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Sfuma Budapest: «Trump e Putin non si vedranno a breve»

Non ci sono piani per un incontro «nell'immediato futuro» tra il presidente degli Stati Uniti e l'omologo russo: è quanto dichiarato da un alto funzionario della Casa Bianca, citato dalle agenzie internazionali - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Sfuma Budapest: «Trump e Putin non si vedranno a breve»
Red. Online
21.10.2025 08:20
20:37
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Sfuma Budapest: «Trump e Putin non si vedranno a breve»

Non ci sono piani per un incontro «nell'immediato futuro» tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello russo Vladimir Putin: cinque giorni dopo la lunga telefonata fra i due leader, in cui avevano ipotizzato un nuovo faccia a faccia a Budapest entro due settimane, tutto potrebbe essere rimesso in discussione sui negoziati di pace in Ucraina.

La dichiarazione di un «alto funzionario» della Casa Bianca, citato dalle agenzie internazionali, fa seguito a un colloquio telefonico fra Serghei Lavrov e Marco Rubio, definito dalla stessa fonte «produttiva».

Ma durante il quale il ministro degli Esteri russo ha detto chiaramente al segretario di Stato americano che Mosca rimane contraria a un cessate il fuoco immediato, auspicato nei giorni scorsi da Trump e chiesto oggi in una dichiarazione congiunta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e dai principali leader europei. Quanto al possibile nuovo vertice tra Usa e Russia, «né il presidente Trump, né il presidente Putin hanno indicato date precise, serve preparazione, una preparazione seria», ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

Secondo Lavrov, un semplice congelamento dei combattimenti farebbe «dimenticare le cause profonde di questo conflitto», che vanno affrontate nelle trattative di pace. Prima fra queste, secondo la Russia, l'espansione della Nato ad est, fino al possibile ingresso nell'Alleanza Atlantica dell'Ucraina, che Mosca vede come una minaccia diretta alla propria sicurezza.

Una cessazione immediata dei combattimenti, inoltre, andrebbe contro gli «accordi raggiunti durante le lunghe trattative» fra Putin e Trump al vertice di Ferragosto in Alaska, ha insistito Lavrov, che nel febbraio scorso aveva aveva elogiato il presidente Usa come «l'unico leader occidentale» ad aver compreso i timori russi. E proprio in Alaska, aggiunge il capo della diplomazia di Mosca, anche Trump aveva sostenuto che «serve una pace duratura e sostenibile e non un immediato cessate il fuoco».

Quanto alla dichiarazione di Zelensky e degli europei, che secondo Bloomberg stanno lavorando a un proprio piano di pace in 12 punti, secondo Mosca si tratta solo di una campagna della Ue per cercare di impedire il nuovo faccia a faccia dei leader americano e russo. «Non c'è nessuna questione che gli interessi, tranne come danneggiare la Russia, minare le nostre posizioni e rendere più difficile per noi risolvere i problemi che dobbiamo affrontare - ha accusato il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov -. Questo è l'unico obiettivo di tutta la politica dell'Ue. Sono la forza più distruttiva sulla scena internazionale».

Ryabkov ha anche smentito una notizia della Cnn secondo la quale un incontro in presenza programmato tra Lavrov e Rubio sarebbe stato rinviato. «Vorrei sottolineare che è impossibile sospendere una cosa che non è ancora stata concordata», ha detto il vice ministro, secondo il quale «la questione di un incontro »non è stata sollevata in alcun modo specifico prima o durante il colloquio« di ieri tra i due ministri degli Esteri. »Esiste come idea, ma è prematuro parlare di una data«. ha aggiunto Ryabkov.

Il Wall Street Journal cita infine funzionari americani, europei e ucraini secondo i quali nell'incontro avvenuto venerdì scorso alla Casa Bianca, Trump avrebbe detto a Zelensky non solo che non gli consegnerà i missili a lungo raggio Tomahawk, ma anche che il ritorno all'Ucraina del Donbass, in gran parte occupato dalle truppe russe, non è una priorità e che lui cerca di risolvere rapidamente il conflitto, indipendentemente dal destino della regione.

