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Trump-Zelensky, scontro alla Casa Bianca: «Cedi il Donbass o sarai distrutto»

Tra pressioni e minacce, la guerra si infiamma anche sul piano diplomatico: Mosca intensifica gli attacchi, Kiev colpisce un impianto di gas russo - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Trump-Zelensky, scontro alla Casa Bianca: «Cedi il Donbass o sarai distrutto»


Red. Online
20.10.2025 06:08
18:37
18:37
Sofia pronta a fornire a Putin corridoio aereo per Budapest

Se verrà richiesto, la Bulgaria è pronta a fornire un corridoio aereo a Vladimir Putin per raggiungere Budapest e incontrare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Georg Georgiev a margine del Consiglio affari esteri Ue a Lussemburgo.

«Se lo svolgimento di un incontro rappresenta la condizione per raggiungere la pace, è logico che ciò avvenga con tutti i canali possibili», ha spiegato. Alla domanda se ciò significasse che Sofia avrebbe fornito un corridoio aereo, ha risposto: «E in quale altro modo si potrebbe tenere l'incontro se uno dei partecipanti non può raggiungerlo?».

15:55
15:55
Kallas: «intesa a giorni sulle nuove sanzioni a Mosca»

«Questa settimana puntiamo ad adottare un nuovo importante pacchetto di sanzioni contro la Russia. Ogni euro che neghiamo alla Russia è un euro che non può utilizzare per la guerra». Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante Ue Kaja Kallas in conferenza stampa al termine del Consiglio Esteri a Lussemburgo.

«Oggi abbiamo anche chiaro che, dopo il diciannovesimo pacchetto, dovremmo lavorare al pacchetto successivo, non sarà l'ultimo. Dovremmo anche tutti ascoltare l'appello del presidente Trump, di smettere di acquistare petrolio e gas russi. L'Ucraina ha bisogno di maggiore supporto militare, ma anche di maggiore sostegno finanziario» ha aggiunto.

I ministri dei Ventisette non hanno dato il via libera al diciannovesimo pacchetto di sanzioni, su cui vi è un accordo sostanziale in merito al contenuto dopo che l'Austria ha tolto il suo veto, perché la Slovacchia ha chiesto di rinviare la discussione al vertice dei leader Ue in programma giovedì prossimo.

13:58
13:58
«Mai più import di gas russo, anche dopo eventuale pace»

«Quanto deciso è un po' differente dalle sanzioni. Il cuore della nostra opposizione al gas russo è stato deciso oggi con il Repower, le sanzioni possono essere complementari a questa misura». Lo ha detto il ministro per l'Energia e il Clima della Danimarca, Lars Aagard, a margine del Consiglio Energia a Lussemburgo. «Con questa decisione anche dopo un eventuale accordo di pace l'Ue non importerà più l'energia russa, ed è un segnale molto molto importante», ha aggiunto il commissario Ue Dan Jorgensen.

Il via libera conferma che le importazioni di gas russo saranno vietate a partire dal 1° gennaio 2026, mantenendo tuttavia un periodo di transizione per i contratti esistenti. In particolare, i contratti a breve termine conclusi prima del 17 giugno 2025 potranno proseguire fino al 17 giugno 2026, mentre quelli a lungo termine potranno durare fino al 1° gennaio 2028.

Le modifiche ai contratti esistenti saranno consentite solo per scopi operativi strettamente definiti e non potranno comportare un aumento dei volumi, ad eccezione di alcune flessibilità specifiche per gli Stati membri senza sbocco sul mare interessati dai recenti cambiamenti nelle rotte di approvvigionamento.

Rispetto alla proposta della Commissione, il Consiglio ha semplificato gli obblighi doganali stabilendo requisiti e procedure di documentazione meno onerosi per le importazioni di gas non russo. In tali casi, prima che il gas entri nel territorio doganale dell'Ue, devono essere fornite alle autorità competenti solo alcune informazioni, mentre per le importazioni di gas dalla Russia durante la fase transitoria sono richieste ulteriori informazioni (tra cui la data e la durata del contratto di fornitura, i quantitativi contrattati ed eventuali modifiche al contratto).

