Catastrofe naturale

Slovenia: come fronteggiare le conseguenze delle alluvioni?

Lubiana ha chiesto aiuto all'Unione europea e alla NATO — Fra le richieste: team di intervento, strumenti militari e mezzi economici
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Red. Online
07.08.2023 12:40

Le pesanti alluvioni registrate in Slovenia in questi giorni hanno avuto forti conseguenze: almeno 3 i morti, strade invase dal fango, ponti distrutti, edifici compromessi. Danni materiali quantificabili in almeno mezzo miliardo di euro. Sabato, quando si temeva anche per la centrale nucleare di Krsko, minacciata dalla piena del fiume Sava, Austria, Croazia e Ungheria avevano offerto il proprio aiuto al vicino in difficoltà. L'allarme all'impianto atomico, nel frattempo, è rientrato. Ma il premier Robert Golob, descrivendo l'evento come «la peggiore catastrofe naturale nella storia recente» del Paese, ha chiesto aiuto, ieri, all'Unione europea e alla NATO per far fronte al disastro.

Pioggia di un mese

Secondo il servizio meteorologico sloveno, citato dai media internazionali, venerdì sul Paese è caduto — in meno di 24 ore — l'equivalente di un mese di pioggia. La devastante potenza delle alluvioni ha portato le autorità a evacuare migliaia di case. Pompieri ed esercito sono intervenuti per salvare le persone intrappolate dall'acqua, mentre decine di migliaia di abitanti sono rimaste senza elettricità o isolate a causa delle strade invase dal fango.

I danni, riporta il Financial Times, interessano due terzi del Paese: la regione settentrionale di Koroška è la più colpita.

L'aiuto internazionale

La Slovenia, sin qui, ha stanziato 10 milioni di euro in aiuti umanitari per le regioni colpite. Intanto, dicevamo, i Paesi vicini non hanno atteso, offrendo immediatamente il proprio a Lubiana. La Croce Rossa polacca ha inviato due camion con indumenti e aiuti umanitari, mentre la Croazia ha fornito un elicottero militare.

Il commissario europeo per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič, ha incontrato il premier Golob sabato sera, promettendo «assistenza immediata» dal fondo di solidarietà dell'UE e da altri meccanismi di sostegno. Un sostegno ribadito su X (addio Twitter) dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Ieri, dunque, la Slovenia ha dichiarato di aver ufficialmente richiesto assistenza attraverso il meccanismo di protezione civile dell'UE. Il governo di Lubiana, riporta il FT, ha chiesto a Bruxelles macchinari pesanti e unità di ingegneria per rimuovere i detriti e rendere le strade percorribili. Non solo: alla NATO è stata fatta richiesta per l'invio di elicotteri militari, soldati e ponti prefabbricati tramite il programma Euro-Atlantic Disaster Response Coordination Centre (EADRCC)

Gli aiuti saranno anche economici: Lubiana, con ogni probabilità, dopo aver valutato i danni chiederà di poter attingere dal fondo di solidarietà UE, destinato — appunto — a offrire sostegno in caso di calamità.

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