Il caso

Perché ad Atene il cielo si è tinto di arancione?

Come a New York lo scorso anno, anche i cieli della capitale greca hanno assunto una tonalità color seppia – Gli incendi, però, questa volta non c'entrano: la «colpa» è delle tempeste di polvere del Sahara
© EPA/ORESTIS PANAGIOTOU
Red. Online
24.04.2024 09:30

Poco meno di un anno fa, improvvisamente, i cieli di New York si erano tinti di giallo. La Grande Mela era stata coperta da un filtro color seppia, a metà tra un film degli anni '30 e uno scenario apocalittico. L'origine di quello strano fenomeno, però, era da ricercare nella coltre di fumo che aveva invaso gran parte del nord del continente americano, a causa dei grossi incendi che, da settimane, stavano devastando il Canada. Un evento che citiamo, perché a molti sarà tornato alla mente osservando le foto che, da qualche ora, stanno circolando sul web. Anche ad Atene, infatti, il cielo si è improvvisamente tinto di arancione. Ma questa volta, gli incendi non c'entrano. 

Ciò che ha coperto i cieli della capitale greca di una foschia giallo-arancione è il risultato di un fenomeno che abbiamo potuto sperimentare anche alle nostre latitudini, anche se in forma decisamente minore. La «colpa», se così possiamo definire, è infatti delle tempeste di polvere del Sahara. Solo a fine marzo, anche in Ticino abbiamo avuto modo di vedere da vicino le tracce di questo fenomeno: c'è chi, parcheggiando all'aperto, aveva trovato l'auto coperta da una patina marroncina. Chi, invece, sul mobilio del giardino. Situazioni particolari che, talvolta, insieme a un cielo più giallognolo del solito, ci hanno incuriosito e portato a domandarci che cosa stesse succedendo. 

Ad Atene, insomma, è successa la stessa cosa. Ma in modo decisamente più marcato. Come scrive il Guardian, la tempesta di polvere del Sahara che ha investito diverse città greche è stata «uno degli episodi peggiori di questo tipo dal 2018». Anno in cui, le nuvole di sabbia del deserto avevano colorato i cieli sopra Creta in maniera preoccupante.

Questa volta, però, oltre a essere stata coperta da un filtro color seppia, la foschia che ha invaso Atene ha anche limitato fortemente la visibilità. E, soprattutto, ha portato le autorità a diramare un'allerta per possibili rischi respiratori. Le concentrazioni di polvere, infatti, possono aumentare anche le concentrazioni di particelle sottili di inquinamento, che inevitabilmente potrebbero causare pericoli nelle persone già affette da problemi di salute. Tuttavia, secondo il servizio meteorologico greco, il cielo dovrebbe tornare a schiarirsi già nel corso della giornata odierna. 

Ciononostante, sebbene la colpa di questo fenomeno non sia da ricercare negli incendi, come accaduto invece per New York, per ironia della sorte, la situazione dei roghi in Grecia è peggiorata notevolmente proprio nelle scorse ore. Il servizio antincendio greco ha dichiarato ieri sera che nelle ultime 24 ore sono scoppiati 25 incendi in tutto il Paese. Sull'isola di Paros, in particolare, sono state arrestate tre persone sospettate di aver appiccato, accidentalmente, un incendio alle sterpaglie. Un episodio che, inevitabilmente, richiama alla mente quanto accaduto sull'isola di Rodi la scorsa estate, quando gli incendi fuori controllo, in prossimità di hotel e case, hanno portato allo sfollamento di circa 30.000 persone, la cui maggioranza era composta da turisti che cercavano solo un po' di relax sull'isola greca.