12:57
12:57
Zelensky: «La guerra potrebbe finire presto, ma non è come a Gaza»

«Siamo vicini a una possibile fine della guerra. Ve lo dico con certezza. Questo non significa che finirà sicuramente, ma il presidente Trump ha ottenuto molto in Medio Oriente e, su questa scia, vuole porre fine alla guerra della Russia contro l'Ucraina»: lo ha affermato il presidente ucraino Voldymyr Zelensky precisando però che «siamo in guerra con l'esercito russo. Pertanto, questa guerra non può essere conclusa così rapidamente», come successo a Gaza. Lo riporta Rbc Ukraina.

Secondo Zelensky, nei negoziati internazionali si sta delineando una forte richiesta politica per porre fine alla guerra. «Questo è lo stato d'animo nel mondo: mettiamo subito in campo tutte le nostre forze e poniamo fine alla guerra della Russia contro l'Ucraina», ha osservato.

12:25
12:25
Il Cremlino: «Non abbiamo ancora concordato i dettagli per il vertice con Trump»

«C'è ancora molto da fare» per la preparazione del vertice fra Vladimir Putin e Donald Trump a Budapest, e «al momento non ci sono dettagli» concordati. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo alla domanda se al summit possano essere invitati rappresentanti dell'Ucraina e dell'Europa e su quali documenti potrebbero essere firmati. Lo riferisce l'agenzia Interfax.

Ieri, in un'intervista a Nbc, Volodymyr Zelensky ha detto di essere «pronto» ad andare a Budapest. «Se vogliamo davvero una pace giusta e duratura, abbiamo bisogno di entrambe le parti in questa tragedia», ha affermato il presidente ucraino. «Come si possono raggiungere degli accordi senza che noi ci parliamo?», ha aggiunto.

12:20
12:20
Zelensky propone di estendere per tre mesi la legge marziale

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha presentato alla Verkhovna Rada, il parlamento monocamerale ucraino, il progetto di legge sulla proroga della mobilitazione e della legge marziale per altri 90 giorni a partire dal 5 novembre. Lo riportano i media ucraini.

12:00
12:00
Zelensky: «Ho parlato con Macron»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky fa sapere sui social di aver parlato con il presidente francese Emmanuell Macron. «Ora è il momento giusto per spingere la situazione verso la fine della guerra e soprattutto per sfruttare appieno tutte le opportunità e fare pressione correttamente sulla Russia», afferma Zelensky aggiungendo che «la pressione su chi ha iniziato la guerra è la chiave per la soluzione». I due hanno concordato di vedersi presto.

11:48
11:48
Via libera ministri Ue a maggioranza su stop al gas russo

I ministri dell'Energia Ue hanno dato il via libera a maggioranza alla proposta della Commissione europea sullo stop al gas e gnl russo in tre fasi: dal primo gennaio 2026 sarà vietato firmare nuovi contratti, gli accordi a breve termine già in corso dovranno terminare entro il 17 giugno 2026, mentre quelli a lungo termine entro il 31 dicembre 2027. Contrarie soltanto Ungheria e Slovacchia.

Dal Consiglio Ue arriva un sostegno schiacciante al nostro divieto« di importazione del »gas russo«. »L'Ue potrà ottenere la sua indipendenza energetica. Per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento ai suoi cittadini e, non da ultimo, per sostenere l'Ucraina«, scrive via X il commissario Ue all'energia, Dan Jorgensen, dopo l'accordo in seno al Consiglio Ue Energia in corso a Lussemburgo sulla tabella di marcia REPowerEu per porre fine alle importazioni di energia dalla Russia.

10:42
10:42
«Oggi mi aspetto il sì allo stop al gas russo»

«Oggi è un giorno importante. Ci auguriamo e ci aspettiamo di ottenere il sostegno del Consiglio, dei ministri, per chiudere finalmente il rubinetto del gas russo. Per troppo tempo abbiamo permesso a Putin di usare l'energia come arma contro di noi.» Lo ha detto il commissario Ue Dan Jorgensen nel punto stampa prima del Consiglio Energia a Lussemburgo.

