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Soldati dell'IDF in TV: «A Gaza sono saltate le regole: civili uccisi per capriccio»

Nel documentario televisivo «Breaking Ranks: Inside Israel's War», che verrà trasmesso nel Regno Unito su ITV stasera ma anticipato dal Guardian, i soldati israeliani descrivono una situazione di caos a Gaza e un crollo delle regole e dei vincoli legali – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Soldati dell'IDF in TV: «A Gaza sono saltate le regole: civili uccisi per capriccio»
Red. Online
10.11.2025 08:30
22:36
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Primo sì della Knesset alla pena di morte per i terroristi

La Knesset - il Parlamento di Israele - ha approvato in prima lettura la proposta di legge sulla pena di morte per i terroristi che uccidono cittadini israeliani. Si tratta del primo di tre voti necessari all'approvazione definitiva della norma. «Siamo sulla buona strada per fare la storia. Lo abbiamo promesso e lo abbiamo mantenuto», ha esultato su X il ministro dell'ultradestra Itamar Ben Gvir.

22:09
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Il capo dell'IDF: «Serve un'inchiesta sistemica sul 7 ottobre»

Il Capo di Stato Maggiore israeliano ha chiesto «un'indagine sistemica» sugli attacchi del 7 ottobre, mentre il governo si rifiuta di istituire una commissione nazionale d'inchiesta per determinare le responsabilità dell'incapacità delle autorità di impedire l'attacco più mortale nella storia di Israele.

Il tenente generale Eyal Zamir ha avanzato la richiesta dopo la pubblicazione di un rapporto di un comitato di esperti da lui incaricato, che segna la fine delle indagini militari interne sulle mancanze che hanno portato alla tragedia del 7 ottobre 2023.

Questo rapporto «segna un passo importante verso la comprensione globale di cui abbiamo bisogno, come società e come organizzazione», ha affermato Zamir, secondo una dichiarazione rilasciata dall'esercito. «Tuttavia, per garantire che tali fallimenti non si ripetano mai più, è ora necessaria un'indagine sistematica ampia e completa».

Nonostante i sondaggi mostrino che un'ampia maggioranza degli israeliani, indipendentemente dal loro orientamento politico, sostiene l'istituzione di una commissione nazionale d'inchiesta sugli attacchi del 7 ottobre, il governo di Benyamin Netanyahu vi si oppone. Secondo la legge israeliana la decisione di istituire una commissione nazionale d'inchiesta spetta al governo e la Corte Suprema è responsabile della nomina dei suoi membri.

Anche oggi, sollecitato dall'opposizione a commentare la questione, Netanyahu ha ribadito ai parlamentari la sua opposizione all'istituzione di una commissione d'inchiesta nazionale, che ha descritto come uno «strumento politico» nelle mani dei suoi avversari. Ha invece suggerito la creazione di una commissione d'inchiesta «con ampio consenso nazionale», modellata su quella istituita dagli Stati Uniti dopo l'11 settembre. Questa proposta è stata immediatamente respinta dall'opposizione.

18:27
18:27
Netanyahu: «Faremo rispettare la tregua a Gaza con il pugno di ferro»

Israele è determinato a far rispettare gli accordi di cessate il fuoco a Gaza e in Libano «con il pugno di ferro». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un discorso alla Knesset, citato da Times of Israel.

«Siamo determinati a far rispettare gli accordi di cessate il fuoco esistenti con il pugno di ferro contro coloro che cercano di distruggerci, e potete vedere cosa sta succedendo ogni giorno in Libano», ha aggiunto Netanyahu davanti al parlamento, promettendo di «fare del male» a «chiunque cercherà di distruggerci».

Il premier ha messo in guardia: la guerra «non è finita», «coloro che cercano di farci del male si stanno riarmando. Non hanno rinunciato al loro obiettivo di distruggerci». Hamas «verrà disarmato», «Gaza verrà smilitarizzata. Accadrà nel modo più facile, o accadrà nel modo più difficile. Ma accadrà», ha promesso.

17:33
17:33
Netanyahu: «Il popolo non vuole una commissione d'inchiesta sul 7 ottobre»

Durante il dibattito alla Knesset sulla creazione di una commissione d'inchiesta statale per il massacro del 7 ottobre, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che «un'enorme maggioranza nel popolo non crede in una commissione d'inchiesta». Le famiglie delle vittime di Hamas, riunite nel 'Consiglio di Ottobre', hanno interrotto il suo intervento gridando «vergogna» dalle tribune.

Il primo ministro non ha affrontato direttamente la questione della commissione, concentrandosi invece sui successi militari di Israele. Avigdor Lieberman, leader di Israel Beitenu, lo ha accusato di essere «il principale responsabile del massacro del 7 ottobre» e di aver trasferito fondi del Qatar a Hamas.

Prima del dibattito, il Consiglio di Ottobre ha annunciato una manifestazione sabato sera a Tel Aviv per chiedere l'istituzione immediata di una commissione d'inchiesta statale.

