Russia

L'«intervista in ginocchio» di Tucker Carlson non è piaciuta nemmeno a Putin

Il presidente russo critica il botta e risposta con l'ex conduttore di Fox News: «Nessuna domanda tagliente, avrei voluto rispondere a tono» - Lo «zar» a sorpresa: «Preferisco Biden a Trump»
©Sputnik
Michele Montanari
15.02.2024 10:00

C’è chi ha subito parlato di «intervista in ginocchio», ossia un botta e risposta in cui il giornalista non pone alcuna domanda scomoda, ma asseconda il suo interlocutore facendo passivamente da megafono, anche davanti a palesi falsità. Evidentemente quella realizzata da Tucker Carlson a Vladimir Putin è stata talmente accomodante da aver deluso persino il presidente russo. Putin ha sì ringraziato l’ex conduttore televisivo di Fox News, ma si è detto sorpreso per la mancanza di «domande taglienti».

L’intervista realizzata a Mosca dal giornalista americano, della durata di due ore, la scorsa settimana aveva immediatamente fatto il giro del mondo, suscitando molte polemiche. Ieri Putin è tornato su quel botta e risposta, dicendo al presentatore televisivo russo Pavel Zarubin che avrebbe preferito tutt'altro trattamento, sperando che Carlson si comportasse in modo più aggressivo.

«Ad essere sincero, pensavo che si sarebbe comportato in modo aggressivo e avrebbe posto le cosiddette domande taglienti. Non solo ero preparato a questo, ma lo volevo, perché mi avrebbe dato l’opportunità di rispondere allo stesso modo», ha dichiarato il capo del Cremlino.

L'intervista di Carlson è stata la prima che Putin ha rilasciato a un giornalista statunitense da quando è iniziata l'invasione russa dell'Ucraina, quasi due anni fa. Putin, tra le altre cose, ha affermato che l'Occidente deve capire che è «impossibile» che il suo Paese venga sconfitto in Ucraina. Una tesi, questa, sposata recentemente dai alcuni deputati repubblicani USA e dall’imprenditore miliardario Elon Musk.

«Dato che oggi non siamo in grado di avere un dialogo diretto con l'Occidente, dobbiamo essere grati al signor Carlson per averlo potuto fare attraverso il suo ruolo di intermediario», ha detto Putin, per poi aggiungere: «Francamente, non sono stato pienamente soddisfatto per questa intervista».

Il Cremlino aveva acconsentito alla realizzazione del colloquio guidata da Carlson perché secondo Putin l’approccio dell’ex conduttore di Fox News differiva dalla cronaca «unilaterale» di molti media occidentali rispetto alla guerra in Ucraina.

Carlson, subito dopo l’intervista, era stato molto criticato proprio per la mancanza di domande scomode. L'ex conduttore di Fox News, conservatore vicino a Donald Trump e notoriamente filo-putiniano, è finito più volte nell'occhio del ciclone, non solo per la diffusione di fake news a favore del tycoon, ma anche per la disinformazione legata alla pandemia di Covid-19 o le teorie complottiste su una presunta sostituzione etnica. Carlson è stato pure accusato di sessismo e di atteggiamenti discriminatori verso la comunità LGBT.

Nel faccia a faccia con Zarubin di ieri, Putin ha sorpreso tutti affermando di preferire Joe Biden a Donald Trump, ma di essere disposto a lavorare con qualsiasi presidente degli Stati Uniti: «Biden è una persona più esperta e prevedibile, un politico della vecchia scuola», ha dichiarato il presidente russo. L'attuale capo della Casa Bianca critica da tempo Putin, anche prima dell’invasione russa dell’Ucraina, ed è arrivato a definirlo un «assassino». Sotto l'amministrazione Biden, gli Stati Uniti hanno fornito circa la metà di tutti gli aiuti militari arrivati a Kiev da quando è scoppiata la guerra.

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