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Il presidente USA ha pure definito una «vergogna» il fatto che Mosca non abbia risposto al suo appello – Erdogan rilancia il negoziato: «Presto un tavolo di pace a Istanbul» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:20
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«L'ultimatum di Trump? Solo Xi Jinping può fermare Putin»
L'ultimatum di Donald Trump a Vladimir Putin sull'Ucraina? Un'iniziativa destinata a non avere effetto sul leader del Cremlino. Se ne dice convinto stasera in un filo diretto organizzato da Sky News Uk il professor Michael Clarke, uno dei massimi analisti britannici, fondatore del Centre for Defence Studies e poi dell'International Policy Institute al prestigioso King's College di Londra, nonché docente all'University of Exeter.
Secondo Clarke, il presidente americano sarà alla fine «costretto» a vedersi ignorato dal presidente russo, dopo aver ridotto da 50 a 10 giorni la scadenza sull'accettazione di un cessate il fuoco pena nuove sanzioni e dazi secondari: sanzioni a cui la Russia è ormai abituata a fare i conti « da anni».
Mentre «l'unico leader» mondiale in grado sulla carta di frenare lo zar, sarebbe a suo dire l'alleato cinese Xi Jinping: il quale tuttavia - a giudizio dello studioso britannico - attuale direttore del Royal United Services Institute (Rusi, storico think tank fondato dal duca di Wellington) e già consulente dello Stato Maggiore di Sua Maestà e poi del Consiglio di Sicurezza Nazionale - «non sembra avere alcun interesse di farlo» in questo momento. Né a scuotere l'asse Mosca-Pechino.
20:00
20:00
Trump lancia l'ultimatum alla Russia: «Dieci giorni da oggi per porre fine al conflitto»
La scadenza per la Russia per una soluzione al conflitto ucraino è di dieci giorni a partire da oggi: lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a bordo dell'Air Force One, in volo dalla Scozia a Washington.
Trump ha anche detto di non aver avuto alcuna risposta dalla Russia riguardo al suo ultimatum. «È una vergogna», ha sottolineato parlando con i reporter.
18:28
18:28
Sì all'arruolamento per gli over 60
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato una legge che apre le porte all'arruolamento per gli over 60 per far fronte alla carenza di unità delle Forze armate.
La legge consentirà un contratto di un anno per ruoli non di combattimento se gli aspiranti superano i test medici. «Un numero significativo di cittadini di età pari o superiore a 60 anni ha espresso un forte desiderio di unirsi volontariamente alla difesa dello Stato», si legge nella nota pubblicata sul sito web del Parlamento. «È necessario coinvolgere un numero maggiore di persone che desiderano difendere la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina», prosegue il testo.
L'Ucraina ha avviato diverse iniziative per attrarre più persone nelle forze armate, tra cui un contratto di un anno e incentivi finanziari per le persone di età compresa tra 18 e 24 anni. Ha inoltre abbassato l'età di mobilitazione da 27 a 25 anni nell'aprile 2024, resistendo alle richieste dell'amministrazione statunitense di abbassarla a 18 anni.
17:35
17:35
La Russia protesta con la Norvegia per le restrizioni ai suoi pescherecci
L'incaricata d'affari della Norvegia in Russia, Ragnhild Johansen, è stata convocata al ministero degli Esteri di Mosca che gli ha consegnato una nota di protesta per quello che la Russia ha denunciato come le «misure restrittive illegali imposte dal governo norvegese» all'attività dei pescherecci russi nel Mare di Barents e nel Mare di Norvegia.
Le restrizioni, ha affermato il ministero degli Esteri in una nota citata dall'agenzia Tass, sono state imposte alle imbarcazioni delle società russe Norebo e Murman Seafood, che stavano pescando nella zona economica esclusiva della Norvegia sulla base di un accordo tra i due governi risalente al 1976.
Secondo Mosca, «le azioni irresponsabili di Oslo» rischiano di portare al «collasso dell'intero sistema di relazioni bilaterali nel campo della pesca» e minacciano «la prosecuzione dello sfruttamento razionale delle risorse biologiche marine nel Nord Atlantico».
17:34
17:34
La Russia punta all'uranio del Niger per il nucleare civile
La Russia vuole «sfruttare l'uranio» e sviluppare il nucleare civile in Niger: lo ha dichiarato il ministro russo dell'Energia Sergei Tsiviliov, ieri in visita ufficiale nella capitale nigerina Niamey. Il Niger è governato da una giunta militare nata da un colpo di Stato a luglio 2023 e guidata dal generale Abdourahamane Tiani, che rivendica una politica sovranista.
A giugno, la giunta ha nazionalizzato la Somaïr, filiale della multinazionale francese dell'uranio Orano (ex-Areva), che ne aveva perso il controllo operativo da diversi mesi. Tsiviliov è stato a Niamey in visita ufficiale alla guida di una delegazione russa e ha incontrato il generale Tiani, parlando della cooperazione economica tra i due Paesi.
