Il personaggio

Come Tucker Carlson è diventato Tucker Carlson

Divisivo, populista, cospirazionalista e tanto altro ancora: ecco l'anchorman della Fox
Sara Mauri
06.05.2022 13:34

Divisivo, populista, cospirazionista, paladino dei maschi bianchi e conservatori d’America, ex amante dei papillon. È difficile inquadrare Tucker Carlson, forse perché è difficile riassumerlo in poche battute. Esiste una vasta narrativa su di lui, visto da molti come l’erede di Trump, il repubblicano con radici giornalistiche, uno dei conduttori più seguiti sulla tv via cavo e anchorman simbolo della Fox di Lachlan Murdoch.

Il New York Times, ai primi di maggio, gli ha dedicato uno speciale: analizzando sue 1150 trasmissioni, i giornalisti del Times hanno creato un’inchiesta a puntate, Inside the Apocalyptic Worldview of Tucker Carlson Tonight.

Il New York Times, lanciando l’articolo intitolato Cosa sappiamo sull’ascesa di Tucker Carlson, twittava: «Tucker Carlson ha usato come arma le paure dei suoi telespettatori per creare quello che potrebbe essere lo spettacolo più razzista nella storia delle notizie via cavo». Il Times ha sottolineato come Tucker Carlson «spinga idee estremiste e teorie del complotto in milioni di famiglie, cinque sere a settimana».

Lui, in risposta, si è fatto fotografare sorridente con il giornale in mano.

Tanti vedono in quello che ormai è il dipendente più influente della Fox, come il potenziale candidato americano alternativo a Trump. Avendo moltissimo seguito potrebbe spostare moltissimi voti.

Tutti scrivono di lui

Oltre il giornalismo, vicino alla provocazione, Carlson è seguitissimo. Arringa e convince le masse, semina dubbi e insinua sospetti. In un articolo provocatorio, scritto nel 2020, John Harris di Politico si chiedeva: «Perché scrittori ed editori sono così ossessionati da Tucker Carlson? Non perdere la lezione di oggi: anche tu puoi imparare a scrivere storie sul provocatore di destra preferito dai giornalisti». Ma ciò che paradossalmente evidenziava Harris, è come ci sia una vasta letteratura giornalistica su Carlson.

Ufficialmente la sua figura attrae longform e fiumi di parole. La sua capacità nasce dal dubbio: lui insinua un pensiero e genera interrogativi. Più si parla di lui, più il personaggio si alimenta, in un corto circuito a spirale.

Ed è un qualcosa di inevitabile: spesso, ci si chiede come Tucker Carlson sia diventato Tucker Carlson. Molti lo vedono come un pericolo per la democrazia americana.

Tucker Carlson è diventato Tucker Carlson

Un tempo giornalista prodigio nel panorama conservatore d’America, Tucker Carlson è diventato Tucker Carlson. È questo che fa chiedere a molti giornalisti americani come sia stata possibile una tale trasformazione del suo personaggio. «Cos’è successo a Tucker Carlson?». Questa la domanda contenuta in un pezzo del 2018, pubblicato sulla Columbia Journalism Rewiew. Il mistero è come sia passato «da scrittore serio e conservatore a tizio burbero della CNN, a troll del Daily Caller, a conduttore di Fox News». Ed è così che tutti scrivono di lui, analizzano, cercano di tracciare profili, capire come sia arrivato a impersonare un ruolo. Nel 2021, il Time l’aveva definito come «il conservatore più potente d’America», coniando un termine: «tuckerismo». Parlando con lui, la giornalista del Time aveva riportato: «Ha un modo di parlare di cultura e politica che è radicato nella sfida: sfida alle élite, sfida al governo federale, sfida al consenso scientifico. E gli è valso la lealtà di milioni di americani che sono già sospettosi su tutto ciò che lui mette in dubbio». Il suo show, Tucker Carlson Tonight, è seguitissimo.

L’erede perfetto

Ma uno dei punti chiave è anche questo: insieme a Ron De Santis, il governatore della Florida (ne avevamo scritto qui), Carlson sta diventando sempre di più un’ipotesi repubblicana alternativa a Trump per le Presidenziali USA del 2024.

Tucker Carlson, classe 1969, come dicevamo, è un presentatore televisivo americano. Come De Santis è giovane e rampante. E mentre Trump prepara il suo ritorno in vista delle Presidenziali, Carlson potrebbe essere un avversario o un erede perfetto. Il 26 aprile, mentre si concretizzava l'acquisto di Twitter da parte di Elon Musk, l’account di Carlson scriveva «we are back».

