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I due leader hanno parlato per circa un'ora: nel corso della loro conversazione telefonica hanno discusso anche di Iran e Siria – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:23
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Trump: «Nessun progresso sull'Ucraina con Putin»
Trump ha dichiarato di non aver fatto nessun passo avanti sul cessate il fuoco in Ucraina nella telefonata di oggi con Putin, «No, non ho fatto alcun progresso con lui», ha detto il presidente ai giornalisti aggiungendo di «non essere contento» della guerra in corso.
23:22
23:22
Trump: «Continuiamo a dare armi all'Ucraina»
Donald Trump nega di aver smesso di fornire armi all'Ucraina. «Le abbiamo date e continuiamo a farlo ma dobbiamo essere sicuri di averne abbastanza per noi», ha dichiarato lo stesso presidente prima di partire per l'Iowa.
23:21
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Trump: «Ho detto a Putin che non sono contento della situazione in Ucraina»
Donald Trump ha detto a Vladimir Putin che non sono «contento» della situazione in Ucraina. Lo ha riferito lo stesso presidente prima di partire per l'Iowa.
18:53
18:53
Si è concluso, dopo quasi un'ora, il colloquio tra Trump e Putin
Si è conclusa dopo quasi un'ora la telefonata tra Vladimir Putin e Donald Trump, durante la quale il presidente russo ha detto a quello americano di volere continuare a cercare una soluzione negoziata alla guerra in Ucraina, ma anche che la Russia non abbandonerà i suoi sforzi per eliminare le cause di fondo del conflitto. Lo ha rivelato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, citato dall'agenzia Ria Novosti.
Il Cremlino sostiene che i due leader, nel corso della loro conversazione telefonica, non abbiano invece discusso della sospensione delle forniture di alcune armi americane all'Ucraina. «Questo tema non è stato toccato», ha dichiarato Ushakov, stando al quale non si è parlato nemmeno di un possibile incontro fra i due.
C'è per contro stato spazio per discutere anche di Iran e Siria, con Putin e Trump che hanno convenuto di continuare i contatti tra loro su questi temi. Secondo Ushakov, il presidente russo ha sollecitato l'omologo a cercare una soluzione diplomatica ai conflitti in Medio Oriente, sottolineando l'importanza di risolvere tutte le controversie e le tensioni esclusivamente attraverso mezzi politici e diplomatici.
16:48
16:48
«I servizi ucraini hanno ucciso l'ex sindaco di Lugansk»
L'Sbu, i servizi segreti ucraini, hanno ucciso l'ex sindaco di Lugansk, Manolis Pilavov, morto in seguito all'esplosione di un ordigno esplosivo. Lo riportano i media ucraini.
15:36
15:36
Oggi Putin telefonerà a Trump
Il presidente russo Vladimir Putin annuncia che avrà oggi una conversazione telefonica con Donald Trump.
«Oggi parlerò con il presidente statunitense e sicuramente gli suggerirò di utilizzare questo materiale per promuoverlo sul mercato americano», ha detto Putin, citato dalla Tass, visitando una esposizione di prodotti russi.
15:32
15:32
Ucciso in un attentato l'ex sindaco di Lugansk
Manolis Pilavov, l'ex sindaco di Lugansk, capoluogo dell'omonima regione dell'Ucraina orientale annessa dalla Russia, è rimasto ucciso oggi in un attentato, secondo quanto riferisce l'agenzia Ria Novosti citando una fonte.
La famiglia, citata dall'agenzia Interfax, ha confermato la morte senza precisare le cause. In precedenza l'amministrazione della Repubblica di Lugansk aveva dato notizia di un'esplosione nel centro del capoluogo con un bilancio di un morto e tre feriti. Pilavov è stato sindaco dal 2014 al 2023.
14:54
14:54
«Zelensky parlerà domani con Trump»
Il Financial Times riporta che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbe parlare domani con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per discutere dell'improvvisa interruzione di alcune importanti forniture di armi statunitensi a Kiev.
12:31
12:31
Anche le armi USA già arrivate in Polonia e dirette verso l'Ucraina sono state bloccate
Dopo che il Pentagono ha deciso di interrompere l'invio di forniture di missili e munizioni che aveva promesso all'Ucraina, anche le armi statunitensi già arrivate in Polonia e dirette verso l'Ucraina sono state bloccate. Lo scrive il Wall Street Journal citando funzionari dell'amministrazione Trump e del Congresso.