17:13
17:13
Hamas: «Da Israele violazioni della tregua quotidiane e continue»

Hamas afferma che dall'entrata in vigore dell'accordo di cessate il fuoco il mese scorso, Israele «non ha cessato le sue violazioni quotidiane e continue». E' quanto si legge su Al-Jazeera, che cita la dichiarazione pubblicata su Telegram.

Gli attacchi israeliani, secondo Hamas, hanno ucciso 271 persone a Gaza, di cui oltre il 90% civili. Gli attacchi hanno anche ferito 622 persone, di cui il 99% civili. Le forze israeliane hanno arrestato 35 palestinesi, di cui 29 ancora detenuti. Inoltre secondo il gruppo, Israele ha «demolito quotidianamente e sistematicamente le case all'interno della Linea Gialla, la linea di ritiro temporanea delle forze israeliane; continua a impedire l'ingresso degli aiuti umanitari forniti dall'Unrwa e non ha consentito l'ingresso di almeno 600 camion di aiuti umanitari al giorno, come concordato, inclusi 50 camion di vari tipi di carburante».

Inoltre Hamas afferma di aver «rispettato l'attuazione» dell'accordo di cessate il fuoco, consegnando i 20 prigionieri ancora vivi entro 72 ore «nonostante le condizioni estremamente difficili sul campo create dalla guerra». Ed ha aggiunto di essere riuscito a recuperare 24 dei 28 corpi e, tramite intermediari e la Croce Rossa, di aver fornito le coordinate per altri corpi situati in aree sotto il controllo israeliano.

14:57
14:57
«Colpite infrastrutture di Hezbollah nella valle della Bekaa e nel sud del Libano»

L'esercito israeliano riferisce di aver colpito nelle ultime ore infrastrutture terroristiche di Hezbollah nella valle della Bekaa, tra cui un sito strategico di produzione e stoccaggio di armi, e nel sud del Libano.

In particolare, afferma l'Idf, nel sud è stato bombardato un sito da cui erano stati lanciati razzi verso Israele e in cui, negli ultimi mesi, erano state identificate attività terroristiche di Hezbollah.

In precedenza media libanesi avevano riportato una serie di attacchi dell'Idf nel sud del Paese.

14:16
14:16
Ben-Gvir: «Nessun perdono per chi eviterà la forca ai terroristi»

«Non ci sarà perdono per chi impedisce ai terroristi, quelle bestie umane, di salire sulla forca». Lo scrive su X il ministro per la Sicurezza nazionale israeliano, Ben Gvir, il cui partito di ultradestra Otzma Yehudit (Potere Ebraico) ha presentato un disegno di legge alla Knesset per la pena di morte ai terroristi che uccidono israeliani, senza discrezionalità dei giudici, che sarà votato in prima lettura oggi dalla plenaria della Knesset.

«Mi aspetto che tutte le fazioni del Parlamento mettano da parte la politica e sostengano questa legge che rappresenta una mossa storica contro il terrorismo arabo. La storia giudicherà chiunque oserà oggi alzare un dito contro la legge che prevede la pena di morte per i terroristi», ha aggiunto, dopo che il rabbino Dov Lando, leader spirituale di Degel Hatorah, il partito politico ultra-ortodosso ashkenazita, ha dato indicazione ai suoi parlamentari di votare contro.

12:51
12:51
«Forte pressione degli USA su Israele per i miliziani bloccati»

«C'è una forte pressione da parte degli Stati Uniti» per sbloccare la crisi dei circa 200 miliziani di Hamas intrappolati nei tunnel a Rafah «e la valutazione è che la questione verrà risolta con un accordo». Lo ha detto un funzionario israeliano a Ynet.

Il media israeliano ricorda che una delle soluzioni proposte prevede che i combattenti si arrendano e depongano le armi in cambio dell'amnistia o dell'esilio all'estero, mentre i tunnel in cui si trovano saranno distrutti.

12:29
12:29
Iran: «La gittata dei nostri missili non è affare dell'Occidente»

«Gli Stati Uniti e i Paesi occidentali stanno discutendo sul programma missilistico dell'Iran e sulla gittata dei suoi missili, ma non sono affari loro», ha affermato il segretario del Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale iraniano Ali Larijani, sottolineando che «sollevare tali questioni rivela la politica egemonica degli Stati Uniti e di alcuni Paesi europei».

I negoziati tra l'Iran e gli Stati Uniti e i loro alleati sono giunti a un punto morto a causa delle divergenze su due questioni principali: la limitazione della gittata dei missili iraniani a meno di 500 km e la consegna da parte dell'Iran di tutti i suoi 400 kg di uranio arricchito.

«La questione nucleare iraniana non è mai stata la loro vera preoccupazione, ma solo una parte del loro pretesto per ostilità e dominio sulle potenze orientali come l'Iran e la Cina», ha sottolineato Larijani, riferisce Mehr.

12:28
12:28
Hamas: «Israele ha restituito i corpi di 15 palestinesi»

Il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha dichiarato di aver ricevuto i corpi di 15 prigionieri palestinesi nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti.

«Il ministero della Salute annuncia la restituzione di 15 corpi di martiri rilasciati oggi dall'occupazione israeliana attraverso la Croce Rossa, portando il numero totale di corpi ricevuti a 315» nell'ambito dell'accordo di scambio di ostaggi e prigionieri, ha dichiarato il ministero.