«Il nostro obiettivo principale è quello di sfruttare l'uranio e creare un intero sistema per il suo sfruttamento», ha dichiarato il ministro russo alla televisione di Stato dopo un colloquio con Tiani. Il gruppo russo Rosatom e il ministero nigerino dell'Energia hanno firmato «un memorandum di comprensione reciproca» sulla cooperazione nel settore del nucleare civile, secondo un comunicato del ministero russo dell'Energia che cita Tsiviliov: «Il nostro compito non è solo quello di partecipare all'estrazione dell'uranio, ma di creare un intero sistema di sviluppo del nucleare civile in Niger».
17:01
17:01
L'intelligence russa: «Incontro segreto tra USA e Regno Unito per sostituire Zelensky»
I servizi d'intelligence russi per l'estero (Svr) hanno detto di essere venuti a conoscenza di un «incontro segreto» in una «località turistica nelle Alpi» durante il quale rappresentanti degli Usa e della Gran Bretagna avrebbero concordato con inviati di Kiev di rimuovere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e sostituirlo con l'ex capo di Stato maggiore, il generale Valery Zaluzhny, attuale ambasciatore a Londra.
Secondo un rapporto fornito dall'Svr all'agenzia Tass, all'incontro avrebbero partecipato, oltre allo stesso Zaluzhny, il capo di gabinetto presidenziale Andriy Yermak e il capo dei servizi segreti militari ucraini, Kirill Budanov, che avrebbero dato il loro assenso all'operazione.
In cambio, aggiungono i servizi russi, Yermak e Budanov avrebbero ricevuto «la promessa degli anglosassoni di lasciarli mantenere i loro attuali incarichi e di tenere in considerazione i loro interessi». «La sostituzione di Zelensky - afferma l'Svr - è diventata la condizione per rinnovare le relazioni di Kiev con i partner occidentali, prima di tutto con Washington, e per la continuazione dell'aiuto occidentale all'Ucraina nel suo scontro con la Russia».
I servizi russi non specificano come, secondo loro, dovrebbe avvenire questo cambio al vertice, cioè attraverso elezioni o in altro modo. Zelensky è rimasto in carica nonostante il suo mandato sia scaduto dal maggio del 2024 in quanto non è stato possibile organizzare nuove elezioni presidenziali a causa della legge marziale in vigore nel Paese.
Zaluzhny è stato rimosso da capo delle forze armate lo scorso anno, dopo che diversi osservatori avevano parlato di contrasti e rivalità fra lui e Zelensky. L'attuale presidente, che non ha mai goduto di particolare simpatia da parte del presidente Usa Donald Trump, è stato duramente criticato nei giorni scorsi dagli alleati europei per avere fatto approvare dal Parlamento una legge vista come un attacco all'indipendenza delle agenzie anticorruzione del Paese. In seguito alle pressioni Zelensky ha accettato di proporre una nuova versione della normativa che dovrebbe essere votata giovedì dal Parlamento.
12:09
12:09
Il Cremlino ha «preso nota» dell'ultimatum di Trump
Il Cremlino ha «preso nota» dell'ultimatum di 10-12 giorni alla Russia da parte del presidente americano Donald Trump per mettere fine al conflitto in Ucraina. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov citato dall'agenzia Ria Novosti.
La Russia rimane «impegnata nel processo di pace» in Ucraina per «garantire i suoi interessi», ha aggiunto Peskov.
Il Cremlino lamenta però un «rallentamento» nel processo di normalizzazione dei rapporti con gli Usa, che non sta andando «né qui né là», ha detto ancora il portavoce. «Naturalmente vorremmo vedere una maggiore dinamica, siamo interessati a questo».
10:59
10:59
«Quando tutti avevano ricominciato a sperare nella fine delle uccisioni, l'esercito russo ha ucciso 22 persone»
Nelle ultime 24 ore, «quando tutti avevano ricominciato a sperare nella fine delle uccisioni, l'esercito russo ha ucciso 22 persone in Ucraina... e altre 85 sono rimaste ferite», mentre «sotto i bombardamenti russi sono finite 73 città e villaggi ucraini»: lo afferma su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
E questo avviene «dopo che gli Stati Uniti hanno espresso una posizione molto chiara, sostenuta dal mondo intero, secondo cui la Russia deve porre fine a questa guerra e passare alla diplomazia», ha sottolineato il capo dello Stato.
«Ieri il presidente Trump ha pronunciato parole molto importanti sul fatto che la leadership russa sta sprecando il tempo del mondo parlando di pace e allo stesso tempo uccidendo persone. Tutti noi desideriamo una pace vera, dignitosa e duratura: l'Ucraina e tutta l'Europa, gli Stati Uniti, molti leader e Paesi rispettabili nel mondo che ci sostengono. Tutti hanno bisogno di tranquillità nelle relazioni internazionali e di prevedibilità nella vita. Tutti, tranne la Russia», si legge nel messaggio.
