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Putin: «Gazprom rispetterà i suoi impegni sull'export di gas» — Segui il live

Il presidente russo: «L'attacco in Ucraina? L'Occidente non ci ha lasciato altra scelta» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Putin: «Gazprom rispetterà i suoi impegni sull'export di gas» — Segui il live
Red. Online
19.07.2022 06:24
23:33
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Putin: «Gazprom rispetterà i suoi impegni sull'export di gas»

La Gazprom continuerò a rispettare i suoi impegni relativi all'esportazione di gas. Lo ha detto Vladimir Putin, citato dalla Tass. Il leader del Cremlino ha pure fatto sapere che la Russia è pronta a cooperare per l'esportazione del grano ucraino, ma vuole che siano tolte tutte le restrizioni alle esportazioni del grano russo. 

20:58
20:58
Putin: «L'azione in Ucraina? L'Occidente non ci ha lasciato altra scelta»

«Le provocazioni dell'Occidente non hanno lasciato scelta alla Russia che quella di reagire», con l'attacco all'Ucraina. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla televisione iraniana, incontrando a Teheran la Guida iraniana Ali Khamenei. Tra le «provocazioni» Putin ha citato quello che ha definito il «colpo di Stato» con il rovesciamento nel 2014 del presidente filorusso Yanukovich, e «l'espansione della NATO», che a suo parere anche alcuni Paesi europei appoggerebbero su «pressione degli USA».

19:50
19:50
«Cento dollari a chi aiuta a identificare i collaboratori dei russi»

 Il governatore della regione di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina costantemente bombardata dai raid russi, ha annunciato oggi una ricompensa di 100 dollari per chiunque aiuterà a identificare i collaboratori dei russi. In una dichiarazione sul suo account Telegram, il governatore Vitali Kim ha invitato a fornire informazioni su «coloro che rivelano agli occupanti i luoghi di schieramento delle truppe ucraine» o ad aiutarli a stabilire le coordinate di potenziali bersagli dei bombardamenti.

19:48
19:48
Incontro a Teheran, «passi avanti sul grano»

L'approccio della Russia nei confronti della mediazione della Turchia sui corridoi nel mar Nero per esportare il grano dai porti dell'Ucraina è «positivo». Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan prima di incontrare l'omologo russo Vladimir Putin a Teheran, come riporta Anadolu.

«Non tutti i problemi sull'esportazione di grano ucraino sono stati risolti, ma ci sono progressi ed è già buono», ha affermato Putin nell'incontro con l'omologo Erdogan, secondo quanto riporta Anadolu. Il presidente russo ha inoltre ringraziato Erdogan per gli sforzi di mediazione messi in campo da Ankara riguardo ai corridoi.

19:10
19:10
Zelensky sente Draghi: «Grazie per il sostegno italiano»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato di avere avuto una conversazione telefonica con il premier italiano Mario Draghi.

«L'ho ringraziato per il completo sostegno e la solidarietà del popolo italiano. Ho inoltre sottolineato il significativo contributo personale del Primo Ministro per la concessione all'Ucraina dello status di Paese candidato all'adesione UE», ha scritto Zelensky su Twitter.

19:06
19:06
«Mosca e Kiev vicine all'accordo sul grano»

La Russia e l'Ucraina sono vicine a un accordo per mettere fine al blocco delle esportazioni del grano. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti.

Un'intesa sul passaggio sicuro di milioni di tonnellate di grano attraverso il Mar Nero appare vicina ma restano nodi da sciogliere su come assicurare la sicurezza dei porti e delle navi durante la rotta.

Mosca avrebbe dato assicurazioni sul fatto che non lancerà attacchi contro i cargo con grano e altri prodotti bloccati sulle coste ucraine dall'inizio dell'invasione. Kiev però non sarebbe completamente convinta e avrebbe chiesto assicurazioni sul fatto che la Russia non attacchi i suoi porti.

18:15
18:15
«Tre tecnici della centrale di Zaporizhzhia rapiti dai russi»

Energoatom, l'azienda statale che supervisiona gli impianti nucleari in Ucraina, ha denunciato il rapimento da parte degli occupanti russi di tre lavoratori della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo riporta l'Ukrainska Pravda, precisando che i tre sono stati portati in una destinazione sconosciuta.

Il rapimento sarebbe avvenuto tra domenica e lunedì scorsi. Si tratta di Ihori Kvashnin, capo del servizio di protezione ambientale della centrale, Serhii Pykhtin, vice capo del dipartimento di decontaminazione per il funzionamento e la gestione dei rifiuti radioattivi, ed Elena Ryabtseva, capo del dipartimento di decontaminazione.