«La Russia continua ad attaccare gli impianti energetici in Ucraina. Dobbiamo mostrare una posizione molto ferma oggi. Dai miei colloqui con i ministri, sono molto ottimista sul fatto che otterremo questo accordo oggi, e questo non solo invierà un segnale molto chiaro, ma avrà anche un effetto concreto. Ci sono ancora dei dibattiti su alcuni aspetti del dossier ma mi aspetto un accordo che ci permetta poi di andare al trilogo», ha sottolineato Jorgensen ricordando come il via libera può avvenire a maggioranza qualificata e non all'unanimità.


10:40
10:40
«Azioni europee per far fallire vertice Trump-Putin»

Mosca accusa i Paesi dell'Europa occidentale di ricorrere a «sforzi attivi sovversivi» in vista del possibile vertice fra il presidente statunitense Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, allo scopo di fare fallire ogni tentativo di una pace negoziata in Ucraina.

«Noi, ovviamente, vediamo e sentiamo quello che sta accadendo - ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, in un'intervista all'agenzia Tass -. L'Unione europea e l'aggressiva comunità europea occidentale sono passate ad attuare, come piace a loro, azioni sovversive». «Capiamo - ha proseguito Zakharova - quello che vogliono fare. Intendo la comunità europea occidentale, alimentata dagli ex atteggiamenti ultra-liberali americani. Vogliono distruggere ogni aspirazione pacifica, dai colloqui sui negoziati di pace alle azioni reali».

Quanto alle consultazioni avute dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky con i leader europei dopo il suo incontro alla Casa Bianca con Trump, la portavoce della diplomazia russa ha affermato che il presidente ucraino «non solo è completamente dipendente, è al guinzaglio di questo partito della guerra».


09:38
09:38
L'Ucraina ha bisogno di 25 sistemi Patriot

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto che al suo Paese vengano forniti 25 missili Patriot per la difesa aerea, al fine di aiutarlo a respingere i crescenti attacchi aerei russi.

Parlando a Kiev dopo i colloqui con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e i produttori di armi americani, Zelensky ha dichiarato ai giornalisti che «si tratta di 25 sistemi di cui abbiamo bisogno», aggiungendo che per acquistarli dovrebbero essere utilizzati i beni russi congelati in Occidente.

09:37
09:37
Kiev, nella notte 3 missili balistici russi e 60 droni

I russi hanno attaccato con tre missili balistici e 60 droni di vario tipo, mentre la difesa aerea ucraina ha neutralizzato 38 droni nemici. Lo riportano i media ucraini.

Una persona è stata uccisa e altre cinque sono rimaste ferite in seguito agli attacchi russi nei villaggi di Orilka e Kupyansk-Vuzlovy nella regione di Kharkiv.

09:35
09:35
"L'Ucraina non può arrendersi, lotta per indipendenza"

«Non è bello vedere che una persona colpita da un mandato d'arresto della Corte Penale Internazionale va in una Paese dell'Ue ma dobbiamo valutare il risultato dell'incontro». Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al consiglio affari esteri del Lussemburgo commentando il summit Trump-Putin a Budapest.

«Preferirei che fosse Zelensky a incontrare Putin», ha aggiunto. Per quanto riguarda le indiscrezioni sull'incontro tra Zelensky e Trump, ha commentato: «l'Ucraina lotta per la sua indipendenza, non può semplicemente arrendersi, sarebbe un segnale per tutti gli aggressori del mondo».

09:11
09:11
Incontro fra Rubio e Lavrov atteso giovedì

Un incontro fra il segretario di Stato Usa Marco Rubio e il ministro russo degli Esteri Serghei Lavrov sarebbe in programma per il prossimo giovedì. Lo riferisce Reuters sul suo sito citando fonti informate. Il Dipartimento di Stato non ha risposto immediatamente alla richiesta di un commento a riguardo, precisa Reuters.

08:46
08:46
Parigi, ora nuove sanzioni contro chi aiuta la Russia

«Oggi proporrò di parlare di un 20esimo pacchetto sanzioni, concentrato su Paesi terzi che sostengono in modo diretto o indiretto lo sforzo bellico della Russia». Lo afferma il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot arrivando al Consiglio del Lussemburgo. L'economia russa, ha aggiunto, «sta agonizzando», stretta tra i colpi dell'ucraina e le sanzioni. «La Russia è in stallo in Ucraina dopo 100 giorni di guerra e a Putin ora conviene un cessate il fuoco», ha notato.

