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Ucciso un adolescente palestinese in Cisgiordania

L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver sparato al 16enne in quanto coinvolto in una rivolta - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Ucciso un adolescente palestinese in Cisgiordania
Red. Online
16.12.2025 11:54
17:58
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«Nessuna decisione al vertice a Doha sulla forza per Gaza»

La conferenza di Doha sulla forza di sicurezza internazionale per Gaza, promossa dal Comando Centrale Usa (Centcom), non è riuscita a prendere decisioni chiave sul dispiegamento della forza e sul suo mandato. Lo ha dichiarato un funzionario europeo al Times of Israel.

La conferenza, spiega il media israeliano, è iniziata con la presentazione da parte di un alto ufficiale statunitense sugli obiettivi americani per la forza nascente e su una proposta di missione, ha spiegato il funzionario, aggiungendo che la discussione era la continuazione di un recente incontro iniziale a Washington. Ai paesi partecipanti alla conferenza è stato poi chiesto di dichiarare se fossero interessati a unirsi alla forza e se sarebbero arrivati fino al punto di confermare la loro partecipazione, ha detto il funzionario europeo.

Il forum ha anche discusso i prossimi passi, tra cui una riunione dei capi di stato maggiore a gennaio. La sede dell'incontro non è ancora nota. Non c'è ancora «una risposta chiara» sul mandato della forza e se sarà coinvolta nel disarmo di Hamas, ha spiegato il funzionario europeo.

14:20
14:20
Scontri pro-pal, la sicurezza bernese contesta Amnesty

Il Dipartimento cantonale della sicurezza bernese contesta le critiche mosse da Amnesty in merito agli scontri verificatisi durante la manifestazione a favore di Gaza dell'11 ottobre nella città federale. Esso accusa l'organizzazione di parzialità, accuse non comprovate e banalizzazione della violenza.

Nel suo rapporto Amnesty si basa unicamente sulle affermazioni di partecipanti alla manifestazione: di conseguenza esso è unilaterale e non imparziale, scrive il Dipartimento in un comunicato diramato oggi. «Nessuna delle dichiarazioni di presunti interessati sono comprovate da fatti. (...) Le accuse sono ingiustificate».

Il responsabile della sicurezza Philippe Müller (PLR) sostiene che il rapporto poggia su asserzioni di «sentito dire». In questo modo Amnesty rischia di diventare il megafono dei manifestanti violenti.

Il comportamento dell'organizzazione non governativa che si batte per la difesa dei diritti umani non contribuisce in alcun modo a un'elaborazione oggettiva dei fatti. Si è trattato una manifestazione «non autorizzata ed estremamente violenta» in cui è stata attaccata la polizia: 18 agenti sono rimasti feriti.

La polizia ha dovuto reagire e contenere «il massiccio uso della violenza». «Un gran numero di partecipanti a volto coperto ha lanciato pietre, fuochi pirotecnici, sedie e altri oggetti», viene affermato nella nota. La polizia è aperta alle critiche, ma singole dichiarazioni non comprovate non possono essere commentate.

Nel suo rapporto pubblicato nella notte, stilato sulla base di osservazioni e 180 testimonianze, Amnesty ha definito l'intervento delle forze dell'ordine «ingiustificato ed eccessivo», in particolare l'operazione di accerchiamento dei manifestanti.

L'organizzazione ha inoltre rilevato lacune nella comunicazione: gli annunci della polizia erano udibili solo sulla Piazza federale e le istruzioni contraddittorie hanno generato confusione. Amnesty chiede un'indagine più approfondita sull'intervento.

L'11 ottobre i manifestanti violenti hanno causato danni per milioni di franchi, mentre la polizia ha fatto uso di gas lacrimogeni, proiettili di gomma e idranti. Durante l'evento, la polizia ha controllato più di 500 persone; stando alla polizia cantonale ad oggi non è stata presentata alcuna denuncia. Le indagini sono ancora in corso.

11:54
11:54
Il punto alle 12

L'Idf ha confermato che ieri le truppe israeliane hanno aperto il fuoco uccidendo un adolescente palestinese vicino a Betlemme, nella Cisgiordania meridionale, sottolineando che era coinvolto in una rivolta.

Il ministero della Salute dell'Autorità Nazionale Palestinese, citato dal Times of Israel, lo ha identificato come Ammar Yasser Muhammad Taamra, 16 anni, riferendo che è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco.

Secondo l'esercito, durante un'operazione nella città di Teqoa, «è scoppiata una rivolta che ha incluso il lancio di pietre verso le forze» dell'Idf. «Le truppe hanno usato mezzi per disperdere la rivolta e poi hanno aperto il fuoco su uno dei principali istigatori», sostiene l'esercito.