Il caso

Ruspe alla Casa Bianca per la sala da ballo di Trump

Sono iniziati i lavori di demolizione per realizzare la «ballroom» tanto desiderata dal presidente americano, nonostante l'ampliamento della sala non avrebbe dovuto interferire con l'edificio esistente
©Evan Vucci
Red. Online
21.10.2025 12:00

E così, i lavori per realizzare la sala da ballo di Trump, alla Casa Bianca, sono iniziati. Ma il progetto non ha rispettato le premesse. Nelle scorse ore, infatti, le squadre di demolizione hanno iniziato ad abbattere una parte della White House per costruire la «ballroom» tanto desiderata dal presidente americano. Eppure, il tycoon aveva promesso che l'ampliamento della sala – un progetto da 250 milioni di dollari – non avrebbe «interferito» con l'edificio esistente. 

Le cose, però, sembrano essere andate diversamente. A confermarlo, sono una fotografia condivisa con il Washington Post e le testimonianze di due persone che hanno assistito alle attività di demolizione e che, anonimamente, hanno descritto quanto visto. Secondo queste fonti, gli operai hanno iniziato a demolire una parte dell'ala est della Casa Bianca, con una ruspa. 

Stando, ancora, alle dichiarazioni che le fonti hanno rilasciato al Washington Post, un gruppo di persone, tra cui membri dei servizi segreti, si è fermato sui gradini del Dipartimento del Tesoro per osservare i lavori. Di più, i rumori delle operazioni erano udibili anche nel campus della Casa Bianca, nonostante l'area dei lavori non fosse facilmente visibile al pubblico, a causa della recinzione che circonda il terreno. 

Trump, a sua volta, ha confermato ieri che il progetto per la realizzazione della nuova sala da ballo è cominciato. «Dall'altra parte di questa parete ci sono molti lavori in corso, che potreste sentire periodicamente», ha dichiarato durante un evento in onore delle squadre di baseball della Louisiana State University e della Louisiana State University di Shreveport. Poco dopo, ha pubblicato un post su Truth in cui annunciava che «il progetto tanto necessario» è, ufficialmente, cominciato. «Per più di 150 anni, ogni presidente ha sognato di avere una sala da ballo alla Casa Bianca per ospitare persone per grandi feste, visite di Stato...», ha scritto sulla sua piattaforma. 

Il progetto, va da sé, non è stato accolto da tutti con entusiasmo. I democratici, in particolare, lo hanno criticato. Alcuni legislatori e Gavin Newsom, governatore della California, lo hanno criticato, sostenendo che il presidente americano abbia priorità e preferenze «non in linea con quelle degli americani medi». Non solo. «La sala da ballo miliardaria di Trump è una vergogna. Benvenuti nella seconda età dell'oro», ha scritto invece, sui social, il deputato Darren Soto. 

Eppure, nonostante le tante critiche, il progetto è cominciato. Trump, negli ultimi mesi, ha più volte pubblicizzato i suoi piani, che prevedono la realizzazione di una struttura di 8.361 metri quadrati che – secondo le sue prime dichiarazioni – non avrebbe avuto alcun impatto sulla Casa Bianca. «Non interferirà con l'edificio attuale. Non sarà così. Sarà vicino, ma non lo toccherà, e rispetterà totalmente l'edificio esistente, di cui sono il più grande fan», aveva dichiarato Trump durante la firma di un ordine esecutivo a luglio. «È il mio preferito. È il mio posto preferito. Lo adoro».

Qualcosa, però, sembrerebbe essere cambiato negli ultimi mesi. Un funzionario della Casa Bianca, mantenendo l'anonimato, ha confermato che il processo di demolizione dell'ala est è cominciato ieri. Altre parti del progetto, come «sforzi per preservare oggetti di valore storico» sono in corso «da diverse settimane». Ciononostante, i funzionari della Casa Bianca si sono rifiutati di fornire una spiegazione per le precedenti dichiarazioni di Trump, secondo il quale la nuova costruzione non avrebbe interferito con l'edificio esistente. Sempre secondo quanto si legge sul Washington Post, i funzionari hanno affermato anche che la sala da ballo avrebbe sostituito l'ala est, sottolineando i numerosi cambiamenti apportati a quella struttura molto prima della presidenza di Trump. A luglio, la Casa Bianca aveva infatti dichiarato che l'ala est, costruita nel 1902, è stata ristrutturata e modificata diverse volte, con l'aggiunta di un secondo piano nel 1942. Motivo per cui, le modifiche volute dall'attuale presidente americano, sembrano perfettamente «in linea» con la storia della Casa Bianca.