«Questo è un altro tentativo degli invasori di destabilizzare il funzionamento della grande centrale nucleare di Zaporizhzhia, che è sotto l'occupazione russa da marzo», si legge nella nota.

18:13
18:13
«Gazprom pronta al riavvio di Nord Stream giovedì»

Gazprom sarebbe pronta a riavviare, a flusso ridotto, le esportazioni di gas all'Europa attraverso Nord Stream il prossimo giovedì 21 luglio al termine del periodo di manutenzione. È quanto scrive Bloomberg citando alcune fonti secondo cui comunque la decisione finale ancora deve essere presa dal Cremlino.

17:53
17:53
«Orgogliosa del lavoro fatto»

Iryna Venediktova, rimossa dalla carica di procuratore Generale ucraino, ha invocato l'unità politica nel suo discorso di addio oggi al parlamento ucraino che ha dato l'ok al suo licenziamento deciso nei giorni scorsi dal presidente Volodymyr Zelensky. Lo riporta la CNN.

«Il presidente aveva il diritto di prendere una decisione del genere. Pertanto, credo che oggi un soldato in trincea non dovrebbe pensare al potere e a ciò che sta accadendo al potere - ha affermato Venediktova rivolgendosi ai deputati -. Dobbiamo essere uniti come mai prima d'ora».

L'ex procuratore ha affermato di essere «orgogliosa» di quanto ha fatto durante la sua carriera e ha invitato il suo successore a proseguire nel lavoro, indagando e perseguendo i crimini di guerra commessi dalla Russia.

«Abbiamo delle squadre mobili che lavorano sul campo, composte da vari esperti, e abbiamo una metodologia collaudata», ha affermato, invitando ad andare avanti in «questa direzione».

17:31
17:31
Putin incontra Raisi e Khamenei a Teheran

Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto colloqui con l'omologo iraniano Ebrahim Raisi e la Guida suprema dell'Iran Ali Khamenei a Teheran. Lo rende noto l'agenzia stampa dello Stato islamico Mehr.

«La cooperazione nella lotta al terrorismo ha portato sicurezza nella regione», ha affermato Raisi durante l'incontro, mentre Putin ha sottolineato come le relazioni a livello commerciale tra Mosca e Teheran «si stanno sviluppando rapidamente».

Più tardi, Putin e Raisi hanno in programma di prendere parte a colloqui sulla Siria, nel formato di Astana, a cui parteciperà anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

15:44
15:44
Ostaggio 16.enne liberato: «I russi torturavano gli altri prigionieri»

Un ragazzo ucraino di 16 anni ha raccontato al quotidiano britannico Guardian di essere stato tenuto in ostaggio dai soldati russi per 90 giorni e di essere stato testimone delle torture inflitte dai militari di Mosca nei confronti di altri prigionieri detenuti in celle vicine alla sua.

Il giovane, Vladislav Buryak, che è stato 'separato' dalla sua famiglia l'8 aprile scorso a un posto di blocco mentre tentava di fuggire dalla città di Melitopol sotto assedio russo, è stato rilasciato dopo una trattativa durata mesi tra suo padre, Oleg, un funzionario ucraino locale, e i soldati russi, che volevano scambiare Vladislav con una persona di maggiore interesse per l'esercito russo.

Nel suo resoconto sulla prigionia vengono citati i violenti interrogatori e i maltrattamenti inflitti - anche con brutali percosse - ai detenuti da parte delle forze separatiste russe e filo-russe.

Drammatici i ricordi del ragazzo: «Mi hanno fatto lavare il pavimento della stanza che usavano per gli interrogatori, oltre a pulire le stanze degli agenti e buttare via la loro spazzatura - ha raccontato -. La cella dove sono stato rinchiuso era a pochi metri da dove conducevano gli interrogatori. Sentivo le persone urlare e quando pulivo la stanza vedevo macchie di sangue».

14:57
14:57
Truppe russe bombardano Sloviansk: «Civili sotto le macerie»

L'esercito russo ha bombardato la città di Sloviansk, nella regione del Donetsk. Lo ha reso noto il sindaco della città, Vadym Lyakh, precisando che alcune persone sono rimaste sotto le macerie degli edifici distrutti dai raid. Lo riporta Ukrinform.

«Purtroppo, Sloviansk è stata bombardata di nuovo - ha detto Lyakh - con quattro esplosioni. Ci sono dei feriti, ma fortunatamente al momento non si registrano delle vittime».

14:55
14:55
«Dopo il raid di Kiev, si rischia la chiusura della navigazione sul Dnipro»

Il «bombardamento ucraino di una centrale idroelettrica nel territorio controllato dalla Russia nell'Ucraina meridionale potrebbe portare alla completa chiusura della navigazione sul fiume Dnipro, la più grande via d'acqua del paese».

