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Trump chiede la grazia per «il formidabile Bibi»

Il presidente USA aveva già avanzato la stessa richiesta a Herzog durante la sua visita in Israele un mese fa – «Gaza deve essere demilitarizzata senza cacciare i palestinesi» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Trump chiede la grazia per «il formidabile Bibi»


Red. Online
12.11.2025 06:20
23:17
23:17
Rubio ottimista sulla risoluzione dell'ONU per Gaza

Il Segretario di Stato Marco Rubio si dice ottimista sul fatto che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite possa finalizzare una risoluzione su Gaza che sostenga una forza di sicurezza internazionale. «Siamo ottimisti», ha detto Rubio a margine dei lavori dei ministri degli Esteri del G7 in Canada. «Penso che stiamo facendo buoni progressi sul testo della risoluzione e spero che si agisca molto presto», ha aggiunto precisando che la questione del Venezuela «non è stata affrontata».

22:16
22:16
«Tre mesi prima del 7 ottobre Shin Bet chiedeva di agire su Hamas»

Tre mesi prima del massacro del 7 ottobre 2023 perpetrato da Hamas, l'allora capo dello Shin Bet, Ronen Bar, inviò al primo ministro Benyamin Netanyahu un documento classificato in cui sollecitava cambiamenti di politica nei confronti di Gaza e delineava una proposta di nuovo approccio strategico nei confronti di Hamas e di altre minacce: lo riporta Channel 12. Il rapporto afferma che Bar sollecitò misure proattive contro i leader di Hamas a Gaza.

Netanyahu, a quanto pare irritato da quella che considerava l'intrusione del capo dello Shin Bet nelle questioni politiche, non convocò alcuna discussione sul documento. Secondo la Tv israeliana, è probabile che il documento costituisca una prova fondamentale in qualsiasi futura commissione d'inchiesta statale sulle mancanze che hanno permesso l'attacco.

21:59
21:59
Netanyahu ringrazia Trump: «Come sempre va dritto al punto»

Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha ringraziato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la richiesta di grazia presentata al Presidente israeliano, Isaac Herzog, nel suo caso penale.

«Grazie, Presidente Trump, per il suo incredibile supporto», ha detto il Primo Ministro. «Come al solito, va dritto al punto e dice le cose come stanno», ha aggiunto, come riporta Haaretz.

18:11
18:11
L'IDF apre il fuoco contro «4 terroristi nell'area israeliana di Gaza»

L'esercito israeliano ha riferito che «poco fa le truppe, impegnate nella zona di Rafah per smantellare infrastrutture sotterranee in base all'accordo di cessate il fuoco, hanno individuato quattro terroristi sul lato orientale della Linea Gialla, nell'area sotto controllo operativo israeliano».

«Dopo l'identificazione - aggiunge l'Idf - i soldati hanno aperto il fuoco verso di loro». L'esercito «non segnala feriti tra le forze israeliane».

Successivamente l'esercito ha reso noto di aver «eliminato tre» dei «quattro terroristi identificati sul lato orientale della Linea Gialla» a Rafah, dove le truppe israeliane stavano smantellando i tunnel.

«Attacchi coloni superano linea rossa»

Il capo di stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir, ha da parte sua «condannato fermamente» i recenti attacchi dei coloni israeliani contro i palestinesi definendoli opera di «una minoranza criminale».

«Si tratta di atti che contraddicono i nostri valori. Oltrepassano una linea rossa e distolgono l'attenzione delle nostre forze dall'adempimento della loro missione, dalla difesa delle comunità e dalla conduzione di operazioni offensive. Siamo determinati a porre fine a questo fenomeno e agiremo con severità finché giustizia non sarà fatta», ha affermato mentre era in visita in Cisgiordania durante una vasta esercitazione militare.

17:32
17:32
Gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato tre attacchi aerei su Beit Lahiya, nel nord-est di Gaza

Gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato tre attacchi aerei su Beit Lahiya, nel nord-est di Gaza, mentre si sono uditi colpi d'arma da fuoco provenienti dalle forze israeliane di stanza a est del campo profughi di Bureij, nella parte centrale di Gaza. Lo riporta Al Jazeera.

