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Trump: «Se il primo incontro va bene, ce ne sarà un secondo con Putin e Zelensky»

Marco Rubio: «L'incontro non rappresenta una vittoria per il Cremlino», i colloqui saranno «esplorativi» e non devono essere visti come «una concessione alla Russia» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Trump: «Se il primo incontro va bene, ce ne sarà un secondo con Putin e Zelensky»
Red. Online
13.08.2025 06:24
22:50
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Una licenza ai russi per effettuare transizioni per l'incontro in Alaska

Il dipartimento del Tesoro ha rilasciato una «licenza» che autorizza i russi a effettuare transazioni mentre si trovano negli Stati Uniti per l'incontro di questa settimana in Alaska tra Donald Trump e Vladimr Putin. Lo riferisce il New York Times. La licenza, che scade il 20 agosto, sospende alcune sanzioni in modo che i funzionari russi possano acquistare beni sul suolo americano.

18:40
18:40
Trump: «Se il primo incontro va bene, ce ne sarà un secondo con Putin e Zelensky»

«Se il primo incontro con Putin va bene, ce ne sarà un secondo a breve con Putin e Zelensky al quale parteciperò anche io se vorranno». Lo ha detto il presidente statunitense Donald Trump. «Il primo incontro è preparatorio», ha aggiunto.

«Abbiamo avuto un'ottima conversazione con Zelensky e leader europei, voto 10», ha detto ancora Trump, ribadendo che dopo il suo incontro con Vladimir Putin in Alaska chiamerà il leader ucraino.

«Se dopo venerdì Putin non accetterà di fermare la guerra in Ucraina, affronterà gravi conseguenze», ha sottolineato.

Vance: riporteremo pace in Europa

Gli Usa sono impegnati sotto l'amministrazione di Donald Trump a «riportare di nuovo la pace in Europa», come accadde dopo la Seconda guerra mondiale, ha detto dal canto suo il vicepresidente JD Vance arringando i militari americani schierati nella base britannica della Raf nel Gloucestershire, a margine di una vacanza familiare che sta trascorrendo nel Regno Unito.

Si tratta di «una missione», ha aggiunto, sottolineando di aver parlato oggi con Trump a due giorni dal vertice del 15 agosto in Alaska con il presidente russo Vladimir Putin, potenzialmente cruciale per la guerra in Ucraina e per il futuro di Kiev.

«Noi intendiamo portare la pace in Europa ancora una volta, vogliamo farne la nostra missione come amministrazione» in carica, ha detto Vance, citando quanto dettogli da Trump nella conversazione odierna.

La pace, nella parole pronunciate dal vicepresidente americano nella base della Raf di Fairford, richiede tuttavia che «i cattivi abbiano paura, per cominciare, dell'inferno che la nostra bella aviazione e i nostri soldati possono» minacciare a sostegno dell'azione diplomatica.

16:34
16:34
Macron: «La volontà americana è di ottenere una tregua»

«Il colloquio con Donald Trump ha consentito di chiarire le sue intenzioni e, per noi, di esprimere le nostre attese. La volontà americana è di ottenere una tregua». Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, al termine delle riunioni con Volodymyr Zelensky e Donald Trump, in videoconferenza a due giorni dal vertice in Alaska fra i due leader sull'Ucraina.

«Noi - ha aggiunto Macron - vogliamo che tutto quello che riguarda l'Ucraina venga discusso con l'Ucraina».

Tra i punti chiave delle due riunioni in videoconferenza fra i leader europei e Donald Trump sulla guerra in Ucraina, si è parlato di questioni territoriali. «Le questioni territoriali che riguardano l'Ucraina - ha sottolineato Macron - saranno negoziate soltanto dal presidente ucraino, questa è la posizione che noi sosteniamo».

Macron ha fatto alcune dichiarazioni alla stampa al Fort de Bregancon, residenza estiva dei presidenti francesi nel sud del Paese.

«La Russia non può mettere un veto su quello che l'Ucraina vuole fare in relazione alla sua presenza nell'Unione europea e nella Nato», ha dal canto suo detto Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il cancelliere Friedrich Merz dopo l'incontro in teleconferenza. Il presidente ucraino ha poi aggiunto: «Putin non vuole la pace, vuole occupare tutta l'Ucraina. Abbiamo bisogno di esercitare ulteriore pressione su Putin, con le sanzioni, perché ci sia un immediato cessate il fuoco».

13:14
13:14
Zelensky è arrivato a Berlino

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Berlino e alla cancelleria federale è stato accolto da Friedrich Merz. I due parteciperanno alle videoconferenze previste nel pomeriggio: innanzitutto con i leder europei, poi con il presidente americano Donald Trump - che venerdì vedrà il leader russo Vladimir Putin - mentre nel tardo pomeriggio ci sarà una nuova teleconferenza con il cosiddetto formato della Coalizione dei volenterosi.