Il profilo

Figlio di Richard Warner Carlson, dirigente dei media e repubblicano, e di Lisa McNear Lombardi Carlson, artista, Tucker Carlson ha un fratello. Quando Carlson ha sei anni, la madre lascia la famiglia. Dopo il divorzio dei genitori, Tucker e il fratello Buckley si trasferiscono con il padre a La Jolla, in California. Suo padre si risposa con Patricia Swanson, erede della famiglia dei surgelati. I due fratelli studiano alla St. George's School nel Rhode Island, dove Tucker incontra la sua futura moglie, Susan Andrews, figlia del preside della scuola. Dopo la laurea al Trinity College, Carlson cerca di entrare a far parte della Central Intelligence Agency (CIA), ma viene rifiutato. Su consiglio di suo padre, si dedica al giornalismo. Inizia a scrivere per la rivista conservatrice Policy Rewiew. Poi, scrive per riviste, giornali cartacei e online. Il suo articolo su Esquire The League of Extraordinary Gentlemen, su un viaggio in Ghana e Liberia, è abbastanza noto.

Carlson appare in televisione nel 1995, quando viene intervistato dal giornalista della CBS Dan Rather sul processo OJ Simpson. Da allora, è apparso regolarmente come commentatore su vari programmi di notizie, fino a diventare il co-conduttore di un programma di dibattito della CNN nel 2000, poi cancellato per bassi ascolti. Un altro programma, Crossfire, segue nel 2001, anch’esso cancellato. Carson si è poi trasferito alla MSNBC, dove è andato in onda fino al 2008. Nel 2010, insieme a Neil Patel, fonda The Daily Caller, un giornale online conservatore. Cercando di attrarre visitatori, il sito diventa presto estremistico e sensazionalistico. Nel 2020 Carlson vende la sua quota del giornale a Patel. Nel 2009, prima del lancio del giornale, Carlson viene assunto come commentatore a Fox News. Nel 2016, subito dopo l’elezione di Trump, le sue frequenti apparizioni e la crescita della sua popolarità hanno portato la rete a offrirgli il suo spettacolo: il Tucker Carlson Tonight.

Il potere della tv via cavo

Il potere di Carlson deriva anche dal potere della tv via cavo. Lui è il volto della Fox ed è anche il futuro dell’emittente, una star che è cresciuta negli anni, facendo alzare l’audience. Quando Trump è diventato Presidente, Carlson ha trovato il suo nuovo e fiammante habitat.

La distorsione dell’informazione

Tra teorie che nascono su internet e cospirazioni Carlson dipinge come verosimili alcune teorie estreme, come quella del great replacement: una teoria secondo cui, dietro le migrazioni, c'è un piano occulto per sostituire la popolazione bianca.

La distorsione dell’informazione non parte da certezze, parte da domande. Domande che, poste da Carlson, generano interrogativi. Questa è la spirale che attira lo spettatore. Carlson lancia il sasso, sia che si tratti di ipotesi su laboratori segreti americani in terra ucraina, sia sulla progressiva sostituzione etnica in America. Inizialmente preoccupato dal coronavirus, successivamente osteggiava le politiche per il contenimento del virus, Tucker innesca anche una sorta di senso vittimistico nel maschio bianco americano: la grande vittima, nelle sue narrazioni è sempre l’uomo bianco americano. Sebbene Carlson non si definisca razzista e si dichiari nemico del pregiudizio, è ostile al Black Lives Matter e ai migranti e rifugiati. Per questo è diventato il paladino degli americani bianchi che si sentono minacciati dal crescente potere dei cittadini afroamericani.

Qui, David Duke, l’ex leader del Ku Klux Klan aveva dichiarato che Donald Trump e Tucker Carlson avevano preso da lui le idee razziste sulla sostituzione della popolazione bianca, rendendole mainstream. In passato, durante l’assalto al Campidoglio, aveva messo in dubbio si trattasse di una mossa orchestrata dalla classe dominante per screditare i conservatori repubblicani, minimizzando la presenza di nazionalisti.

Sulla guerra in Ucraina, la sua tesi dominante è che gli Stati Uniti e l'Occidente abbiano intenzionalmente spinto Putin in guerra. Aveva definito la politica delle sanzioni del presidente Biden una punizione per la classe media americana e aveva dato per vera la notizia che Stati Uniti avevano istituito laboratori di guerra biologica in Ucraina. Negli ultimi tempi, Carlson è stato accusato di avere posizioni allineate alla propaganda russa. «Perché i democratici vogliono che tu odi Putin?», aveva chiesto Carlson in un tweet provocatorio del 23 febbraio.

Il 13 marzo, Mother Jones aveva pubblicato un promemoria del Cremlino risalente al 3 marzo, in cui veniva raccomandato ai media russi di utilizzare più spezzoni e frammenti di trasmissioni di Tucker Carlson. I documenti di Mother Jones sono visionabili a questo link.

 

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