19:15
19:15
Kiev e le nazioni europee lavorano a un piano di pace in 12 punti

Le nazioni europee stanno lavorando con l'Ucraina su una proposta in 12 punti per porre fine alla guerra della Russia lungo le attuali linee di battaglia, respingendo le rinnovate richieste di Vladimir Putin agli Stati Uniti affinché Kiev ceda territori in cambio di un accordo di pace. Lo riferisce Bloomberg sul suo sito.

Tra i punti, secondo l'agenzia Usa, si conta «il rientro dei bambini ucraini rapiti e avviati alle adozioni forzate, lo scambio di prigionieri, le garanzie di sicurezza a Kiev, la concessione di fondi per riparare i danni subiti dall'invasione russa e un percorso per entrare rapidamente nell'Ue».

Le sanzioni imposte a Mosca verrebbero in questo quadro «gradualmente rimosse» ma gli asset della Banca Centrale russa, congelati dall'Occidente, non verrebbero restituiti sino a che Mosca non concordi di contribuire alla ricostruzione dell'Ucraina.

15:40
15:40
«Ho frenato chi voleva intervenire contro Hamas»

Donald Trump avvisa su Truth che molti alleati degli Usa nella regione del Medio Oriente si sono detti pronti, su sua richiesta, ad entrare a Gaza per «raddrizzare» Hamas se continua ad agire male violando l'accordo di pace ma che lui li ha frenati, compreso Israele, perché «c'è ancora speranza che Hamas faccia ciò che è giusto».

«Se non lo faranno, la fine di Hamas sarà rapida, furiosa e brutale!», ha pero minacciato.

15:39
15:39
«È ora di realizzare un'Europa della difesa»

«Vorrei essere chiara: anche se finirà la guerra di Putin, le sue illusioni imperialiste non scompariranno. Dobbiamo essere pronti alle minacce di fronte a cui si trova l'Europa oggi» e «a cui si troverà l'Europa domani, dal fianco est al fianco sud, dalla guerra ibrida dei droni al terrorismo». Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen presentando in plenaria al Pe il programma per il 2026 dell'esecutivo comunitario.

«Dobbiamo continuare a rafforzare la nostra difesa e la deterrenza». «Per decenni abbiamo parlato di costruire una Europa della Difesa, ora è giunto il momento di realizzare questa idea».

14:16
14:16
La Polonia potrebbe costringere l'aereo di Putin a un atterraggio forzato

Varsavia non esclude la possibilità che, in applicazione del mandato d'arresto spiccato dalla Corte penale internazionale nei confronti di Vladimir Putin, i giudici possano ordinare l'atterraggio dell'aereo con a bordo il presidente russo, nel caso in cui attraversasse lo spazio aereo polacco per raggiungere Budapest dove dovrebbe recarsi per un nuovo vertice con il presidente statunitense Donald Trump.

«Non posso garantire che un tribunale polacco indipendente non ordinerà al governo di scortare un aereo del genere per consegnare il sospettato al tribunale dell'Aia» ha detto il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski in un'intervista a Radio Rodzina.

«Se questo vertice dovesse aver luogo, auspicabilmente con la partecipazione della vittima dell'aggressione, l'aereo utilizzerà una rotta diversa», ha aggiunto.

13:52
13:52
Trump avrebbe detto a Zelensky di non contare sui Tomahawk in tempi rapidi

Nell'incontro alla Casa Bianca il presidente statunitense Donald Trump avrebbe detto al presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky che l'Ucraina non avrebbe dovuto contare di ricevere il Tomahawk in tempi rapidi. Lo scrive il Wsj.

Il tycoon avrebbe detto a Zelensky che la sua priorità assoluta era porre fine alla guerra e avrebbe chiarito di non essere vincolato a nessun risultato territoriale specifico.