«Alle due di notte di oggi (l'una in Svizzera), i russi hanno lanciato un attacco missilistico sulla città di Kamensk (nel Donetsk, ndr), colpendo l'ospedale cittadino. Tre persone sono morte in questo attacco, tra cui una donna incinta. Si chiamava Diana e aveva solo 23 anni - sottolinea Zelensky -. Alla fine della giornata di ieri, quasi a mezzanotte, l'aviazione russa ha bombardato il territorio di una colonia penale nella regione di Zaporizhzhia. È stato un attacco deliberato, mirato, non casuale. I russi non potevano non sapere che stavano colpendo dei civili in quella colonia. Ci sono molti morti, altre 43 persone sono rimaste ferite, alcune delle quali in modo molto grave».
«Ormai da tempo avrebbe potuto esserci un cessate il fuoco se la Russia non si fosse opposta, tutto ciò dimostra che Mosca merita una pressione sanzionatoria molto dura, davvero dolorosa, ma quindi giusta ed efficace. Bisogna costringerli a porre fine agli omicidi e a fare la pace», conclude il leader ucraino, sottolineando che «l'Ucraina apprezza gli sforzi del presidente Trump, la sua determinazione a raggiungere la pace. Ringraziamo tutti i leader che aiutano a difendere l'Ucraina e fanno pressione sulla Russia. La pace è possibile. Ma solo quando la Russia cesserà la guerra che lei stessa ha iniziato e smetterà di maltrattare le persone».
10:27
10:27
Salgono a 17 i morti nell'attacco russo a penitenziario
È salito a 17 morti e 42 feriti il bilancio dell'attacco russo della notte scorsa contro un istituto penitenziario nella regione di Zaporizhzhia, nell'Ucraina sud-orientale
Lo hanno reso noto il capo dell'Amministrazione militare regionale Ivan Fedorov su Telegram e il ministero della Giustizia su Facebook, come riporta Ukrainska Pravda.
Il ministero della Giustizia ha precisato che l'attacco è avvenuto alle 23:28 di ieri (le 22:28 in Svizzera).
08:03
08:03
Raid russo su un carcere a Zaporizhzhia: almeno 16 morti
Almeno 16 persone sono state uccise e altre 35 sono rimaste ferite la notte scorsa in un attacco russo contro un istituto penitenziario nella regione di Zaporizhzhia, nell'Ucraina sud-orientale.
Lo ha reso noto su Telegram il capo dell'Amministrazione militare della regione, Ivan Fedorov, come riporta Ukrainska Pravda.
«Nella notte, il nemico ha bombardato la regione di Zaporizhzhia otto volte, in precedenza con le Fab (le bombe aeree teleguidate, ndr). Hanno colpito anche la colonia penale: 16 persone sono morte e 35 sono rimaste ferite», ha affermato Fedorov, aggiungendo che nell'attacco l'istituto penitenziario è stato distrutto e alcune abitazioni vicine sono state danneggiate.
06:45
06:45
Drone ucraino nel sud della Russia, un morto
Una persona è morta in seguito ad un attacco ucraino con un drone nel sud della Russia. Ad annunciarlo è il governatore ad interim della regione di Rostov, Yuri Sliusar, su Telegram. «Un'auto è stata danneggiata ad Ostrovsky Street - ha scritto -, sfortunatamente la persona che era alla guida è morta all'interno del veicolo». Secondo quanto riferito da Sliusar, sono stati numerosi gli attacchi condotti da Kiev nella notte. Stando a quanto riferito da un comunicato del ministero della Difesa russo, i droni lanciati dall'Ucraina sono stati 74: «43 sulla regione di Bryansk, 22 su quella di Rostov, sei su quella di Kaluga, altri due sulla regione di Smolensk e un ultimo su quella di Leningrado».
06:35
06:35
Il punto alle 06.00
La Turchia torna a offrire la sua mediazione nella guerra in Ucraina. «Speriamo che, come per i negoziati del passato, anche il tavolo della pace si tenga in Turchia», ha dichiarato il presidente Erdogan, pronto a ospitare un vertice tra Zelensky e Putin, con la partecipazione anche di Trump. Nei giorni scorsi a Istanbul si è già svolto un terzo round di colloqui tra delegazioni russe e ucraine.
Donald Trump, intanto, ha espresso «delusione» per i nuovi attacchi russi su Kiev e ha annunciato l’intenzione di ridurre i 50 giorni concessi a Mosca per accettare una tregua, minacciando nuove sanzioni.
Intanto la compagnia aerea Aeroflot ha cancellato 42 voli per un grave guasto informatico, che la procura russa ha attribuito a un attacco hacker. Un gruppo chiamato «Silent Crow», vicino ai Cyberpartisans bielorussi, avrebbe rivendicato l’azione. Nella notte, abbattuti sette droni ucraini in territorio russo.