15:08
15:08
Primo sì all'estensione della «legge Al Jazeera»

La proposta di trasformare in una norma permanente la cosiddetta «legge Al Jazeera», che consente la chiusura dei media stranieri in Israele a determinate condizioni, ha superato lunedì la prima lettura alla Knesset, con 50 voti a favore e 41 contrari.

Se approvata, l'autorità finora temporanea del governo di chiudere i media stranieri in caso di emergenza diventerebbe permanente, consentendogli di esercitare tale potere indipendentemente dalla situazione della sicurezza, riferisce Times of Israel.

Inoltre, la proposta di legge - presentata dal parlamentare del Likud, Ariel Kallner - amplierebbe in modo significativo l'autorità del ministro delle Comunicazioni, consentendogli di ordinare alle piattaforme Internet e ai distributori di contenuti di bloccare o rimuovere materiali specifici in Israele.

La misura temporanea attualmente in vigore era stata approvata nell'aprile 2024 e fu utilizzata per chiudere un mese dopo le attività della tv Al Jazeera, considerata vicina a Hamas. Portò anche al sequestro temporaneo di attrezzature appartenenti all'Associated Press, che forniva immagini ad Al Jazeera. La legge suscitò critiche sia in Israele che all'estero.

14:48
14:48
«Israele costruisce muro lungo la linea blu in Libano»

Israele ha cominciato a costruire un nuovo muro di separazione col Libano in un territorio conteso tra i due paesi in guerra. Lo riferiscono media libanesi mostrando foto dei lavori in corso nel settore centrale della linea di demarcazione tra i due paesi, nella località di Yarun e di fronte alla località israeliana di Yiron.

Il primo allarme in tal senso era stato lanciato dal corrispondente di al Manar, la tv di Hezbollah, Ali Shuayb. Altri media libanesi hanno documentato i lavori del genio militare israeliano.

11:55
11:55
Trump scrive a Herzog: «Concedi la grazia a Netanyahu»

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha ricevuto stamattina una lettera del suo omologo americano Donald Trump in cui lo invita a concedere la grazia al premier Benyamin Netanyahu, definendo il processo a suo carico «politico e ingiustificato». Lo riferisce Channel 12 pubblicando la missiva.

Trump aveva già avanzato la stessa richiesta a Herzog durante la sua visita in Israele un mese fa, in occasione dell'accordo di cessate il fuoco con Hamas.

«Mentre il Grande Stato di Israele e lo straordinario popolo ebraico superano i tempi terribilmente difficili degli ultimi tre anni, ti chiedo di concedere la grazia a Benyamin Netanyahu, che è stato un primo ministro di guerra formidabile e decisivo, e sta ora guidando Israele in un tempo di pace, che include il mio costante lavoro con i principali leader del Medio Oriente per aggiungere altri paesi agli Accordi di Abramo», ha scritto Trump nella missiva diffusa dall'ufficio stampa del governo israeliano.

«Sebbene rispetti assolutamente l'indipendenza del sistema giudiziario israeliano e i suoi requisiti, credo che questo 'caso' contro Bibi, che ha combattuto al mio fianco per molto tempo, anche contro il durissimo avversario di Israele, l'Iran, sia un'azione penale politica e ingiustificata», ha aggiunto.

Rivolgendosi poi a «Isaac» ricordandogli il loro «ottimo rapporto», il presidente americano ha concluso: «ora che abbiamo ottenuto questi successi senza precedenti e che stiamo tenendo Hamas sotto controllo, è tempo di lasciare che Bibi unisca Israele perdonandolo e ponendo fine a questa guerra legale una volta per tutte».

In una nota l'ufficio del capo di Stato ha reagito affermando che «il presidente israeliano Herzog nutre la massima stima per il presidente Trump e continua a esprimere il suo profondo apprezzamento per il suo incrollabile sostegno a Israele, per il suo straordinario contributo al ritorno degli ostaggi, per la ridefinizione della situazione in Medio Oriente, in particolare a Gaza, e per la garanzia della sicurezza dello Stato di Israele».

Tuttavia «chiunque chieda la grazia presidenziale deve presentare una richiesta formale secondo le procedure stabilite», ha sottolineato l'ufficio di Herzog.

11:49
11:49
«L'IDF ha demolito oltre 1500 edifici dall'inizio della tregua»

Secondo le immagini satellitari analizzate da BBC Verify, Israele ha distrutto più di 1500 edifici nelle zone di Gaza rimaste sotto il suo controllo dall'inizio del cessate il fuoco con Hamas, avvenuto il 10 ottobre.

Le nuove foto, l'ultima delle quali scattata l'8 novembre, mostrano che interi quartieri controllati dall'esercito (IDF) dentro la Linea Gialla sono stati rasi al suolo in meno di un mese, apparentemente tramite demolizioni.

Molti di degli edifici, aggiunge la BBC, non sembravano aver subito danni prima di essere ora distrutti, per esempio nella parte orientale di Khan Yunis, nei pressi di Abasan al-Kabira.

Il numero effettivo di edifici distrutti potrebbe essere significativamente più alto, in quanto le immagini satellitari di alcune aree non sono disponibili per la valutazione, precisa BBC Verify.

Alcuni esperti hanno sostenuto che le demolizioni potrebbero violare i termini del cessate il fuoco negoziato da Stati Uniti, Egitto, Qatar e Turchia. Ma un portavoce dell'IDF ha dichiarato all'emittente britannica che l'esercito sta agendo «in conformità con il quadro del cessate il fuoco».

10:19
10:19
Il ministro Katz chiude la radio dell'esercito

Il ministro della difesa israeliano Israel Katz ha annunciato la chiusura della stazione radio militare Galatz e la sospensione di tutte le trasmissioni a partire dal primo marzo 2026, sostenendo che ci sono state proteste secondo cui la radio «danneggia lo sforzo bellico e il morale». La misura, spiegano i media israeliani, verrà sottoposta all'approvazione del governo.

«La radio è stata fondata dal governo israeliano come stazione militare per dare voce e ascolto ai soldati dell'IDF e alle loro famiglie, non come piattaforma per esprimere opinioni, molte delle quali attaccano l'esercito e i suoi soldati», ha aggiunto il ministro.

Il comandante della radio, Tal Lev Ram, ha dichiarato che la decisione è stata «accolta con grande sorpresa», e l'ha definita «una ferita grave alla libertà di stampa» che danneggia «il rapporto fra esercito e società». Lev Ram ha aggiunto che intende «combattere con tutti i mezzi» contro la misura.

La stazione «gemella» Galgalatz, che trasmette per lo più musica e aggiornamenti, resterà invece operativa.

09:32
09:32
Israele riapre il valico di Zikim per l'ingresso di aiuti verso la Striscia

Da oggi sarà riaperto il valico di Zikim tra Israele e il nord di Gaza per l'ingresso di aiuti umanitari verso la Striscia. Lo annuncia il Cogat, l'organismo del Ministero della difesa israeliano incaricato degli affari civili nei Territori palestinesi.

Gli aiuti saranno consegnati dalle Nazioni Unite e dalle organizzazioni internazionali dopo approfondite ispezioni di sicurezza da parte dell'Autorità per i valichi terrestri del Ministero della difesa, aggiunge la nota.

Un portavoce del Cogat ha precisato all'AFP che il valico di Zikim resterà aperto «in modo permanente», come quello di Kerem Shalom, nel sud della Striscia, dal quale è passata la maggior parte di aiuti umanitari dall'inizio della guerra.

06:20
06:20
Il punto alle 6.00

«Gaza deve essere demilitarizzata senza cacciare la popolazione». Lo ha detto la ministra degli Esteri canadese Anita Arnand parlando con i giornalisti prima dell'inizio della riunione dei ministri degli Esteri del G7 a Niagara-on-the-Lake. «Hamas non deve avere alcun ruolo nel futuro di Gaza», ha sottolineato la ministra.