Volodymyr Zelensky risponde a Elon Musk
Guerra in Ucraina, quale soluzione? Semplice, si fa per dire: ci pensa Elon Musk. A modo suo, ovviamente. Ovvero, proponendo un (discusso e discutibile) sondaggio su Twitter, il social con cui è in lite dopo l’acquisto-non-acquisto di alcuni mesi fa, ai suoi 107 milioni di follower.
Il patron di Tesla e SpaceX, che fra due settimane dovrà proprio affrontare il processo per l’acquisizione, poi saltata, di Twitter, ha chiesto agli altri utenti di votare un possibile scenario di pace. Pur non ammettendolo apertamente, si tratta della sua idea di come dovrebbero andare le cose.
D’accordo, ma quale sarebbe questa, chiamiamola così, variante Musk?
Quattro i punti salienti: «Rifare le elezioni delle regioni annesse sotto la supervisione delle Nazioni Unite. La Russia dovrà andarsene se questa è la volontà del popolo»; «Riconoscere formalmente la Crimea come parte della Russia, come lo è stata dal 1783 (fino all’errore di Krusciov)»; «Assicurazione dell’approvvigionamento idrico in Crimea»; «L’Ucraina rimane neutrale».
Per errore di Krusciov, beh, Musk intende la cessione della Crimea alla repubblica socialista ucraina decisa dal Soviet supremo dell’Unione Sovietica nel febbraio del 1954. Il desiderio russo di uno sbocco sul Mar Nero indusse Caterina II a occupare proprio al Crimea, annessa all’Impero nel 1784. Il terzo punto, invece, è riferito a un problema storico della regione, tradizionalmente arida e bisognosa di rifornimenti idrici. Nell’ultimo punto, invece, Musk sembra guardare in faccia Volodymyr Zelensky e dirgli che no, l’Ucraina non dovrebbe entrare nella NATO.
Musk, che all’inizio della guerra aveva aiutato l’Ucraina fornendo i kit per collegarsi a Internet via Starlink, non è nuovo ai sondaggi su Twitter. Via social, ad ogni modo, non si è fatta attendere la risposta dello stesso Zelensky. Il quale, con ironia ma evidentemente piccato dall’intrusione politica del miliardario, ha chiesto ai suoi follower quale Elon Musk preferissero di più: quello che supporta l’Ucraina o quello che supporta la Russia.