Germania

Reichsbürger e colpo di Stato, di che cosa stiamo parlando?

Per anni derisi e liquidati come pazzi, i membri del movimento sostengono teorie complottiste e, negli anni, si sono ulteriormente radicalizzati
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Marcello Pelizzari
07.12.2022 17:15

Per anni, sono stati derisi. E, ancora, liquidati come pazzi. I Reichsbürger, però, hanno guadagnato sempre più terreno. Diventando una delle principali fonti di preoccupazione dei servizi di sicurezza tedesca. Anche perché, beh, nel frattempo il movimento (in parte) di estrema destra si è radicalizzato ulteriormente e, quindi, ha aumentato il suo grado di pericolosità.

Ma di chi stiamo parlando? Dell’organizzazione balzata agli onori della cronaca perché sospettata di pianificare un colpo di Stato. Organizzazione i cui membri, leggiamo, non riconoscono l’autorità del governo tedesco. Detto ciò, gli esperti sottolineano come i Reichsbürger – a dispetto del nome – non siano una realtà organizzata a livello nazionale. Semmai, sono un insieme di gruppetti e persone. Un insieme legato, va da sé, dalla condivisione di teorie complottiste e ideali – diciamo così – bislacchi. Alcuni, addirittura, stampano la propria moneta ed emettono documenti di identità. Una parte integrante del sogno di creare uno Stato autonomo, già.

Quei terreni in Sassonia

A proposito di individui e gruppetti, all’inizio del 2022 un ensemble che si spaccia per il Regno tedesco ha acquistato alcuni terreni in Sassonia. Lo scopo? Anche qui, creare una nazione auto-amministrata. Altri, invece, di punto in bianco hanno deciso di non pagare più le tasse. O, di nuovo, di intasare le amministrazioni locali inviando tonnellate di lettere. Gran parte di queste persone è armata.

E proprio le armi hanno dato non pochi grattacapi alle autorità. Dal 2016, quando un membro dei Reichsbürger sparò – uccidendolo – un poliziotto durante una retata nella sua abitazione, la Germania ha revocato oltre mille porti d’arma a persone che, si suppone, aderiscono all’ideologia. Altre 500, tuttavia, ad oggi dovrebbero ancora possedere legalmente un’arma.

I numeri

Secondo i dati del governo tedesco, citati dalla BBC, i Reichsbürger e il raggruppamento (molto simile) denominato Selbstverwalter lo scorso anno, nel 2021, hanno commesso oltre 1.000 atti criminali estremisti. Il doppio rispetto al 2020.

A proposito di numeri, delle 21 mila persone appartenenti ai Reichsbürger le autorità ipotizzano che il 5% siano di estrema destra e il 10% potenzialmente violente. Esperti affermano pure che, all’interno, vi sono forti legami con l’esercito tedesco.

Molto, evidentemente, ha fatto la pandemia. Che ha dato una spinta, se vogliamo, alla radicalizzazione e a un allargamento della base. Durante le fasi più acute del coronavirus, d’altronde, le narrazioni alternative e le teorie del complotto hanno esercitato una forte presa su parecchi individui.

Membri dei Reichsbürger hanno manifestato assieme ai negazionisti del COVID e ai no-vax, oltre ai sostenitori di QAnon. Erano presenti, nel 2020, quando una folla cercò di assaltare il Bundestag.

I rischi

Molti, a tal proposito, si sono stupiti della profondità e della penetrazione raggiunte – in seno alla società tedesca – dalle teorie del complotto. Fra le tesi più allucinate, quella secondo cui il governo tedesco tramite il vaccino anti-COVID vorrebbe sostituire la popolazione «nativa» con gli stranieri.

Altri, invece, sono convinti che alcuni ministri tedeschi stiano per muovere guerra al proprio Paese.

A preoccupare, ovviamente, non sono le teorie in quanto tali. Ma la possibilità che si trasformino in pratica, ovvero in violenza. Molti politici, a tal proposito, negli ultimi anni hanno constatato un aumento di minacce di morte.

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