milizia filo-ucraina
Il comandante del Corpo dei volontari russi Denis Kapustin è morto sul fronte di Zaporizhzhia. Il gruppo è una delle milizie composte da russi che combatte per l'Ucraina. Lo ha riferito il Corpo dei volontari russi sul proprio canale Telegram, come riporta Ukrinform.
«La scorsa notte, il nostro comandante, Denis Kapustin (WhiteRex), è morto eroicamente mentre svolgeva una missione di combattimento sul fronte di Zaporizhzhia. Secondo i dati preliminari, è stato ucciso da un drone», si legge nel messaggio. «Tutti i dettagli saranno resi noti in seguito, poiché le circostanze dell'accaduto sono ancora in fase di accertamento», ha sottolineato il Corpo dei Volontari Russi.
08:49
08:49
Kim scrive a Putin: condividiamo «sangue, vita e morte» nella guerra in trincea
Il leader nordcoreano Kim Jong Un ha sottolineato come la sua nazione e la Russia abbiano condiviso «sangue, vita e morte» nella guerra in Ucraina, inviando gli auguri di Capodanno al presidente Vladimir Putin.
Pyongyang ha inviato migliaia di soldati a combattere per Mosca, secondo le agenzie di intelligence sudcoreane e occidentali, mentre la Russia prosegue con la sua invasione dell'Ucraina, che dura da quasi quattro anni.
Nel messaggio, pubblicato dall'agenzia di stampa statale Kcna, Kim ha affermato che il 2025 è stato un «anno davvero significativo» per l'alleanza bilaterale, consolidata dalla «condivisione di sangue, vita e morte nella stessa trincea». La Corea del Nord ha confermato solo ad aprile di aver schierato truppe a supporto della campagna militare russa contro l'Ucraina e che i suoi soldati erano stati uccisi in combattimento. All'inizio di questo mese, Pyongyang ha riconosciuto di aver inviato truppe per bonificare la regione russa di Kursk nell'agosto 2025. Almeno nove soldati di un reggimento di genieri sono stati uccisi durante i 120 giorni di dispiegamento, ha dichiarato Kim in un discorso del 13 dicembre in occasione del ritorno a casa dell'unità.
Kim ha inviato a Putin gli auguri di Capodanno il giorno dopo che il leader nordcoreano ha ordinato ai funzionari di intensificare la produzione di missili. Pyongyang ha intensificato i test missilistici negli ultimi anni, con l'obiettivo, secondo gli analisti, di migliorare le capacità di attacco di precisione, sfidare gli Stati Uniti e la Corea del Sud e testare le armi prima di esportarle in Russia. Oltre a inviare truppe per combattere per la Russia, Pyongyang ha inviato proiettili di artiglieria, missili e sistemi missilistici a lungo raggio. In cambio, la Russia sta inviando alla Corea del Nord aiuti finanziari, tecnologia militare e forniture alimentari ed energetiche, secondo gli analisti.
08:29
08:29
Il punto alle 08.00
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, parteciperà oggi a una chiamata con Volodymyr Zelensky e altri leader dell'UE. Lo riferisce una portavoce dell'esecutivo dell'Unione europea. La chiamata arriva alla vigilia del previsto incontro a Mar-a-Lago del presidente ucraino con Donald Trump, per continuare i negoziati sull'accordo con la Russia. La base di partenza è l'ultimo round di colloqui tra Stati Uniti e Ucraina che ha prodotto un piano in 20 punti, che è stato inviato a Mosca.
Trump ritiene che ci siano buone possibilità di risolvere il conflitto in Ucraina. «Beh, penso che abbiamo buone possibilità di riuscirci», ha dichiarato il presidente USA al New York Post, ripreso dall'agenzia russa Tass. «Ho risolto otto guerre, e questa è la più difficile di tutte. Ma credo che ce la faremo». Secondo il quotidiano, il leader statunitense sarebbe ottimista sulla possibilità di raggiungere un accordo di pace durante l'incontro di domani con Zelensky. A suo avviso, entrambe le parti sono interessate a porre fine al conflitto. «Penso che [il governo di Kiev] voglia farlo ora, e penso che anche la Russia voglia farlo. Ma ogni volta che uno vuole farlo, l'altro no», ha detto Trump.
Nel frattempo, i russi hanno attaccato diversi distretti della regione di Kiev, danneggiando edifici residenziali, cantieri edili e aziende, e causando feriti. Lo ha riferito l'Amministrazione Militare Regionale di Kiev su Telegram, secondo Ukrinform. «Il paese terrorista continua a fare guerra alla popolazione civile. Il nemico sta attaccando deliberatamente infrastrutture critiche e case», si legge nel post.
Una persona è rimasta ferita: un residente della regione di Ivano-Frankivsk stava guidando un camion durante l'attacco e ha riportato ferite da schegge alla schiena. È stato ricoverato in un ospedale locale.
A Vyshhorod le finestre di un grattacielo sono state danneggiate. Nel distretto di Boryspil sono stati danneggiati impianti di produzione e due auto. Nel distretto di Bucha è scoppiato un incendio in un cantiere edile. Nel distretto di Obukhiv i locali di un'azienda municipale in una delle comunità sono stati danneggiati. I militari ricordano che l'allerta rimane in vigore e l'Amministrazione Militare Regionale di Kiev chiede a tutti di rimanere in luoghi sicuri.
Quattro persone sono rimaste ferite in un attacco russo a Kiev il 27 dicembre. Lo ha riferito Ukrinform citando un post Telegram del sindaco della capitale Vitali Klitschko. «Attualmente, quattro vittime dell'attacco nemico alla capitale hanno richiesto assistenza medica. Tre di loro sono state ricoverate in ospedale. Una ha ricevuto cure ambulatoriali», ha scritto. Sempre secondo Klitschko nel distretto di Holosiivskyi sarebbe scoppiato un incendio presso una stazione di servizio. A Obolonsky i detriti sono caduti su una cooperativa di cottage estivi. Detriti sono caduti anche in un'area aperta nel distretto di Desnyanskyi. Tutti i servizi sono disponibili, ha sottolineato il sindaco di Kiev.
E Mosca sta probabilmente posizionando nuovi missili balistici ipersonici a capacità nucleare in un'ex base aerea nella Bielorussia orientale, uno sviluppo che potrebbe rafforzare la capacità della Russia di lanciare missili in tutta Europa, secondo quanto scoperto da due ricercatori statunitensi studiando le immagini satellitari. E' quanto scrive Reuters sul suo sito. La valutazione dei ricercatori è sostanzialmente in linea con le scoperte dell'intelligence statunitense, ha affermato una persona a conoscenza della questione che ha parlato a condizione di mantenere l'anonimato per condividere informazioni non autorizzate alla divulgazione al pubblico.