Secondo funzionari americani, europei e ucraini, Trump è stato sincero con Zelensky durante l'incontro, esprimendo a un certo punto la sua frustrazione e rifiutandosi di guardare le mappe di combattimento portate dagli ucraini.

Il presidente Usa ha chiarito che il ritorno del Donbass all'Ucraina non è una priorità, sottolineando che la Russia controlla già la maggior parte del territorio. E ha detto a Zelensky che lui cerca di risolvere rapidamente il conflitto, indipendentemente dal destino della regione.

12:20
12:20
Lavrov: «Siamo contrari a un cessate il fuoco immediato»

Il ministro russo degli Esteri Serghei Lavrov ha detto che la Russia è contraria a una cessazione immediato delle ostilità in Ucraina, affermando che nel vertice con Vladimir Putin in Alaska, anche il presidente statunitense Donald Trump aveva sostenuto che «serve una pace duratura e sostenibile e non un immediato cessate il fuoco».

«Noi restiamo fedeli a questa formula, e io l'ho confermata ieri al segretario di Stato Usa Marco Rubio», ha aggiunto Lavrov, citato dall'agenzia Tass.

La Russia - ha detto Lavrov - è contro un cessate il fuoco immediato in Ucraina perché ciò significherebbe «dimenticare le cause profonde di questo conflitto».

Una cessazione immediata dei combattimenti, inoltre, andrebbe contro gli «accordi raggiunti durante le lunghe trattative» fra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente statunitense Donald Trump al vertice di Ferragosto in Alaska, sottolinea Lavrov, citato da Interfax.

Il presidente Usa aveva chiesto un congelamento del conflitto sull'attuale linea del fronte.

10:10
10:10
Previsto in settimana un vertice della Coalizione dei Volenterosi

Nel corso di questa settimana i vertici UE e i leader della Coalizione dei Volenterosi si incontreranno per discutere su come andare avanti nel «supporto all'Ucraina». Lo annunciano in una dichiarazione congiunta i vertici UE, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader di Gran Bretagna, Francia, Italia, Finlandia, Danimarca, Norvegia, Polonia e Germania.

10:08
10:08
Mosca smentisce il rinvio dell'incontro tra Rubio e Lavrov

Mosca ha smentito che un incontro tra il segretario di Stato Usa Marco Rubio e il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov sia stato rinviato, come afferma la Cnn.

«Non possiamo rimandare qualcosa che non abbiamo concordato», ha affermato il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, citato dall'agenzia Tass, ricordando che lui stesso ieri aveva detto che non c'era ancora alcun accordo «sul quando e dove» si sarebbero dovuti incontrare i due capi delle diplomazie.

La Russia, ha aggiunto Ryabkov, si trova a dover continuamente affrontare le «fake news» occidentali.

«Vorrei sottolineare che è impossibile sospendere una cosa che non è ancora stata concordata», ha detto Ryabkov. «Sono sicuro - ha aggiunto - che continueremo a trovarci in una situazione in cui vari media, in particolare occidentali, pubblicano infondate notizie fasulle per fare titolo e innescare speculazioni e domande e facendo sì che vengano analizzate come necessitano gli occidentali».

«Ora stiamo lavorando su quello di cui hanno discusso» Rubio e Lavrov nella loro telefonata di ieri, ha proseguito Ryabkov. «Ma la questione di un incontro - sottolinea il vice ministro, citato da Interfax - non è stata sollevata in alcun modo specifico prima o durante il colloquio. Esiste come idea, ma è prematuro parlare di una data. Ogni contatto di tale importanza deve essere preparato in modo appropriato, richiede di completare accuratamente i 'compiti a casa'. Ed è quello che ora stiamo facendo».

Da parte sua la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in una dichiarazione alla testata Rbk parla di «info-farsa». Riferendosi al fatto che ieri la Reuters aveva parlato di un incontro tra Rubio e Lavrov in programma giovedì, la portavoce aggiunge: «Questa situazione può essere descritta con una frase, 'indiscrezione della Cnn smaschera diceria della Reuters'».