Secondo il giornale Usa, le forniture bloccate in Polonia comprendono oltre due dozzine di missili PAC-3 Patriot, più di due dozzine di sistemi di difesa aerea Stinger, missili aria-terra Hellfire e oltre 90 missili aria-aria AIM destinati all'uso con i caccia F-16 dell'Ucraina.
12:28
12:28
Vice capo della Marina russa ucciso nel Kursk
Il vice comandante della Marina militare russa, il generale Mikhail Gudkov, è rimasto in ucciso nella regione di Kursk. Lo ha reso noto Oleg Kozhemyako, il governatore della regione di Primorye, in estremo oriente, della quale era originario l'alto ufficiale.
Kozhemyako non precisa le circostanze della morte di Gudkov, ma nei giorni scorsi canali Telegram militari russi avevano parlato di un missile ucraino che aveva colpito una postazione nella regione russa uccidendo il generale e altri militari.
Gudkov, già comandante della 155/a Brigata dei fanti di Marina, era stato promosso vice comandante dell'arma nel marzo scorso. Kozhemyako ha confermato che con lui sono rimasti uccisi un altro ufficiale, Nariman Shikhaliev, e un numero imprecisato di soldati.
«Esprimo le mie profonde condoglianze alle famiglie, amici e colleghi di Mikhail Gudkov, Nariman Shikhaliev e tutti gli altri soldati che sono morti nella regione di Kursk», ha scritto il governatore di Primorye sul suo canale Telegram, citato dall'agenzia Tass.
12:25
12:25
Presidenza UE: «faremo di tutto per l'adesione dell'Ucraina»
«L'Ucraina appartiene all'Unione europea. È nell'interesse sia della Danimarca che dell'Europa. Pertanto, la Presidenza danese dell'Ue farà tutto il possibile per aiutare l'Ucraina nel suo percorso verso l'adesione all'Ue».
Lo ha dichiarato il Primo Ministro danese Mette Frederiksen che ad Aarhus ha organizzato un vertice con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
«Dobbiamo rafforzare l'Ucraina. E dobbiamo indebolire la Russia. La prima aumentando il sostegno militare», ha aggiunto.
«In questo momento l'Ucraina sta combattendo per tutti noi. Non vedo alcun segno che Vladimir Putin voglia la pace, e non credo neanche per un secondo che Putin intenda fermarsi con l'Ucraina», ha detto Frederiksen in conferenza stampa con von der Leyen per l'avvio della presidenza di turno Ue della Danimarca.
«L'Ucraina fa parte della famiglia europea, è importante che Zelensky sia qui», ha affermato Frederiksen, spiegando che l'Ue deve proseguire sulle sanzioni e stoppare ogni import di gas russo.
11:08
11:08
«USA e Ucraina stanno lavorando per organizzare una chiamata tra Trump e Zelensky»
Stati Uniti e Ucraina stanno lavorando per organizzare una chiamata tra Trump e Zelensky dopo lo stop americano all'invio di alcune armi a Kiev, compresi di sistemi di difesa anti-aerea: lo riporta Politico.
«Gli Stati Uniti stanno informando l'Ucraina oggi a Kiev e a breve verrà organizzata anche una telefonata tra Trump e Zelensky», ha dichiarato un diplomatico europeo a conoscenza della pianificazione. «Gli Stati Uniti sono ancora in piena fase di definizione del modo migliore per supportare la difesa ucraina. Questa rimane una priorità».
La decisione del Pentagono di bloccare alcune spedizioni di armi all'Ucraina ha colto di sorpresa, secondo Politico, perfino le persone solitamente informate su tali questioni, tra cui membri del Congresso, funzionari del Dipartimento di Stato e importanti alleati europei.
La pausa è stata motivata dal capo delle politiche del Pentagono, Elbridge Colby, e da una ristretta cerchia di consiglieri, in seguito al timore che alcune scorte di armi negli Stati Uniti si stessero esaurendo.
Persino gli alleati del presidente Donald Trump si sono mostrati frustrati da questa mossa e hanno accusato funzionari come Colby di aver portato avanti la mossa senza avvisare il resto dell'amministrazione o altri.
