Stati Uniti

Si aggrava il bilancio dei dispersi in Texas: «Non ci fermeremo finché non avremo trovato tutti»

Sono più di 80 le vittime del maltempo: un numero che, secondo i soccorritori, è destinato ad aumentare – Almeno 27 morti al Camp Mystic, il campo estivo cristiano per bambine e ragazze – Ci si interroga sul perché i sistemi di allarme non abbiano funzionato
©Julio Cortez
Red. Online
07.07.2025 16:51

È sempre più grave il bilancio delle vittime delle alluvioni che hanno colpito il Texas negli scorsi giorni. Secondo quanto affermato dalle autorità nell'ultimo bollettino, i morti sono 82, mentre mancano all'appello ancora 41 persone. Numeri, questi, destinati ad aumentare, dato che i soccorritori sono ancora al lavoro per recuperare altri corpi. Il dato peggiore è, ancora una volta, quello relativo a Camp Mystic. Il campo estivo cristiano lungo il fiume Guadalupe, riservato a bambine e ragazze, ha confermato che almeno 27 persone, tra campeggiatrici e membri dello staff, sono morte nelle devastanti inondazioni che hanno colpito la zona nel weekend. 

«I nostri cuori sono spezzati, così come le nostre famiglie che stanno affrontando questa tragedia inimmaginabile. Preghiamo costantemente per loro», si legge sul sito web del campo estivo. Tra le vittime, c'è anche Dick Eastland, direttore del campeggio e proprietario storico. L'uomo, ha raccontato suo nipote sui social media, è morto mentre cercava di salvare ragazze e bambine travolte dall'acqua. 

Nelle scorse ore, nella contea di Kerr, una delle aree più colpite dal maltempo, sono stati oltre 400 i soccorritori e migliaia i volontari che hanno cercato tra fango e alberi caduti, per trovare vittime e sopravvissuti. Tra di loro, anche i genitori delle bimbe disperse. Le ricerche delle piccole proseguono senza sosta, seppur nella «speranza di un miracolo». L'area su cui si stanno concentrando le operazioni, tuttavia, è molto vasta. L'acqua delle inondazioni ha infatti trascinato per chilometri abitazioni, auto e tutto ciò che ha incontrato sul suo tragitto. Il governatore del Texas, Greg Abbott, ha dichiarato che le ricerche andranno avanti «fino a che non saranno stati trovati tutti». 

Scott Ruskan, soccorritore della Guardia Costiera statunitense, invece, è stato acclamato come un «eroe americano» per aver contribuito al salvataggio di 165 persone dalle inondazioni, secondo quanto riferito da un funzionario del Dipartimento della Sicurezza interna. «Onestamente, sono principalmente un uomo. Sto solo facendo un lavoro», ha dichiarato lo stesso Ruskan. «Questo è ciò per cui mi sono impegnato, e penso che qualsiasi soccorritore subacqueo della Guardia Costiera, qualsiasi pilota della Guardia Costiera, meccanico di volo, chiunque sia, avrebbe fatto esattamente la stessa cosa nella nostra situazione». 

Domande sulla gestione dell'emergenza

Nel frattempo, però, sorgono diverse perplessità sugli avvisi di emergenza diramati tra giovedì e venerdì, prima che la tempesta si abbattesse sulla zona, e sul coordinamento tra le autorità locali e il Servizio meteorologico nazionale. La comunità di Kerr, infatti, continua a interrogarsi su cosa non abbia funzionato e, soprattutto, sul perché l'allarme non sia scattato prima e le autorità non abbiano ordinato per tempo le evacuazioni. 

Come dichiarato da Dalton Rice, city manager di Kerrville, al momento «si vogliono evitare speculazioni». «Ci sarà una revisione formale che si concentrerà sulla preparazione futura a eventi di questo tipo». Tuttavia, di fronte alle domande che chiedevano per quale motivo la contea di Kerr non si fosse mossa in tempi adeguati per evacuare la zona prima dell'arrivo della tempesta, Rice ha dichiarato che le autorità «si stavano preparando, ma sfortunatamente la pioggia è arrivata in un momento inopportuno e sulle zone meno adatte, dove convergono i rami nord e sud del fiume». Al momento, però, le autorità vogliono dare la priorità alle operazioni di soccorso e alle ricerche dei dispersi. 

Dal canto suo, la segretaria per la Sicurezza interna americana, Kristi Noem, ha dichiarato di non essere a conoscenza di alcun guasto nei sistemi di allerta che possa aver contribuito alla tragedia in Texas. «Il servizio meteorologico nazionale ha diramato gli avvisi quando li ha ricevuti e, sfortunatamente, in molte zone del nostro Paese si verificano alluvioni improvvise come questa», ha sottolineato la ministra parlando al programma Fox & Friends, aggiungendo che «il servizio meteorologico si sta impegnando per introdurre nuove tecnologie e un nuovo sistema, perché è stato trascurato per anni».