12:45
12:45
La posizione della Russia per la pace in Ucraina rimane «invariata»

La «posizione di principio» della Russia per la pace in Ucraina rimane «invariata» rispetto a quello che ha annunciato lo scorso anno il presidente Vladimir Putin. Quindi, ritiro delle truppe ucraine dalle quattro regioni rivendicate da Mosca (Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson) e rinuncia di Kiev a entrare nella NATO. Lo ha detto il vicedirettore del Dipartimento informazione e stampa del ministero degli esteri Alexei Fadeyev, citato dall'agenzia Tass.

«La posizione della Russia è invariata, ed è stata espressa il 14 giugno 2024», ha detto il diplomatico ricordando un discorso di Putin al ministero degli esteri.

«L'organizzazione territoriale della Federazione Russa è sancita nella Costituzione del nostro paese», ha sottolineato Fadeyev, riferendosi al riconoscimento di Mosca delle quattro regioni ucraine come parte integrante del territorio nazionale russo. Il diplomatico rispondeva in particolare a una domanda sui possibili «scambi di territori» a cui ha accennato il presidente americano Donald Trump.

«Pertanto, per quanto riguarda gli obiettivi della delegazione russa nei negoziati in Alaska, essi sono dettati esclusivamente dagli interessi nazionali», ha aggiunto il diplomatico.

Fadeyev, citato dall'agenzia Ria Novosti. ha anche sostenuto che l'Unione europea sta cercando di «sabotare» gli sforzi di pace della Russia e degli USA. In relazione alle consultazioni odierne del presidente ucraino Volodymyr Zelensky con i leader europei e il presidente americano Donald Trump, che Putin vedrà venerdì, Fadeyev ha affermato che «consideriamo le consultazioni richieste dagli europei come un'azione insignificante dal punto di vista politico e pratico».

«A parole - ha aggiunto - sostengono gli sforzi diplomatici di Washington e Mosca per risolvere la crisi riguardante l'Ucraina, ma in realtà l'Unione europea li sta sabotando». Secondo il rappresentante del ministero degli esteri «la retorica dell'UE sul presunto sostegno per trovare vie per risolvere pacificamente» il conflitto è solo un tentativo di «complicare il processo».

«Comunque - ha detto ancora Fadeyev - monitoreremo le azioni dei paesi europei in relazione al prossimo vertice russo-americano e ci aspettiamo che non vengano fatti passi che ostacolino la sua tenuta e il raggiungimento di accordi costruttivi».

11:20
11:20
Zelensky: «Liberati 6 villaggi su 18 occupati nel Sumy»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che le forze armate hanno liberato sei dei 18 villaggi occupati dai russi nella regione ucraina settentrionale di Sumy, raggiungendo anche il confine con la Russia in due punti.

Citato dall'«Ukrainska Pravda», Zelensky in un incontro con la stampa ieri ha detto che «nell'oblast di Sumy c'erano 18 villaggi o località importanti occupati. Sei sono stati liberati. Quindi stiamo avanzando e questa è una buona notizia. Abbiamo raggiunto il confine con la Federazione Russa in due punti. Penso che la situazione lì sia più o meno positiva».

09:56
09:56
Zelensky a Berlino per una videoconferenza sul vertice in Alaska

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atteso a Berlino in giornata per partecipare alle videoconferenze con i leader europei e con il presidente americano Donald Trump per discutere del prossimo vertice in Alaska tra l'amministrazione statunitense e quella russa. Lo comunicano diversi organi di stampa e l'agenzia tedesca DPA riferisce di fonti interne al governo.

08:54
08:54
«La Russia ha perso oltre un milione di soldati in guerra»

La Russia ha perso 1.066.110 soldati in Ucraina dall'inizio della sua invasione su vasta scala, il 24 febbraio 2022. La stima è dello Stato maggiore delle Forze armate ucraine, come riporta il «Kyiv Independent».

La cifra include le 890 vittime subite dalle forze russe ieri.

Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 11.099 carri armati, 23.127 veicoli corazzati da combattimento, 58.265 veicoli e serbatoi di carburante, 31.429 sistemi di artiglieria, 1.465 sistemi di lancio multiplo di razzi, 1.207 sistemi di difesa aerea, 421 aerei, 340 elicotteri, 50.852 droni, 3.558 missili da crociera, 28 navi e un sottomarino.

07:35
07:35
Putin parla con Kim Jong-un del vertice con Trump

Il Cremlino afferma che il presidente russo Vladimir Putin ha parlato al telefono col dittatore nordcoreano Kim Jong-un e ha discusso con lui del vertice Russia-USA in programma in Alaska nel giorno di Ferragosto. Lo riporta l'agenzia Interfax.

Putin e Kim hanno promesso di rafforzare la cooperazione tra i due paesi, a pochi giorni dal vertice del leader russo con il presidente americano Donald Trump, secondo quanto riportato oggi dai media statali di Pyongyang.

I due hanno parlato al telefono ieri in un'atmosfera «calda e amichevole» e hanno confermato «la loro volontà di rafforzare la cooperazione in futuro», secondo quanto riportato dall'agenzia KCNA.