Lo, hanno reso noto le autorità filorusse stando all'agenzia di stampa Tass, scrive il Guardian.

Le forze russe hanno preso il controllo della centrale idroelettrica di Kakhovka, situata nella regione di Kherson, appena a nord della Crimea annessa alla Russia, nei primi giorni dell'invasione russa.

13:16
13:16
Il Parlamento vota la destituzione del capo 007 e del procuratore generale

Il parlamento ucraino ha votato il licenziamento del capo dei servizi di sicurezza (SBU) e il procuratore generale, come proposto dal presidente Volodymyr Zelensky.

«Il Parlamento ha votato la revoca dell'incarico di procuratore generale a Iryna Venedyktova», ha scritto su Telegram il deputato David Arakhamia. Anche diversi altri parlamentari hanno annunciato sui loro canali Telegram il licenziamento del capo dell'SBU Ivan Bakanov. Lo riporta Kiev Independent.

Il Parlamento ha nominato anche il nuovo Ministro delle Politiche sociali che sarà Oksana Zholnovych che ha diretto il Dipartimento delle politiche sociali e dell'assistenza sanitaria presso l'Ufficio del Presidente. È stata anche consulente di due precedenti ministri delle Politiche sociali nel periodo 2019-20.

12:37
12:37
«Un taglio obbligatorio dei consumi in caso di crisi del gas»

Taglio obbligatorio dei consumi a livello UE in caso di crisi sulle forniture di gas. È una delle misure contenute nella nuova bozza del piano Ue per la riduzione della domanda del gas, che sarà presentato domani.

Dal documento aggiornato, di cui l'agenzia italiana ANSA ha preso visione, sono stati eliminati i riferimenti (contenuti in una prima versione del testo) all'obbligo per gli edifici pubblici di limitare il riscaldamento a 19 gradi e i condizionatori a 25.

Viene in compenso introdotto il principio di 'massimo sforzo' per la riduzione energetica. Sforzo che, in caso di crisi della forniture, diventerebbe vincolante a livello UE.

La proposta che domani varerà la Commissione, si compone di una comunicazione e un allegato che includerà una proposta di regolamento, quindi di un atto legislativo che ha una sua obbligatorietà in tutti i paesi europei. Nelle ultime due pagine dell'allegato si immaginano due scenari, di «pre-allarme» e di «allarme».

Nel primo si prevede l'approvazione di un regolamento che indica un target volontario di riduzione della domanda in tutti gli Stati, secondo il principio del «massimo sforzo». La percentuale di riduzione non è nel documento e, probabilmente, sarà oggetto di discussione domani in Collegio dei Commissari. In situazione di allarme, il taglio dei consumi diventerebbe obbligatorio. Anche in questo caso, la percentuale non è nota.

12:31
12:31
Nel nuovo pacchetto di sanzioni UE potrebbe esserci anche Sberbank

Nel nuovo pacchetto di sanzioni UE, a quanto si apprende da più fonti europee, sono previste anche ulteriori misure restrittive contro Sberbank, la principale banca russa.

In particolare l'istituto finanziario sarebbe tra le entità in ingresso nella lista nera europea e ciò implicherebbe il congelamento dei suoi attivi e il divieto della stragrande maggioranza delle transazioni. Ungheria, Austria e Croazia hanno tuttavia chiesto una fase di adattamento prima dell'ingresso di Sberbank (presente nei tre stati) nell'elenco. Il nuovo pacchetto di sanzioni è stato sul tavolo, ieri, della riunione degli ambasciatori dei 27.

Nella riunione di ieri, spiega la presidenza ceca, è emersa «unità sulla necessità di approvare il nuovo pacchetto» anche per «evitare scappatoie» alle misure finora messe in campo. Mercoledì, dopo che la Commissione avrà operato le ultime limature al testo, una nuova riunione degli ambasciatori dei 27 sarà chiamata all'approvazione del pacchetto. A quel punto, attraverso la cosiddetta procedura scritta, dopo il via libera delle capitali europee ci sarà l'ok formale alle nuove misure. L'obiettivo dell'Ue è che entrino in vigore entro questa settimana.

Tra le nuove misure sul tavolo anche il bando all'oro russo (ma non se contenuto in articoli da gioielleria) e l'ingresso di una cinquantina di personalità russe nella lista nera.

08:27
08:27
Zelensky: «Le armi occidentali stanno facendo la differenza»

Le armi recentemente fornite dall'Occidente all'esercito ucraino stanno facendo una differenza notevole nel favorire i successi militari e le perdite inflitte all'invasore russo, secondo quanto dichiarato dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un discorso tenuto durante la notte.

Secondo il "commander in chief" di Kiev, a far girare, seppure lentamente, le sorti militari del conflitto sono stati soprattutto i sistemi missilistici avanzati americani Himars, precisi ed efficienti.

