Il caso

Un guinzaglio all'anticorruzione: «Cosi Zelensky ha tradito la democrazia ucraina»

Rabbia, a Kiev, per l'approvazione del disegno di legge che assoggetta i principali organi contro la corruzione al procuratore generale, nominato dal presidente - Proteste nelle principali città - Il duro editoriale del Kyiv Independent: «Zelensky vuole accrescere il proprio potere personale»
©ANGELO CARCONI
Red. Online
23.07.2025 12:00

Con un voto fulmineo e quasi senza dibattito, il parlamento ucraino ha approvato, ieri, il disegno di legge n. 12414, che subordina i due principali organi anticorruzione indipendenti dell'Ucraina - NABU (Ufficio nazionale anticorruzione) e SAPO (Procura anti-corruzione) - al procuratore generale in tempo di guerra, nominato dal presidente. Una mossa che, secondo osservatori e diplomatici occidentali, rischia di compromettere anni di riforme costruite sotto la supervisione internazionale dopo la Rivoluzione di Maidan.

Presentato ieri mattina durante una seduta straordinaria di commissione priva del presidente e della maggioranza dei membri, il disegno di legge è stato approvato nel giro di poche alla Rada - il Parlamento ucraino -, dove 263 deputati hanno votato a favore e solo 13 si sono opposti (13 astenuti). Nel pomeriggio, il testo era già stato trasmesso al presidente Volodymyr Zelensky per la firma, che è arrivata la sera stessa.

Ragioni, timori, proteste

Ma per quale motivo il governo di Kiev sarebbe stato forzato a una mossa «lampo» di questo tipo? Fonti interne citate dai media internazionali sostengono che ad accendere l'incendio sarebbero state le indagini avviate recentemente dal NABU su personalità vicine all’ufficio del presidente. Secondo questa lettura, l'approvazione del disegno di legge sarebbe solo il culmine di un'escalation che ha incluso, ad esempio, il blocco della nomina di Oleksandr Tsyvinsky – un investigatore stimato – alla direzione del Bureau di Sicurezza Economica, l’arresto controverso dell’attivista anticorruzione Vitaliy Shabunin e una serie di blitz contro funzionari di NABU e SAPO, accusati di corruzione e presunti legami con la Russia.

Non è chiaro se le accuse abbiano fondamento: le indagini sono in corso e non si esclude che vi siano reali comportamenti illeciti. Tuttavia, la decisione di colpire l’infrastruttura anticorruzione con un provvedimento così drastico ha lasciato perplessi anche alcuni membri della maggioranza. «Oggi 263 deputati felici hanno legalizzato la corruzione,» ha detto Yaroslav Zheleznyak, uno dei pochi a votare contro. «Il messaggio era chiaro: puoi prendere tutto quello che vuoi, purché resti fedele». Non solo: la mossa ha ricordato un precedente oscuro: «La scala e la rapidità del voto fanno pensare alle famigerate leggi antiprotesta del 16 gennaio 2014», ha commentato un funzionario di governo, in riferimento ai provvedimenti approvati da Viktor Yanukovych prima della caduta. Un altro insider, citato dall'Economist, suggerisce che l’iniziativa sia arrivata in un momento di «impunità e opportunità», in cui l’attenzione della presidenza si sarebbe spostata da nemici esterni a «nemici interni». 

Certo è, tuttavia, che la mossa non è piaciuta alla popolazione ucraina, che per la prima volta dall'inizio dell'invasione russa su larga scala è scesa in piazza in grandi numeri per protestare contro il governo. Fra le migliaia di manifestanti, anche il sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko, che già più volte, da inizio guerra, aveva accusato l'ufficio del presidente ucraino di abusare dei poteri della legge marziale nel tentativo di controllare la capitale.

Le conseguenze si sono fatte sentire anche al di fuori dell'Ucraina. In un post su X, la commissaria europea per l'allargamento Marta Kos ha espresso preoccupazione per il voto del Parlamento, definendolo un «grave passo indietro»: «Organismi indipendenti come NABU & SAPO sono essenziali per il percorso dell'Ucraina verso l'UE. Lo Stato di diritto rimane al centro dei negoziati di adesione all'UE».

«Un tradimento»

Intanto, fra i giornali ucraini, c'è chi ha usato parole durissime nei confronti del presidente. In un editoriale pubblicato in serata, il Kyiv Independent ha definito la firma posta da Zelensky sulla legge «un tradimento della democrazia ucraina e di tutti coloro che stanno combattendo per essa».

Nella presa di posizione, il giornale evidenzia come, in base alla nuova legge, «il procuratore generale, una figura notoriamente non indipendente, supervisionerà ora le indagini anticorruzione». Ciò significa, accusa il giornale, «che l'ufficio di Zelensky sarà in grado di fermare le indagini [anticorruzione] con una telefonata».

Rapido a difendere Zelensky, mesi fa, quando era stato vittima di un'imboscata dell'omologo statunitense, Donald Trump, in un incontro nello Studio Ovale, oggi il Kyiv Independent attacca frontalmente il leader ucraino: «Non c'è alcun dubbio su chi sia il responsabile di tutto questo. Il presidente Zelensky sta scegliendo di minare le istituzioni democratiche ucraine per espandere il suo potere personale. Perché farlo ora? Le agenzie anticorruzione attaccate sono state una seccatura per l'élite politica, come è giusto che sia. Hanno indagato sui legislatori del partito di Zelensky e sugli stretti collaboratori del presidente. Ma solo poche settimane fa hanno preso di mira il suo amico personale, l'allora vice primo ministro Oleksiy Chernyshov, rendendolo indiziato in un caso di accaparramento di terreni. Si parla di altri stretti collaboratori di Zelensky su cui gli investigatori stavano indagando».

Nell'editoriale, il giornale online lancia un appello all'Occidente, che «deve usare la sua influenza per aiutare l'Ucraina a rimanere una democrazia». Per i partner occidentali di Kiev «non è troppo tardi per intervenire. È possibile condizionare la leadership ucraina in modo da tutelare la democrazia ma senza minare la difesa dell'Ucraina contro la Russia. Gli aiuti militari all'Ucraina non dovrebbero essere condizionati: la sopravvivenza dell'Ucraina e dei suoi difensori rimane la priorità numero uno. Ma sarà difficile per i governi stranieri trovare il sostegno interno per tali aiuti se si permette all'Ucraina di scivolare nell'autocrazia. Lo stesso uomo che rappresenta la lotta dell'Ucraina contro la Russia non può rappresentare la distruzione della democrazia ucraina. Ogni vero sostenitore dell'Ucraina nei governi occidentali deve segnalare alla leadership ucraina che il passo indietro è stato notato e non sarà senza conseguenze». Quindi la previsione: «Se non c'è una reazione di questo tipo, non c'è motivo di pensare che il declino si fermi».

La difesa

Nel suo discorso video notturno, pronunciato ben oltre la mezzanotte, Zelensky ha difeso la scelta. Gli organismi anticorruzione, ha detto il presidente ucraino, continueranno a funzionare «ma senza alcuna influenza russa. Tutto deve essere ripulito». «Ci deve essere più giustizia. Naturalmente, NABU e SAPO continueranno il loro lavoro. È anche importante che il procuratore generale si impegni a garantire una reale responsabilità per coloro che infrangono la legge. Questo è ciò di cui l'Ucraina ha veramente bisogno».