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Silvio Berlusconi fa marcia indietro: «Dalla parte dell'Ucraina, sempre»

Dopo aver criticato Volodymyr Zelensky il Cavaliere ci ripensa e, tramite una nota, ribadisce il suo sostegno a Kiev
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Red. Online
15.02.2023 12:30

Prima l’audio rubato, quindi l’attacco (quasi) frontale a Volodymyr Zelensky. In mezzo, tante frasi così così sull’Ucraina e la guerra. Con il sospetto che la lunga e conclamata amicizia con Vladimir Putin abbia avuto – e abbia tuttora – un certo peso. Sì, Silvio Berlusconi ha fatto parlare parecchio di sé dall’inizio del conflitto a oggi. Perché ha dato l’idea, più volte, di strizzare l’occhio al Cremlino e di favorire un concetto di pace tipicamente russo. Il tutto, va da sé, mentre Forza Italia ha continuato a schierarsi «senza se e senza ma» dalla parte di Kiev. Votando ogni singolo provvedimento di aiuto e dichiarando, in modo compatto, il proprio sostegno al Paese invaso.

Berlusconi, giorni fa, con un chiaro intento politico ha accusato Zelensky di essere il responsabile della guerra in Ucraina. L’ex premier si è espresso davanti a microfoni e taccuini al seggio, durante il voto per le regionali lombarde. Di qui le polemiche, accese, condite dalla difficoltosa difesa schierata dai suoi. Il governo Meloni, ovviamente, ha preso le distanze. Perfino Salvini e Tajani si sono distanziati da quelle esternazioni. Così, ancora, il Partito popolare europeo: «Il gruppo del PPE respinge fermamente le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sull’Ucraina. Non riflettono la nostra linea politica. La Russia è l’aggressore, l’Ucraina è la vittima. Non cederemo alla narrazione di Putin e l’Ucraina può contare sul nostro pieno sostegno».

Ecco, però, il passo indietro. Puntualissimo, verrebbe da dire: «Guardiamo ai fatti» ha detto ieri Berlusconi in una nota diffusa in serata. «Noi abbiamo sempre sostenuto il popolo ucraino, abbiamo sempre votato in Italia e in Europa senza esitazioni e tentennamenti il sostegno all’Ucraina con l’invio di finanziamenti e di armi. Io sono sempre stato e sto dalla parte del popolo ucraino e della pace. La mia speranza è quella che si possa trovare presto una soluzione diplomatica a questa guerra molto pericolosa per tutti noi». Quanto alle esternazioni di domenica pomeriggio, il Cavaliere ha precisato: «Ho semplicemente suggerito un grande Piano Marshall dell’Occidente per la ricostruzione dell’Ucraina, come possibile via diplomatica per mettere fine a questo conflitto, voglio ripeterlo, molto pericoloso per tutti noi».

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