Stati Uniti

Tucker Carlson riscrive (a modo suo) la storia del 6 gennaio 2021

Il presentatore di Fox News, sfruttando alcuni estratti video mai pubblicati finora, ha cercato di dimostrare che l'irruzione a Capitol Hill fu grosso modo pacifica – Le cose, però, andarono diversamente e perfino negli ambienti repubblicani lo show non è piaciuto
© Shutterstock
Marcello Pelizzari
08.03.2023 14:49

L’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021? Una manifestazione «largamente pacifica». Condotta da cittadini «esasperati» dal risultato delle presidenziali. Un risultato, va da sé, «rubato». Di più, l’intera sommossa potrebbe addirittura essere una «messa in scena» dei Democratici per far cadere Donald Trump. Così, sintetizzando al massimo, il noto presentatore Tucker Carlson ha riassunto i fatti di due oltre due anni fa. Lo ha fatto durante il suo popolarissimo talk show, Tucker Carlson Tonight.

Gli estratti

Carlson ha difeso le sue tesi sfruttando degli estratti delle telecamere di sorveglianza mai diffusi finora. A detta della star di Fox News l’improvvisa irruzione dei trumpisti nei luoghi sacri della democrazia americana è stata ben più pacifica rispetto a ciò che hanno detto i Democratici o i media.

Le parole di Carlson, per nulla corroborate dai fatti, ma ci arriveremo, evidentemente hanno un peso. Non fosse che il suo show attira, in media, 3,5 milioni di telespettatori. Il presentatore ha avuto accesso al materiale inedito grazie all’attuale speaker della Camera, Kevin McCarthy. Uno scambio imposto da un gruppo di deputati repubblicani vicini a Trump, pena la mancata elezione.

In totale, Carlson ha messo mano su 41 mila ore di girato ad oggi inaccessibile al grande pubblico.

Alcune sequenze, lunedì e martedì, sono state diffuse in televisione. Sequenze nelle quali è possibile vedere i manifestanti passeggiare tranquillamente per i corridoi del Campidoglio con tanto di foto ricordo e, soprattutto, «accompagnamento» da parte della polizia. Come se gli agenti, per dirla con Carlson, fossero delle guide turistiche. Fra i manifestanti immortalati, beh, c’era anche lo Sciamano di QAnon, Jacob Chansley, figura divenuta simbolo dell’irruzione. Chansley è stato condannato a 41 mesi di prigione. Ancora il presentatore: «Quelli non erano ribelli, erano turisti». O, se preferite, la rivolta violenta in realtà sarebbe stata in gran parte pacifica. E, di nuovo, motivata da un’elezione truccata.

Le reazioni

Quest’ultima mossa di Carlson è, senza dubbio, la più eclatante in difesa di Trump. Mai l’insurrezione del 6 gennaio era stata minimizzata a tal punto. Difficile, al di là di aizzare la cosiddetta pancia del Paese contro le sedicenti élite di Washington, comprendere i veri obiettivi del presentatore. Anche perché la posizione dello stesso Carlson sarebbe piuttosto ambigua, stando alle ultime rivelazioni della stampa statunitense. Già, da alcune conversazioni private pubblicate dai media americani emerge un certo disprezzo nei confronti dell’ex presidente da parte di Carlson. «Lo odio appassionatamente» scriveva a un collega il 4 gennaio del 2021, due giorni prima dell’assalto. «Siamo molto, molto vicini dal poter ignorare Trump. Non vedo l’ora».

Il discorso della star di Fox News, ad ogni modo, ha scatenato un vero e proprio tsunami dentro e fuori gli Stati Uniti. E non è stato digerito granché neppure negli ambienti repubblicani. Il capo della polizia del Campidoglio, Tom Manger, ha invece bollato la trasmissione, «piena di conclusioni offensive e fuorvianti». Secondo lui, le poche immagini pacifiche e non violente – prontamente usate da Carlson – non sono rappresentative degli eventi, drammatici, del 6 gennaio 2021. Il video mostrato, in particolare, è stato montato scegliendo i momenti più calmi fra le 41 mila ore di girato. Di più, a un certo punto gli agenti, in minoranza, hanno optato per la de-escalation. Manger si è pure lamentato del fatto che lo staff di Carlson non lo abbia contattato per «fornire un contesto accurato».

Anche la famiglia di Brian Sicknick, l’agente deceduto durante l’assalto, tramite un comunicato ha preso posizione rispetto alla trasmissione di Carlson. «Ogni volta che il dolore di quel giorno sembra essere un po’ diminuito, organizzazioni come Fox riaprono di nuovo le nostre ferite».

A livello di Democratici, il leader della maggioranza in Senato, Chuck Schumer, ha detto di non aver mai visto «un presentatore trattare il popolo americano e la democrazia con un tale disprezzo».

I fatti

Nove morti, in totale, sono state collegate all’attacco al Campidoglio, compresi i suicidi fra i membri delle forze dell’ordine. Più di 1.000 persone sono state accusate e centinaia condannate per reati tra cui cospirazione sediziosa. L’ex presidente Trump è sfuggito alla condanna in un processo di impeachment e non è stato accusato penalmente.

In onda, martedì, Carlson ha affermato che i Democratici avevano mostrato «isteria, esagerazione, folle iperbole, rabbia rossa in faccia» per il suo uso del filmato del 6 gennaio. Non era «indignazione», ha detto, ma «paura». «È panico» ha aggiunto.

Il presentatore si è infine concentrato su Nancy Pelosi, l’ex presidente della Camera, dicendo che il filmato avrebbe mostrato che il fallimento della sicurezza del 6 gennaio era solo e soltanto colpa sua.

In questo articolo: