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Trump: la forza internazionale per la stabilizzazione a Gaza sarà sul terreno «molto presto»

Questa forza è prevista dall'accordo che ha portato a un fragile cessate il fuoco il 10 ottobre e sarà composta da una coalizione fatta in gran parte da Paesi arabi e musulmani – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Trump: la forza internazionale per la stabilizzazione a Gaza sarà sul terreno «molto presto»
Red. Online
07.11.2025 06:35
22:27
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Gli Stati Uniti premono sull'ONU per la risoluzione su Gaza

Gli Stati Uniti premono sul Consiglio di Sicurezza dell'Onu affinché adotti una risoluzione che sancisca il piano di pace del presidente americano Donald Trump per Gaza nel diritto internazionale. E lo fanno senza lasciare molto spazio alle trattative.

Lo riporta il New York Times (Nyt) citando alcune fonti, secondo le quali l'ambasciatore americano Michael Walt avrebbe messo in guardia che senza una via libera, l'alternativa è un ritorno della guerra dopo il cessate il fuoco fra Israele e Hamas.

Sette diplomatici sentiti dal New York Times affermano che gli Stati Uniti si sono presentati al consiglio di sicurezza con una bozza "prendere o lasciare".

22:25
22:25
Salma dell'ostaggio in Israele, si attende l'identificazione

L'Idf e il servizio di sicurezza interna hanno annunciato che la bara di un ostaggio deceduto, scortata da soldati israeliani, ha attraversato il confine verso Israele. La salma è diretta all'Istituto nazionale di medicina legale, dove verranno svolte le procedure di identificazione. Rappresentanti dell'Idf accompagnano le famiglie. L'esercito ha invitato il pubblico ad agire con sensibilità e ad attendere l'identificazione ufficiale, che sarà comunicata innanzitutto ai familiari delle vittime.

21:33
21:33
Troppo ostacoli all'entrata di aiuti a Gaza: «Solo 37 mila tonnellate su 190 mila»

Oltre 37'000 tonnellate di aiuti dell'Onu sono entrati nella Striscia di Gaza dall'inizio del cessate il fuoco del 10 ottobre, ha dichiarato un portavoce delle Nazioni Unite, una piccola parte delle 190'000 tonnellate di cibo, medicinali e altri beni necessari per la sussistenza dei palestinesi che l'Onu aveva preparato fuori da Gaza per il primi 60 giorni a partire dall'inizio del cessate il fuoco.

L'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) ha spiegato che, «nonostante i notevoli progressi nella capacità di risposta umanitaria, i bisogni urgenti della popolazione restano immensi e gli ostacoli non vengono rimossi con sufficiente rapidità dall'inizio del cessate il fuoco», ha dichiarato il portavoce aggiunto del segretario generale dell'Onu, Farhan Haq.

«Dall'inizio del cessate il fuoco e fino a lunedì, l'ONU e i suoi partner avevano raccolto ai valichi di Gaza più di 37'000 tonnellate di aiuti, principalmente alimentari», ha precisato, sottolineando che questo dato non include l'assistenza bilaterale né il commercio privato.

«Gli ingressi restano limitati a soli due valichi di frontiera, senza accesso diretto tra Israele e il nord di Gaza, né tra l'Egitto e il sud della Striscia. Inoltre, alcuni prodotti e personale delle ONG non possono ancora entrare», ha aggiunto.

20:40
20:40
«I mandati d'arresto una trovata pubblicitaria di Erdogan»

«Israele respinge fermamente e con disprezzo l'ultima trovata pubblicitaria del tiranno Erdogan». Lo scrive su X il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar in merito ai mandati d'arresto nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu dalla Turchia, ricordando che «la Procura di Istanbul ha recentemente orchestrato l'arresto del sindaco di Istanbul solo per aver osato candidarsi contro Erdogan».

«Nella Turchia di Erdogan, la magistratura è da tempo diventata uno strumento per mettere a tacere i rivali politici e arrestare giornalisti, giudici e sindaci», conclude.

19:53
19:53
La Turchia ha emesso mandati d'arresto per genocidio contro Netanyahu

La giustizia turca ha emesso mandati di arresto per «genocidio» contro il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e diversi funzionari israeliani, tra cui il ministro della Difesa Israel Katz e il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir.

I mandati di arresto riguardano un totale di 37 sospetti, ha precisato la procura generale di Istanbul in un comunicato, senza tuttavia fornire un elenco completo.

Tra questi figura anche il capo di Stato Maggiore israeliano, Eyal Zamir, secondo quanto riferito dalla procura di Istanbul, che denuncia il «genocidio e i crimini contro l'umanità perpetrati in modo sistematico dallo Stato israeliano a Gaza».

La giustizia turca cita anche il caso dell'«Ospedale dell'amicizia turco-palestinese» nella Striscia di Gaza - costruito dalla Turchia - colpito a marzo dall'esercito israeliano, che sostiene che fosse utilizzato come base dai combattenti del movimento islamista palestinese Hamas.

19:42
19:42
Hamas condanna la decisione del Kazakistan di aderire agli Accordi di Abramo

Hamas condanna la decisione del Kazakistan di aderire agli Accordi di Abramo che rafforzano le relazioni con Israele, definendola «inaccettabile e deplorevole».

«Equivale a insabbiare i crimini di genocidio commessi» a Gaza, in un momento in cui «sta aumentando l'isolamento internazionale» dello Stato ebraico e «dei suoi leader criminali di guerra», si legge in una nota ripresa dai media arabi.

Il gruppo palestinese «rinnova l'appello a tutti i Paesi, in particolare ai Paesi arabi e islamici, a interrompere ogni forma di relazione con l'entità criminale sionista e ad astenersi dall'intraprendere qualsiasi progetto di normalizzazione con essa».

17:16
17:16
Stasera la Jihad Islamica consegnerà il corpo di un altro ostaggio a Israele

La Jihad Islamica, fazione islamista palestinese attiva nella Striscia di Gaza, ha annunciato che stasera consegnerà a Israele i resti di uno degli ostaggi israeliani. Lo hanno riferito Sky News Arabia ed il Times of Israel.

Nella Striscia di Gaza si trovano ancora i corpi di sei ostaggi rapiti il 7 ottobre 2023.

16:56
16:56
Vaccinazione a Gaza: al via una campagna per 44 mila bambini

Sta iniziando una campagna di vaccinazione nella Striscia di Gaza per raggiungere 44'000 bambini. Lo comunicano l'Unicef, l'Oms e Unrwa in una nota che sottolinea come un bambino su cinque di età inferiore ai tre anni sia stato vaccinato a causa del conflitto.

La campagna mira a fornire protezione da morbillo, parotite e rosolia, difterite, tetano, pertosse, epatite B, tubercolosi, poliomielite, rotavirus e polmonite prima dell'arrivo dell'inverno quando malattie infantili mortali ma prevenibili rischiano di diffondersi in tutta la zona. Sarà effettuata in 149 strutture sanitarie e 10 veicoli mobili in tutta la Striscia di Gaza da 450 operatori sanitari e personale di supporto e 149 medici. Altre 31 strutture non sono più operative dopo essere state danneggiate o distrutte da attacchi indiscriminati israeliani.

L'Unicef e i suoi partner sottoporranno inoltre i bambini a screening per individuare eventuali casi di malnutrizione e garantiranno che quelli identificati ricevano cure e un monitoraggio continuo.

«Dopo due anni di violenze incessanti che hanno causato la morte di oltre 20'000 bambini nella Striscia di Gaza, abbiamo finalmente l'opportunità di proteggere coloro che sono sopravvissuti», ha affermato il rappresentante speciale dell'Unicef nello Stato di Palestina, Jonathan Veitch. «Questa campagna di immunizzazione è un'ancora di salvezza che protegge la salute dei bambini e restituisce speranza per il futuro», ha affermato il rappresentante dell'Oms nei Territori palestinesi occupati, dottor Richard Peeperkorn,

16:45
16:45
L'Egitto al Regno Unito: «Urgente per Gaza passare alla fase 2 del piano di Trump»

«Occorre consolidare l'accordo di pace di Sharm el-Sheikh e passare alla seconda fase del piano del Presidente Trump, e la comunità internazionale deve unire le forze per garantire la piena attuazione dei termini dell'accordo, volti a porre fine alla guerra, alleviare le sofferenze umane della popolazione della Striscia di Gaza e aprire reali prospettive politiche per realizzare le legittime aspirazioni del popolo palestinese di istituire un proprio Stato indipendente»: lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty in un colloquio telefonico con la sua omologa britannica Yvette Cooper.

Abdelatty ha espresso l'auspicio che il Regno Unito partecipi attivamente alla Conferenza per la ricostruzione di Gaza come uno dei principali Paesi partecipanti e sponsor, conferenza che - ha detto - «rappresenterà un passo cruciale per mobilitare il sostegno internazionale agli sforzi di ricostruzione nella Striscia di Gaza e aprire una nuova strada per sostenere la stabilità nella regione».

I due ministri hanno inoltre scambiato opinioni e valutazioni sull'evoluzione della situazione in Sudan, condannando «le flagranti violazioni e atrocità» commesse a El Fasher, e sottolineando la necessità di aprire corridoi umanitari per facilitare la distribuzione di aiuti.

L'Egitto continua a sostenere la de-escalation e chiede un cessate il fuoco globale in Sudan.

14:57
14:57
«Sventato un tentativo di contrabbando di armi proveniente dall'Egitto»

L'esercito israeliano (Idf) ha riferito di aver sventato un tentativo di contrabbando di armi proveniente dall'Egitto con l'uso di un drone.

«Stamattina la ricognizione dell'Idf ha avvistato un drone che attraversava il territorio israeliano da ovest con l'obiettivo di contrabbandare armi. Le truppe hanno intercettato il drone che trasportava tre fucili M16» che «sono stati consegnati ai servizi di sicurezza», ha affermato il portavoce militare.

Ieri il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato «zona militare chiusa» l'area lungo il confine con l'Egitto con l'obiettivo di fermare il contrabbando di armi tramite i droni «che fa parte della guerra a Gaza e mira ad armare i nostri nemici», ha spiegato.

12:59
12:59
Israele chiude i valichi di Kerem Shalom e Al-Awja

Questa mattina Israele ha chiuso i valichi di frontiera di Kerem Shalom e Al-Awja con l'Egitto e Gaza, bloccando l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia. Lo rende noto la Mezzaluna rossa egiziana, spiegando che la chiusura è stata motivata con la giornata festiva sia in Israele che in Egitto.

Ieri 320 camion erano entrati nell'enclave palestinese, ma molti altri restano ammassati nel parcheggio fuori dal valico di frontiera di Rafah e non si sono recati ai valichi di Keram Shalom e Al-Awja.

06:35
06:35
Il punto alle 06.00

La forza internazionale per la stabilizzazione a Gaza sarà sul terreno «molto presto»: lo ha detto il presidente americano Donald Trump.

«Diversi paesi si sono offerti volontari per intervenire in caso di problemi con Hamas, ad esempio, o di qualsiasi altro problema», ha aggiunto Trump durante una conferenza stampa a margine di un incontro diplomatico alla Casa Bianca con i leader dell'Asia centrale.

Mercoledì gli Stati Uniti hanno presentato ai paesi partner una bozza di risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite volta a sostenere il piano di pace di Trump per Gaza, che include il dispiegamento di una forza internazionale. L'ambasciatore Mike Waltz ha convocato mercoledì i dieci membri eletti del Consiglio, nonché diversi partner regionali (Egitto, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Turchia), sottolineando che ciò dimostra un «sostegno regionale» al testo.

Secondo fonti diplomatiche, diversi paesi hanno già manifestato la loro disponibilità a partecipare a questa forza di stabilizzazione (Isf), in particolare l'Indonesia, ma insistono su un mandato del Consiglio di sicurezza Onu per l'effettivo dispiegamento di truppe nel territorio palestinese. Questa forza è prevista dall'accordo che ha portato a un fragile cessate il fuoco il 10 ottobre, dopo due anni di guerra devastante innescata dall'offensiva di Hamas. Secondo i termini di questo accordo, sarà composta da una coalizione fatta in gran parte da paesi arabi e musulmani e schierata a Gaza per supervisionare la sicurezza durante il ritiro dell'esercito israeliano.