«Siamo riusciti a stabilizzare la situazione. Quest'ultima è complessa, intensa, ma sotto controllo. Un importante fattore che ha contribuito alla riconquista delle linee difensive e posizioni è stato l'arrivo puntuale dell'M142 Himars, che infligge chirurgicamente colpi ai posti di controllo e ai depositi di munizioni e carburante del nemico», ha aggiunto alle parole del presidente Valeriy Zaluzhniy, il comandante militare ucraino, citato dalla CNN.

La CNN da parte sua ha identificato almeno 20 raid missilistici ucraini di successo dietro alle linee russe, nelle regioni di Donetsk, Ligansk, Mykolaiv e Kherson, tutti nel mese di luglio. Alcuni di questi, secondo la CNN, hanno provocato potenti esplosioni.

07:01
07:01
Jill Biden riceverà la first lady ucraina alla Casa Bianca

Jill Biden riceverà la first lady ucraina, Olena Zelenska, alla Casa Bianca all'ora di pranzo. Lo riferisce la Casa Bianca. È la seconda volta che le due first lady si incontrano. Biden aveva fatto visita alla first lady in Ucraina lo scorso maggio.

Zelenska ha incontrato a Washington Antony Blinken. Il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, ha detto ai giornalisti che il segretario di Stato americano ha sottolineato l'impegno degli Stati Uniti nell'aiutare l'Ucraina contro l''invasione russa e ha elogiato il "lavoro di Zelenska a sostegno dei molti civili ucraini che sono stati, in modi diversi, colpiti da questa guerra brutale".

06:24
06:24
Il punto alle 6.00

Oggi, 19 luglio, è il 146. giorno dall'inizio della guerra in Ucraina. I combattimenti continuano con maggiore violenza nella parte orientale del Paese, dove le forze russe hanno bombardato la città di Toretsk uccidendo sei persone, secondo quanto riferito da funzionari ucraini citati dal Guardian. «Nelle prime ore del mattino, la città di Toretsk è stata bombardata. Un edificio a due piani con persone all'interno è stato distrutto», ha dichiarato il servizio di emergenza statale ucraino. «I soccorritori hanno trovato e recuperato i corpi di cinque persone morte in totale. Tre persone sono state salvate dalle macerie e una di loro è morta in ospedale».

Secondo una lettera visionata da Reuters, intanto, l'azienda russa Gazprom ha comunicato ai clienti europei di non poter garantire le forniture di gas a causa di circostanze «straordinarie».

La Turchia ha dichiarato che è «probabile», questa settimana, un incontro con Ucraina, Russia e Nazioni Unite per discutere la ripresa delle esportazioni di grano dal Mar Nero, mentre un funzionario turco ha affermato che i «piccoli problemi» che ancora sussistono dovrebbero essere superati. Un collaboratore del Cremlino ha inoltre dichiarato ai giornalisti che il presidente russo, Vladimir Putin, ed Erdoğan discuteranno dell'esportazione di grano ucraino durante il loro incontro di martedì a Teheran. Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha minacciato ancora una volta di «congelare» le candidature alla NATO di Svezia e Finlandia se l'alleanza militare non si adeguerà alle sue condizioni. «Voglio ribadire ancora una volta che congeleremo il processo se questi Paesi non faranno i passi necessari per soddisfare le nostre condizioni», ha dichiarato. Il mese scorso Erdoğan ha esortato i due Paesi a «fare la loro parte» nella lotta al terrorismo, accusandoli di fornire un rifugio ai militanti curdi fuorilegge.

I ministri degli Esteri dei Paesi dell'Unione Europea hanno intanto deciso di stanziare altri 500 milioni di euro per la fornitura di armi all'Ucraina, portando il sostegno alla sicurezza del blocco a 2,5 miliardi di euro da febbraio. «Oggi, alla riunione dei ministri degli Esteri dell'UE, è stato raggiunto un accordo politico sulla quinta tranche di assistenza militare all'Ucraina», ha dichiarato la ministra degli Esteri svedese, Ann Linde. Nell'UE si discute anche di un divieto sulle importazioni di oro russo per limitare ulteriormente i finanziamenti alla macchina da guerra del Cremlino. L'alto rappresentante dell'UE per la politica estera, Josep Borrell, ha dichiarato che il divieto sull'oro russo è la misura più importante dell'ultimo piano, che si concentra in gran parte sul «miglioramento dell'attuazione delle sanzioni già esistenti».

L'emittente televisiva indipendente russa "Dozhd", intanto, ha iniziato a trasmettere dall'estero. L'emittente era stata bloccata a marzo, quando il governo aveva dato un giro di vite ai media indipendenti in seguito all'invasione dell'Ucraina.