06:32
06:32
Abbattuti 7 droni ucraini su Crimea e regioni interne

Le difese aeree russe hanno abbattuto nella notte sette droni ucraini sopra le regioni di Ulyanovsk, Lipetsk e Bryansk, oltre che sopra la Crimea. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca.

«Nel corso della notte - si legge nel comunicato - le unità di difesa aerea in servizio hanno intercettato e distrutto sette droni ad ala fissa ucraini: tre sopra la Crimea, due nella regione di Bryansk e uno ciascuno nelle regioni di Lipetsk e Ulyanovsk».

06:24
06:24
Trump: «Io e Putin non abbiamo parlato del Donetsk»

Donald Trump ha smentito le indiscrezioni del Washington Post secondo le quali lui e Vladimir Putin non hanno parlato di Donetsk e ha ribadito il desiderio che Russia e Ucraina «si fermino». «Il 78% del territorio è già occupato dalla Russia. Potranno negoziare qualcosa più avanti», ha detto ancora il presidente a proposito di Donetsk.


06:11
06:11
Il punto alle 06:00

Un incontro teso, quasi esplosivo, quello che si sarebbe tenuto alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Secondo il Financial Times, il presidente americano avrebbe intimato al leader ucraino di accettare le condizioni imposte da Mosca per porre fine al conflitto, avvertendo che, in caso contrario, “Putin lo avrebbe distrutto”. Fonti europee parlano di una “lite furibonda”, durante la quale Trump avrebbe persino gettato via le mappe del fronte ucraine, accusando Kiev di star perdendo la guerra e invitando Zelensky a cedere l’intero Donbass in cambio di concessioni minori nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia.

L’offerta, recapitata da Putin al tycoon il giorno precedente, rappresenterebbe un’evoluzione rispetto al piano proposto in agosto, ma significherebbe per Kiev perdere definitivamente un territorio strategico che resiste all’occupazione russa dal 2014. Fonti diplomatiche descrivono Zelensky “molto negativo” dopo l’incontro, mentre in Europa cresce la preoccupazione per la linea imprevedibile di Trump, che sembra sempre più incline a recepire le argomentazioni del Cremlino.

Nonostante tutto, il presidente ucraino ha dichiarato alla NBC di essere “pronto” a incontrare Putin a Budapest, dove Trump ha annunciato un nuovo vertice con lo zar russo. “Se vogliamo una pace giusta e duratura – ha affermato – dobbiamo parlare entrambi”.

Nel frattempo, sul campo la guerra non conosce tregua. Zelensky ha denunciato su X un’ondata di attacchi senza precedenti: “In una sola settimana la Russia ha lanciato oltre 3’270 droni d’attacco, 1’370 bombe aeree guidate e quasi 50 missili di vario tipo contro infrastrutture critiche e civili”.

Kiev continua a rispondere con operazioni mirate in territorio russo: nella notte, droni ucraini hanno colpito un importante impianto di raffinazione del gas a Orenburg, 1’300 chilometri dal fronte, causando un incendio ma nessuna vittima. La struttura, strategica per la produzione energetica russa e sotto sanzioni dell’Unione Europea, è parte della joint venture russo-kazaka KazRosGaz.

Mosca ha replicato sostenendo di aver abbattuto 45 droni ucraini in diverse regioni, dalla Crimea a Samara, fino a Tver e Tula. Ma la controffensiva russa non si è fermata: nella notte un drone ha colpito la regione ucraina di Dnipropetrovsk, ferendo dieci persone e provocando incendi in edifici residenziali.

Mentre la diplomazia appare in stallo e i fronti di battaglia si moltiplicano, la guerra si sposta sempre più sul terreno simbolico: quello delle pressioni politiche, delle mappe stracciate e delle alleanze che cambiano. Sullo sfondo, resta l’immagine di un’Ucraina stremata ma decisa a resistere, anche di fronte ai diktat dei suoi stessi alleati.