Aviazione

«Ti tolgo le sanzioni, ma tu non voli in Russia»

Il Bureau of Industry and Security statunitense ha chiarito i limiti entro cui può (di nuovo) operare a livello internazionale Belavia – Ma la compagnia bielorussa ha comunque continuato a servire destinazioni russe
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Marcello Pelizzari
24.09.2025 13:59

Le sanzioni, è vero, sono state tolte. Per decisione di Donald Trump. Washington, tuttavia, non consentirà ai Boeing di Belavia – la compagnia di bandiera della Bielorussia – di effettuare voli da e per Russia, Iran, Siria, Cuba, Corea del Nord e territori ucraini occupati dall'esercito di Mosca. I sorvoli, al contrario, sono consentiti. La conferma, scrive il portale specializzato ch-aviation, è arrivata lo scorso 12 settembre dal Bureau of Industry and Security (BIS) statunitense. Nonostante ciò, i 737 del vettore bielorusso hanno servito destinazioni russe. Possibile? Evidentemente sì. Il BIS, leggiamo, è un ufficio del Dipartimento del Commercio nonché uno dei principali organi di regolamentazione delle sanzioni statunitensi, in parallelo con l'Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro. Si occupa, in particolare, di controllare l'esportazione e il commercio di beni.

Il BIS, attraverso una lettera al direttore generale di Belavia, Igor Cherginets, ha confermato che otto Boeing 737 della compagnia sono stati rimossi dalla cosiddetta General Prohibition 10 list (GP10). Chiunque venga incluso in questo elenco, non può adoperare in alcun modo componenti di produzione statunitense. Gli aerei che hanno beneficiato dell'esenzione sono due Boeing 737-300, cinque Boeing 737-800 e un Boeing 737 MAX 8. Un Boeing 737-800 e un Boeing 767-300 rimangono, per contro, ancora sotto sanzioni poiché fungono da aerei governativi. La rimozione dalla GP10 permette a Belavia di operare i 737 «sbloccati» ovunque, a eccezione dei Paesi citati, ma soprattutto di poter accedere a parti di ricambio originali e servizi di manutenzione certificati. Belavia, per contro, non può utilizzare gli aeromobili per trasportare persone soggette a sanzioni, né operare per conto di persone o società soggette a sanzioni e, ancora, trasportare merci soggette a restrizioni, fra cui materiale militare usato per sostenere l'invasione russa dell'Ucraina. 

Dopo la lettera del BIS, scrive sempre ch-aviation, Belavia in realtà ha schierato entrambi i suoi 737-300, il 737 MAX 8 e due dei cinque 737-800 in almeno una rotazione verso la Russia, apparentemente violando le norme statunitensi.