Scatta il rincaro ai caselli, aumenta anche la Pedemontana per Malpensa

Nuovo anno, altri rincari. Anche per chi attraversa il confine in auto. Dal 1. gennaio 2026 scattano ufficialmente gli aumenti dei pedaggi autostradali. E non è esentata la Pedemontana, utilizzata dai ticinesi per raggiungere l'aeroporto di Milano Malpensa. La tariffa al casello subirà un adeguamento tariffario all'inflazione dell'1,5%.
Un aumento che ha suscitato polemiche politiche in Italia. Il ministero Infrastrutture e Trasporti (MIT) individua nella sentenza numero 147 depositata dalla Corte Costituzionale il 14 ottobre 2025, la causa dei rincari: «La sentenza contraria della Corte Costituzionale ha vanificato lo sforzo del ministro Matteo Salvini e dello stesso governo di congelare le tariffe fino a definizione dei nuovi PEF (piani economico finanziari, ndr.) regolatori. L’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) ha poi determinato che l’adeguamento tariffario all’inflazione sarà dell’1,5 per cento. Ciò è quanto stabilito, a seguito delle decisioni della Corte Costituzionale e di ART, sulle quali il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non può più intervenire». La sentenza della Consulta, in effetti, ha dato semaforo verde ai rialzi delle tariffe. Di fatto, i giudici hanno accolto il ricorso del Consiglio di Stato che lamentava la lesione della libertà di impresa e dell'utilità sociale di due decreti legge che rinviavano i termini per l'adeguamento delle tariffe autostradali per gli anni 2020 e 2021. Così conseguentemente ha ritenuto illegittimi anche gli stop agli aumenti per il biennio successivo. La conseguenza è che dal 1. gennaio 2026, per tutte le società concessionarie autostradali per le quali è in corso la procedura di aggiornamento dei relativi PEF sulla rete a pedaggio gestita, è previsto un adeguamento tariffario dell'1,5%, pari all'indice di inflazione programmata per l'anno prossimo.
I rincari colpiscono la quasi totalità della rete nazionale italiana. Pagheranno di più gli utenti di Autostrade per l’Italia (Aspi), Milano Serravalle, Satap, Cav e Brescia-Padova. Aumenti – come detto – anche sulla Pedemontana Lombarda, sulla Brebemi e sulla Tangenziale di Milano. Sulla Salerno-Pompei-Napoli il ritocco è più alto (+1,925%), mentre sull’Autostrada del Brennero l’aumento si ferma all’1,46%. Restano invariate le tariffe di Concessioni del Tirreno (A10 e A12), della Ivrea-Torino-Piacenza (A5 e A21) e di Strada dei Parchi (A24 e A25).