Il leader nordcoreano ha espresso il suo «pieno sostegno» alla Russia, aggiunge la KCNA, segnando la prima volta in cui il Nord dà conto della conversazione telefonica del suo presidente i Kim con un leader straniero.

Il rispettato maresciallo «ha espresso la ferma convinzione che la Corea del Nord rimarrà sempre fedele allo spirito del trattato Pyongyang-Mosca e sosterrà pienamente tutte le misure che saranno adottate dalla leadership russa in futuro», ha detto in riferimento al trattato di mutua difesa firmato a Pyongynag dalle due nazioni nel giugno del 2024 e che prevede la fornitura di assistenza militare «senza indugio» qualora una delle due parti subisca un attacco.

Sul dispiegamento di truppe nordcoreane per la guerra russa contro l'Ucraina, Putin ha molto apprezzato «il coraggio, l'eroismo e lo spirito di sacrificio dimostrati dal personale dell'Esercito popolare di Corea nella liberazione del Kursk, parte del territorio russo», ha aggiunto la KCNA.

L'agenzia ha aggiunto che Putin si è congratulato con la Corea del Nord per l'imminente anniversario degli «80 anni della Liberazione», il 15 agosto, che ricorda la fine del dominio coloniale giapponese del 1910-1945.

Kim e Putin, sempre nella lettura nordcoreana, hanno ribadito la loro volontà di rafforzare la cooperazione e hanno concordato di «stabilire contatti più stretti in futuro».

La Corea del Nord ha inviato truppe e armi in Russia per sostenere gli sforzi bellici di Mosca. I media russi hanno inoltre riferito che il Nord invierà 5'000 operai edili militari e 1'000 genieri a Kursk per sostenere gli sforzi di ricostruzione.

06:34
06:34
Anche Vance parteciperà al summit virtuale tra Trump, Zelensky e gli alleati europei

Ci sarà anche il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, alla riunione virtuale di oggi tra il presidente Donald Trump, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e gli alleati europei: lo riporta ABC News, che cita due funzionari statunitensi.

06:24
06:24
Il punto alle 6:00

L'incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin in Alaska non rappresenta una vittoria per il Cremlino e non dovrebbe essere visto come una concessione alla Russia: lo ha detto il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, in un'intervista con Sid Rosenberg nel podcast Sid & Friends in the Morning. L'incontro sarà esplorativo, durante il quale Trump cercherà di esprimere la propria valutazione della situazione «guardando quest'uomo negli occhi», ha aggiunto Rubio, osservando che Trump non ha ottenuto il risultato sperato nelle sue telefonate con Putin: ed è per questo che il presidente ha deciso di incontrarlo personalmente.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva affermato ieri che l'incontro è «una vittoria personale» per Vladimir Putin, aggiungendo che farà uscire il presidente russo «dall'isolamento» e ritarderà le eventuali sanzioni americane contro Mosca.

«Per il presidente Trump, un incontro non è una concessione - ha affermato Rubio -. Se guardate il telegiornale, vedete la gente impazzire: 'Oh, che vittoria per Putin; ha ottenuto un incontro!'. Lui non la vede così. Un incontro è qualcosa che si fa per chiarire le posizioni e prendere una decisione. 'Voglio avere tutti i fatti. Voglio guardare questa persona negli occhi'. Ed è esattamente ciò che il presidente vuole fare».

Rubio ha inoltre sottolineato che l'incontro in Alaska avrà un carattere esplorativo, aggiungendo: «Onestamente, penso che già all'inizio della riunione sapremo se questa cosa ha qualche possibilità di successo o meno». Allo stesso tempo, il Segretario di Stato ha ammesso che i negoziati saranno difficili, perché «questa guerra è molto importante per Putin».

Nelle ore precedenti, è stato reso che l'incontro fra Donald Trump e Vladimir Putin si terrà nella base militare di Elmendorf-Richardson, a meno di dieci chilometri da Anchorage, come riportato dalla CNN. Secondo l'emittente Usa, la base è l'unica in Alaska ad avere i requisiti di sicurezza, anche se la Casa Bianca sperava di evitare di dare l'immagine di ospitare il presidente russo in una base militare americana.

La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, si era limitata ieri ad affermare che l'incontro si terrà ad Anchorage, senza precisare il luogo.

La decisione di tenere il vertice in Alaska è stata preceduta da un lungo tira e molla. La lista delle papabili destinazioni era limitata dal mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale contro Putin. Per questo, la Russia ha rifiutato una tappa europea, anche se città come Ginevra e Vienna hanno ospitato gli incontri di leader americani e russi fin dai tempi della Guerra Fredda.

Mosca ha paventato l'ipotesi degli Emirati Arabi Uniti, ma all'interno della Casa Bianca si è fatto di tutto per evitare un altro lungo viaggio in Medio Oriente. L'elenco delle destinazioni papabili si era quindi ristretto a due destinazioni: l'Ungheria di Victor Orban, vicino sia a Trump sia a Putin, e gli Stati Uniti. La Casa Bianca è rimasta sorpresa che Mosca alla fine abbia accettato un incontro in territorio americano.