10:07
10:07
Zelensky e i leader dell'UE: «I confini non si cambiano con la forza»

«Siamo tutti uniti nel desiderio di una pace giusta e duratura, che il popolo ucraino merita. Sosteniamo con forza la posizione del presidente Trump secondo cui i combattimenti devono cessare immediatamente e l'attuale linea di contatto deve essere il punto di partenza dei negoziati. Rimaniamo fedeli al principio secondo cui i confini internazionali non devono essere modificati con la forza».

Lo dichiarano in un join statement i vertici Ue, Volodymyr Zelensky e i leader di Gran Bretagna, Francia, Italia, Finlandia, Danimarca, Norvegia, Polonia e Germania.

«Le tattiche dilatorie della Russia hanno dimostrato più volte che l'Ucraina è l'unica parte seriamente intenzionata a raggiungere la pace. È sotto gli occhi di tutti che Putin continua a scegliere la violenza e la distruzione. È quindi chiaro che l'Ucraina deve trovarsi nella posizione più forte possibile, prima, durante e dopo qualsiasi cessate il fuoco. Dobbiamo aumentare la pressione sull'economia russa e sulla sua industria della difesa, finché Putin non sarà pronto a fare pace. Stiamo elaborando misure per utilizzare appieno il valore dei beni sovrani russi immobilizzati, in modo che l'Ucraina disponga delle risorse di cui ha bisogno», si legge nella dichiarazione congiunta firmata da Zelensky, Meloni, Starmer, Macron, Merz, Tusk, von der Leyen, Costa, Stubb e Frederiksen.

09:59
09:59
Attacco russo con bombe aeree guidate su Kharkiv

I russi hanno effettuato un altro attacco a Kharkiv utilizzando bombe aeree guidate, ferendo 11 persone e danneggiando almeno 15 case nel distretto industriale. Lo afferma il sindaco di Kharkiv Igor Terekhov come riportano i media ucraini.

09:57
09:57
«L'UE sta cercando di sabotare l'incontro tra Trump e Putin»

«I paesi che compongono l'Ue e la Nato stanno lavorando per ostacolare ogni cosa. Non c'è nessuna questione che non li interessi, tranne come danneggiare la Russia, minare le nostre posizioni e rendere più difficile per noi risolvere i problemi che dobbiamo affrontare. Questo è l'unico obiettivo di tutta la politica dell'Ue. Sono la forza più distruttiva sulla scena internazionale. Pertanto, non c'è da stupirsi che si dedichino a ogni tipo di sabotaggio. Siamo pronti a questo e sappiamo come contrastarlo»: così il viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov a domanda dell'agenzia Tass sul rischio che l'incontro tra Trump e Putin salti.

08:20
08:20
Il punto alle 8

Diversi danni e due feriti nelle regioni russe di Bryansk e Rostov vengono segnalati in seguito ad attacchi di droni ucraini avvenuti questa notte, secondo i media locali.

L'atteso incontro tra il segretario di Stato Usa Marco Rubio e il suo omologo russo Sergey Lavrov è stato momentaneamente sospeso, lo ha detto alla Cnn un funzionario della Casa Bianca.

Non è stato immediatamente chiarito il motivo per cui l'incontro non si sarebbe più svolto questa settimana, sebbene una delle fonti abbia affermato che Rubio e Lavrov nutrono aspettative divergenti sulla possibile fine dell'invasione russa dell'Ucraina.

Non è chiaro al momento quale impatto possa avere l'annullamento dell'incontro preliminare tra Lavrov e Rubio sull'atteso vertice Trump-Putin a Budapest, in Ungheria. «Il presidente Trump ha lavorato costantemente per trovare una soluzione pacifica e diplomatica per porre fine a questa guerra insensata e fermare le uccisioni», ha dichiarato alla Cnn la vice portavoce della Casa Bianca, Anna Kelly. «Ha coraggiosamente coinvolto tutte le parti in causa e farà tutto il possibile per raggiungere la pace», ha aggiunto.