Sono stati restituiti in cambio dei resti dell'ufficiale israeliano tenente Hadar Goldin, ucciso nella guerra di Gaza del 2014.

10:09
10:09
Macron riceve domani all'Eliseo Abu Mazen

Il presidente francese, Emmanuel Macron, riceve domani a Parigi il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen, per discutere della «piena applicazione» dell'accordo di tregua a Gaza. Lo ha annunciato la presidenza francese in un comunicato.

Nel comunicato, si definisce Abu Mazen «presidente dello stato di Palestina», dopo che la Francia ha ufficialmente riconosciuto a settembre scorso lo stato palestinese durante l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

«Questo incontro - fa sapere l'Eliseo - si inserisce nella continuità del riconoscimento dello stato palestinese da parte della Francia e del lavoro avviato per l'applicazione di un piano di pace e di sicurezza per tutti in Medio Oriente».

I due leader «parleranno delle prossime tappe del piano di pace - si legge ancora nel comunicato - in particolare nel campo della sicurezza, della governance e della ricostruzione, in relazione con i partner arabi e internazionali, allo scopo di preparare il 'giorno dopo'».

09:57
09:57
Soldati dell'IDF in TV: «A Gaza sono saltate le regole: civili uccisi per capricci di ufficiali»

Nel documentario televisivo «Breaking Ranks: Inside Israel's War», che verrà trasmesso nel Regno Unito su ITV stasera ma anticipato dal Guardian, i soldati israeliani descrivono una situazione di caos a Gaza e un crollo delle regole e dei vincoli legali, con civili uccisi per capriccio di singoli ufficiali.

«Se vuoi sparare senza freni, puoi farlo», afferma Daniel, comandante di un'unità di carri armati delle Forze di difesa israeliane (Idf).

I soldati, che hanno accettato di parlare, hanno confermato l'uso sistematico di scudi umani da parte dell'Idf, contraddicendo le smentite ufficiali, e hanno fornito dettagli sulle truppe israeliane che hanno aperto il fuoco, senza essere provocate, sui civili che correvano per raggiungere le distribuzioni di cibo nei punti militarizzati allestiti dalla controversa Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), sostenuta da Stati Uniti e Israele. «Durante l'addestramento di base dell'esercito, tutti noi cantavamo 'mezzi, intenti e capacità'», afferma il capitano Yotam Vilk, ufficiale del corpo corazzato, riferendosi alle linee guida ufficiali dell'addestramento delle Idf, che stabiliscono che un soldato può sparare solo se il bersaglio ha i mezzi, dimostra intenzione e ha la capacità di causare danni.

«Non esistono 'mezzi, intenzioni e capacità' a Gaza», dice Vilk. «Nessun soldato menziona mai 'mezzi, intenzioni e capacità'. È solo: il sospetto di camminare dove non è permesso, per uomini di età compresa tra i 20 e i 40 anni».

Un altro soldato, identificato nel programma solo come Eli, afferma: «La vita e la morte non sono determinate dalle procedure o dalle regole di apertura del fuoco. È la coscienza del comandante sul campo che decide». In tali circostanze, la designazione di chi è un nemico o un terrorista diventa arbitraria, afferma Eli nel documentario. «Se camminano troppo velocemente, sono sospetti. Se camminano troppo lentamente, sono sospetti. Stanno tramando qualcosa. Se tre uomini camminano e uno di loro resta indietro, si tratta di una formazione di fanteria con due uomini a uno: è una formazione militare», afferma.

Un'analisi del Guardian di agosto sui dati di intelligence dell'Idf ha mostrato che, secondo i calcoli dei funzionari militari israeliani, l'83% delle vittime a Gaza erano civili, un record storico per i conflitti moderni, sebbene l'Idf abbia contestato l'analisi. Più di 69'000 palestinesi sono stati uccisi dall'inizio della guerra e molti altri continuano a morire nonostante un cessate il fuoco iniziato un mese fa.

09:07
09:07
Attacco israeliano in Libano: ucciso un leader di Hezbollah

Media libanesi, citati dal canale televisivo israeliano Kan news, riportano che un comandante di Hezbollah, Samir Ali Fakiyya, è stato ucciso questa mattina in un attacco con un drone israeliano nella città di Al-Bissaria, nella regione di Sidone, nel Libano meridionale.

08:30
08:30
Il punto alle 8.30

L'esercito israeliano continua la demolizione delle case palestinesi nel quartiere di Zeitoun, a sud-est della città di Gaza, mentre contemporaneamente lancia pesanti attacchi aerei sulla città meridionale di Khan Younis. Secondo l'agenzia palestinese Wafa veicoli militari israeliani stanno sparando pesantemente a est della città e droni sorvolano la parte occidentale di Gaza City.

Sempre secondo Wafa aerei da guerra israeliani stanno inoltre effettuando intensi e pesanti attacchi sulle zone settentrionali e orientali di Khan Younis, mentre l'artiglieria dell'esercito israeliano ha sparato diversi colpi di cannone sulla zona di Zanna, a nord-est della città.