«Credo che sia tutto opera del direttore politico del Dipartimento della Difesa, questo Colby. In sostanza, non abbiamo un consigliere per la sicurezza nazionale», ha detto il deputato repubblicano del Texas Michael McCaul. «Non sono nemmeno sicuro che (il Segretario di Stato Marco) Rubio sia stato consultato su questo... C'è una divisione interna alla Casa Bianca».
07:07
07:07
Il presidente di Cuba incontra il direttore del Servizio di Intelligence Esterna della Russia
Il presidente di Cuba, Miguel Diaz-Canel Bermúdez, ha ricevuto Sergei Naryshkin, direttore del Servizio di Intelligence Esterna della Russia.
«È un piacere per noi ricevervi a Cuba», ha detto il presidente che è anche il primo segretario del Comitato centrale del Partito comunista di Cuba in un video dell'incontro da lui pubblicato sul suo account ufficiale di X.
Durante l'incontro, Diaz-Canel ha trasmesso l'affetto del Generale dell'Esercito Raul Castro Ruz al capo dell'intelligence russa, inviando i suoi saluti al presidente russo Vladimir Putin.
Il presidente cubano ha sottolineato che questo incontro si svolge in un contesto speciale, segnato da due anniversari significativi: l'80° anniversario della vittoria sovietica nella Grande guerra patriottica contro la Germania nazista ed il 65° anniversario del ripristino delle relazioni diplomatiche tra Cuba e Russia.
Diaz-Canel ha poi espresso la sua gratitudine per «il sostegno incondizionato della Russia nella lotta contro il blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti», così come per gli sforzi per garantire la rimozione di Cuba dall'elenco degli stati sponsor del terrorismo.
Alla riunione ha anche partecipato il membro del Politburo e Ministro dell'Interno, il Generale di Corpo d'Armata Lazaro Alberto Alvarez Casas.
06:21
06:21
Il punto alle 06.00
Una donna è morta e due persone sono rimaste ferite a causa dei detriti di un drone finiti su un'abitazione privata nel distretto di Lipetsk, in Russia. Lo ha riferito - come riporta l'agenzia Interfax - il governatore della regione, Igor Artamonov. «I detriti del drone sono caduti su un edificio residenziale privato nel distretto di Lipetsk. Purtroppo, ci sono delle vittime. Una donna nata nel 1954 che viveva nella casa è morta. Altre due persone sono rimaste ferite», ha scritto Artamonov sul suo canale Telegram.
«Ucraina e Stati Uniti stanno chiarendo tutti i dettagli del supporto alla difesa, inclusa la difesa aerea. In un modo o nell'altro, dobbiamo garantire la protezione del nostro popolo». Lo afferma in un video sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Durante il semestre di presidenza danese si sono tenute anche discussioni sui prossimi passi nelle relazioni con l'UE. Stiamo inoltre collaborando con la Danimarca e altri partner a nuovi accordi per la produzione di armi, inclusa la produzione congiunta, e preparando aggiornamenti sui droni intercettori», conclude.
La Corea del Nord è pronta a triplicare il numero delle sue truppe che combattono per la Russia lungo la linea del fronte con l'Ucraina, inviando dai 25.000 ai 30.000 soldati aggiuntivi per assistere Mosca, secondo una valutazione di intelligence condotta da funzionari ucraini. Le truppe potrebbero arrivare in Russia nei prossimi mesi, secondo la valutazione visionata dalla CNN, aggiungendosi agli 11.000 inviati a novembre che hanno contribuito a respingere l'incursione ucraina nella regione russa di Kursk. Circa 4.000 di questi soldati nordcoreani sono stati uccisi o feriti, secondo funzionari occidentali, ma da allora la cooperazione tra Pyongyang e Mosca è ulteriormente migliorata. Un funzionario dell'intelligence occidentale ha confermato la stima, affermando di aver visionato informazioni separate dalla valutazione ucraina, che suggerivano che fino a 30.000 nuovi soldati nordcoreani potrebbero essere inviati in Russia. La valutazione ucraina visionata dalla CNN afferma che il Ministero della Difesa russo è in grado di fornire «equipaggiamento, armi e munizioni necessari» con l'obiettivo di «un'ulteriore integrazione nelle unità di combattimento russe». Il documento aggiunge che «esiste una forte possibilità» che le truppe nordcoreane siano impegnate in combattimenti in parti dell'Ucraina occupata dalla Russia «per rafforzare il contingente russo, anche durante le operazioni offensive su larga scala».