Confine

Scatta il rincaro ai caselli, aumenta anche la Pedemontana per Malpensa

Dal 1. gennaio 2026 è previsto un adeguamento tariffario dell'1,5%
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Red. Online
30.12.2025 19:31

Nuovo anno, altri rincari. Anche per chi attraversa il confine in auto. Dal 1. gennaio 2026 scattano ufficialmente gli aumenti dei pedaggi autostradali. E non è esentata la Pedemontana, utilizzata dai ticinesi per raggiungere l'aeroporto di Milano Malpensa. La tariffa al casello subirà un adeguamento tariffario all'inflazione dell'1,5%.

Un aumento che ha suscitato polemiche politiche in Italia. Il ministero Infrastrutture e Trasporti (MIT) individua nella sentenza numero 147 depositata dalla Corte Costituzionale il 14 ottobre 2025, la causa dei rincari: «La sentenza contraria della Corte Costituzionale ha vanificato lo sforzo del ministro Matteo Salvini e dello stesso governo di congelare le tariffe fino a definizione dei nuovi PEF (piani economico finanziari, ndr.) regolatori. L’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) ha poi determinato che l’adeguamento tariffario all’inflazione sarà dell’1,5 per cento. Ciò è quanto stabilito, a seguito delle decisioni della Corte Costituzionale e di ART, sulle quali il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non può più intervenire». La sentenza della Consulta, in effetti, ha dato semaforo verde ai rialzi delle tariffe. Di fatto, i giudici hanno accolto il ricorso del Consiglio di Stato che lamentava la lesione della libertà di impresa e dell'utilità sociale di due decreti legge che rinviavano i termini per l'adeguamento delle tariffe autostradali per gli anni 2020 e 2021. Così conseguentemente ha ritenuto illegittimi anche gli stop agli aumenti per il biennio successivo. La conseguenza è che dal 1. gennaio 2026, per tutte le società concessionarie autostradali per le quali è in corso la procedura di aggiornamento dei relativi PEF sulla rete a pedaggio gestita, è previsto un adeguamento tariffario dell'1,5%, pari all'indice di inflazione programmata per l'anno prossimo.

I rincari colpiscono la quasi totalità della rete nazionale italiana. Pagheranno di più gli utenti di Autostrade per l’Italia (Aspi), Milano Serravalle, Satap, Cav e Brescia-Padova. Aumenti – come detto – anche sulla Pedemontana Lombarda, sulla Brebemi e sulla Tangenziale di Milano. Sulla Salerno-Pompei-Napoli il ritocco è più alto (+1,925%), mentre sull’Autostrada del Brennero l’aumento si ferma all’1,46%. Restano invariate le tariffe di Concessioni del Tirreno (A10 e A12), della Ivrea-Torino-Piacenza (A5 e A21) e di Strada dei Parchi (A24 e A25).

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